mercoledì 6 aprile 2016

AMICHE SEPARATE - riflessioni sparse sul divorzio

Sapete cosa è scioccante per me?
Il casino che c'è dietro ad una separazione coniugale
Il casino pratico, intendo, non emotivo, che quello è evidente a chiunque ci spenda anche solo mezzo pensiero.

Ieri sono uscita per una mangiata jappo con due amiche, entrambe separate, una delle due sta dando inizio alla risoluzione definitiva del matrimonio, anche conosciuto come divorzio.

Come sempre, la materia del "contendere" è economica: esiste un accordo relativo al mantenimento dei figli sancito dall'atto di separazione, che ora una delle due parti vuole modificare. Inoltre c'è di mezzo la questione della vendita della casa coiniugale, al cui acquisto i due ex non hanno contribuito in maniera paritaria, e quindi ora non si trova l'accordo sulla suddivisione.

I conti sono allucinanti.
Stante che mediamente i figli stanno con la madre la maggior parte del tempo, il padre deve passare una congrua somma di danaro alla ex moglie atta a coprire metà delle spese sostenute per il sostentamento della prole. Fin qui ci siamo, e siamo tutti daccordo.
Solo che per poter definire tale "congrua somma di danaro" bisogna fare dei conteggi infiniti.
Alcune cose sono facili, che so: le utenze domestiche. prendi le bollette, fai un conticino e ci siamo. Il cibo idem, sai quanto spendi di supermercato la settimana, fai un conticino e via.
I vestiti sono già meno facili perchè devi sapere più o meno quanto hai speso negli anni precedenti, e fare una previsione onesta per quelli a seguire, che non è così agevole. Poi metti: ti separi con un figlio di 8 anni. Ma prima o poi quello ne avrà 15 e le scarpe da tennis superbasic del mercato magari non gli andranno più tanto bene bene, vorrà le Nike. O il cellulare, per dire. Quidni cosa devi fare, devi fare la spesa, tenere tutti gli scontrini, segnare tutto meticolosamente, e poi chiedere un onesto aumento dell'assegno mensile visto che le tue spese sono aumentate. E questo quando ti va bene, cioè quando sei tu che vuoi di più per giuste ragioni.

Ma che dire di quando il tuo ex vuole darti di meno?
Perchè dire: ehi, spendo 29 euro al mese di cellulare per nostro figlio, quindi  14.50 sono a carico tuo, è tutto sommato facile.

Ma ci sono spese che magari ti sfuggono, che non vedi. Che so, allunghi 5 euro oggi e 5 domani perchè il ragazzo sta fuori a mangiare un panino con gli amici dopo la scuola. Gli compri due penne. Lo foraggi per un cinema del sabato pomeriggio. Il regalino di compleanno per un amico. Queste sono tutte cose normali che ti passano sotto il naso senza che tu te ne accorga, ma se il tuo ex decide che vuole darti meno soldi, devi tenerne conto.

Quindi che fai, ti prendi un quaderno e inizi a scrivere ogni 50 centesimi che ti escono dalle tasche, perchè tu lo SAI che le spese aumentano con il crescere dei figli, ma saperlo è una cosa DIMOSTRARLO davanti a un giudice una cosa tutta diversa. Senza considerare che il giudice potrebbe decidere comunque in tuo sfavore.

Altro discorso ancora per la casa.
Questa mia amica, come del resto io ed il GG, abbiamo avuto l'aiuto dei genitori per l'acquisto della casa. Ogni famiglia in ragione delle sue possibilità e va da se che una mette di più e una di meno.
Poi la casa va intestata al 50% a ciascun coniuge, quindi "teoricamente" quello che ha messo di meno ci guadagna.
Prendete me.
I miei sono quelli che ci hanno aiutato maggiormente a livello economico. Abbiamo fatto il mutuo. Ma poi abbiamo mantenuto conti separati per ragioni pratiche e le spese maggiori le ha sempre sostenute lui, tipo che so: le ferie, le quote di iscrizione sportive dei figli, tutte le bollette ecc.... quindi come si fa a dire tu hai messo tot, io ho messo tot altro?
Non sarei mai in grado di stabilirlo!
Ad esempio: mia suocera quando il Ric era piccolo passava le settimane a casa mia a badargli quando era malato, risparmiandomi centinaia di euro di babysitter. Questo non dovrebbe essere preso in considerazione?

E poi come fai a ridurre tutto a dei numeri?

Certo lo dico ora, che non sto divorziando.
Se fossi in quella condizione, probabilmente - no, sicuramente - sarei incattivita abbestia. Le mie amiche dicono: se sei abbastanza incazzata, fai tutto, ed io penso che sia proprio vero
Oltretutto l'unico motivo che vedo per il quale potrei divorziare sarebbe che il GG mi facesse tanto ma tanto ma proprio tanto tanto incazzare, quindi...... probabilmente mi accanirei su quell'aspetto, essendo l'unico che mi resterebbe, se non altro per vendetta.

Oh si, non fate quella faccia, ho detto proprio vendetta. Altrochè se l'ho detto. Eccome.

Tuttavia credo che per portare avanti una situazione del genere ci voglia una disciplina e un rigore che non mi appartengono proprio. Ci vuole la consapevolezza che stai sacrificando qualcosa di te stessa sull'altare della giusta causa di separazione. Ci vuole rabbia, alle volte ci vuole odio.

E lo dico perchè altrimenti ci sono persone che si approfittano, che ti raggirano, che ti intortano.
Ci vuole un pelo sullo stomaco lungo un chilometro.
Ci vuole un desiderio di annientare l'altra persona che alle volte è da considerare persino "sano", perchè senza di esso non ne esci. Devi tagliare legame che esiste da 10-20, nel mio caso 25 anni. E devi tagliarlo di netto perchè la separazione è questo: oggi qui, domani da un'altra parte. E non puoi farlo, non puoi staccarti se ci sono ancora dei sentimenti, se hai dei rimpianti o dei desideri.
Devi odiare per farlo. Purtroppo devi odiare tanto.

Quello che mi spaventa non è tanto l'idea che potrei non essere in grado di sostenere una tale situazione.
Al contrario.
E' l'idea che potrei.
Se ce ne fosse motivo - e francamente ne vedo solo uno plausibile - alla fine potrei.
Questa cosa mi atterrisce.


18 commenti:

  1. Io mi sono separata dopo tre anni e mezzo di matrimonio (ma potevano anche essere due e mezzo) e Gabri aveva un anno e mezzo. Stavamo in affitto e in casa ci sono rimasta io; siccome guadagno più di lui in teoria dovrei passargli un mantenimento e lui contribuire alle spese per Gabri, è finita che io non gli passo niente e a Gabri provvedo da sola. In compenso ci vediamo quando ci pare, anche per le festività.
    Sapere di potere secondo me non dovrebbe atterrire, ma fortificare (bastarda inside) :) sapere di avere un'arma a disposizione non implica necessariamente il suo utilizzo...

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    1. un ottimo punto Livia grazie.
      E' vero: sapere di potere non significa necessariamente dovere.
      E complimenti, perché da queste poche righe traspare decisamente una separazione estremamente ben gestita e civile. Non è da tutti!

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  2. conosco situazioni anche al contrario: donne fancazziste, mantenute dal secondo marito, che usano il mantenimento del figlio per sé (e non per il figlio) e quindi si tengono il figlio solo per quello. al primo problema, se il padre è una persona in gamba, cedono il figlio per poi rimpiangerlo perché non rientra l'assegno di mantenimento (e magari il padre, pur di non aver rogne, non chiede niente alla madre).
    oppure, come nel caso di bugiesumiopadre (su wordpress) mettono i figli contro il padre.
    credo che se ami davvero i tuoi figli (fermo restando che almeno come padre, il "tuo" ex, sia bravo), ti mordi la lingua e scendi a patti.

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    1. io storie così non ne conosco personalmente, ma so che esistono. non è il caso delle due mie amiche. però è vero: esistono.

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  3. L' impressione generale che si ricava leggendo un po' di storie `su blog e casi reali in giro é che se ne sentono di tutti i colori.

    Lui che non paga lei ... lei che se ne é sempre fregata... storie di corna pregresse ... unilaterali e incrociate... storie in cui la donna fancazzista si fa mantenere... storie di persone che spariscono... storie di persone che si litigano i figli.... storie di vendette trasversali.... storie di assoluta idiozia da entrambe le parti, egoismo, ingordigia o avarizia ... ne hai per tutti i gusti.

    Ad esempio nel caso specifico della tua amica.... verrebbe da chiedersi innanzitutto come mai divorziano ? Lui ha cornificato lei... lei ha cornificato lui... l'amore é finito o era giá poco sin dall'inizio, la noia é subentrata e ora non si parlano piu' ma nessuno dei due ha colpe ?

    Dipende anche dalla bilancia "morale" dei sentimenti ... la percepita giustizia o ingiustizia di spartizioni ed altro. Oltre ovviamente alla "maturitá" e civiltá delle parti.

    La tua amica se ha pagato il dieci percento del mutuo non puo' pretendere di prendersi la metá come se fossero stai 50-50. Ovviamente se la separazione e il divorzio sono il risultato di corna subite ... la percezione di tutto cambia, solitamente in maniera poco equilibrata.

    saluti

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    1. E' tutto molto giusto Vedetta.
      Anche la cosa della "bilancia morale" la trovo corretta, benché spiacevole. Spiacevole perché anche li, come fai a "quantificare"?
      Si c'è stata una storia di corna e si, ovviamente, una delle due parti ha tradito prima dell'altra. E quindi si, se vogliamo, la maggiore responsabilità possiamo darla a chi tradisce per primo. Ma io mi domando: perché ha tradito? Quale è stata la spinta? Se la persona era infelice perché trascurata, di chi è la colpa? Di chi dopo anni di infelicità si ritaglia uno spazio, o di chi provoca tale situazione?

      Concordo moltissimo sul fatto che quello che conta è ciò che si "percepisce", al di la della Giustizia con la G maiuscola. Una parte si sente maltrattata e si comporta di conseguenza, cerca soddisfazione, dove può. Ed in questi casi, l'unico modo è quello di rendere la vita difficile all'altro, in ogni modo possibile che non coinvolga la serenità dei figli.

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  4. Anch'io sono spaventato dalle tue ultime cinque righe... e non poco.

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    1. oh non devi.
      Come dice Livia, avere un'arma non significa necessariamente usarla.

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  5. Come ormai ben sai i miei si separarono che avevo tre anni. E proprio per questa assurda ragione io ho voluto tutto chiaro fin da subito, come una sorta di gufetto interiore che dentro di me mi diceva che, nel caso fosse andato tutto in malora, si sarebbe potuto risolvere in fretta. Ed e' proprio per questo che oltre ad avere i conti separati, di cose in comune (dico economiche) non ne abbiamo proprio. Questo non toglie che, senza Mr D., io sarei decisamente una poveraccia visto il mio misero stipendio e neanche una casa di proprieta'... Ma preferisco non pensarci, mi fa male il solo pensiero...

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    1. Non ho volutamente risposto alle tue ultime cinque righe, visto che solo tu sai il vero e plausibile motivo per cui sarebbe una cosa possibile. Ti posso solo dire che sono passi importanti, che non riguardano ovviamente solo voi due ma anche i vostri due ometti (e questo lo sai fin troppo bene). Bisogna solo pesare con una bella bilancia e capire la gravita' di un peso e la gravita' dell'altro. E non e' per nulla facile. Per nulla proprio....

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    2. No ma Spetti, non son sull'orlo del divorzio :-) nemmeno per idea! Non preoccuparti!!!
      Dicevo semplicemente che, dal momento che sono molto innamorata, c'è un solo motivo - ed è l'infedeltà conclamata, per essere chiari - che mi spingerebbe, oggi come oggi, ad un passo del genere. Ed in quel caso, come diceva anche Vedetta, ovviamente gli animi sarebbero piuttosto esacerbati.. il mio di sicuro.

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    3. Anche io avrei una tremenda paura di me e dei sentimenti che potrebbero nascermi.
      Mi terrorizza pensare a quello che potrei essere in grado di fare.
      Altro che vendetta!
      Guerra senza esclusione di colpi!
      E di gente che si è vicendevolmente fatta del male a gratis ne ho conosciuta!
      Non c’erano corna di mezzo, ne tradimenti, congiure o cospirazioni.
      Semplicemente la fine dell’amore......o di qualunque sentimenti a lui simile....
      PS: comunque io e Pater abbiamo deciso che non potremo mai separarci: non ce lo possiamo economicamente permettere.... giusto per sdrammatizzare un po’!!;-)

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    4. ah ah ah avete fatto bene :-)

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  6. Purtroppo separazioni e divorzi per me son pratiche lavorative e si, ti dico che spesso tutto si riduce ad un bel po' di,calcoli perché è' l'unico strumento che si ha per misurare il dolore, la vendetta è/o l'odio per la persona che ci lascia ma anche che stiamo lasciando. Tutto questo è' molto squallido è triste perché credimi, puoi metterci anche tutto l'acredime che esiste ma purtroppo da come lo guardi, la separazione e' il fallimento di un progetto e se pensi che questo progetto si chiamava amore e famiglia, capisci che alimenti e mantenimento non potranno cancellare tristezza e delusione e a dirtela tutta, nemmeno la rabbia.

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    1. Si Piky lo penso anche io assolutamente. Personalmente faccio molta fatica ad arginare la tristezza e la rabbia per cose molto meno gravi di un divorzio anche avvenute nel lontano passato... riesco a stento immaginare il vuoto che ti lascia una cosa del genere.

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  7. Io preferisco non dire nulla... certe cose fanno davvero male, soprattutto quando non te le aspetteresti... mah.

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  8. Noi abbiamo rischiato di separarci l'altra estate. E prima di quel momento avevo sempre pensato che io i suoi soldi non li volevo, ma poi ti posso assicurare che quando stava per succedere veramente e con i figli di mezzo, gli avrei preso ogni centesimo visto che poi la decisione era sua. Vendetta? Non lo so...ma di certo il dolore porta a fare cose che altrimenti di certo non penseresti nemmeno di fare.

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    1. Pure io cara. Quando ci passi poi non sai come reagisci.
      Non ricordo se l'ho già scritto, ma tempo fa dissi a mio marito "se fai il cretino passerò il resto della mia vita ad assicurarmi che tu muoia solo e povero in canna" e giuro che mentre lo dicevo, lo pensavo realmente.
      Poi probabilmente darei priorità ad altre cose, tipo la serenità dei figli, invece che alla guerra. Però....

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