domenica 27 gennaio 2013

DI CHILI E CHILOMETRI

Tutti portiamo dei pesi sulle spalle, inutile negarlo.

Tutti ci diciamo periodicamente che quei pesi andrebbero posati, che non contribuiscono alla nostra felicità, che sono inutili, che i rami secchi si debbono sfrondare per il bene di tutta la pianta. Nondimeno, li portiamo.

Potrebbe essere una colpa, che so... abbiamo fatto inconsapevolmente (o meno) male a qualcuno e ne paghiamo lo scotto sotto forma senso di colpa, di inadeguatezza.

Oppure potrebbe essere qualcosa che sappiamo... Qualcuno che ha fatto inconsapevolmente (o meno) del male a noi e che non riusciamo a dimenticare. Magari persino qualcuno che abbiamo in certo qual modo perdonato, ma la cui gestione da un punto di vista emotivo a volte continua a essere difficile e dolorosa.

E uno direbbe che quei pesi, quel tipo di pesi, siano come... che so, come un cattivo odore.
A furia di sentirlo, prima o poi ci si abitua e sembra meno pungente, meno amaro.
Invece sono come sassi portati in una sporta sulle spalle.
E in bilico uno sull'altro, pure.
Il peso rimane identico per tutto il cammino, non cresce, non cala. Solo che il percorso è lungo e la stanchezza, lungi dall'alleggerirci il compito, a volte ce li fa sentire più pesanti.

E sarebbe già qualcosa riuscire a posarli ogni tanto e ripigliar fiato, invece mica ci si fa... o quanto meno, se ci si fa questo accade assai raramente.

Così uno va avanti, con la sua bella sporta piena, le gambe molli e il cervello che gira a mille, sperando che prima o poi questi sassi rotolino via e pregando tutti gli Dei che l'obiettivo valga la fatica.

Per quanto mi riguarda personalmente, la mia sporta ha dentro un solo sasso, ma bello grosso.
Lo porto a volte agilmente a volte... bè a volte meno....
E di sicuro ne vale la pena.
Anche se avrei preferito raggiungere la meta senza portarlo.

E voi?








5 commenti:

  1. No, io sono molto egoista e non voglio pesi da portare. Le mie spalle sono forti ma preferisco non sottrarre energie a chi se le merita.

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  2. Pesi da portare? Si, un po' di tutte le misure e alcuni, avrei preferito anch'io non averli. Non per il peso in se per se, ma perché ti lacerano entro, scombussolo la coscienza e spengono i sorrisi. So che se oggi sono questa, e' anche grazie a loro, ma niente mi impedisce di pensare che, se non li avessi avuti, forse sarei meglio di così, non dico più felice ma di sicuro più serena.

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  3. Uno grosso così da un po' più di un anno... e non so mica se me lo leverò mai, visto che riguarda qualcuno che ormai non c'è più.
    Poi qualche altro sassetto sparso... ma roba in proporzione più piccola, tipo che più che sulle spalle dà fastidio dentro le scarpe, ecco.

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  4. Ognuno ha i suoi sassi... siamo come tanti Makka Pakka

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  5. Ne ho ancora qualcuno. Ma molti li ho tolti nel mio percorso.
    Con altri, invece, ci convivrò per scelta e coerenza. Perchè so che sarebbe solo uno scambio con un sasso ancora più grande.

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