giovedì 3 dicembre 2015

COMING OUT


La mia sedicenne interiore s'è incazzata.
Dice che è stufa di prendersi tutte le colpe.
Dice di ricordarmi che lei è me, solo con qualche anno anagrafico in meno (va bene... più di "qualche") e di finirla di fare la maestrina saputella.

Che devo dirvi.
Ha ragione.
Qui è il momento di fare coming out.


Non è lei quella che è descritta in questo post.
Sono io.
Ebbene si.
Sono io, sono fatta così. Sono proprio fatta così.

(... e ditelo che qui vi è partita la sigletta di Esplorando il Corpo Umano!)


Io sono una persona piuttosto passionale.
E sono una sognatrice, una romantica come si era romantici un tempo, non come oggi che il massimo consentito è smessaggiarsi melensaggini in qualche chat.

Passionale di indole, direi, più che di azioni (perchè sono anche un po' insicura, il che è un gran brutto sbattimento), ma comunque passionale.

Diciamo che mi ritrovo abbastanza in questa citazione di Olivia Pope:

Io voglio un amore struggente, difficile e devastante, che ti cambia la vita. Un amore straordinario

Certo si potrebbe obiettare che l' amore non dovrebbe essere difficile ne tantomeno devastante, ma che volete, siam donne, ci piace complicarci la vita.

E comunque Olivia Pope è una gnocca da paura innamorata del Presidente degli Stati Uniti, ci credo che è devastante e difficile! Possiamo anche parlare di altre, possiamo valutare che so: Bella Swan. Eccerto. A quella piacciono i canini lunghi, hai voglia devastarsi. Arwen Undomiel? Ah beh, lei invece voleva un mortale che si apprestava a combattere contro l'incarnazione stessa del Male. Altro che cambiarti la vita. Ultima della lista, Claire Beauchamp. Viaggi nel tempo, rivoluzioni, pericolo di morte incombente.

L'immaginario (e la letteratura)  pullula di questi personaggi disperati che sopportano le peggiori conseguenze e nonostante tutto si amano disperatamente, ostinatamente, appassionatamente, a partire da quei due che sono arrivati a rimetterci la pelle, per la stupidità delle rispettive famiglie.

Il problema della mia sedicenne interiore.... OUCH! ok ok, va bene ho capito.....
Il problema della mia sedicenne interiore e mio è che noi ci crediamo. Ci crediamo davvero che quella roba li sia tutta roba possibile. Certo lo sappiamo che non sono cose vere... ma pensiamo che potrebbero esserlo. Che una passione - e dico passione  - di quel tipo sia alla portata di tutti.

E non solo questo: la vogliamo, anche.
Ad ogni costo.

Forse la vita al giorno d'oggi alla fine è troppo facile.
Forse non essendo stati forgiati nel crogiuolo del pericolo e del coraggio (!)   siamo cresciuti rammolliti e pappemolli, e non sappiamo più desiderare davvero, volere davvero. 

Non siamo stati capaci di restare affamati e pazzi (stay hungry, stay foolish)
Siamo più come quelle persone che si siedono a tavola e mangiano perchè è ora, gradiscono il pasto, lo apprezzano, ma non hanno mai veramente veramente fame. Fame da sbranare.

Ecco, la mia sedicenne interiore mi aiuta a mantenermi affamata da sbranare.

Grazie, cara.

8 commenti:

  1. Puff, io so' donna ma l'amore difficile e devastante te lo cedo volentieri!
    Valentina

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  2. Anche a me sarebbe piaciuta una donna che sapesse amare...

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    1. Non è finita finchè non è finita Riccardo, non te lo dimenticare.
      Non sei nella tomba: puoi ancora agire, in un modo o nell'altro.

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  3. Ok, faccio coming out anche io: mi e' partita nel cervellino la sigla di Esplorando il corpo umano. Lo ammetto

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    1. sono sicura che non sei l'unica. gli altri non lo ammettono, vigliacchi :-)

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