lunedì 28 gennaio 2013

QUANDO SI DICE CHE E' LA VITA.

Lo so... non scrivo da un po' e mo' arrivo con 'sti post strappabudella... ma è un periodo un po' complesso...

La mia amica Fenice, forse ve l'ho detto, si è definitivamente separata.
E' ovviamente triste, preoccupata, disperata, depressa e quant'altro.
Quello che forse non vi ho detto è che Fenice ed io ci conosciamo da una decina d'anni, ma sono amica-amica di suo marito da ben 25. In realtà è così che ci siamo conosciute: essendo amica di lui da tutta una vita, ovviamente quando ha conosciuto la donna che avrebbe poi sposato è stato naturale espandere l'amicizia alle famiglie.  Ero incinta del PG quando l'ho incontrata per la prima volta.
Lui è attualmente uno dei migliori amici anche di mio marito.

Da quando la sciagurata vicenda tra loro è cominciata, io e lui ci siamo sentiti poco.
Era un casino: io parlavo con Fenice, lui parlava con mio marito, ognuno diceva al proprio confidente che le cose non dovevano essere divulgate, il GG ed io ci guardavamo e non sapevamo che cazzo dirci. Un arrotolamento di amicizie e lealtà che un gomitolo di lana al confronto è una roba lineare.
Un paio di settimane fa però ci siamo risentiti.
E siamo usciti insieme, perchè lui desiderava darmi il suo punto di vista sulla questione.
Ecco, naturalmente parlare con lui è diverso: come è inevitabile in queste situazioni lo stesso episodio ha una valenza molto diversa a seconda di chi lo racconta.

Così ora mi è chiaro quale è stato il vero problema, al di la del carattere difficile di lei e dell'infedeltà di lui:  non si sono mai capiti.
Mancanza totale di comunicazione.
Da paura, amiche mie: non smettete mai di parlare coi vostri mariti!!!!!!! Ne permettete che loro smettano di parlare con voi. Levatevi tutti i sassetti dalle scarpe, perchè altrimenti è un casino!!
Lo so che lo sapete, tutti lo sappiamo, in teoria... farlo davvero è tutta un'altra questione.
Ma mi rendo conto che è troppo, troppo importante.

Tutta la situazione per me è un po' complicata perchè sono amica di entrambi, voglio bene ad entrambi, vedo cose, da fuori, che secondo me loro non vedono, e sono tremendamente dispiaciuta per l'epilogo infausto della vicenda.... e mi trovo a gioire con l'uno e sentirmi in colpa verso l'altra per questo...... :-(

Ed inoltre, inutile negarlo perchè ormai se ne sono accorti tutti... un po' somatizzo.


L'altra tremenda notizia è che un'altra donna, una che conosco da quando sono nata, è in fin di vita.
Una "ragazza"  poco più grande di me, con due figli piccoli, gravemente ammalata.
Una bestia cattiva che non si è palesata fin quando non le aveva invaso tutto il corpo, polmoni, cervello, fegato, ossa. Dovunque. Ormai è costantemente sedata, ricoverata a Terapia del Dolore. Che come purtroppo tutti sanno, è l'anticamera del Paradiso. Pare che ormai ci sia solo da attendere, e nemmeno più per molto. Una tragedia assurda e improvvisa, due famiglie (la sua e quella dei suoi genitori, che sono i migliori amici dei miei) completamente distrutte.
Chiaro che chiedersi perchè ha poco senso.
Però... perchè?
Uno dice... così è la vita.
OK è vero.
Ma perchè??

Cazzo.
Prossimamente tornerò con dei post più leggeri... ma stasera permettetemi un porcammerda di quelli poco ironici e molto, molto incazzati.




4 commenti:

  1. Trovare una logica nella 1° storia è dura, ma nella 2° è impossibile. Sfido chiunque a dare una spiegazione non dico convincente ma almeno plausibile per poterla accettare.
    Anni fa morì nello stesso modo la mia zia preferita, anche lei giovanissima e con figli piccoli. Al funerale il prete disse che queste cose sono come un ricamo girato al rovescio: vedi solo un mare di nodi e fili intricati che non significano niente, ma se potessi girarlo dal lato giusto vedresti un disegno perfetto e capiresti che un senso c'era eccome.
    Ci ripenso sempre ma 'sto senso continua a sfuggirmi, cazzo.

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  2. Ciao , è molto che non ci incrociamo, diciamo così. Mi spiace molto per tutte e due le situazioni difficili che stai affrontando , naturalmente il primo caso è meno drastico diciamo così. Ma il secondo non ha attenuanti tranne il dolore. Un abbraccio.

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  3. Puffolina.....ma quanto sono dispiaciuta!!!! Di sicuro dopo aver letto tutto il post la cosa che mi ha sconvolta di più è stata la seconda storia che hai raccontato.
    Io sono figlia di divorziati, ho vissuto in casa l'aria che tira!!
    Da adulta, moglie e sopratutto da madre non vorrei di certo che mi capitasse una separazione con mio marito....ma adulti e bambini vanno avanti...con dolore, con sacrificio...ma vanno avanti...La tua amica in ospedale lascerà dei bimbi disperati...che non avranno più la loro mamma...la loro àncora di salvezza, il loro appoggio nella vita...colei che più di tutti al mondo li ama!!!
    Spesso quando leggo queste cose provo a pensare a miei figli e se mi dovesse capitare qualcosa di brutto...mi sanguina il cuore al solo pensiero....Non so se la tua amica riprenderà mai la coscienza, prima di partire,....e non so se sperare per lei che lo faccia....
    Sono triste io...immagino poco poco come ti senti tu! Ti abbraccio forte!

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    1. Anche io Biancaneve.
      Penso alla faccia che avrebbero i miei figli se al posto di Manu ci fossi io.
      Devo smettere di fumare :-(

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