venerdì 10 giugno 2016

MONSONE

Il pomeriggio di ieri si preannunciava ideale.
Col Nin da mia mamma e il Ric agli allenamenti, il programma prevedeva uscita dall'ufficio alle 15, parrucchiere, qualche piccola commisisone con annesso giretto di vetrine al centro commerciale. DA SOLA che voglio dire.... ecco.

Tutto bene fino al parrucchiere.
Mentre sono li con la maschera sui capelli, un messaggio vocale di Ric mi avvisa che, purtroppo c'è un problemone..... all'allenamento gli serve la chitarra, ma siccome non ha la custodia non si è fidato a portarla in autobus... quando arrivo a casa non posso gentilmente portargliela??? Ecchecc..... e va beh se ti occorre va bene, finisco qui e arrivo. Ecco grazie, mi porti anche del cibo per favore??? Seee e poi??? Una fettina di culo nel panino??

Faccio quel che devo fare, poi mi appresto al panettiere sotto casa. Mentre esco dal centro commerciale inizia a piovigginare. Il tempo di salire in macchina, diluvio universale. Arrivo sotto casa in 3 minuti, mi addentro nel parcheggio che ci sono già 4 dita d'acqua sull'asfalto. Le mie povere scarpe da running..... Parcheggio davanti al panettiere. Sono senza ombrello, ma devo percorrere 4 metri e poi sarò sotto il portico. Scendo chiudo corro... dopo quei 4 metri sono lavata come se avessi fatto la doccia.
I miei 40 euro di parrucchiere... ciaaaaoooooo.....
Però almeno sono all'asciutto.

Mi giro e...ohcazzo ho lasciato le luci della macchina accese... devo tornare a spegnerle... noooooo!!
Altra lavata.

Come Dio volle finalmente sono dentro il negozio del panettiere. Compro due panini per il Ric (che tre ore di allenamento, insomma, gli vien fame) il latte due pacchi di biscotti, insomma riempio due borse di plastica. Poi mi avvicino con fare avvilito alla proprietaria del negozio di vestiti accanto (mamma di una amica del Ric) e mendico un ombrello in prestito giusto per arrivare a casa, che tanto poi devo uscire di nuovo e te lo riporto. Ma che devi uscire a fare con quest'acqua?? Eh! Devo portare la chitarra a Ric... La chitarra??? e come fai con questa pioggia?? Eh boh non ci ho pensato, un problema alla volta, disse la donna che grondava acqua. Lei, che sia benedetta in secula seculorum,  tira fuori dal suo baule magico un GITGANTORME sacchetto di plastica da grossista che francamente, mi salva la vita e la chitarra.

Quindi con borsa, sacchettone ripiegato sotto il braccio, due sacchetti di spesa e uno sparuto 
ombrellino piegevole in prestito grande quanto una moneta da due euro, mi appresto ad attraversare il cortile ed andare a casa. Sul cancello trovo un tizio che con aria perplessa valuta la distanza tra il portico dove ci troviamo e quello al di la del cortile. 10 metri, abbastanza per annegare. Gli offro un passaggio sotto i miei due euro, e tra me il mio bagaglio, lui e una enorme borsa da lavoro che ha in braccio, praticamente ci siamo totalmente infradiciati lo stesso. Vabbè, tanto ormai...

Salgo in casa, non mi cambio le scarpe che tanto è inutile. Mollo il bagaglio superfluo, infilo i panini nella borsa e la chitarra nel sacchettone, prendo il mio ombrello grande e riscendo velocemente con l'ombrellino in prestito ripegato e grondante sui miei pantaloni che tanto sembrano usciti dalla lavatrice, quindi pace.

Rendo l'ombrellino, faccio un numero da circo per aprire la portiera dell'auto tenendo l'ombrello in bilico e la chitarra che non si bagni e finalmente sono in auto. Riscaldamento a paletta.
La strada fino al teatro dove si sta svolgendo l'ultima prova prima dello spettacolo (di stasera) del Ric è allagata, acqua fino a metà ruota. Tra tutto, starà piovendo da 20 minuti, allucinante. Arrivo, parcheggio, altro numero per scendere dalla macchina, e finalmente sono sana e salva e all'asciutto.
Dentro il teatro un caldo allucinante, io tutta bagnata... che ve lo dico a fare? Inizio ad emanare foschia come una mattina d'inverno. Un'aura di nebbia tutto attorno a me.
Mi fermo il tempo necessario per vedere la prova di uno dei numeri, poi riprendo la via di casa.

Finalmente, spiove.
Sipario.

6 commenti:

  1. "Inizio ad emanare foschia come una mattina d'inverno. Un'aura di nebbia tutto attorno a me"

    Hai un modo di scrivere straordinariamente esilarante.
    Brava, brava davvero. Me piaci...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' la macumba di noi ricce: quando ci si stira i capelli è matematico che viene da piovere.

      Elimina
    2. nooooooooooooo non li avevo stirati! :-D

      Elimina
  2. Maròòò quando succedono ste cose che rovinano quei pochi attimi di pace di noi mamme mi viene da piangere dal nervoso!!!

    RispondiElimina