giovedì 5 marzo 2015

APOLOGIA DELLA PRIMAVERA

Sapete queste belle giornate di sole mi mettono addosso un buon umore che la  metà basterebbe!


Cielo terso, aria frizzante, sole splendente e venticello primaverile mi fanno venire voglia di correre in un prato a raccogliere margherite.


Per non parlare dei pomeriggi in cui all'improvviso, oibò, alle sei è ancora chiaro, giusto una strisciolina di tramonto all'orizzonte ma c'è luce, e con essa resta la gioia, la voglia di fare cose, di andare in posti, di vedere persone.


La primavera è decisamente la mia stagione.
Sono nata d'inverno, sono una donna del Solstizio... ma attendo l'Equinozio e la rinascita come poche altre cose ogni anno.


L'estate è bella e ricca e gioiosa e gialla e oro che sia benedetta e io l'adoro... ma la primavera... oh, i primi timidi germoglietti, gli alberi  che si tingono di rosa e bianco, i corvi (ne abbiamo tanti dove abito) che volano muti perché nel becco hanno i ramoscelli per il loro nuovo nido. L'erba che si fa più verde, margherite e non-ti-scordar-di-me che spuntano... le voci dei bambini che cominciano a sentirsi di nuovo in cortile dopo la scuola... ce l'hai, no, stai sotto tu, mammaaaa ho fame!


Promesse di tepore e spensieratezza, che speriamo non si spengano in una delle solite nevicate tardive che, oltretutto, mi ammazzano i fiori sul balcone!


Oggi sono felice.

4 commenti:

  1. Sono felice che sei felice!! :-)
    Dovremmo portarci dentro questa felicità, da tirare fuori anche nei giorni freddi...
    Un abbraccio grande!

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  2. Anche a me queste giornatine fredde ma di sole mettono di buonumore un sacco!
    (Sono Bulut)

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