martedì 17 maggio 2016

ERA INIZIATO COME UN POST SERIO....

In effetti è davvero così.
I figli ti obbligano sempre e comunque a metterti alla prova, o in discussione, o sotto esame, o come volete chiamarlo voi. Di nuovo.

Insomma... impieghi tutta l'infanzia a capire che non puoi sposare tuo papà, tutta l'adolescenza a renderti conto di chi diavolo sia quella cicciona brufolosa che ti guarda dallo specchio,  tutta la giovinezza per stabilire cosa vuoi fare da grande, e tutta la prima età adulta per iniziare a farlo.... e poi bum! arrivano i figli. Che hai voluto, ai quali ti sei preparata, che non ti hanno certo colto alla sprovvista a 16 anni senza quasi sapere che fosse successo.

Solo che tutto quello che sapevi, che credevi, in cui confidavi, di cui eri certa, su cui pontificavi... bye bye baby, sparito, non c'è più, stop basta. Certezze? Siii, a iosa. Tipo che i bambini non andrebbero mai mai mai fatti venire nel lettone per la notte. O anche che non vanno coccolati troppo altrimenti si viziano. Che da piccoli, si autoregolano. Che un NO va sempre motivato. Che uno sculaccione è il diavolo in persona.

Ma vaffanculo.

Se metti abbastanza tempo tra un figlio e il successivo, tutti quelli che ti dicevano queste cose mentre aspettavi il primo cominceranno a parlarti di co-sleeping, di dosi di latte prestabilite e del valore di un "segnale forte" (=una bella pacca sul culo) mentre aspetti il secondo.

Ma vaffanculo
(già detto?)

Perciò una povera mamma cosa deve fare?
Come diavolo fai a dare certezze ai figli quando tu stessa non ne hai?
Quanto procedi per tentativi, come se fossi una cieca che brancola nel buio e per di più coi guanti e i tappi alle orecchie, cosicchè nessun minimo piccolo insignificante indizio raggiunga i tuoi sensi e il tuo cervello?

Ecco, tutto questo per arrivare a dire che oggi voglio sfatare uno dei più radicati miti dell'educazione moderna: i no vanno motivati.

I no vanno motivati?
Ma col cavolo che vanno motivati.
I no sono no, e tanti saluti, io ti ho fatto e io ti disfo e se ti dico no è no
E vedi di non brontolare perchè se disobbedisci fili a dormire nella vasca da bagno. Punto.
Altro che spiegare, discorrere, far capire, trattare "alla pari"!
Ma quando mai? I figli sono subdoli, si approfittano. Se tu spieghi, ti considerano debole e sfruttano questa tua debolezza a loro vantaggio. Pensano che cerchi di convincere loro perchè non sei convinta tu per prima, e con un paio di domandine ben poste, zac! sei fregata, il no diventa si e tu resti li sul divano come un'ebete a crogiolarti nella tua logica e a domandarti come sia mai possibile che il tuo bambino ti abbia scucito il permesso di andre in discoteca fino alle 4 del mattino, che ha solo 9 anni!

Ragazze, donne, mamme di tutto il mondo: resistiamo!
Non facciamoci sopraffarre da quste schiere di esperti senza figli che sperimentano le loro teorie sulla nostra pelle! Il valore di un bel "no perchè no" è impareggiabile e ristabilisce subito l'ordine gerarchico, in un lampo. Provate!
Abituiamo i nostri figli fin da piccoli a questo regime, in modo che non ci colgano impreparati quando avranno l'età per contrastarci sul piano dialettico!!!

Perchè non tutto è negoziabile e questa non è una democrazia!
E' chiaro stu fattu?

21 commenti:

  1. Ahahahahaha!!! Muoro!!!!!!!
    Io ti ho fatto, io ti disfo è il resumen di una mamma!

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  2. E comunque io ho visto la differenza di metodi educativi in 4 anni e mezzo tra la prima e il terzo, non servono poi così tanti anni di differenza...

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    1. Ecco, pensa io in 7 anni. Come i pannolini che prima erano pannolini, poi sono diventati "boy" e "girl" perché vuoi mica mettere più fluff assorbente in basso che poi un maschietto cosa pensa e infine, meraviglia!!!!!! Qualcuno si è inventato i pannolini unisex. Ma pensa. :-)

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  3. Ahahahah!!! "Italiani (mamme), l'unico imperativo categorico è vincere (sopravvivere) e vinceremo (sopravviveremo)!!!!!". Al bando la democrazia...sei mitica!!

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    1. 'Io non sono tua amica' è il mio mantra con il trio!
      Comunque tu sei troppo buona: minacciarli di farli dormire nella vasca da bagno....per me è o box o cantina o zerbino fuori casa.
      Nè ostaggi nè feriti!!!

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    2. Non sono un'amichetta tua lo dico pure io con i miei che hanno 3 anni e mezzo e 4 anni e mezzo!!!

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    3. anche io :-) di solito dico "non sono la tua compagnuccia di scuola" ma uso anche altre varianti, specie col grande, mi sbizzarrisco!!

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  4. Pero' lo sai cosa ... dopo aver tirato su il PG / Ric con i metodi simil "montessoriani" del dialogo e della coerenza sin da piccolo e fino a poco tempo fa... sará dura cambiare registro tutto ad un tratto ed optare per il pugno di ferro in guanto di velluto ( anche se effettivamente ti ha fatto vedere i sorci verdi scolasticamente parlando ).

    In tutto questo noto una notevole differenza caratteriale tra il ninnolo che rimane un bambino molto tranquillo, sereno e puffoloso ( ed è anche giusto che sia cosi a quella etá ) ... ed il Ric (ex PG ) che invece ha sempre avuto la tendenza/smania di bruciare le tappe dell'adolescenza.

    Il Ric come carattere somiglia piú a te o piu al marito ?

    Salutoni

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    1. Vedetta, tu vuoi a risposta seria a tutti i costi! :-)
      No, non sono mai stata nemmeno vicina al metodo Montessori. Però ho sempre cercato di spiegare le cose piuttosto che farle cadere dall'alto. Il che, con l'adolescenza, è indubbiamente un'arma a doppio taglio.

      I due fratelli sono molto diversi. Il Nin è più solare e allegrone, come me. Ric se vogliamo è più simile al GG ma in realtà ha un carattere suo, non molto somigliante ai nostri.

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  5. Guarda, io sono arrivata alla conclusione che ogni mamma e' a se' ed e' inutile tirare delle grandi somme educative. Perche' tanto sei tu mamma in prima persona che sei responsabile dei tuoi figli. Per cui se tu reputi che una sgridata ben messa valga piu' di mezz'ora di spiegazioni, che sgridata sia. Se tu reputi che mezz'ora di spiegazioni valga piu' di una sonora sgridata, che spiegazioni siano. Non e' facile avere le idee chiare e credo fermamente che in una mamma che non si ponga dei dubbi e delle domande sul suo ruolo e sui suoi metodi ci sia qualcosa di sbagliato, tuttavia sono convinta che ogni mamma e' responsabile delle sue azioni sui propri figli e non ha senso chiedere pareri a destra e a manca perche' alla fine la responsabilita' e' sempre, solo, sicuramente, sua e di suo marito per cui e' GIUSTO che faccia quello che ritiene piu' opportuno per il bene dei suoi figli.

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  6. A tutte le mamme in ascolto: mamme,per il 95% dei casi, se i vostri figli sono delle teste di rapanello NON è COLPA VOSTRA, veramente! Voi fate del vostro meglio ma se uno è un tubero non si trasformerà in una melanzana.
    Puff, secondo me la democrazia è sopravvalutata ;)
    Vale

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  7. La penso come te, è ovvio che non stiamo parlando di monarchia ne dittatura, ma io sono il genitore e tu sei il figlio, ci amiamo l'uno con l'altro come la nostra stessa vita, ma con dei ruoli ben precisi....e poi,a anche se ho figli di una fascia di età diversa dalla tua, a volte la spiegazione non se la meritano ed è un rimettere i puntini sulle i...

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  8. Ahahah! Ancora sono a metà fra la fase della giovinezza in cui sto stabilendo cosa voglio fare da "grande" e quella in cui inizio a farlo.. ma terrò a mente questo tuo suggerimento per il futuro se mai avrò la fortuna di avere dei figli :D grande!

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  9. Il miglior modo di sopravvivere é una bottiglia di Prosecco e tre fette di salame in accompagnamento.
    Agrimonia

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