giovedì 11 agosto 2011

un paese DECISAMENTE civilizzato

A Hong Kong, una moglie tradita può uccidere il marito adultero, la legge glielo consente; ma può farlo solo a mani nude. Mentre può uccidere come più le aggrada l'amante del marito.


Meditate, maschi, meditate.

... e voi, uccidereste (o in alternativa mutilereste) il vostro compagno infedele se la legge ve lo consentisse??

Bè... dai.....

Il PG ha ricevuto al suo compleanno tra le altre cose una bella maglietta dell'Uomo Ragno.
Una cosa fine, non pacchiana o troppo infantile con Spiderman stilizzato su fondo nero, insomma, una roba fica... ma che volete? Lui ha 11 anni e comincia a non volerne più sapere di supereroi e di cose "da bambini".. e dunque ha dichiarato con chiara sicurezza che non la metterà mai.
Ottimo, gli ho detto io, allora me la prendo.
A dire il vero l'ho fatto un po' per fargli dire "no, lasciamela" (preadolescente si, ma adulto ancora no!!!)  ma poichè non è successo sono tornata a passo di marcia in camera mia con la maglietta in mano.
E davanti allo specchio... l'ho provata.
MI VA!!!
Davvero, mi va!!
"Porti via un po' di tette" ha rilevato il GG, ma a parte questo... MI VA!!
E allora ho pensato.... se mi sta una maglia da bambino taglia 11/12 anni... non posso essere così grassa....
....
....
...
...
No??


mercoledì 10 agosto 2011

san lorenzo... la vita con un razionale

Oggi è San Lorenzo.
Che come tutti sanno, oltre ad essere l'onomastico del Ninnolo è la notte dell'anno in cui si vedono le STELLE CADENTI.

GG (alcuni anni fa): Cheeee?? Stelle cadenti?? Ma stelle cadenti che cosa???!?!?!?!?

Puff: eeehhmmm no, niente, stavo solo spiegando al PG - sai, il nostro bambino che ha solo 6 anni - che stasera..... se non c'è nuvolo....... guardiamo le stelle cadenti ed esprimiamo i desideri più profondi del nostro cuore....

GG: no, no, no, no. Le cose van spiegate giuste, mica con tutte 'ste favolette. Allora, PG, devi sapere che l'asse di rotazione della Terra, in certi giorni dell'anno permette di cogliere il passaggio della scia di piccoli meteoriti che entrano in collisione con la minchiosfera e a causa dell'attrito con essa si disintegrano incendiandosi. Per questo noi possiamo vedere piccole scie luminose che attraversano il cielo.

PG: si, lo so, la mamma me l'ha detto. Stasera ci sono le STELLE CADENTI

GG: ma non sono stelle, e non cadono affatto!!! Non è mica meglio detto come va detto? Perchè dev'essere meno bella la spiegazione scientifica rispetto a quella magica irrazionale dei desideri?? E' bella lo stesso. Anzi, più bella!! Come ti spiegavo, mio adorato figliolo di soli 6 anni,  sono solo piccole meteore che a contatto con la minchiosfera......

PG: cosa sono le meteoriti? cos'è la minchiosfera? cosa significa asse di rotazione terrestre? attrito cosa vuol dire? e collisione?

GG: ecco. tutta colpa della scuola che non gli insegna la mentalità scientifica!

SIC.


Questo post mi ha divertito, scrivendolo. Per questo lo trovate anche qui

lunedì 8 agosto 2011

no, scusate...........



... ma mentre giravo su Google per cercare l'immagine del post di prima, ho trovato questo...




... come non condividerlo con voi???

e io sono ancora qui....

... in città... al lavoro... mentre tutti partono, mentre i blog chiudono per ferie... sic sob snort glab...
Stamattina sono venuta al lavoro in macchina.
Lo faccio solo nella settimana di Ferragosto.
Strade semideserte, nessuno parcheggiato nemmeno nelle vie centrali... e sulla testa un cielo grigio, tetro, scuro e nuvoloso da far venire l'ansia a Tempesta degli x-men...

Vacanze... dove siete......

venerdì 5 agosto 2011

inferno e paradiso. parabola indiana.

Un giorno, un sant'uomo chiese a Dio:
- Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno.
Dio condusse il sant'uomo verso due porte.
Ne aprì una e gli permise di guardare all'interno.
C'era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.
Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato.
Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po', ma
poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non
potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".
Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta.
Dio l'aprì.
La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però erano ben nutrite, felici e conversavano tra di
loro sorridendo.
Il sant'uomo disse a Dio:
- Non capisco!
- E' semplice, - rispose Dio -, essi hanno imparato che il manico del
cucchiaio troppo lungo, non consente di nutrire se stessi, ma permette
di nutrire il proprio vicino. Perciò hanno imparato a nutrirsi gli uni
con gli altri!
Quelli dell'altra tavola, invece, non pensano che a loro stessi.

Inferno e Paradiso sono uguali nella struttura. La differenza la
portiamo dentro di noi!

mercoledì 3 agosto 2011

L'illusione del controllo

E' un po' che medito questo post, non so bene cosa ne uscirà.
E' che mi rendo conto ogni giorno di più che per quanto facciamo, per quanto acquisiamo forza, consapevolezza, impegno, la nostra vita... ecco, la nostra vita non è nelle nostre mani.

Prendo spunto da un fatto capitato ieri sera.
Il PG è caduto in cortile, una caduta come ne ha fatte 1000 altre. Solo che risalendo a casa, ha cominciato a non stare bene. Mal di testa, nausea, vomito... ci siamo preoccupati e l'abbiamo portato al pronto soccorso. Fortunatamente non sembra fosse niente, solo una forte botta senza conseguenze, ma... ecco, ieri sera la mia vita avrebbe potuto cambiare radicalmente.

E non importa quello che io ho detto o fatto o capito o imparato negli ultimi (quasi) 40 anni, se si fosse fatto male tutto questo sarebbe non solo passato in secondo piano, ma addirittura svanito nel nulla. Tutti i piani, i progetti, le congetture che ho fatto per il mio futuro (e per quello della mia famiglia) che senso hanno se basta un inciampo, un inutile, minuscolo sassolino sul marciapiede per azzerare tutto da un momento all'altro?

Che senso ha programmarsi la vita?
Che senso ha credere di poterla in qualche modo dirigere, indirizzare, modellare?
Che senso ha vivere per un futuro che potrebbe non esserci?

E credetemi, non lo dico perchè il mio bambino si è fatto male e io sono mezzo morta dalla paura.

Viviamo per il presente.
Godiamoci il qui-e-adesso, che è tutto quello che abbiamo.
Tiriamo fuori i bicchieri di cristallo per i pranzi di tutti i giorni, non conserviamo nulla per le occasioni speciali.
O meglio... facciamo che sia ogni giorno una occasione speciale.

martedì 2 agosto 2011

ELOGIO DELLA NORMALITA'... un accidente!

Ebbene, si
Ogni cosa ha una fine.
Lo scorso week end i figlioli sono rientrati alla base.
Di che mi lamento? sono stati via un mese, ho avuto tempo di rilassarmi, coccolarmi, fare tante cose che non ho mai tempo di fare, vedere amici... lo shopping.... un deciso restiling della mia persona (colpi di sole, tatuaggio, e un paio di manicure che mi ci volevano proprio).

E naturalmente passare del tempo col marito che, diciamocelo, ce n'è sempre un gran bisogno.
Ci siamo dati alla vita sociale, non abbiamo mai cenato in casa, e neppure fatto colazione.
Il supermercato è stato un vago ricordo fino a fine mese, la cucina a gas è rimasta intonsa ed il frigorifero era talmente vuoto ma talmente vuoto che ad un certo punto deve essersi offeso, perchè si è rotto !!

Mai come quest'anno, e lo dico anche con un certo rammarico, ho "sentito" il ritorno alla vita quotidiana. I bambini mi sono anche mancati, mentre erano via, ma dopo mezza giornata di "maaaammaaaa vieeeeeniiiiiii" ho iniziato a contare i giorni x il prossimo luglio.

Sono degenere come madre, lo so.
Me lo dico da sola.
Ma dopo 10 anni in cui non ho potuto essere praticamente niente altro, dopo aver passato forse il più duro e più difficile anno della mia vita, ecco, tornare alla routine francamente non è esattamente il primo dei miei desideri.

Anche perchè la routine ammazza.
E' provato.