martedì 14 gennaio 2014

GUIDO

Ci sono persone insospettabili che impattano sulla nostra vita in insospettabili modi ed insospettabili momenti.

Guido era il custode della mia scuola elementare
Mi viene da chiamarlo "un vecchietto" sebbene 35 anni fa non dovesse essere particolarmente anziano. Un toscanaccio, che viveva a Milano da 30 anni e pareva venuto su da Firenze la mattina precedente.

Ogni giorno aspettava i "suoi" bambini sul cancello della scuola con aria falsamente burbera e ne prendeva possesso appena essi lo varcavano. Eravamo suoi da quando lasciavamo la mano della mamma a quando si chiudevano le porte delle aule.

"Tirate fuori le mani dalle tasche" ci gridava mentre salivamo le scale correndo "che se inciampate battete il naso!" Questo mantra ripetuto ogni mattina per 5 anni mi è rimasto un angolino del cuore e della mente e ancora oggi non riesco a salire qualunque scala senza sfilare le mani dal cappotto e rivolgere un pensiero affettuoso a Guido.

Stamattina piove.
Le scale della metro sono scivolose ed umide.
E così all'affetto si unisce anche una smisurata gratitudine, perché se Guido non fosse stato il custode delle Scuole Martiri 35 anni fa, oggi scriverei questo post dal letto di un ospedale, con il setto nasale rotto.

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