giovedì 30 aprile 2015

IN QUESTI GIORNI

Questo tempo oggi caldo domani freddo mi ha rotto i cabbasisi!
E non solo quelli.


I figlioli si sono ammalati alla fine della scorsa settimana,
i miei genitori sono venuti a trovarli e si sono ammalati pure loro
e da sabato pure io e il GG stiamo conciati come pezze.


Miiiii manco Ebola è così contagioso!


Nel week end saremo a Sarzana per il Festival del Circo cui partecipa il PG con la sua scuola di Arti Circensi. Sabato sera faranno uno spettacolo che è tenuto sotto rigorosissimo segreto tranne per un dettaglio...................


"Ah mamma, sai? A Sarzana faccio un numero con L. (un amico, acrobata anche lui), e alla fine ci toglieremo la maglietta. Avremo il nostro numero di cellulare tatuato sul petto... non si sa mai"


Spiritosi? Di sicuro disperati :-D


Abbiamo prenotato un alberghino carino carino e speriamo nel tempo.
Questo "dovrebbe essere" anche il nostro we di anniversario (uno degli anniversari, noi ne festeggiamo due ahahah!) che di solito passiamo cercando di avere almeno 24 ore di santa solitudine e invece quest'anno sarà dedicato ai figli.


Ci rifaremo col prossimo anniversario del 2015 (quello di matrimonio a fine settembre) andando qui, uno sfizio che volevo togliermi da tempo e che spero valga il larghissimo anticipo con cui ho passato la prentazione!!


Per il resto tutto bene,
come ogni fine d'anno siamo in ballo con saggi, feste scolastiche, feste sportive, gare, esami di cintura di judo e quest'anno anche le prove Invalsi del  Nin.


Non che lui sia vittima dell'ansia da prestazione, intendiamoci.


Segnalo che ieri il Nin ha voluto comprare un regalino per una compagna di scuola.
Trattasi della collana col simbolo della Ghiandaia Imitatrice (tratto dal film Hunger Games), che lui adora e che ha voluto per se... e poi anche per la piccola M. Gli ho chiesto se anche lei fosse una appassionata del film e lui mi ha risposto che no, ma che così avrebbe imparato a conoscerlo.


Attendo con ansia di sapere oggi come è andata la consegna in classe!


Settimana prossima poi saremo in ferie.... anche se avremo solo tre giorni perché giovedì il GG dovrà partire per una questione lavorativa. Non ho ancora deciso cosa fare, non ho trovato nessuna attività che mi abbia sconquinferato particolarmente (considerate che domani parte Expo...).


Il GG mi dice... eh, vabbè dai stiamo tutto il giorno a sonnecchiare a letto...........................


Gioia io ti amo tanto ma... anche no! Davvero anche no!





mercoledì 22 aprile 2015

DE GUSTIBUS



A me le cose mi devono emozionare, se mi passate la grammatica.




Non ho un "tipo" di cosa che mi piace, per esempio non mi piacciono i biondi piuttosto che i mori, o le commedie piuttosto che i film drammatici, o i primi piuttosto che i secondi.


Dipende dal momento, dal "qui e ora"




Per questo mi è anche capitato di prendere della schizzofrenica :-)


Ad esempio, benché ultimamente mi sia data anima e corpo alla letteratura distopica, la mia libreria è la più eterogenea possibile e comprende libri drammaticissimi e tristissimi, fantapolitica, saggistica, letteratura yung adult, erotismo ecc.....




Lo scorso anno in spiaggia, per dire, sono passata senza soluzione di continuità dalla Signora delle Camelie di Dumas a Educazione Siberiana di Nikolai Lilin. Mi sono piaciuti entrambi? Si eccome. Ma parecchio. Quale di più? Boh, ma dai, che domande sono??!!?




Lo stesso vale per la musica.


L'altra sera cucinavo con la mia playlist di YouTube sul tavolo di cucina e quando il PG è rientrato dagli allenamenti mi ha trovato che urlavo a squarciagola Loose Yourself di Eminem.
Mi ha guardata come se fossi una scimmia dello zoo, mi ha chiesto con grandissima cortesia e gentilezza "cazzo ascolti??????" e mi ha fatto una foto vicino ad iPad, dove intanto scorrevano le immagini del video.




Poi, per sventura - mia che ho perso un sacco di punti e sua che ha poi dovuto sorbirsi qualcosetta - ha cominciato a scorrere la playlist che stavo ascoltando per scoprire che oltre ad Eminem ne fanno parte:
- due o tre versioni di A Thousand Years
- alcuni pezzi di Bon Jovi datati ai primi anni 90 e qualcosa degli Aerosmith
- la sigla di Friends
- Beethoven e Chopin
- Un paio di pezzi dei RHCP
- Piano Guys come se piovesse
- ma soprattutto lui, il mio attuale amore musicale indiscusso, David Garrett.




E chi sarebbe costui?
Beh è un violinista.... che detto così uno potrebbe dire... che noia.


Invece, no.
A parte il fatto di essere bravissimo nel repertorio classico, ha "tradotto" per violino e orchestra un sacco di pezzi di musica pop e colonne sonore. Bellissima la sua versione di He's a Pirate, la colonna sonora dei Pirati dei Caraibi.


Si presenta con una lunga chioma bionda e liscia, a volte raccolta a volte no, e in mezzo alle più famose filarmoniche del mondo suona in jeans e maglietta, pieno di anelli e tatuaggi. E' un gran bel pezzetto, oltre ad essere bravo, il che non guasta.




Il mio pezzo preferito è la sua Quinta di Beethoven, che trovate su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=Z7oPHkqzPqA&list=PLNXPF0TblOjwHQbwz5WW9zFUKs4tnOxjL&index=27)


e vi consiglio caldamente.


In America e Germania (lui è mezzo tedesco) riempie gli stadi.
Qui, farà un concerto in piazza Duomo, gratuito, il 30 maggio con la filarmonica della Scala.


Io, sono già li.










































lunedì 6 aprile 2015

BLOGTHERAPY

Assecondare è il mio secondo nome.
Non so se sia natura o cultura, ovvero se io sia nata con questa naturale propensione o se mi sia stata insegnata. Immagino una combinazione di entrambe le cose.

Sta di fatto che mi sembra sempre di correr dietro a tutti.

Ricordo molti anni fa una discussione avuta con mio padre. Avrò avuto quanto? 6 o 7 anni. Avevo litigato con mia madre per ragioni che non ricordo ma sentivo di avere ragione. Durante una passeggiata in seguito al litigio mio padre mi disse che dovevo cedere, assecondare la mamma, perché lei era adulta ed il suo carattere formato e quindi immutabile, mentre io ero piccola e quindi ancora malleabile. Dovevo cedere, secondo lui, perché ancora potevo.

Se io avevo quell'età, mia mamma doveva essere poco dopo la trentina. 10 anni meno di quelli che ho io adesso.

Da li è stato tutto un crescendo.

Asseconda la mamma, perché sei piccola, e poi lei è la mamma....
Non contraddire la nonna, perché è anziana
Asseconda gli amici perché ehi! Nessuno è amico di una rompipalle e se non lo fai, non ti verranno a chiamare la sera quando scendono in cortile (questa è tutta farina del mio sacco)
Asseconda il moroso, altrimenti ti lascia e resti sola
Compiaci il marito, perché è il marito
Sii comprensiva coi figli, perché sono bambini (prima) e adolescenti in piena tempesta ormonale (poi).

E io lo faccio.
Non sempre, non DA sempre, ma lo faccio.
E mi sento pure figa, facendolo. Oh, quanto sono consapevole. Oh quanto sono ragionevole. Oh, quanto sono tenerella.

E' solo che ogni tanto mi chiedo.... quando viene il mio turno di essere assecondata, compresa, compiaciuta? O per dir meglio... verrà mai il mio turno?

Arriverà mai il giorno in cui un figlio mi dirà "come posso aiutarti" invece di "mi hai lavato i jeans"?
Arriverà mai il giorno in cui mia mamma mi dirà "mi interessa la tua opinione" invece che "cosa vuoi capirne tu"?
Arriverà mai il giorno in cui mio marito mi dirà "hai ragione" invece che "sei sempre la solita esagerata"?

Io sto col sorriso sulle labbra a fare del mio meglio per far tutti contenti, ma è come se fossi una bottiglia di vetro in cui cadono granelli di sabbia. Un pochino per volta. Ma e dai e dai alla fine la bottiglia si riempie. Io non me ne rendo conto (o almeno non subito, non fino a quando non è troppo tardi) ma arriva il granello che è quello di troppo. E allora tanti saluti, succede come sabato scorso, che sono stata presa da una crisi di nervi coi fiocchi, con tanto urla, porte sbattute, e calci tirati ai cassetti. Per futili motivi, o almeno per motivi che sembrano futili a chi mi guarda sclerare dall'esterno e non si rende conto che magari sono mesi e mesi che procedo sulla via dell'assecondare col sorriso, senza un cedimento, e a quel punto è diventato troppo.



E nessuno se ne accorge.
Nessuno se ne cura
Nessuno si rende conto, perché la memoria è spesso labile e ancora più spesso selettiva.

Io stessa a volte davvero non me ne rendo conto.
Cose a cui magari non penso da tempo, ma che sono li, nel fondo della mia mente, e sedimentano, e scavano e rodono senza magari arrivare al livello della coscienza. Però ci sono. Me ne accorgo, che ci sono. Dopo.

E vogliamo metterci il carico dei sensi di colpa?
Perché, pensavate che io potessi dare di matto senza poi sentirmi una schifosissima merda spiaccicata?

E non è solo quello.
Il mantra dell' "asseconda" mi fa sentire fuori luogo o fuori posto anche quando chiedo qualcosa di assolutamente giustificato e giustificabile. Lunedì di Pasquetta, io faccio i letti, il bucato, sistemo le camere e seguo i compiti del Nin. Il GG ascolta musica sul divano, gli faccio presente che ci sono alcune cose da fare in casa. Mi spiace, sei in ferie? Anche io. Non ti va di passare le feste rassettando? Nemmeno a me. So di avere ragione. Lui sbuffa, alza gli occhi a cielo, ma si alza e passa l'aspirapolvere in cucina. Di cosa mi lamento? Alla fine lo fa, no? Ma io vorrei che lo facesse senza farmi sentire una merda. Domando troppo?

Forse domando troppo.
Forse non è lui che mi fa sentire una merda, sono io che "come al solito esagero".
E' subdolo, no, questo modo di pensare? Alla fine ti convinci che hanno ragione gli altri, che se non li assecondi abbastanza, se non li compiaci abbastanza, se vivaddio li contraddici o pretendi qualcosa..... sei tu in errore.

Forse dovrei smettere di pensare tanto, dovrei limitare - o eliminare del tutto come ho saggiamente consigliato tante volte alle mie amiche - le mie aspettative. Certo in questo modo sarei più tranquilla. Non ci sono dubbi. Più serena.

Dovrei smettere di chiedere cose per me stessa, cose che desidero o di cui ho bisogno.
Tanto, in ogni caso, spesso e volentieri non vengono recepite, o comprese.
Dovrei arrangiarmi da sola, se desidero qualcosa fare in modo che accada, per conto mio.
Certo. Siamo donne indipendenti, no? Siamo donne moderne. Vuoi una cosa, prendila.
Però non è la stessa cosa.
Prendere o ricevere in dono, non è la stessa cosa.

E comunque,  a me piace compiacere, mi piace davvero, traggo molto piacere dal piacere degli altri, in tutti i sensi e i campi. Specialmente se sono io ad averlo procurato loro, quel piacere.
Ma non quando diventa obbligatorio, non quando diventa la mia unica possibile scelta.
Non quando sono talmente instradata da vergognarmi a chiedere.
In quel caso, i granelli nella bottiglia scendono molto velocemente. Davvero in fretta.



PS: ...e sorrido. sorrido davvero tanto perché spesso gioco e scherzo, con alcuni selezionatissimi amici, e mi diverto a fare la Master della situazione, ma la verità è che sono una Sottomessa nata.





mercoledì 1 aprile 2015

RIVALUTAZIONE DI CHRISTIAN GRAY

Il film, premetto, non l'ho visto.
Mi riservo di farlo nel buio della mia alcova ad due piazze che, voglio dire......... capito no? ;-)
Naturalmente, quando sarà legalmente disponibile online.


Ma ho avuto una rivelazione, un'epifania, un bimbumbam esplosivo nel cervello riguardo al motivo del successo del signor Cinquantasfumatureditenebra.


Mica è per il sesso!
Io pensavo di si all'inizio, e magari è anche così in parte, ma non è mica li il punto della dibattuta questione. Che voglio dire, OK, le prime scene erotiche magari sono anche eccitanti, ma dopo le prime seicentoventidue, insomma... è poi sempre il solito avanti-e-indietro di cui conosciamo tutti i risvolti.


Va bene, Christian Gray è uno che scopa come si deve.
Ce ne saranno quanti al mondo? 500 milioni? E che sarà mai.
Certo magari non tutte abbiamo nel letto uno di quei 500 milioni, e certo i signori maschietti invece che storcere il naso avrebbero potuto come dire... cogliere qualche vago suggerimento (e torniamo qui) ma quella è poi un'altra questione rispetto alla trattazione odierna.


No, il successo mondiale del nostro Chris non è dovuto al sesso o almeno non solo a quello.

E' la devozione. 
Ed il bisogno.

Le 50 Sfumature non sono la storia di come questo superfigo supersexy superricco supertutto prende una donna innocente e se la tromba in tutti i modi leciti ed illeciti.
No no.


E' la storia di come un uomo con un sacco di problemi emotivi va contro la sua stessa natura per un amore che nemmeno voleva ma al quale non riesce a rinunciare.


Ecco qui.
E' questo il punto.
Che poi questo signore faccia sesso divinamente con una media di 4-5 botte al giorno, che dire....che sappia sempre esattamente cosa fare e quando farlo è fantascienza se non paranormale, ma ehi, è un romanzo, se crediamo ai vampiri e agli alieni......


Ma la devozione, oh, la devozione del povero Christian Sfumato per la sua innamorata, quella ha un che di mistico, di etereo, di assolutamente divino e paradisiaco. E' quello che ogni bambina sogna quando sogna il principe azzurro, è quello che ci immaginiamo debba succedere a Cenerentola dopo la prova della scarpetta. Un uomo talmente innamorato da pensare a noi prima di qualunque cosa, da fare di noi la prima priorità della sua vita, che piega alle nostre esigenze tutto il suo mondo, che non ha occhi (e mani, e bocca e ... altro...) che per noi.... ah! quello si che è mortalmente erotico.


Altro che bondage.