giovedì 12 maggio 2016

DI RELIGIONE - part 1

Orbene, Vedetta e Marina hanno sollevato questioni importanti.
Vedo di rispondere per quanto mi riguarda.

Prima di tutto, io non sono atea.
Mio marito lo è, e il Ric lo segue a ruota, o così dice, ma io no.

In Italia, essere religiosi equivale a essere cattolici, non così vale per me.
Non credo infatti in Babbo Natale e alla Befana, e difficilmente potrò essere indotta oggi o domani a credere che una vergine inseminata tramite la parola di un angelo possa avere dato alla luce il Dio sulla terra, con tutto quello che ne consegue.

Ciò premesso, e anche se potrà sembrare strano, io sono una grandissima fan di Gesù.
Non del Gesù deificato, asessuato, miracolato e risorgente uscito dal consiglio di Nicea (313dC), ma dell'uomo Gesù, del rivoluzionario, dello stratega che ha cercato - almeno per come la vedo io - di ripristinare la libertà della sua terra dai conquistatori Romani, e lo ha fatto, dicono alcuni, tramite un matrimonio dinastico e fertile (tesi controversa e piuttosto dubbia) e anche come si direbbe oggi, sfruttando strategicamente a proprio vantaggio le sacre scritture ebraiche, facendole (o tendando di farle) avverare ad arte al fine di essere riconosciuto come il Messia, ovvero il liberatore, l'unto del Signore che avrebbe riportato "il regno di Dio sulla terra" ovvero avrebbe ridato la Palestina in mano agli ebrei (perchè la Palestina era uno stato confessionale come potrebbe essere l'Iran oggi, diciamo, e aveva una organizzazione politica, sociale, commerciale, che rimandava sempre e solo a Dio. Era appunto il suo regno tra gli uomini, dove si faceva sempre e solo la sua volontà anche in ambiti che oggi chiameremmo laici). Mi riferisco per esempio al passo dei Vangeli in cui prima di entrare in Gerusalemme e fare tutto quel casino coi tavoli dei cambiavalute al tempio, manda uno dei suoi apostoli a prendergli un asino per cavalcarlo, indicando esattamente dove questo asino potesse essere trovato.
Al Catechismo te la raccontano come una conoscenza miracolosa: pensate!! sapeva che ci sarebbe stato un asino!!!

Ossantocielo, miracolo, quanto può essere stato difficile imbattersi in qualche somarello nella Gerusalemme del 30 dC ??

Volendo, io dico che potrebbe avere più senso credere che l'asino fosse lasciato li apposta per Gesù (da Giuseppe d'Arimatea?),che ci fosse un accordo e che lui volesse entrare in Gerusalemme su di esso per avverare un passo dell'Antico Testamento: è scritto infatti "Ecco, Sion, viene il tuo sposo, e mite cavalca un asino".
Questo semplice atto, entrare in città a dorso di somaro, lo avrebbe fatto riconoscere come un personaggio quantomeno un po' speciale, gli avrebbe procurato del seguito.
Seguito POLITICO. Non dimentichiamo che Gesù è detto il Re degli Ebrei - e non solo dagli ebrei ma anche dai Romani - e se dimentichiamo per un attimo la sovrapposizione di significato religioso che è molto posteriore a Gesù stesso, questo avrà ben voluto dire qualcosa.

Sicuramente non penso che avesse in animo di fondare una nuova religione, ne tantomeno di farla fondare a un cittadino romano (un romano! impuro secondo tutte le leggi ebraiche, facente parte del popolo che aveva saccheggiato Gerusalemme!!) presumibilmente epilettico che, colto da un colpo di sole davanti le mura di Damasco, ha cominciato a blaterare di visioni mistiche e di apostolato. Mi riferisco a Saul di Tarso, oggi meglio noto come San Paolo.
E'mia opinione che Gesù sia stato usato, sfruttato e ucciso varie volte dopo la crocifissione da personaggi interessati non tanto al "bene delle anime" ma soltanto al potere. Questo è stato evidente fino dai primi giorni della storia della chiesa, lo è stato ancora di più durante il Medioevo quando con l'ignoranza e il terrore la chiesa ha tenuto in scacco popolazioni intere. Per non parlare delle centinaia di anni di ritardo nella conoscenza  scientifica imposte dal dogmatismo e dall'oscurantismo ecclesiastico che poco hanno a che fare con la carità e molto col potere (avete presente Ipazia, no?)

Oggi, naturalmente, le cose sono un po' cambiate anche se una patina se non di oscurantismo quanto meno di non-avanzamento si mantene ovunque in ambiti ecclesiastici. Non sto dicendo che la Chiesa sia il male, ci mancherebbe. Essa è fatta di persone e tra queste ce ne sono di meravigliose (madre Teresa) e ce ne sono di terribili (Bertone?? i pedofili??)
Non mi fido della chiesa come istituzione, come entità. Troppe magagne, troppe bugie, troppo insabbiamento, troppa poca trasparenza. Sembra una congrega massonica.

Questo, e spero di non aver offeso nessuno, in breve il mio rapporto con la religione Cattolica.

(segue)

11 commenti:

  1. Caspita Puff ma quante ne sai? A Gesù come rivoluzionario non avevo mai pensato :D Sai già come la penso, mi sento solo di aggiungere che il problema siamo noi uomini, se dai ad un'uomo un'arma si sentirà forte, se gli dai un'arma potente si sentirà invincibile, la religione, tutte le religioni, sono un'arma di distruzione di massa immagina. Chi cosa può provocare negli uomini che hanno il potere di gestirle. poi ci sono persone meravigliose,come quelle che hai citato, che vengono usati come strumento propagandistico, ma sono mondi a parte, sono differenti. Religiosità e spiritualità sono due cose differenti. Un bacio.
    Marina

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    1. bravissima. infatti questo sarà il tema del mio prossimo post :-)
      ma siamo gemelle, tu e io??
      :-)

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    2. Quanto al Rivoluzionario, te ne racconto una.
      Bisogna prescindere dal discorso religioso, che è posteriore a Gesù.
      Dunque Gesù era - o si riteneva, o cercava di presentarsi come - il Messiah, ovvero il liberatore di Israele. Era, si considerava, era considerato o cercava di farsi considerare il Re degli Ebrei. Il suo lignaggio dinastico corrisponde, veniva dalla tribù giusta per esserlo, pare che la sua discendenza rimandasse alla stirpe di Davide. Così come la sua presunta sposa era una beniaminita, di retaggio parimenti nobile tra le tribù d'Israele. Non mi pare ci siano notizie ufficiali relative al fatto che Roma lo considerasse tale, ma tieni presente che alla fine il tribunale romano lo ha crocifisso: la crocifissione era riservata ai nemici politici dell'impero, non ai predicatori o agli "infedeli". E nemmeno ai ladri, con buona pace di Barabba e del suo compagno.
      Gesù ha girato la palestina predicando circondato sempre da 12 uomini, e di almeno due di loro si dice portassero dei coltelli. Questa immagine - il capo in mezzo, i 12 armati attorno - non ti fa pensare a Obama circondato dai suoi fedeli della CIA?
      E se fossero stati la sua protezione, la sua scorta?
      Se non ricordo male, quelli coi coltelli erano Pietro e Giuda Iscariota.
      Ora, Iscariota. Che significa questa parola? Secondo mio marito sembra uno che sputa per terra, ma insomma non la considererei un'analisi semantica puntuale :-D
      E' stato suggerito che Iscariota possa essere una traslitterazione errata (dovuta forse alle tante copiature) della parola corretta che invece doveva essere Sicariota.
      I Sicarii erano un gruppo di guerrieri. Oggi li chiameremmo i combattenti per la libertà, un po' fanatici, gente che voleva riconquistarsi la palestina con la rivoluzione armata.
      E quale era l'arma diciamo rituale, l'arma di eccellenza dei sicarii?
      Indovina un po', era il coltello... come quello che Giuda portava
      Forte eh?
      E cosa ci farebbe un combattente per la libertà armato fino ai denti nel seguito di un pacifico amorevole predicatore religioso che non fa altro che moltiplicare pesci e ubriacare la gente ai banchetti nuziali??
      Ipotesi??
      :-)

      Te ne potrei raccontare altre, sul termine Messiah per esempio, o anche sulle nozze di Cana.

      LE-SO-TUTTE!!!
      :-)

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    3. Io credo nel divino che c'è in ognuno di noi. Detto questo, spesso ho sentito questa descrizione di un Gesù-rivoluzionario, quasi una rockstar; noi non c'eravamo per cui chi può dirlo? Magari era davvero così! Le fonti storiche a nostra disposizione vanno in ogni caso lette col filtro della cultura del periodo. Però questa idea del "credente ma non praticante" non mi ha mai convinto fino alla fine, generalmente è seguito da un "credo in dio ma non nella chiesa" e per me equivale a dire che si crede nella democrazia ma non nel parlamento (non so se mi sono spiegata bene con questa metafora, magari sto un po' divagando :D ) . Quindi in merito a queste questioni ognuno è nel giusto a modo suo. Anche il ritratto di madre Teresa è estremamente edulcorato, avrà fatto sicuramente del bene ma era anche colei che sosteneva che il dolore avvicinasse a dio e quindi negava medicinali ai malati, insomma tutto il contrario della santa che l'opinione pubblica e la storia contemporanea ci hanno proposto per tanti anni.
      Vale
      (ps: ammazza che commento lunghissimo!) Buon pomeriggio Puff! ps: bellissime le foto dell'ottantesimo :)

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    4. Grazie cara! Anche io credo nella scintilla di divino che è in ognuno di noi, come spero di poter spiegare in un prossimo post.

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  2. Interessante punto di vista.

    Non ho molto da dire sulla esistenza storica di Gesú a cui credo.

    Aspetto il seguito dei post successivi.

    Tuttavia i miei quesiti relativi al post precedente sul "creazionismo" vs. evoluzionismo erano diretti a cercare una risposta di ordine morale o anche razionale a ció che eventualmente esiste dopo la morte, ammesso che esista qualcosa se si accetta una prospettiva di tipo puramente evolutivo.

    Sullo stesso tema si incardina anche il quesito anche esso fondamentale su quale sia allora il significato della vita umana in questo mondo.

    Quale é lo scopo della nostra esistenza ?

    Tuo marito ad esempio che si dichiara perfettamente ateo che risposta dá (da ateo) a questa domanda. La vita in se presa cosi com'e' nuda e cruda non ha senso ulteriore ... viene vissuta o sopportata per gli anni che sono dati... e poi tutto finisce nel nulla... i denari accumulati non servono di sicuro nell'aldilá.... e per chi crede che forse la ragione sia la "famiglia" ... ma allora tutti i numerosissimi casi in cui coloro i quali vengono dopo distruggono cio che ha faticosamente costruito chi li ha preceduti .. cosa sono .. barzellette che non fanno ridere ?

    E chi non ha figli ?

    E quelli che li hanno e sono in lite proprio per spartirsi quattro denari ?

    E chi ha una famiglia sbagliata.... ?

    Basta aprire i giornali a caso per rendersene conto ...

    Anche solo limitandosi alle esperienze di cui si ha conoscenza diretta o anche per interposta persona... semplicemten osservando le infinite sequenze di lamentazioni che si riversano su blog, forum e diari personali mi sembra che proprio le cosiddette "famiglie" siano la fonte dei piu' grandi dolori, preoccupazioni, ansie, drammi .. presenti e passate... addirittura che si trascinano in alcuni casi da generazioni.

    Allora cosa rimane ?

    La vita é fine a se stessa per l ' individuo in quanto tale.

    Dopo non c'e' nulla.

    Quello che si ottiene su questa terra é destinato eventualmente a finire nel nulla.

    Quale é allora la giustificazione ed il fine della vita ?

    Quale é il fine ?

    Esiste un fine ultimo ?

    Oppure é tutta una gran "barzelletta" ( che non fa nemmeno tando ridere ).



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    1. Mio marito pensa di sì, non c'è alcuno scopo, alcun fine. Io non lo so bene, oscillo tra diverse opzioni. Cercherò di approfondire prossimamente

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  3. Complimenti Puff per la tua sapienza! Concordo con quello che dice tuo marito: anche per me una volta morti non c'é più nulla, per cui bisogna vivere la vita il più possibile ed essere onesti e corretti per se stessi e per gli altri, non per un secondo fine personale che può essere il paradiso o quant'altro, a seconda del credo religioso. E ti dico che col senno del poi, non avrei fatto fare il catechismo a nessuna delle mie figlie, visto l'ambientino che hanno trovato (tant'è che ora non vogliono nemmeno mettere più piede in chiesa). Come dice Woody Allen: "non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa!"
    Baci
    Maria

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    1. Ciao Maria, grazie. Niente sapienza: mi sono appassionata all'addome to qualche anno fa e ho letto molto.

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  4. Io ti contesto solo una cosa...non puoi non credere a Babbo Natale e alla Befana!

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    1. hai ragione, non avrei dovuto scriverlo, è un po' forte come concetto.... :-D

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