lunedì 10 febbraio 2014

AUTOCONSAPEVOLE I MIEI MARONI.

Io ci devo avere qualcosa che non va, altro che autoconsapevolezza
Eccheppalle.

No, veramente.
Non è mica possibile!
Ogni volta che "esterno" determinati modi di sentire, ogni volta che magari faccio presente qualcosa che non mi va tanto o che non mi piace o che addirittura mi fa soffrire, dopo mi sento in colpa.

Come mai cazzo?

Mi vien quasi paura.
Come se fossi io quella che in qualche modo "sbaglia".
Come se dovessi compromettere io il rapporto con la persona che ho davanti,  per il semplice fatto di esternare un disagio.

Come dire: tu sii allegra e contenta che non fai mai male.
E ho capito, ma se una volta mi sento di merda?

Ho cercato di indagare questa cosa dentro la mia testa... può dipendere da cosa, dall'educazione ricevuta? Si, è vero, i miei genitori non sono mai stati tanto diciamo propensi a lasciarmi esprimere sensazioni "non-totalmente-positive".... sapete tutta quella serie di menate che "un bambino non può permettersi" di essere arrabbiato, per esempio, proprio in virtù del fatto di essere un bambino.

Vabbè non è pedagogicamente una chicca, ma che sarà mai!
Non è che io le abbia mai prese per questa ragione (ne per altre).

Quindi come mai?
Vado proprio in ansia.
E finisce che o torno in dietro - e il disagio non lo esprimo o me lo gestisco da sola quando magari mi farebbe comodo una mano - oppure sto sulle spine per giorni, con il timore di una qualche catastrofe imminente.

Non va bene cazzo.
Non va proprio bene.

mercoledì 5 febbraio 2014

QUESTO E' UN POST DI SERVIZIO

... per le donne cagasotto come me che hanno paura degli esami medici... "femminili"

'sta settinana ho fatto il tagliando.
Mammografia e sostituzione della spirale.

Avevo una certa ansia.

La mammo, mi era stato detto, fa un male porco.
Ti pigliano le tette e te le comprimono, e più ce le hai grosse più è doloroso.
Io mi immaginavo un lettino tipo tortura con una diabolica macchina con delle tenaglie quadrate che in tempo zero avrebbero ridotto la mia quarta in due portafogli sgonfi e penduli tipo orecchie di cocker.

Bene, primo l'esame si fa in piedi.
Che già ti sembra di essere meno vulnerabile.
Ti spogli, ti avvicini al macchinario e appoggi la tetta su una specie di ripiano trasparente.
Sopra c'è un ripiano uguale, che scende e schiaccia LEGGERISSIMAMENTE il seno per la "foto".
Il tutto dura tipo due decimi di secondo a schiacciamento, per un totale di 12 decimi di secondo in tutto (tre foto x seno).

Per la spirale, uguale.
Ora non so quante di voi la utilizzino, ma la spirale è un aggeggino fatto diciamo a forma di ancora.
Quando viene inserita, le "punte" dell'ancora guardano verso il basso, quindi si può dire che la forma in fase di salita sia aerodinamica. Infatti dolore zero, un filo di fastidio.
Tirandola giù io mi domandavo... si ma scendendo le punte graffiano........
Mica.
Sul serio, mica.
Me ne stavo li con tutti i muscoli contratti (tranne quelli pelvici che altrimenti il gine mi sgridava!) ed è stato un zip. Tolta, bon fine basta. Nemmeno un doloretto.

Nei giorni scorsi avevo chiesto a chi aveva già avuto entrambe le esperienze e le donne con cui avevo parlato mi rispondevano cose come "ma si, dai, hai partorito, che paura hai?" e io ne avevo ricavato l'idea che fosse mooooolto doloroso ma che non dovessi fare tante storie in quanto appunto avevo già provato il dolore più grande che ci possa essere.

Invece ho dovuto con mio sommo sollievo ricredermi, e se alla lettura ci fosse qualche fifona della mia stessa risma, posso dire con tutta onestà: TRANQUILLA. NON E' VERAMENTE NIENTE.

E se lo dico io..... fidatevi.
Ho una soglia del dolore che non è nemmeno una soglia.

martedì 4 febbraio 2014

FERIEEEEEE

Beh, finalmente sono arrivate
Oggi è il mio secondo giorno di ferie, che mi godo insieme al GG mentre i figli sono a scuola, girellando per la città e facendo cose che non ho mai tempo di fare. E' un po' come avere delle ferie part-time, ma d'altra parte io part time ci lavoro, quindi non mi posso lamentare

Ieri siamo andati a vedere la mostra Brain sul funzionamento del cervello al Museo Civico di Storia Naturale, poi passeggiatina (sotto la pioggia, sic), aperitivo e pranzo in centro. Alle 16.20 operativi davanti alle elementari.

Oggi invece giretto alla Pinacoteca di Brera dove non rimettevo piede da decenni.
La maggior parte delle opere sono del 5-600, che è il mio periodo preferito pittoricamente parlando.
L'opera ufficialmente più importante del museo è il Cristo Morto di Mantegna, che però è stata una gran delusione perchè dall'ultima volta che l'ho visto (ed era appeso tranquillo e beato in mezzo agli altri quadri) è stato ricollocato, probabilmente per proteggerlo, dietro una teca che lo fa assomigliare ad una tv. Si ha l'impressione di guardare non l'opera, ma il video dell'opera proiettato su uno schermo grande quanto il mio televisore di casa. Orrendo.

Ho trovato esposte anche due opere che mi sono molto care... uno è il Matrimonio della Vergine che era il segnaposto del nostro tavolo nuziale nel lontano settembre 1998, e l'altro è secondo me uno dei più bei quadri mai dipinti, la Cena in Hemaus di Caravaggio.

Un dipinto poi mi ha letteralmente tolto il fiato dai polmoni, perchè ci ho riconosciuto la mano del Maestro (e quando dico Maestro, intendo Leonardo, di cui non abbiamo purtroppp opere a Brera). Una Madonna col bambino (ma va??) in cui il viso della Madonna mi è risultato subito decisamente famigliare. Era identico a questo disegno preparatorio leonardesco:



E se devo essere sincera ho avuto un moto di orgoglio quando ho letto che il dipinto era attribuito ad un non meglio identificato "allievo di Leonardo". Il quale deve aver evidentemente avuto accesso ai suoi disegni.

C'è anche un altro piccolo quadretto misconosciuto di cui preferisco parlare brevemente qui.

Il GG, che ve lo dico a fare, ha apprezzato l'esposizione ma ha continuato a lamentarsi per tutto il tempo che si dipingevano solo dei gran santi-e-madonne e basta. Anzi, per la verità le parole esatte sono state "gente morta squartata e decapitata". Avete presente Giovanni Battista, San Sebastiano, Santo Stefano......... tutti col loro bravo rivolo di sangue.... vabbè.

E per conto mio non capisco il senso di dipingere scene religiose con degli evidenti quanto inutili nonsense temporali, come la Maddalena adulta davanti a Gesù Bambino (doveva essere bambina anche lei, no?) o una scena con un Gesù bambino in braccio alla madre e una santa dietro di loro con la croce in spalla..... no ma se era ancora bambino direi che alla croce mancavano circa 32 anni e mezzo.... però per carità, sono una profana.

Dopo questo sano e salutare bagno di cultura, una succulenta pizza con un amico che lavora in zona e alle 16.20, indovinate? Esatto, operativi davanti alle elementari.

Domani mattina ahimè ho una incombenza medica da svolgere - che mi mette un filo di ansia - ma dopo di quella penso che mi consolerò con del gran sushi per pranzo.

E alle 16.20...........

sabato 1 febbraio 2014

IL RAFFREDDORE INCURABILE.

Seguito di questo post

Alla fine penso di aver scelto "il giusto" ma non sono poi così soddisfatta.

E' un po' come quando vai dal dottore per un check up; stai bene, ma qualcosa che non va si trova sempre.

Certe cose, in altre parole, alle volte è meglio non indagarle, lasciarle come stanno.
Perchè ci sono malattie gravi che vanno curate, ma ci sono anche malattie diciamo... asintomatiche o quasi... che sapere di averle ti complicano solo l'esistenza.
Inizi  rimurginarci sopra, ci pensi, ti preoccupi, ti imbottisci di pillole che sembrano promettere la soluzione... ma riescono solo ad aumentarti l'ansia e comunque il problema non si risolve.

Beata l'ignoranza!

Perchè in fondo la malattia incurabile più diffusa al giorno d'oggi è ancora il raffreddore.

Perciò santo cielo, ma perchè non riesco a tenermelo, sto benedetto raffreddore, senza farne un dramma?
Starnutisco una volta ogni tanto, e vabbè, che sarà mai.
Mica si muore.
C'è chi convive con ben di peggio, e sopravvive.

Già.
La teoria è questa.
Non siete anche voi basiti da cotanta matura serenità, da una dose così massiccia di saggezza?
La pratica.... è che ogni "starnuto" mi leva il fiato dai polmoni e ad abituarmici non ci riesco proprio.

Non riesco a far finta di niente, non è proprio nella mia indole.

Pima o poi, come diceva mia nonna, o passa lui, o passo io.
Speriamo che passi lui.

Scusate, so che sono criptica
Al momento di meglio non posso a fare.