venerdì 24 febbraio 2017

DI GIOVANI PADRI


E' successo che un vecchio compagno di asilo del Ric è diventato papà la settimana scorsa.
Una storia di quelle che si leggono sui giornali e non ci si crede: nessuno sapeva della gravidanza, nemmeno la mammina incinta. Vi giuro che è vero, risparmio i dettagli per tutela dei due minorenni coinvolti ma credetemi: da un punto di vista medico, non è così incredibile che non si fosse accorta.


La notizia si è diffusa nel nostro paesello non vi posso spiegare le facce sconvolte, i commenti acidi, la cattiveria, i malauguri e non so più che altro. E come si fa (che, non lo sai?) e ma dai, ma non hanno testa (e no, è insito nell'età) e ma si rovinano la vita (raccontalo alla bimba sana e florida), e ma non è possibile (evidentemente ti sbagli) e via di questo passo. Uno che abbia detto "Oh toh, congratulazioni e auguri" ancora non l'ho trovato.


Allora mi sono messa a pensare alla più frequente delle reazioni, che è "si rovinano la vita".
Cosa vuol dire "rovinare la vita"? Rovinare rispetto a cosa? E' inutile: ci penso e ci ripenso ma non riesco a considerarla una tragedia, come sembrano fare praticamente tutti.
E' indubbio che un figlio a 16 anni mediamente non è quello che uno spera per se stesso o per i propri figli. Però, diceva una anziana signora che conoscevo, un fioeu l'é no una malatia.
Ora dirò qualcosa che scatenerà le ire dei più: tra tutto quello che potrebbe capitare a un adolescente e tra tutti i rischi che un adolescente può correre, quello li mi sembra ancora il meno grave ed il più gestibile.


Abbiamo l'abitudine di dire che una persona "si rovina" se prende dei binari che non sono quelli che noi abbiamo pensato o desideriamo per lui. Lo faccio anche io col Ric: se non studi ti rovini. Questo perché io ho - anche se giuro sempre di lasciarlo libero di scegliere - un progetto per lui, un programma. Ho un idea di come dovrebbe vivere e di quello che dovrebbe fare secondo me. Non sono mai stata una di quelle che i figli devono essere avvocati o dottoroni, anzi sarei stata contenta per lui anche se avesse espresso il desiderio di girare il mondo facendo l'artista di strada, ma devo ammettere che ultimamente me lo sono immaginato varie volte al Cern, con un bel camice bianco da ricercatore, possibilmente in fisica. In questo senso si: se non studia, rovina quella possibilità, che è però una mia idea, un mio desiderio, un mio progetto. Non suo. E nei miei progetti sicuramente non c'è l'idea di diventare nonna almeno per un'altra decina di anni.


Ma se capitasse? Certo un figlio ti cambia la vita, lo fa anche quando hai 30 anni, un lavoro, un compagno o una compagna stabili e lo hai cercato e desiderato. Quindi figuriamoci se  capita per caso, e per di più in una fase della vita in cui già uno fa fatica a badare a sé stesso.
Però cambiare e rovinare sono concetti molto differenti. Un figlio non ti rovina la vita, un figlio - in qualunque circostanza e a qualunque età - ti fa prendere una strada magari diversa da quella che ti eri immaginato, ma se qualcuno o qualcosa può rovinarci la vita, quello siamo solo noi stessi, in prima persona.


Come recita il detto, life is10% what happens to you, and 90% how you react to it


Se Ric avesse un figlio oggi, io non mi dispererei. Lo giuro.
Innanzitutto vorrei che si prendesse le sue giuste responsabilità. Non gli permetterei di lavarsene le mani, anche se sono al cento per cento sicura che non ci penserebbe nemmeno, a farlo. Prenderei atto della cosa, mi impegnerei per dargli una mano e cercherei di fare tutto quello che posso per renderlo il più ed il prima possibile autonomo nei confronti della sua nuova vita. Si, gli consentirei di terminare gli studi. Si, lo aiuterei. E no: non accetto critiche del tipo che se è abbastanza grande per trombare lo è anche per arrangiarsi. Tutte noi abbiamo ricevuto aiuto dalle nostre madri ed avevamo ben più di 16 anni quando abbiamo avuto il primo figlio. Perché diventi improvvisamente sbagliato che un ragazzino lo riceva, mi resta oscuro.


Sarei persino lieta, ma segretamente, perché una persona sana di mente non può mostrare contentezza davanti ad una cosa del genere, specialmente se desidera continuare ad essere considerata sana di mente. Ora che ci penso... non sarei stata disperata nemmeno se fosse capitato a me a 16 anni. Anzi. Quasi quasi mi sarebbe piaciuto. Certo ho fatto di tutto per evitarlo ma essenzialmente perché avevo paura di tornare a casa incinta. Ma ammetto di averci pensato con tenerezza in più di una occasione. Forse sono davvero matta.... ma io preferisco pensare di essere alquanto resiliente. Continuo ad essere d'accordo con quella vecchina saggia e simpatica. Che si gioisca: dopotutto un figlio non è una malattia!






14 commenti:

  1. I figli sono un dono ma ti stravolgono veramente la vita!
    A sedici anni io non credo proprio averci mai pensato! Avevo appena finito di giocare col il Cicciobello.....
    A questi due ragazzi auguro tanto di avere delle nonne come te!!

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    1. A me è venuto in mente proprio pensando a questi ragazzi che da giovanissima mi sarebbe piaciuto. Avevo rimosso questa piccola follia dai miei ricordi.

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  2. E qui cara Puff sono con te al 100% pure con la voglia segreta di avere un figlio a 15 anni...ma si sa io sono quella che a 15 anni volevo tre figli e vincere le Olimpiadi, il resto non mi è mai interessato!
    E mai come in questo momento, la vita, una nuova vita, per me viene prima di qualsiasi cosa!

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  3. secondo me i figli non sono una malattia, ma a prescindere dall'età dei genitori fare figli quando non si è pronti/preparati/aiutati rende le cose molto ma molto difficili. la mia coinquilina è figlia di genitori giovanissimi ed è cresciuta con madre single proveniente da una famiglia disagiata (con genitori a sua volta giovanissimi), e per certi periodi (di anni) non ha proprio avuto una casa. qui in uk i baby genitori sono una cosa comunissima, che spesso si tramanda per generazioni e nasce da un certo disagio sociale.

    se penso ai miei genitori ultraquarantenni che però erano super stabili almeno materialmente, penso ci siano dei vantaggi nel fare i figli quando si è un pò piu' maturi, anche se ovviamente tra i 16 e i 42 c'è una via di mezzo (nella quale spero di rientrare se mai farò i figli che spero di fare).

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    1. la verità che nessuno dice è che non si è mai pronti per un figlio. E anche che se aspetti di esserlo, non lo fai mai. A un certo punto uno si butta. Certo, se ti butti quando hai una situazione stabile, un lavoro e la possibilità di mantenerli è decisamente meglio! Ma pronti? Mai. Non sai cosa ti capita, non sai cosa ti aspetta. e ti dirò di più: da un punto di vista biologico, 16 sono meglio di 42 senz'altro, ma anche meglio di 30. Noi consideriamo tanti fattori, il lavoro, la disponibilità economica ecc... ma a 16 anni hai energie ed elasticità che anche solo 10 anni dopo ti sogni, per non parlare di 20. Non che auspichi il ritorno a quando ci si sposava a 14 anni e si iniziava a figliare a 15 per smettere a 50... era solo per dire che le tragedie secondo me sono altre.

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  4. E' una strana epoca quella che stiamo vivendo.. buona parte dei miei conoscenti non nomina neanche la parola "figli" anzi sembra avere l'orticaria al solo pensarci, e stiamo parlando di persone con relazioni stabili, che convive e magari ha anche lavoro stabile, casa stabile ecc .. e poi ci sono io che come te sono "matta" e ci penso fin da quando ero una ragazzina .. e avessi possibilità un figlio lo farei in questo istante, però vabbé sono già in un'altra fascia di età rispetto al Ric :D
    Ben vengano i figli, sicuro stravolgono la vita.. ma secondo me in meglio :)

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    1. Secondo me Flower è perché siamo diventati "pigri". Il benessere che ci guadagniamo con lo studio e col lavoro facciamo fatica ad abbandonarlo, ed è indubbio che quando hai figli a qualcosa devi rinunciare. Non necessariamente da un punto di vista economico (anche se...) ma proprio come stile di vita. Non sei più padrone di te stesso, devi regolarti su ritmi che non sono tuoi. Molte persone non hanno voglia di questo, oppure preferiscono "godersela finchè possono" lasciando i figli in fondo alla lista, salvo che poi quando decidi che vuoi farli magari non arrivano, o non hai più le energie necessarie per passare le notti necessarie in piedi ecc....

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  5. La vera malattia è il luogo comune misturato alla lingua lunga, condito col giudizio sparato ad cazzum.
    Più di un compagno di scuola del Power è figlio di una madre e di un padre che potrebbero essere figli miei. O quasi, per uno scarto di un anno o due al massimo. Qualcuno ad oggi ha una situazione famigliare problematica, qualcun altro ha una famiglia normalissima. Qualcuno ha problemoni, qualcun altro problemini. Esattamente come i figli di genitori della mia età. Paro paro.
    Il mio medico, parlando di tutt'altri fatti di vita, mi disse poco tempo fa una frase che ripeto spesso a mio figlio: "ricordati che le somme si tirano alla fine". E una gravidanza tutto mi sembra fuorchè una fine.
    Hanno un figlio da giovanissimi? E si può anche pensare che siano fatti loro eh, se proprio non si è coinvolti direttamente... Mica obbligano gli altri che so, a fargli un regalo... ;-)
    Un abbraccio.

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    1. Esatto, giustissimo!! Concordo Mamigà ed aggiungo che magari quelli che straparlano ad cazzum non hanno mai avuto vere tragedie nella loro vita, per non capire la differenza.

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  6. Quello che a me fa impressione è sentire la parola rovinarsi la vita abbinata a far figli, forse chi lo dice preferirebbe vedere i propri distruggersi la loro giovinezza in una discoteca o persi in mezzo a non so che....purchè senza figli??!!!????

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    1. infatti, anche a me. poi è chiaro che 16 anni non sono una buona età, oggi, per riprodursi. però insomma. piuttosto che l'Extasi...

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  7. Non posso che essere più d'accordo con te. Mi ricordo che il mio ex, dopo soli due mesi di relazione con una ragazza, mi disse che aspettavano. Gli saltai al collo felicissima e lui rimase sconvolto perchè la mia era stata l'unica reazione positiva che aveva ricevuto. Io gli risposi che si trattava pur sempre di uno splendido e bellissimo dono e che un bambino è quanto di più bello possa esistere... Ora dopo anni anni e anni stanno ancora insieme e si sono ancora moltiplicati. Et voilà

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  8. Proprio poco tempo fa ho detto la tua stessa frase (I figli non sono la cosa peggiore che possa capitare) a una conoscente che mi raccontava che in paese molte mamme, appena arrivato il ciclo, portano le figlie dal ginecologo a farsi prescrivere la pillola.
    Ovviamente sono stata guardata come un'aliena. Certo non mi auguro che i miei figli diventino genitori a 16 anni, ma sicuramente non è in cima alla lista delle mie preoccupazioni sui figli adolescenti.
    Per altro vedo teenager che sicuramente non diverranno mamme o papà in breve tempo, ma che vivono la vita con una tale mancanza di obiettivi e di sogni che mi riempie il cuore di tristezza più di una gravidanza precoce.

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