giovedì 18 settembre 2014

DI SERATE FUORI (ANZI, DENTRO)

Premessa.

L'anno scorso la sveglia del PG suonava alle 6.50
lo chiamavo a gran voce attorno alle 7.00
prima delle 7.15 non sorgeva dalle acque del sonno nero.

Quest'anno la sveglia suona alle 6.30
Scatta dal letto alle 6.31
Alle 7.15 (ora in cui apriva gli occhi lo scorso anno) è già sull'autobus.


Conversazione
avuta martedì scorso, giorno di scuola no. 2
e primo giorno di allenamento di judo (orario, 20.00-21.00)

Puff: ehi sono solo le 21.15 hai fatto presto
PG: si avevo fame (sedendosi a tavola) e sono anche un po' stanco
Puff: eh beh immagino.
Il PG inizia a smanettare al cell
PG: ah, mi sta scrivendo Bea, vuole uscire
Puff O_o
PG: le ho detto che ceno, doccio e poi vediamo.
Puff: aehm... ma domani c'è scuola
PG: si vabbè torno presto
Puff: no, ma sono le nove e un quarto e ancora devi cenare... e poi domani c'è scuola
PG: ho capito, ti ho detto che sto qui giù a chiacchierare e torno presto
Puff: non mi sono spiegata. Domani C'E' SCUOLA  vuol dire che non puoi uscire.
PG: ti-ho-detto-che-torno-presto
Puff: Ok parlo arabo. Non te l'ho detto perché pensavo non ci fosse bisogno ma evidentemente mi sbagliavo, e mi scuso. PG tu non-hai il permesso di uscire quando c'è scuola.
PG eh ma...
Puff: Oh! Allora! C'è scuola, non esci, chiaro?

Miiiiiiinchia com'è difficile con gli adolescenti!

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