mercoledì 11 marzo 2015

VIOLENZA

A volte la violenza è strisciante ed occulta.


Quando si dice violenza si pensa sempre a qualcuno che tira un ceffone a qualcun altro.
Quella è facile da riconoscere, ed è anche "facile" tenersene alla larga.
Ma ci sono violenze che non vedi fino a quando non è troppo tardi.


Ci sono violenze che poco per volta ti portano "dalla parte" del tuo persecutore, un passettino alla volta, senza grossi clamori, piano piano, e quando alzi gli occhi sei circondata da muri di pietra.


Ci sono violenze che non percepisci come tali, che accetti in qualche modo per quieto vivere, perché pensi evabbé... cosa vuoi che sia... se acconsento poi magari smette.....


Ma la verità è che non smette.
Per niente, ma proprio per niente.


E se la persona non vuol vedere, non c'è nulla da fare.


La mia amica R è nei guai, e nemmeno se ne rende conto.
Non so come aiutarla perché lei, appunto, non vuol vedere, non vuol provvedere.
Io, noi (io e una amica comune) vediamo, siamo lucide, razionali, incazzate anche.
Lei no, lei è nell'occhio del ciclone e sottostima la situazione.


Sottostima il pericolo che, a costo di sembrare melodrammatica, secondo me c'è ed è reale.


Uno non si aspetta mai che capiti, fino a quando non legge la notizia in cronaca.
Ma se mi toccherà andarla a prendere al pronto soccorso con un occhio nero e le costole incrinate, qui lo dico e qui lo nego: qualcuno si farà molto, molto male.
E non in maniera strisciante ed occulta.


Spero di sbagliarmi.



2 commenti:

  1. Mio Dio. Mia madre ha subìto violenza psicologica e fisica, e noi con lei, per tredici lunghissimi, interminabili anni. Poi ha avuto il coraggio di ribellarsi, per motivi che non posso spiegare. Non qui.
    Puff, nella vita e nella casa delle persone non si può entrare con la forza, non si entra se chi ci abita non apre la porta o non lascia almeno una fessura. Si rischia di far peggio. E quando si è immerse in certe situazioni fino al collo, e chi vive con te mette dei bei cartoni colorati alle finestre facendoti credere che sono il panorama (e invece sono cartoni, anzi, sono muri di cemento) si diventa cieche. Si prende per lecito quello che ti fanno passare per lecito, ma in realtà lecito non è. Anzi, è abominevole. Ma non lasciatela sola. Se tu e la tua amica siete il suo unico contatto con la realtà, per quanto lei non la voglia vedere, non fateglielo mancare mai questo contatto. MAI. Perchè siete il suo spiraglio di luce, che (spero il prima possibile!) le farà balenare per la testa la consapevolezza di quello che vive, e che cambiare si può e si deve.
    Un abbraccio. Sul serio.

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    1. Grazie x le tue parole e x la condivisione. Da quel che capisco la situazione è diversa dalla tua, ma temo x la sua incolumità purtroppo. Ripeto, spero di esagerare.

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