martedì 24 luglio 2012

IO NON VOGLIO SCRIVERE QUESTO POST - di tachipirine emotive.

Ma proprio per niente
E' un post che non mi piacerà scrivere, che non mi piacerà rileggere un domani e che forse anche chi lo leggerà troverà lievemente fastidioso.

Nondimeno, questa è la mia Smemoranda virtuale, no?
Se non caccio tutto fuori qui, dove???

Ecco, premetto che questo mese di luglio in cui il GG ed io siamo stati soli è stato strepitoso.
Siamo usciti praticamente tutte le sere, abbiamo visto film, assistito a concerti, visitato ristorantini e fiere. Ci siamo coccolati, abbiamo chiacchierato, abbiamo fatto un sacco di sesso :-) insomma siamo stati proprio bene, insieme. Ma proprio bene.

Lo preciso, perchè non vorrei che pensaste che sono una moglie infelice o insoddisfatta.
NON lo sono. Affatto.

Tuttavia ogni tanto mi torna il fastidioso pensiero della gelosia.... e di quelle famose amiche di sms di cui parlavo qui

Non vi nascondo che continuo a trovare la situazione piuttosto avvilente e in certo qual modo degradante (anche se è una parola forte)

Ma ora forse ho capito cosa mi sta tanto sui coglioni di questa cosa (a parte tutto ciò che avevo espresso nel post già citato, che resta valido).

E' che mi costringe a spendere una parte delle mie energie per fare in modo che questo non intacchi la mia autostima.

Perchè, amiche mie, COL CAZZO che ci rimetto autostima e dignità per colpa di questa cosa.
Ma col cazzo proprio.
Ma questo mi obbliga a convogliare risorse li, altrimenti rischierei di esserne - diciamo - sopraffatta.
Energia sprecata, risorse buttate al vento perchè ne' io ne' nessuna altra donna dovrebbe avere la necessità di impiegarle in tal guisa.

Energia e risorse che potrebbero essere messe al servizio di qualcosa di positivo.
Di una crescita, invece che del mero mantenimento dello status quo (lo status quo della mia autostima, giusto per chiarire). Come quando hai la febbre. Dovresti avere 36.5 ma guarda un po' ci sono le finestre aperte in pieno inverno e ti ritrovi con 38. E  siccome sono rotte, manco si possono chiudere. Non ti resta che prenderti una pastiglia per far scendere la febbre... almeno fino a quando qualcuno non riparerà le finestre.

Praticamente una tachipirina emotiva.




Se poi vi capita, c'è un nuovo post anche qui.

14 commenti:

  1. Io non sono gelosa x natura, l' unica cosa che mi farebbe girare le scatole è solo la presa x i fondelli : questione d' orgoglio insomma. X il resto molto easy ;) E il vecchio detto fatti amico il tuo nemico? Dici che è impraticabile ?

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  2. Io ho dei rimasugli istintivi, cioè della serie: ti butto il telefonino nel cesso.

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  3. Ho letto solo ora l'altro post.
    Ti stimo, sorella, e mi verrebbe da prenderti per le spalle e scrollarti per benino: CHE COSA??? Come fai ad accettare una cosa del genere? Prendi il tuo uomo e il suo ego bisognoso di lustrate e digli BASTA. Non esiste, all'interno di una relazione, un comportamento simile. La fine è una sola, e sai benissimo anche tu qual è.
    Non cedere.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. hai ragione.
    in toto.
    e ti stimo, che io non ce la farei.
    sento crescere la rabbia io verso queste che nemmeno conosco.
    ma queste donnine non ce l hanno un uomo tutto loro con cui sfarfallare amabilmente????
    ma la solidarietà femminile dov'è?
    io a lui però non gliela darei vinta, sai?
    apparentemente disinteressata e priva di reazione...che almeno non gongolasse nel vederti un po "gelosa" e "sul chi va la".


    SON STATA BUONA.
    FOSSE IL MIO UOMO LO RIVOLTEREI.

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  6. Che faticaccia...non risolverebbe la situazione però, in effetti, un accidentale giro di lavatrice quel telefono potrebbe farlo! ecco, diciamo che sarebbe il pezzo di celophane sulla finestra rotta...però bisogna aggiustarla prima o poi!

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  7. guarda io non so come tu faccia, io mi incazzerei di brutto. Pensavo che ti venisse spontaneo o comunque ad energie 0, pur cui capisco la rosicatura. Se il giro in lavastoviglie non va prova con la lavatrice. è ora.

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  8. Non lo so... Ho letto pure l'altro post. E il problema non è se lui ha delle amiche. Il problema è che avete avuto problemi. E anche se siete riusciti a superarli tanto da poter dire oggi che non sei né infelice né insoddisfatta, addirittura passate dei bellissimi momenti come quelli che descrivi, beh, quel fondo di insicurezza ti rimane e rimarrà fino a quando la prudenza lascerà il posto alla fiducia.
    Ho passato la maggior parte del mio matrimonio in lotta continua. Anche io alla ricerca di quella "precedenza" che "la donna della mia vita" dovrebbe avere. Certe cose erano al contrario, però. Ho abbandonato certe amicizie (sia maschili che femminili) perché a lui non piacevano, in realtà era geloso, pure delle amiche, perché voleva l'esclusiva delle mie attenzioni. Essendo donna forse è stato per me automatico assecondare la sua richiesta (anni e anni di lavaggio del cervello da parte di mamma qualche danno lo ha fatto, sigh) e me ne sono pentita. Lui lavora fuori casa e ha le sue amicizie, anche donne, che io non posso minimamente "controllare". Ma ad un certo punto ho deciso che mi fido. Mi fido e basta. Fino a prova contraria, mi fido. Perché si possono avere problemi di coppia senza che questo implichi infedeltà (per molto tempo sono stata io quella "confusa" a causa dei tanti problemi, ma nemmeno per un secondo ho pensato di prendermi delle "distrazioni" esterne).
    Ma allo stesso tempo, siccome abbiamo avuto problemi, appena si verifica un momento negativo come tanti sento montare dentro una rabbia spropositata rispetto all'accaduto, residuo di quella che provavo quando eravamo ai ferri corti, e ci vorrà tempo per non provarla più.
    E inoltre ora sono pentita di aver abbandonato certe amicizie assecondando la sua insicurezza e questo mi porta a darmi della stupida e ad avercela con lui che mi ci ha in qualche modo costretta.
    No, non gli chiedo più di fare qualcosa contro voglia "solo per me", non ha senso e c'è il rischio che ciò avvenga solo di facciata, che continui comunque nascondendomi la cosa per non farmi restare male.
    Se sono solo amiche, se non c'è niente di concreto e le sdolcinatezze sono solo virtuali (e non parlo di sesso virtuale, eh! quella è già un'altra cosa!!!), lascialo campare. A volte è vero, è gratificante avere delle amicizie dell'altro sesso. Mi mancano, perché io con amici maschi mi sono trovata sempre bene. Ora ne rimane solo uno, che vedo sporadicamente quando capita il caso, ma mi guardo bene dal dire che siamo amici, ne parlo come di un conoscente, perché so che la reazione di mio marito sarebbe brutta e cercherebbe di rovinarmi questa amicizia che esiste da quasi 20 anni. E questo è triste perché invece vorrei essere libera di parlare con sincerità su tutto e capisco che invece non posso farlo.

    La cosa da capire, alla fine, è che non possiamo cambiare nessuno, nemmeno (o soprattutto) il nostro uomo. Possiamo lavorare solo su noi stesse per affrontare nella giusta prospettiva le cose negative che ci succedono.

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    1. Tu ed io abbiamo la stessa "filosofia di vita" Mela. Ma proprio alla lettera. Sono lieta di averti conosciuta :-)

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    2. Grazie Puffola! (e sappi che pure a me, per una vita, mi hanno chiamato puffetta... chissà perché!!! ;-P)

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  9. Come i capisco. È una cosa che mi da troppo in tsta... ma con tutti gli uomini che ci sono... sono delle coltellate. Sopratutto se poi vieni tenuta all'oscuro

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