venerdì 4 marzo 2016

VITA SCOLASTICA DI UN ADOLESCENTE INNAMORATO

E ci risiamo daccapo
e che due palle.

Il Ric ha ricominciato a fare il lavativo a scuola.
Un po' che non ha voglia come tutti, un po' la morosa che vede(va) spessissimo, ieri è arrivato a casa con un votaccio in geometria.

Io sono due mesi, dalla fine delle vacanze natalizie, che vado dicendogli di approfittare di questo periodo per studiare a fondo, che "mette le basi" per il proseguimento dell'anno scolastico; sono due mesi che praticamente ogni giorno gli chiedo "ti stai tenendo in pari con lo studio" ricavandone sempre laconici e alquanto seccati "ma si"; sono due mesi che praticamente ogni giorno gli dico di stare all'occhio perchè non sono più disposta a tollerare stupidaggini, che se si fa beccare impreparato poi paga le conseguenze con la sospensione di tutti i suoi privilegi adolescenziali (tipo uscire di casa) e lui sempre "ma seee ma seee".

Bene, il giorno arrivato.
Da ieri il ragazzo è (nuovamente) agli arresti.
Ma questa volta penso proprio che gli pesi parecchio, visto che la prima cosa alla quale rinuncerà sarà vedere la morosa.

Non che ne sia lieta, io.
Mamma bastarda si, ma fino a un certo punto.
Però penso che sia proprio ora di dargli una regolata sotto vari punti di vista. Lo studio, è uno.

Il rispetto è un'altro: è troppo abituato, come quasi tutti i nostri figli, ad avere quello che vuole quando lo vuole e quindi a dare poco valore alle cose che ha. I suoi vestiti sono gestiti malissimo, sempre in  giro, ammonticchiati sulla sedia della scrivania per giorni e giorni. Da un paio di settimane hanno cominciato a sparire: la mattina passo e se sono in disordine li requisisco. Ancora non se n'è accorto - o pensa di averli messi da lavare, oppure non vuole darmi soddisfazione. Ma appena inizieranno a scarseggiare i jeans, ci saranno i fuochi d'artificio.

E non passano più i toni arroganti o maleducati con la scusa che "è l'età". Un po' va bene, dopo basta. E non passa più che mangia e in cucina trovo briciole dovunque, stoviglie abbandonate sul lavandino, accessori vari ammucchiati sul mobile invece che messi via. Lo richiamo indietro a sistemare anche 10 volte se necessario.

Certo, sarebbe tutto molto più agevole se non mi sovrastasse di almeno 20  cm. Ma che volete. così è, tocca arrangiarsi.

8 commenti:

  1. Armati di santa, santissima pazienza a mettiti delle scarpe con un bel plateu e tacchi vertiginosi.....perchè lo sgabello fa un pò triste....

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    1. Guarda Impe, io sono della vecchia scuola:
      "ah sono piccola? vuoi vedere che tra due centesimi di secondo sei comunque in ginocchio davanti a me?"

      Ecco non potrei mai con un figlio, però.... insomma.... :D

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  2. E il GG in tutto questo che ruolo ha ? Oppure preferisce rimanere nelle retrovie, che é un grande classico ed ha anche il suo perché.

    Mi vengono in mente un po' di cose.

    Da un lato se proprio non riesce a concentrarsi per via delle troppe distrazioni forse dovresti provare ad assumere una insegnante di sostegno per matematica o geometria o quel che è che lo martelli e lo spinga per fargli fare le cose. Ovviamente queste cose equivalgono un po' a barare, lo studio ed anche il lavoro sono responsabilitá personali e ovviamente avere un aiuto esterno, tipo personal trainer alla palestra che ti fa fare gli esercizi a forza e ti tampina ha un costo... ma vedila cosi' .. magari se ti riesce ed hai un budget su cui puoi operare gli dici che il costo extra delle ripetizioni glielo scali in tutto o in parte da altre "voci" superflue tipo abbonamenti, regali, videogames, vestiti nuovi etc. Insomma vedi un po' cosa ti riesce di tirar fuori dal cappello a cilindro.

    Altra cosa, che pero' dovrebbe venire un po' anche da lui, pero' tu puoi suggerirglielo oppure parlare con altre mamme che hanno problemi analoghi.. e potrebbe essere forse una alternativa alle ripetizioni .. sarebbe di invogliarlo a creare un gruppo di studio, tipo anche 2 o 3 ragazzi di classe sua con i quali va d'accordo e fanno un po' i compiti insieme a casa di qualcuno o a rotazione cosi' magari si invogliano e incoraggiano a vicenda a studiare.

    Occhio che anche queste cose possono andare bene o male.. perché il gruppo di studio .. puo' trasformarsi in gruppo di cazzeggiamento.

    Prova a lanciare il suggerimento sul gruppo whatsapp delle mamme della scuola di tuo figlio e vedi un po' come sono messe le altre e se c'e' qualcuna con i figli che vogliano fare il tentativo del gruppo di studio.

    In ogni caso ... prova.

    Saluti

    PS.

    Ti dico solo una cosa... ripetergli allo sfinimento che deve studiare .. se non ne ha voglia .. non serve a molto.. anzi probabilmente gli fai anche girare le scatole ( non che lui non si renda conto che hai ragione .... ma una cosa che non piace a quella etá non é che te la fai piacere per forza.... alle volte ci sono anche gli adulti che non riescono a gestirsi le cose.. figurati gli adolescenti in piena crisi ormonale e fancazzistica)

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  3. PS.

    Puffola .. mi é venuta anche in mente una strategia di rappresaglia a costo zero... anche se rimango sempre della idea che i premi e le incentivazioni funzionino sempre meglio.

    Ricordi il famoso piercing che eri stata costretta a concedergli se aveva buoni voti ?

    Visto che la cosa la avevi fatta anche un po' obtorto collo .. puoi cogliere l' occasione al balzo ... se non si "riaggiusta" coi voti .. via il piercing. E potresti anche optare per la famosa strategia della crescina sui capelli, niente capelli rapati corti col taglio mohicano che piace a lui, ma solo taglio "zampetti" con la riga di lato.

    Sono robe che non costano nulla :-)

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    1. Ciao Vedetta.
      Dunque... il GG non è che resti nelle retrovie, però ai suoi tempi è stato uno studente... diciamo non tanto ligio. Quindi è un po' più incline di me a "giustificare" e "perdonare" certe defaillances. Dopotutto le aveva anche lui ed è sempre stato promosso ugualmente, grazie a colpi di coda d'orgoglio finali. Quindi lui mi supporta, ma onestamente preferisco io per prima che non si sveli troppo in questa fase.
      Quanto alle ripetizioni, sono fortemente contraria. Ci sono suoi compagni di scuola che prendono lezioni private da due anni e rimediano ugualmente 4 a tutto spiano. Poi ci sono quelli che prendono la sufficienza e vanno ugualmente a ripetizione "per un aiuto". Secondo me non va bene, da un lato perché come dici tu, devono imparare a gestirsi (e Riccardo non è che sia incapace, ha solo poca voglia) inoltre ritengo che sia la scuola che deve mettere in grado gli studenti di seguire il programma, non devono essere le famiglie a sborsare fior di quattrini per fare che i propri figli raggiungano una sufficienza stiracchiata. E' un discorso lungo.
      Quanto ai gruppi di studio... ah ah ah. Permettimi una lieve sghignazzata (cit.)
      Io ho fatto parte di vari gruppi del genere ai miei tempi e te lo dico: li frequentavo quando sapevo che potevo permettermi di buttare via un pomeriggio senza studiare. Non si studia in quelle occasioni, si cazzeggia. Molto meglio la solitudine della propria scrivania. Al limite, con il cellulare nell'altra stanza!

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  4. IO sarò breve: ti capisco e ti comprendo...
    con il mio primo non ho avuto nessuno di questi problemi e mi sento davvero fortunato con lui.

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    1. Se andava avanti con le sue gambe si, sei stato davvero fortunato.
      O bravo, se vuoi :-)

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  5. È così bello sapere di non essere le uniche genitrici severe rimaste...

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