giovedì 31 maggio 2012

SPIEGO...

... quanto al post della gallina......................... tralasciando il significato della cosa (che tanto a chi interessa, o ha capito o non capirebbe comunque)........ Confesso.

Quello che ho fatto è dimenticarmi io stessa la PRIMA, PRIMISSIMA regola della mia pagina Marte Vs Venere.

Non accadrà più (fino alla prossima volta...)

:-)

UNA COSA VEREAMENTE DA FUORI DI TESTA.

Ragazzi questa ve la devo raccontare.
Non posso esimermi.
La butto sul ridere, perchè a raccontarla così fa veramente ridere, e non mi soffermo su quanto ci sarebbe invece "da piangere".

Ieri, mio papà, che è un uomo giovanile ma che ha visto le sue belle 76 primavere,  è stato molestato sessualmente in ascensore.

Giuro.

E' salita una donna che ha dichiarato di avere 43 anni, gli ha detto di essere vedova da poco e che accarezzarsi da sola non da soddisfazione, e ha insistito che "per piacere" provasse a soddisfarla lui.

Ovviamente mio papà l'ha cacciata via malamente, è tornato a casa, ha raccontato la cosa a mia mamma la quale in tempo zero mi ha chiamato ridendo come una matta per mettermi al corrente.

Ora, si, fa ridere.... che un uomo debba arrivare a 76 anni per rendersi conto definitivamente che no, ancora non ha visto tutto nella vita..... però porca puttana..................................

La gente sta male, ma male di brutto!!



mercoledì 30 maggio 2012

SAGGEZZA POPOLARE

La mia nonna Adelaide diceva:


GALLINA CHE NON BECCA HA GIA' BECCATO.


A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE.




martedì 29 maggio 2012

COSA STA SUCCEDENDO?


Ora, io non voglio addentrarmi in discorsi che esulano da qualunque tipo di competenza io abbia.
Ma la terra continua a tremare e nei 40 anni della mia vita non lo ha mai fatto tanto di frequente e con tanta violenza, per lo meno qui nelle mie zone.

Certo ci sono stati terremoti violenti, li ricordo quando ero piccola. Friuli, Irpinia. Ma erano fenomeni isolati, gravissimi, ma in certo qual modo "irripetibili".

Si confidava quanto meno nel fatto che lo fossero.

Negli ultimi anni c'è stata un'escalation, almeno questa è la mia impressione.
Cosa si può fare contro la forza della Natura, quando essa si scatena?
Sembra di essere pulci sulla schiena di un cane che si scrolla.
E forse in certo qual modo è davvero così.

Va bene, non voglio fare della demagogia senza senso sulla pelle degli sfollati, o peggio, dei morti dell'Emilia.
Ma ho la stessa sensazione di quando ci fu il caso della "mucca pazza".

Ricordate? Bovini alimentati a proteine animali, svilupparono una malattia che colpiva e uccideva l'Uomo che ne mangiava le carni.
Ricordo che in quei tempi pensai: certo, facciamo diventare carnivori gli erbivori, e cosa ci aspettiamo? Di passarla liscia?

Ovvio che no.
L'arroganza raramente passa sotto silenzio.

Forse è una visione semplicistica, forse addirittura stupida.
Sono certa che ci sono mille mila spiegazioni perfettamente scientifiche, perfettamente razionali che possono dar ragione di queste scosse, così come di quelle in Giappone, così come di quelle in Indonesia con relativo Tsunami, così come di tutte le "stranezze" che accadono in giro per il mondo, e che passano più o meno in sordina (nuove e sempre peggiori malattie, improvvise morie di pesci o uccelli, alluvioni devastanti ecc...)

Ma non riesco a togliermi di dosso il pensiero che se continuiamo a violentare la nostra Terra, essa prima o poi da Madre amorevole non può che trasformarsi in una matrigna violenta ed impietosa. Stiamo uccidendo nostra madre (come dicevano gli Omaticaya).
E contro una Natura incazzata, davvero non siamo altro che pulci.

Tutti i miei pensieri e il mio amore alle persone che stanno vivendo questi difficili momenti sulla propria pelle.



lunedì 28 maggio 2012

IL SESSO DELLE DONNE.

Domanda: avete mai sentito uomini che si lamentano che le loro compagne gli fanno fare "poco sesso"?
Perchè magari hanno i figli piccoli, lavorano, sono stanche?
Perchè si occupano di troppe cose e non hanno mai voglia, o non si danno il tempo di averne?

Io si. A iosa.
Sfottere le mogli che trombano poco è lo sport nazionale che si pratica attorno al tavolo di un bar con una bella birra gelata in mano.

E al contrario, avete mai sentito donne lamentarsi della stessa cosa?

Io, no.
Ma proprio mai.

*** seguito commento della Pera, una precisazione. Intendo dire lamentarsi della stessa cosa con gli uomini, cioè proprio dire "uè bello ma qui non si scopa un po' pochino" all'interno della coppia. Mica tra amiche. Tra amiche si fa questo e peggio!! ***

E come mai questo, secondo voi?
Perchè le donne non hanno esigenze di tipo sessuale?
Perchè le donne sono contente se i mariti hanno poca voglia così  non rompono le balle?
(in caso, cari uomini, al posto vostro mi farei delle domande)

Perchè io (un "io" generico), in quanto donna, non posso esprimere al mio uomo un concetto di questo tipo senza ricevere occhiate o commenti di disapprovazione? Come se fosse inaudito che una donna si permettesse di insinuare che il suo maschio-alfa non la soddisfi da quel punto di vista?

Voglio dire, cari signori, son millenni che ce la menate........ avete il walzer e volete il rock'n'roll e quando avete il rock'n'roll non riuscite a ballare a ritmo??

Eh sticazzi!!!!

Li secondo me ci sono diversi livelli a cui si può "indagare" un tale argomento.

Il primo riguarda la virilità.
Il mito del maschio latino superpotente che riversa nel suo proprio pisello una grossa fetta della propria identità.
Perchè diciamolo, un uomo, per essere uomo, deve essere un tRombeur de femmes. Altrimenti non è niente, altrimenti è solo un povero piccolo frocetto con carenza di testosterone. Non è uomo.

Gli uomini, poveri cari, si sentono "devirilizzati" se qualcuno si permette di insinuare dubbio sulla loro attività notturna. Non è che si dicono "ehi, non è che magari sto lavorando troppo? non è che magari non ci sto badando abbastanza? non è che magari devo dare una leggera risistemata alla scala delle mie priorità?"

Perchè un uomo si lamenterà sempre - anche giustamente, intendiamoci, se una donna, magari anche neo-mamma, pensa prima "a tutto il  resto" che al marito (o a se stessa), ma lui, il maschio duro e puro, spesso e volentieri, che cosa fa di tanto diverso???
Lavora, torna a casa stanco come è normale, si mette a praticare un hobby, se ce l'ha, per rilassarsi... oppure si accascia sul divano a guardarsi magari la partita (o un film, o una serie TV secondo i gusti) e usa fino all'ultimissima delle risorse disponibili per stare sveglio a vedere come va a finire. Poi va a letto e ronfa prima di toccare il cuscino.
Ma invece, spegnere un'ora prima e andare a trombare? 'Azz....

E questo non significa ugualmente "pensare prima al resto"??
Che poi, voglio dire... avendo voglia di essere polemica potrei dire che almeno, "il resto" di una mamma è il suo figliolo neonato...... ma non ho voglia di essere polemica!

No. Se glie lo fai notare, un uomo per prima cosa pensa che sei tu che hai qualcosa che non va.
Perchè è più facile così che farsi un esame di coscienza.

Poi c'è anche il fatto che uomini e donne vivono il sesso in maniera molto diversa.
Se per un uomo normalmente l'orgasmo è lo scopo ed il fine dell'attività sessuale, per una donna solitamente non lo è. E li entra in gioco la questione che "soddisfare" una donna è più difficile che soddisfare un uomo.

Perchè normalmente una donna vive il sesso non soltanto come gratificazione fisica, ma anche come un momento estremamente profondo, di condivisione, di vicinanza, di compenetrazione emotiva. Una donna desidera percepire passione, trasporto, amore. E questo non è slegato ne' tantomeno slegabile dal tutto.
Ovviamente non sto parlando di rapporti sessuali "una botta e via". Per quelli, siamo poi tutti uguali :)
Sto parlando del sesso fatto col compagno di una vita.

Certo, per amor di Dio, la parte fisica non è prescindibile... ma non è tutto.
E li, come dire, non è questione di abilità tecnica.
E' questione di propensione emotiva.
E per quello che vedo e sento, sono veramente rari gli uomini che posseggono una tale propensione.
Quando un uomo chiede "ti è piaciuto" quello che intende è "hai avuto almeno un orgasmo?"
E quando una donna risponde "si" non necessariamente si riferisce a quello, o solo a quello.
Idem quando risponde "no".
Una può avere 25 momenti d'estasi in 25 minuti di sesso, ma se il suo compagno è freddo, distante, "tecnico" ma poco emotivo, lei non ti dirà mai che è stato bello.

Perchè, parliamoci molto molto chiaramente e fuori da qualunque tipo di moralismo sessista: non c'è praticamente nulla che un uomo possa fare a una donna che una donna non possa farsi anche da sola.
Perciò, a che pro verrebbe il sesso, se fosse solo quello?

Infatti per questo non capisco gli uomini, come fanno a dire che sesso e amore sono slegati.
Certo, possono esserlo, ma quando non lo sono, non è forse il massimo?
Il GG, ad esempio questa affermazione non la capisce, non la comprende proprio.
Per lui sesso è sesso, amore è amore.
Uno di qua e uno di la, in qualunque circostanza.
Per me, proprio no.

Ed ecco che arriva il punto del perchè certe donne, a volte, quando si liberano dai condizionamenti, dalle tradizioni, dalle abitudini, dalla paura, osano chiedere sesso, o più sesso al proprio compagno.
Non certo per quei 2-3 secondi di "contatto con la Dea" come si diceva un tempo, ma per tutto il resto. Ed è un "resto" che non mente.

Ed ecco perchè gli uomini davanti a una richiesta del genere, ti guardano come se ti vedessero per la prima volta. Non capiscono. Parlano un'altra lingua.

Con tutte queste differenze, c'è da chiedersi come il genere umano sia sopravvissuto alla selezione naturale

:-)









mercoledì 23 maggio 2012

STRATEGIA DELLA GESTIONE

A seguito di questo post della Kikki mi è venuto in mente un episodio accaduto ormai diversi anni fa che riguarda il modo di gestire le persone... diciamo difficili.

Il copyright è della Kikki, sapevatelo.
Non voglio prendermi meriti che non ho :)

Dunque, dicevo.
Anni fa partecipai ad un breve corso di primo soccorso in azienda, tenuto da un signore simpatico ed arguto che poi si rivelò essere il caposala degli infermieri di PS di un ospedale vicino a casa mia. Oltre a tenere il corso (e a spaventarci a morte con la storia di una signora morta di tetano a seguito della puntura di una delle sue rose), un giorno ci raccontò che uno dei suoi infermieri, che lo aveva preso in odio, voleva a qualunque costo procurargli dei problemi.

Per questo, faceva sparire piccole quantità di medicinali "pericolosi", di quelli che, per capirci, venderli all'angolo di strada costituirebbe spaccio di droga. Non per uso personale, ma semplicemente per insinuare il dubbio che il suo superiore fosse incapace di governare il PS.

I due venivano spesso a male parole, e insomma la situazione diventava in tutto e per tutto ingestibile. Il caposala sapeva chi faceva sparire i medicinali, ma non aveva prove e comunque metterlo nei guai non era quello che voleva: lui voleva domarlo.

E l'ha domato.
Come?
Semplice: l'ha promosso.
Lo ha nominato responsabile della gestione proprio di quel tipo di medicinali (che stanno in un armadio chiuso a chiave, con un registro che indica cosa entra e cosa esce ecc.... cioè, non sono aspirine!!).

L'infermiere irrequieto è diventato un agnellino.

Così, in un colpo solo........ si è guadagnato la riconoscenza del tipo che lo detestava, lo ha diciamo "legato" ad un vincolo di fedeltà e gratitudine, e le sparizioni non solo sono finite di colpo, ma il maltolto è stato anche proditoriamente ritrovato pochi giorni dopo la nomina del nuovo responsabile.

E' l'esemplificazione perfetta del detto sulle mosche, che si prendono meglio col miele.

Vorrei avere tanto sangue freddo, tanta strategia e tanta lucidità da applicare questo principio alla mia vita di tutti i giorni.

Come madre e come moglie, spessissimo mi sono resa conto che la sfuriata, lo sclero di un momento, non portano a nulla. Purtroppo non sempre riesco a "ricordarmene" per tempo, e poi mi pento di aver fatto la pazza isterica.

Contare fino a 10 prima di parlare è una pratica che porta enormi benefici.


martedì 22 maggio 2012

OK, SONO NEL LOOP.

... ma di brutto brutto brutto.
Sono talmente nel loop che vado persino a cercarmelo... cosa per me impensabile fino a qualche mese fa.

No, non sono impazzita... ora vi spiego.

Fin dalla mia più tenera infanzia............ troppo indietro?
Si, forse iniziare da Adamo ed Eva è effettivamente un filo eccessivo.
Bè, basti dire che fu la pediatra che mi vide quando avevo circa 2 mesi di vita a precognizzare che sarei sempre stata una persona con problemi di peso (per le neomamme che hanno presente le tabelle...... in allattamento crescevo 7-8 etti a settimana...praticamente Budda era anoressico a confronto.)

Non poteva prevedere, che so, che mi sarei punta con un fuso a 16 anni e sarei rimasta vittima di un sonno simile a morte fino al bacio del Principe? Che non avrei dovuto mica aspettare tanto, il GG l'ho conosciuto a 19... no, cara signora, mi spiace dirglielo ma la sua sarà una bambina grassa.
E c'ha preso, neh?
Ohh se c'ha preso.
Porco qui e porco lì.

Ho sempre combattutto con la bilancia.
Il mio periodo migliore è stato tra i 20 e i 25-26 anni (ma dai??) quando ero se non magra, quantomeno in una generica zona di conforto del peso forma. Poi la prima gravidanza... uno sfracello. Mi sono rimessa un filo in riga, senza mai però tornare al peso pre-gravidico, e ho vegetato per i successivi 6-7 anni.
Dopo la seconda gravidanza è stata un'inarrestabile ascesa.

Un po' gli ormoni, un po' la poca voglia, un po' l'attenzione puntata su altro.... insomma alla fine della fiera ero diventata veramente inguardabile.

Che poi, inguardabile.... cosa vuol dire inguardabile?
Che non mi conformavo agli standard velineschi?
E no che non mi conformavo. 
Avevo altri pregi, però..... ma vabbè.

Insomma un annetto fa ho deciso di porre rimedio a questa devastazione fisica che purtroppo stava diventando anche psico. Come ho accennato in altro post, avendo già provato nel tempo vari generi di dietisti, nutrizionisti, cazziemazzisti mi sono rivolta come ultima spiaggia ad un centro di dimagramento piuttosto famoso che inizia per F. Dieta, ginnastica, massaggi, e ho iniziato a venirne a capo. Ho cominciato a perdere chili ma soprattutto centimetri, sono rientrata in una taglia decente e ho ritirato fuori certi completini intimi piuttosto interessanti che avevano giaciuto dimenticati nel cassetto dal momento in cui mi ero resa conto che non ci entravo manco più con una gamba sola, figurarsi tutte e due più il culo.

Ad oggi non sono ancora al mio obiettivo finale, ma mancano pochi chiletti.

E qui entra il loop.

Entra perchè si sa, gli ultimi chili sono i più duri a morire ed è ormai diverso tempo che nonostante l'impegno profuso sono ferma sempre allo stesso peso. Entra anche perchè dopo mesi e mesi e mesi di dieta secca (da ottobre, ho mangiato un solo piatto di pasta...) comincio ad essere un po' stanchina.

Ma ormai sono nel loop, appunto e non voglio cedere. Mi sono messa a fare ginnastica a casa ogni giorno, essenzialmente addominali (150-200 al giorno) Cerco fanaticamente occasioni di muovermi, camminare, fare le scale. Parlo con le amiche di diete, ginnastica, cellulite, e di tutti i modi per combatterla su base quotidiana, con partecipazione. E oggi, come ultimo step, ho comprato su Grupon un Deal per un trattamento dimagrante che farò a luglio, quando i bambini saranno in montagna coi nonni e io sarò libera di usare il mio tempo come meglio ritengo opportuno.

E, a quanto pare, ritengo opportuno usarlo per rimettermi in forma a-tutti-i-costi.
Il GG approva.

La domanda è: perchè?
Perchè la regina del "voglio essere apprezzata per come sono dentro" si è lasciata trascinare in questo vortice? Certo, stare in forma è anche questione di salute ed essere piacevole da guardare è qualcosa che tutti apprezzano, e non ci trovo niente di male in questo.

Anzi, a dirla tutta, lo trovo pure piuttosto divertente.

Ma mi sento come se avessi tradito un ideale... come se mi fossi conformata, omologata.
Come se ora la cosa principale per me fosse essere bella-e-snella.
Come se da questo dipendesse... bè dipendessero più cose di quelle che mi piace ammettere.
Se domani mattina mi svegliassi e pesassi come un anno fa? Cosa succederebbe?

Smettere di farsi seghe mentali non è contemplato, vero?



lunedì 21 maggio 2012

NO, DICO!

No, perchè parliamoci chiaro..... noi siamo la specie dominante di questo pianeta!

Ci siamo evoluti da esserini monocellulari cigliati che si riproducevano per mitosi!
Abbiamo scoperto il fuoco, la ruota e tutta una serie di allegri ammennicoli che ci hanno consentito di svilupparci dallo status di scimmie a quello di esseri viventi con la massa cerebrale meglio organizzata tra tutti gli esseri viventi. Per non parlare del pollice opponibile!

Tre o quattromila anni fa abbiamo costruito con metodi ancora non chiariti i più grandi edifici che si possano immaginare, le Piramidi. Siamo in grado di volare come uccelli pur non avendo le ali, di coprire distanze inimmaginabili in pochissimo tempo, di scambiare informazioni con l'altra parte del mondo in tempo reale. La nostra voce percorre l'etere e arriva ovunque, rimbalzando su ripetitori e satelliti. Che, per inciso, abbiamo messo in orbita noi.

Arriviamo a studiare e quasi a "vedere" le particelle che compongono la materia, e quando non si vedono le  facciamo comparire con qualche trucchetto. Conosciamo le orbite dei pianeti. "Osserviamo" l'universo com'era quasi ai tempi del Big Bang. Non abbiamo lunghi corridoi di accelerazione di particelle che corrono sotto gli Appennini, è vero, ma ce la caviamo egregiamente lo stesso. 

Andiamo nello spazio, santo cielo, abbiamo messo piede sulla Luna!

Curiamo malattie dalle quali solo qualche decina d'anni fa sarebbe stato impensabile guarire. Chirurghi che si trovano a Boston operano attraverso un'interfaccia computerizzata pazienti che stanno a Miami, a Parigi, a SanPietroburgo. Possediamo le conoscenze per duplicare interi esseri viventi, abbiamo carpito alla Natura il segreto della creazione della Vita.

E dopo tutto ciò, dico io, dopo tutto ciò... spiegatemi come diavolo sia possibile che nessuno, dico nessuno, sia in grado di levarmi la cazzo di cellulite dalle cosce.

No, dico.

giovedì 17 maggio 2012

IL GIOCO DEL RICORDO

Questo post partecipa alla bellissima iniziativa di Ninin di cui vedete il banner a lato.

Dunque prima di tutto una doverosa precisazione. Io sono del 1971 e penso seriamente che essere bambini tra gli anni 70 e 80 sia stato DECISAMENTE più facile di quanto non lo sia ora.

Ma andiamo con ordine.
Sono della fine di Dicembre. Mia mamma ha avuto un travaglio di 18 ore (e già si capisce quale specie di spaccaballe io sia....) e sono tornata a casa dall'ospedale la mattina di Natale. Ovviamente non ho ricordi di quel giorno, ma se potessi ricordare qualcosa di quando ero appena nata penso che sarebbe la mia prima sbornia.  Si si, avete capito. Sbornia. La notte di capodanno, a soli 11 giorni di vita, ho assaggiato lo spumante. E scommetto che adesso capite molte cose, vero?




La mia infanzia è stata piuttosto solitaria, purtroppo.
Non andavo alla materna, perchè avevo i nonni che potevano badarmi, ma io desideravo tantissimissimo la compagnia di miei simili..... dopo insistenze su insistenze sono stata iscritta all'asilo per frequentare l'ultimo anno ma..... ho preso il morbillo e ahimè ci son quasi rimasta secca. Di quei giorni ho ricordi nebulosi di me sdraiata al buio e dei miei genitori che confabulavano col dottore ai piedi del letto. Non sapevo ovviamente di stare tanto male. Sta di fatto che dopo quell'esperienza mia mamma ci ha tirato su una bella croce, sull'asilo, e se n'è riparlato con la prima elementare.


La nonna con cui vivevo si chiamava Adelaide.
Una delle scoperte più emozionanti della mia primissima infanzia è avvenuta il giorno in cui mi son resa conto che era lo stesso nome di Heidi.Oh sollazzo, o gioia, o gaudio immenso. La nonna ed io guardavamo sempre Heidi insieme, ogni pomeriggio, e io avevo chiamato Clara la mia bambola preferita. Era una nonnina che sferruzzava seduta su una sedia a dondolo. E che c'azzecca, direte voi... bè, scioglietele i capelli, levatele i ferri e gli occhiali e immaginate ruote al posto delle bascule.... et voilà!



Mi piaceva tantissimo la scuola.
Ricordo bene il mio primo giorno, cartella rossa grembiule bianco e fiocco rosa. Mia mamma giovanissima con un completo pantalone verde pisello che... ecco, non faccio commenti sulla moda del 1977 che è meglio. Il primo giorno di scuola ho fatto amicizia con N., il quale mi ha offerto un tic tac... che io ho rifiutato, perchè non si prendono le caramelle dagli sconosciuti.
In prima elementare piangevo quando mi ammalavo e non potevo andarci (poi sono rinsavita)


Il mio primo fidanzatino l'ho avuto il quarta, si chiamava G. ed era il discolo della classe (cresciuto è diventato un pezzo di stragnocco che non ve lo immaginate nemmeno... ma non ci siamo quasi mai più visti).

In quegli anni delle elementari ho avuto anche alcune varie rivelazioni in materia, diciamo, di sesso.
E vado a spiegare perchè essere bambini in quel periodo era più facile che adesso.
C'entra col mio primo amichetto di scuola,  N.
N. era il primo di 6 fratelli, era magro e scattante, simpatico da morire ma con un vizietto decisamente un filo precocino. Toccava il sedere alle ragazze. A tutte le ragazze, ma in particolare alla sottoscritta.
La cosa funzionava così: lui arrivava, piazzava la manata, io mi giravo e gli assestavo una pedata da campionato mondiale negli stinchi, lui diceva "ahi" e 10 minuti dopo eravamo daccapo. Nel giro di una settimana tutti i maschi della classe erano stati contagiati da questa simpatica abitudine, e tutti sfoggiavano le più orripilanti deturpazioni che si possano immaginare dal ginocchio in giù come se fossero trofei. Ne andavano fieri, dei segni delle nostre pedate. Maschi, vai a capire.
Al giorno d'oggi una cosa del genere comporterebbe denunce, psichiatri, titoli di giornali.
Ai miei tempi comportava qualche pedata ben assestata e nessuno strascico psicologico per i coinvolti.
Dico, ci sarà ben un motivo.
(Per la cronaca, la cosa è continuata anche alle medie, ma ormai eravamo tutte talmente abituate che quasi quasi non ce ne accorgevamo nemmeno più. Ci limitavamo a un "ma daiiii" e stop. Era un ragazzino talmente adorabile che tutte gli volevamo un gran bene, sul serio.)

Quelli erano ancora i tempi in cui i vestiti dei bambini erano vestiti "da bambini" e cioè diversi da quelli degli adulti. ORa sono uguali, solo più piccoli.... Io portavo rigorosamente e solo ed esclusivamente gonne, perchè avendo i capelli cortissimi (mia mamma super-pratica non me li lasciava crescere perchè andavo in piscina e ci avrei messo troppo ad asciugarli...) temevo che in pantaloni mi avrebbero presa per un maschio. Così, vai di kilt scozzesi con spillone e calzette bianche traforate. Non ricordo di aver mai sofferto il freddo, nemmeno d'inverno, nonostante le coscette al vento. Avevo una passione viscerale per le scarpe di vernice nera, che trovavo estremamente principesche, e per le gonne plissettate che girando facevano la ruota.
Gonna plissettata + scarpe di vernice nera costituivano il paradiso sulla terra.

All'ora di cena c'erano due must, quando mia mamma mi consentiva di tenere accesa la tv.
La Grande Vallata e Lady Oscar. Dalla Grande Vallata avevo mutuato il piacere di "andare a cambiarmi per la cena" come facevano i membri della famiglia Barkley ,e da Lady Oscar la predilezione per i vestiti con le maniche che si allargano in fondo come quelli di Maria Antonietta. Così capitava che quando si facevano le sei, sei e mezza ficcassi la testa nell'armadio di mia mamma e ne tirassi fuori un suo vecchio abito di vellutino nero coi fiorellini, un residuato bellico degli anni '60, e che anche io mi cambiassi per la cena (come Audra Barkley) indossando un abito con le maniche come quelle di Maria Antonietta. La cosa comportava l'uso di una quantità di spille da balia che messe tutte insieme pesavano più del vestito stesso.

Dopo la cena invece c'era il rito della caramella, che adoravo.
Mio papà si sedeva in poltrona e io prendevo una caramella di zucchero alla menta. La dividevo a metà e poi andavo a sedermi nella stessa poltrona, stando tutta di sbieco perchè in due, obiettivamente, non ci si stava. Mezza lui e mezza io. Dopo, dividevamo la pellicola argentata che avvolgeva la caramella dalla velina e stiracchiavamo l'argento fino a farlo diventare liscio liscio liscio. Dondolandolo con le dita, suonava.


I miei cartoni preferiti erano Goldrake, I Fantastici 4, Candy Candy, Lady Oscar.

Per merenda c'era pane olio e sale, piangevo al ritorno dalla colonia estiva (invece che all'andata come facevano tutti), avevo una maglietta bianca a righe rosse orizzontali sempre addosso perchè mio nonno diceva che era quella con cui mi vedeva al volo quando mi portava ai giardini. Non potevo indossare nulla di nero perchè era colore "da adulti", e ho odiato il tipo del negozio di bici quando ha definito la mia bicicletta rossa fiammante "un giocattolo" dichiarando di non poterla aggiustare. A 4 anni avevo un fidanzatino ai giardini (urca, allora il primo non è stato G.!) che chiamavo lucabellagioia tutto attaccato che era la metà di me e che quando ci abbracciavamo era talmente una cosa di passione incontenibile che cadevamo per terra. Io sopra, lui sotto. Il che vuol dire che io mi sbucciavo le ginocchia e lui la nuca!. A 5 anni ho mangiato la mia prima cicca e non sapevo che bisognasse sputarla. Ho atteso per settimane che mi crescesse un albero di cicche nello stomaco.A carnevale inventavo vestiti con le cose trovate in casa, detestavo tutta la verdura e non mi piaceva dormire.


A 7 anni ho preso un ferro arrugginito e ho scritto parolacce sulla vernice della macchina del padrone di casa.


Motivi per cui era più facile essere bambini ai miei tempi che oggi:
- quello già citato sul compagno N.
- si poteva andare a scuola da soli già nelle elementari: nessuno ti portava via.
- i bambini erano bambini e i grandi grandi. Il che vuol dire che le nostre cose ce le smazzavamo da noi senza che mamme iperprotettive intervenissero a spaccarci gli strasantissimi (o quanto meno... non tante come adesso)
- potevamo mangiare uno dal ghiacciolo dell'altro e bere tutti dalla stessa bottiglietta senza paranoie di sterilizzazione, batteri, malattie, cazzi e mazzi
- i videogiochi erano all'inizio, quasi nessuno li aveva. Si giocava in cortile (allora non capivo che vantaggio fosse, ora si)
- maestri e professori facevano il loro mestiere senza essere intimoriti da genitori onnipresenti
- si poteva venire puniti senza che questo arrestasse la nostra crescita o compromettesse irrimediabilmente la nostra autostima
- ci si poteva menare fuori da scuola (o anche dentro) senza che arrivasse una volante dei carabinieri o che si iniziasse a parlare di bullismo e disagio psicologico.

Se ci penso me ne vengono sicuro altri, ma con questo post ho già ampiamente sforato i limiti della decenza, dunque sarà meglio che la finisca qui.....  sarà la mia natura lievemente competitiva.... mah!!





    mercoledì 16 maggio 2012

    PIPISTRELLINO PIPISTRELLINO BELLO...

    E' da qualche tempo che stavo pensando di acquistare ed appendere sul balcone della sala un rifugio per pipistrelli.

    Io non ho mai avuto timore di questi animaletti bistrattati ma innocui, fin dai lontani giorni della colonia estiva quando avevo tra gli 8 e i 12 anni. La colonia che frequentavo (splendida e che ricordo con moltissima nostalgia) aveva un enorme sottotetto in cui andavamo a dipingere, ballare, e genericamente fare tutte quelle attività che comportavano un livello inaccettabile di rumore e una quantità industriale di sporcamenti. Il locale, estremamente esteso, era anche molto alto, tipo 7-8 metri e aveva le travi del tetto a vista. Ci viveva una nutritissima colonia di pipistrelli che, poveretti loro, disturbati dai nostri giochi, iniziavano a svolazzare in giro non appena mettevamo piede nel loro regno. Così alla fine abbiamo fatto amicizia.

    Ora, da un paio di anni (o almeno io ne sento parlare da un paio di anni) c'è questa Bat Box, che a quanto pare sarebbe il nido ideale per una cosa come almeno una trentina di individui (la misura media) e che si fissa facilmente al muro esterno di casa e promette meraviglie, tipo che quando poi i pipistrelli arrivano, fanno fuori qualcosa come 2000 zanzare.
    A notte.
    Ciascuno.
    Il che, per 30 bestiole,  fa un conteggio netto di 60.000 dicesi sessantamila pungiglioni in meno in giro ogni volta che tramonta il sole.

    Che, voglio dire... mi pare un risultato di tutto rispetto, specialmente considerando il fatto che la cosa è ovviamente del tutto ecologica ed ecosistemica e oltretutto contribuirebbe alla riabilitazione di queste simpatiche bestiole il cui unico e solo peccato è quello di essere, francamente, bruttarelle.

    Qualcuno di voi ha provato?

    martedì 15 maggio 2012

    AND LAST, BUT NOT LEAST......

    ..... la cosa più spettaccolare, più fantasmagorica, più eccezionale, più stupenderrima, più incredibilmente magica che io abbia mai visto in tutta la mia vita.

    HOGWARDS


    Grande come tutta la mia casa, con un livello di dettaglio che ha dell'incredibile. E' il plastico che hanno usato per le riprese in esterna della scuola. Notate forse qualche somiglianza con la foto in alto su questo blog? Ma certo che la notate! E' lo stesso castello!!!!!








    E con questo ho davvero finito, miei cari ed affezionati lettori.
    Se siete giunti fin qui, avete guardato tutte le foto e non avete sentito la necessità di fare del male a me o a voi stessi... vi devo una pizza :)


    BACK FROM HOGWARDS PART 2

    Cavoli non resisto..... vorrei pubblicare TUTTE le foto che ho fatto.
    Ovviamente essendo oltre 300.... non è tanto l'impossibilità tecnica che mi trattiene, quanto la possibilità tecnica di essere uccisa dai malcapitati lettori............. perciò mi limiterò.

    Ricominciamo con una menzione al merito: la cosa più preferitissima di tutto il mondo del Nin, che praticamente si è macinato tutti quei chilometri solo per vedere la Camera dei Segreti.

    Che non c'era.... ma comunque....

    Il Nin estasiato cercava di far scorrere
    il serpentone che apre la Camera....

    E naturalmente non poteva mancare il Ministero...

    Tutte le tenute della Umbridge

    Dettaglio del Ministero della Magia

    Il PG davanti ai camini della Metropolvere

    Usciamo ora, vi va?
    Beviamoci una bella Burrobirra (a dire il vero fa abbastanza schifo) e vediamo cosa c'è fuori....

    Il Nin a Prived Drive
    e la Puff davanti al numero 4
    Maghi sul Nottetempo
    Nottetempo
    La tomba di Tom Riddle senior

    "L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la Morte"

    Il ponte di Hogwards

    E passiamo alla sezione tecnicamente più interessante: LE CREATURE!

    Il Libro Mostro dei Mostri

    "qualcosa che è al di là del nostro aiuto"
    Lupin il Mannaro. Questo al Nin
    non è piaciuto proprio per niente!

    Thestral

    Ungaro Spinato

    Aragog

    Growp
    Mandragora Incazzosella

    Fanny

    Edwige

    Ed ora, signore e signori, appassionati di tutte le età
    E si, anche voi, anime disperate che non avete ancora ricevuto l'illuminazione potteriana..... ecco a voi.....
    Diagon Alley!

    Diagon Alley

    La Gringott

    Negozio di "tutte le cianfrusaglie per fare le stregonerie"

    Attrezzature per Quidditch, inclusa la Nimbus in vetrina

    Maghi davanti ai Tiri Vispi Weasley
    Negozio d'abbigliamento e divise di Hogwards
    Negozio di Gufi e Civette
    Ollivander (in notturna...)


    MA! Un momento! Cosa vedono le mie fosche pupille!
    Non credo ai miei occhi!
    Cosa vende quel negozio??
    No dico... cosa vende??


    PUFFOLE PIGMEE
    ecco cosa!

    E scusate se è poco!