mercoledì 29 giugno 2016

DI SBALZI ORMONALI

Ieri sera ho capito una cosa, riguardo al Ric.
Cioè, l'avevo capita già prima, ma ieri sera l'ho proprio vista.

Dunque viene a cena con un'aria da funerale che la metà basta.
Cerco di intrattenere una amena conversazione sulla giornata, come è andata in piscina con l'oratorio, come si sono comportati i bambini ecc... e ricevo risposte cortesi ma che non superavano al massimo le due sillabe messe assieme.

Vista la malaparata, gli chiedo più di una volta se c'è qualcosa che non va, se è tutto a posto, come mai è così di malumore ma lui nega recisamente che ci sia qualcosa di storto.

Così decido di di intavolare con lui un discorso su un argomento un po' delicato, col quale non vi tedio. Apriti o cielo. Reazione decisamente sproporzionata al mio approccio, comincia a guardarmi come se fossi un mitile, continuando a dire "ma cosa stai dicendo, ma ti riprendi, ma ce la fai?" finchè alla fine piglia su e va in camera. Lo seguo, embè! e gli faccio notare che la sua reazione non è affatto congrua con quello che stavo dicendo e che meglio sarebbe stato calmarsi e ragionare un secondo piuttosto che girare le spalle e tanti saluti. Torna in cucina. Riprendo cautamente il discorso e lui "eh ma mi devi dire queste cose quando ho già i coglioni girati?" No scusa in che senso? "E' tutta la sera che ho i coglioni girati" Si beh, te l'ho chiesto, varie volte, e tu hai detto di no... e come mai sei così di malumore? "ma non lo so, ma non lo so, è così e basta".

Interrompo qualunque tipo di comunicazione e lo lascio andare a sbollire.

Preda inerme degli ormoni, ecco cos'è.
Senza via di scampo e senza uscita, almeno per un po', temo. 
Non che questa sia la giustificazione di tutto, intendiamoci, non imputo certo la maleducazione o la scarsa volontà ai picchi ormonali!! E anche qualora così fosse, impara a darsi una regolata.
Però mi pare che sia veramente fuori fase. Lui stesso secondo me non riesce a gestire questi sbalzi, come del resto non riuscivamo noi a 16 anni. Io senz'altro no.

Quindi a questo punto il dilemma è: so che cosa devo fare, ma non so se riesco a farlo. Perchè a me piacerebbe parlargli sempre con gentilezza e senza astio, dirgli le cose, tutte le cose che devo senza sconti ne' omissioni, ma in una certa maniera, con calma, in modo da stimolare il dialogo e non la rabbia, in modo da trovare un punto di incontro e capirci tra noi, oltre che capire come costruire questa roba qui che i più chiamano vita, e che al momento mi sembra che per lui sia solo un gran guazzabuglio e un profondo mistero. Solo che anche quando riesco a cominciare bene, come ieri sera, poi mi fa girare talmente tanto le balle con le sue risposte a muzzo che in meno che non si dica mi trovo a urlare come una indemoniata, oppure ad abbozzare per non peggiorare la situazione... e tra le due scelte non so quale sia preferibile.

Figlio mio, bisogna che troviamo un modo di comunicare serenamente, perchè altrimenti qui non se ne esce.


12 commenti:

  1. Puffola,

    Ma probabilmente tuo figlio è in quella fase (REM) in cui semplicemente gli va di stare giú .. se come hai intuito anche tu è preda degli ormoni, puo' essere tranquillamente triste o incavolato o quel che sia... senza ragione alcuna, e se gli chiedi cosa c'e' o cosa non c'e' ... siccome non c'e' risposta ne ragione ... lo fai solo incavolare di piu'.

    Rispetta i suoi momenti che potranno anche essere lunghi... lascia che si goda la tristezza o l'incavolatura ... quel che sia... hai presente quando piove ... e l'acqua disegna i suoi cerchi sul selciato... ci si mette alla finestra o vicino al cortile o quello che sia dipende da dove siete posizionati e si gode lo spettacolo malinconico della pioggia.. è malinconico ma in quel momento piace. Ora lo stai distraendo. Mettiti su una cassetta di highlander mentre lui è alla finestra e si guarda la pioggia che cade.

    :-)

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    1. OUTlander, Vedetta, OUTlander :-D

      si lo so ma non posso solo lasciarlo bollire e basta. C'è tutta una serie di cose da fare nel frattempo, non ultimi tre e dico tre esami di riparazione...

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  2. Da adolescente incazzata perenne la prima domanda è: ma perché un argomento delicato proprio nel giorno di incazzatura? So che le incazzature sono molteplici, ma se c'è una cosa che ricordo con fastidio è proprio la mamma che scassa per sapere cosa c'ho e immancabilmente poi iniziava con pare cosmiche.
    Non che voglia difendere il Ric, ma io ero un'adolescente incazzata e ti posso assicurare che il metodo del cercare di tirarmi fuori le parole di bocca era il meno efficace.
    Perché invece non lasciar correre, vedere come vanno le cose, non dar peso alle incazzature degli ormoni e farsi scivolare addosso il momento di malessere? Così un'idea da ex adolescente incazzata...

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    1. No ma lo so, ero anche io una adolescente incazzata. Però ci tenevo a dirgli quella cosa in particolare, e comunque mi aveva assicurato che non c'era nulla che non andava. Ho il massimo rispetto per le sue incazzature ormonali, anche perché mi ricordo le mie, però non si può sempre lasciar perdere tutto. Anche se la vita sarebbe sicuramente molto più semplice, facendolo. Però penso che un adolescente desideri di essere lasciato in pace, ma abbia bisogno di essere seguito/guidato. Questa è la mia opinione, non è detto che sia vangelo.

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  3. osservo affascinata le vostre dinamiche. è come osservare il futuro che mi attende a breve. O meglio, spero sia quello che mi attende, che avere uno scontro con il proprio figlio, alla fine, è sinonimo di avere UNA relazione col proprio figlio. Che ci si scorna prima e ci si abbraccia poi, che ci si sfancula e ci si ascolta, che si lascia l'impronta "io ci tengo a te".

    I tuoi buoni propositi, secondo me, parlano il linguaggio della saggezza, e fai bene a metterli in pratica. Lui, in quanto giovane, la saggezza non la possiede e non capirà.
    Adesso, ma un giorno capirà eccome.

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    1. io lo spero Pera perché per il momento proprio direi che la comprensione è lontana miglia e miglia. Siamo nella fase che "tanto tu parli solo per rompermi le balle" :-(

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  4. Io in questo tunnel ci sono appena appena entrata, e già voglio uscirne. Ma non si possono ibernare a dodici anni e scongelare a che so, trentacinque? O.o

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  5. Eh cara... fosse facile trovare la quadra!

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  6. E' il periodo più complicato dell'intera esistenza l'adolescenza, sia per i figli che per i genitori .. mio figlio ha 8 anni e temo quel momento che so che arriverà, è proprio dietro l'angolo. Per ora lo allontano pensando 'quando sarà il momento aspetterò che passi l'alta marea' .. sperando di non affogare.
    Un bacio.

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