venerdì 27 novembre 2015

CATECHISMO.

Dunque, ho un po' di casino in testa vediamo se riesco a mettere ordine.

Chi legge questo blog sa che noi non siamo una famiglia religiosa. I ragazzi non sono battezzati, non andiamo a messa ecc... Ciò nonostante entrambi i miei figli frequentano l'oratorio, che è molto ben funzionante e organizza tante attività e feste molto carine.

Quest'estate la parrocchia ha cambiato parroco. E' andato in pensione il vecchio don, ed è arrivato Don Enrico, giovane, dinamico, simpatico, con vasta esperienza oratoriale e di contatto con i ragazzi. Da quanto mi si dice sta rivoluzionando un po' la gestione della parrocchia e dell'oratorio, che con il don precedente era condotta in maniera un po'... diciamo tradizionale.

Don Enrico invece è... come dire... uno normale... Durante una festa in oratorio a settembre si è sfilato il collarino e l'ha dato al Ric che lo ha indossato tutto il pomeriggio, così per ridere. Ha pagato la pizza a mezzo oratorio dopo aver perso una scommessa. Si è infilato in un sacco a pelo e ha partecipato coi ragazzi alla Vita in Comune (periodo di 5 giorni in cui un gruppo di adolescenti ha vissuto in oratorio) dormendo in aula magna su una brandina. (e gli hanno pure fregato l'asciugamano). Ai ragazzi dell'oratorio estivo riuniti - circa 200 tra i 5 e i 13 anni + gli animatori) non riuscendo ad ottenere l'attenzione..... si è messo a parlare senza usare il microfono. E non volava una mosca.

Insomma, un personaggio.

Qualche settimana fa è cominciato il catechismo per i bambini di terza elementare che faranno la comunione nella primavera della quarta. Il Nin non è iscritto, così come non lo era stato il Ric a suo tempo. Domenica il don ha incontrato le famiglie, tra cui una mamma che è una mia grande amica e che mi ha entusiasticamente raccontato il discorso del parroco.

Innanzittutto, don Enrico è un parroco "da corsa". Ha fatto un preambolo sulla differenza tra la religione che si deve insegnare a scuola - che deve essere storia della religione ed introdurre possibilimente anche religioni non-cattoliche - e il catechismo che invece è un insegnamento in vista del culto. Ma che deve essere fatto nell'ottica dei bambini,  quindi deve essere divertente, non punitivo (il vecchio don prendeva le presenze a messa e se facevi più di 4 assenze, niente prima comunione!) e gioioso.

Le catechiste, che prima erano suore, ora sono ragazze - ma nel senso proprio di poco più grandi del Ric - molto carine, grintose, gentili, che hanno fatto un corso per imparare a stare coi bambini in maniera positiva e propositiva.

L'obiettivo di questo percorso di catechesi è quello di spingere i ragazzi (bambini) ad avere delle aspirazioni, dei sogni, dei progetti e delle ambizioni e ad imparare a stare insieme. Creare gruppo.

Ha fatto tutto un siparietto sulle difficoltà di essere genitori oggi, sia coi figli piccoli (Gesù e tutti i Santi datemi la pazienza).... sia con figli di età preadolescenziale (Gesù e tutti i Santi, datemi la forza di non ucciderlo) che poi con gli adolescenti che sono i più complessi da gestire (Gesù e tutti i Santi, l'ho ammazzato, accoglietelo nella vostra pace).

E' brillante, colto, piacevole, spiritoso interessato ed intelligente, per niente punitivo, per niente indottrinato, di mentalità aperta e - per quel che ho visto finora coi bambini dell' Oratorio Estivo - estremamente capace.

A tal punto che i bambini - che negli anni scorsi si sarebbero ammazzati pur di non andare al catechismo - quest'anno escono contenti e felici, si divertono, ridono e il figlio di quella mia amica mette addirittura il catechismo tra le Top Attività Della Settimana.

In considerazione di tutto questo, e in considerazione del fatto che se ho minimamente capito il tipo, Don Enrico organizzerà diverse attività per i bambini di catechismo..... mi sta venendo voglia di iscrivere il Nin. Mi starò rammollendo?

Mo' devo dirlo al GG.







13 commenti:

  1. Che strano! Qui non avrebbero mai permesso di frequentare l'oratorio senza frequentare il catechismo...
    In ogni caso bravo Don Enrico!!! Credo che con questi presupposti ci sarei andata anch'io molto volentieri, al catechismo...

    Maira

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    1. Pensa che da noi il Ric fa l'animatore pur essendosi dichiarato apertamente ateo :-) per questo mi piace questo oratorio. Poche menate. Impegno si, lavoro si, stare insieme si, ma menate zero.

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  2. Con un prete così, credo valga la pena. Ma prima va battezzato... non credo che si possa mandare un fanciullo a catechismo e ritorarlo prima della Comunione :/

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    1. nel caso pensavo di battezzarlo prima della Comunione, tipo l'anno prossimo. Un compagno del Ric ricordo lo fece, tipo due o tre settimane prima.

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    2. Anche qui da noi funziona così. Due compagni di Medio sono stati battezzati l'anno prima. Era stata una bellissima cerimonia.
      La differenza in una comunità la fa il prete. E' brutto, ma è così.
      Te lo dice una che è stata catechista per una vita e che ha fatto il pranzo di nozze sul campo dell' oratorio per poter permettere a tutti i suoi ado di esserci.
      W don Enrico

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    3. ado...lescenti??? che cosa bella Impe!

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    4. Noi li chiamavamo adolescemi. Sì loro! Erano una quarantina e se avessimo scelto un ristorante fuori mano non avrebbero potuto esserci. Figurati che il giorno che siamo tornati dal viaggio di nozze ci siamo trovati la colazione preparata in tavola, con tanto di rosa, pigiami coordinati e due tazze con tutti i loro nomi.

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  3. Anche il nostro parroco e' cosi'. Pensa che andava al liceo insieme e lui stava nella classe di fianco a Mr D. Fa strano :D

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  4. wow, che bello!!! Non pensarci due volte e iscrivilo!!! Questa esperienza, che lo arricchirà, non cambierà minimamente la sua libertà personale. Gli darà solo una possibilità di crescere in più.

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  5. Cara Puffola,

    Mi tocca fare l' inquisitore pontificio dell' ufficio per la propaganda della fede.

    Ma siamo proprio sicuri che questo Don ... sia del tutto affidabile ?

    Pare troppo bello per essere vero... con tutte queste storie che si sentono tra i preti bisogna sempre essere sull'allerta soprattutto se il don va a fare il ritiro nella comune autogestita dei ragazzi con sacco a pelo al seguito. Poi non ho capito minga perché per scherzare ha fatto mettere il collarino sacerdotale al Ric... non vorrá mica instillargli la passione per diventare prete ?


    E fu cosi' ... che qualche anno piu' tardi ... la puffola inaspettatamente si ritrovo' a scrivere un post sulla iscrizione in seminario del Ric.


    Pater Noster qui es in caelis,
    sanctificetur nomen tuum.
    Adveniat regnum tuum.
    Fiat voluntas tua, sicut in caelo et in terra.
    Panem nostrum quotidianum da nobis hodie,
    et dimitte nobis debita nostra
    sicut et nos dimittimus debitoribus nostris.
    Et ne nos inducas in tentationem,
    sed libera nos a malo.

    Amen.

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    1. Guarda per me le scelte personali sono sacre. Non credo che il Ric o il Nin siano tanto tipi da seminario ma se fosse.... Sceglieranno la loro via. Quanto al prete sono consapevole delle molte macchie che sputano la reputazione della categoria, ma mi sentirei di escluderlo in questo caso. Direi che è semplicemente una brava persona. E comunque... La vita in comune non era una casa autogestita... Non credo che lo avrei mandato altrimenti..... Erano sotto rigoroso controllo adulto!!!!

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  6. Iscrivilo senza dubbi!
    Male non gli farà e se davvero le persone che incontrerà sapranno volergli bene ne avrà grandi vantaggi in termini umani e spirituali.
    Ultimamente i sacerdoti sono sempre meno e sempre più anziani, se avete la possibilità di frequentarne uno in gamba, non perdetevelo! :)))

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