venerdì 22 luglio 2016

ARIA DEPRESSA

Ieri sera mio marito mi ha detto qualcosa che mi ha lasciata di stucco.
Mi ha detto che ho sempre l'aria depressa.
Ma chi, io?
Ma davvero?
Impossibile! Io sono conosciuta per spargere gioia a piene mani attorno, sono sempre sorridente, in ufficio mi dicono che metto allegria.
Sono raramente di cattivo umore senza motivo (SPM a parte!) ma anche quando lo sono di solito cerco di sorridere lo stesso. Poi come mi basta poco per essere contenta, a volte mi basta anche poco per intristirmi, e questo è vero.

Ma insomma, ma sul serio ho l'aria depressa?
Mi sono messa a ragionarci su.


La verità è che in questo periodo non riesco a star serena.
Sono sempre preoccupata per qualcosa, arrabbiata per qualcosa, o triste per qualcosa.
In parte è dovuto al Ric, come dicevo giorni fa, e anche se devo dire che il suo comportamento sta lentamente migliorando, continua a essere fonte di tensione. Immagino che ci voglia tempo ma non sono più pessimista come due settimane fa. Cioè... non voglio dare la COLPA a Riccardo. Non lo voglio colpevolizzare per essere come è o per avere l'età che ha. Però è innegabile che abbia un impatto.


Altra parte è dovuta a un... come posso dire.
Una preoccupazione che ho circa la relazione con mio marito.
C'è un punto, una cosa, che non mi torna, che non mi fa stare serena.
Glie ne ho parlato, varie e varie volte, nel corso direi degli ultimi due anni circa - uno e mezzo via - ma purtroppo finora non sembra che io sia riuscita a fare breccia. Che sia questo? Ammetto che potrebbe, il non riuscire a trasmettere quello che penso solitamente mi mette in una disposizione
d'animo piuttosto funerea.
Poi chiaro: la sera, nel letto, accanto al marito ronfante, quando è tutto silenzio e posso sentire le mie rotelle che girano, la cosa appare più grossa di come mi sembri ora, alla luce del giorno, con un sacco di cose da fare e a cui pensare. Tuttavia la domanda è sempre quella: cosa devo fare?


Sposto di nuovo l'asticella?

15 commenti:

  1. E' un po di tempo che ti leggo anche se non ho mai commentato. Credo che tu intenda i messaggi scambiati da tuo marito con una collega. Ti racconto la mia storia: ho 50 anni (lacrime) ,sposata da 30, da un paio di anni il mio matrimonio attraversava una fase di stanca. Dopo una settimana di particolare nervosismo d parte di mio marito mi viene la brillante idea di controllare il suo telefono (mai fatto in vita mia). Scopro una conversazione con una sua fornitrice in cui lui fa allusioni sessuali piuttosto pesanti (ti farei questo e quest'altro) e lei, pur non esponendosi troppo comunque non lo stoppa. Io di merda! Faccio seguire una scenata, lui giura e spergiura che sono solo parole e mai sono seguiti i fatti (le occasioni di vedersi sono quasi nulle) che noi eravamo come fratello e sorella (cosa vera) e che era solo un gioco, uno sfogo. Io mi faccio esame di coscienza, effettivamente avevo le mie colpe, ritorno a essere presente in tutti i sensi e ritroviamo l'armonia dei bei tempi. Dopo circa un mese in cui io gli chiedevo ogni tanto se aveva ripreso con i messaggi e lui mi giurava che no, anzi mi dava della paranoica, decido di ricontrollare e di nuovo messaggi con la stessa persona (anche se non più a sfondo sessuale) ma con emoticon di baci, di cuori di saluti quotidiani. Inoltre si era aggiunta una certa Vilma a cui lui mandava saluti e battutine tutti i giorni. Io l'ho monitorato per una settimana scaricando whattapp web e quando ho visto che con la prima i discorsi stavano andando di nuovo a peggiorare le ho telefonato. Le ho detto che se aveva una relazione con mio marito glielo lasciavo ma anche lei mi ha detto che assolutamente non si erano mai visti; per farla breve le ho chiesto se poteva dirgli di non messaggiarla più in quei toni e lei l'ha fatto il giorno stesso e da allora i messaggi sono stati solo di lavoro. C'era ancora la famosa Vilma che intanto ho scoperto essere una barista di un paese in cui lui ha un cliente così, un giorno, l'ho seguito e sono entrata nel bar mentre lui era li. Mi ha chiesto come mai ero li, mi ha presentata a Vilma come sua moglie, io ho detto solo che volevo vedere e me ne sono andata. Lui mi ha seguita abbiamo di nuovo parlato, anche litigato. Comunque, dopo questo pippone, le mie conclusioni sono: sono sicura che non mi ha mai tradita (e non ho gli occhi foderati di prosciutto ma sarebbe troppo lungo spiegare perché ne sono sicura) mi dimostra il suo amore con fatti e parole e anche io lo amo, non diamo lo stesso valore ai messaggi perché x me me sono stati molto dolorosi mentre per lui non valgono niente. Quindi dato che io voglio stare con lui sono arrivata alla decisione, dopo sfiancanti discussioni, di non controllargli più il telefono e di credergli. Questa, in breve, è la mia storia che non so se potrà aiutarti perché ogni vita è diversa. Naturalmente ho scelto di non controllare più il suo telefono perché non sono sicura di non trovarci, prima o poi, altri messaggi ma ho scelto di credergli e pensare che sono solo parole e non fatti. Dolorose , ma solo parole. Poi è un po riduttivo questo mio messaggio anche se molto lungo ci sarebbero tante cose da dire ma non voglio scrivere un tesi. Ciao Pepia

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    1. Ciao Pepia e benvenuta
      Grazie davvero di aver condiviso la tua storia che, diciamocelo, è praticamente uguale alla mia!!!!

      In questo caso però non stavo parlando di quello, nel senso..... quella storia è nel passato, al momento la cosa che mi preoccupa è altra, e non ha a che fare con la fedeltà coniugale. O diciamo non direttamente

      Resto basita però nel constatare quante cose del genere succedano... quando ti capita ti sembra sempre di essere l'unica al mondo vero??

      Di nuovo benvenuta e a presto!

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  2. Ma no, dai!!!
    Io ho scritto che sono in modalità fiesta mentre tu in quella cimitero! Tristitudine.....
    Comunque non penso valga la pena abbassare sempre questa maledetta asticella, perchè finirebbe che prima o poi ci si debba strisciare sotto.
    L'unica cosa che mi sento di dirti è di continuare a parlare; non interrompete il dialogo, il confronto e anche lo scontro se questo vi permette di non lasciare nulla in sospeso.
    Perchè i dubbi macerano l'anima e la fiducia.
    Chiarirsi, sempre.
    E, nel caso, farsi aiutare da chi sa come farci uscire le parole giuste.
    Uff...sono stata troppo lunga, ma l'operatrice sociale mancata che è in me ogni tanto prende il sopravvento.
    Un abbraccio....ah! ecco: servono tanto anche questi!
    Io ci sono.....

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    1. Ciao Puff, concordo: dialogo, dialogo, dialogo. Appena possibile, in ogni maniera, meglio se a pancia piena :-)
      Un abbraccione, perchè sì, servono un sacco!

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  3. Orpò sti uomini...che siano piccoli o grandi sono sempre quelli che ci condizionano la vita...
    Non è che ti si possa dare molti consigli, non avendo molti dati su cui riflettere. Io sto ancora uscendo da una crisi molto profonda con mio marito, che, per farla breve, l'anno scorso (proprio a fine luglio) è tornato a casa dopo 4 mesi di missione dicendo che non era sicuro di amarmi...Ecco, cioè cosa fai se non parlare e parlare e parlare? Dop un anno di chiacchiere forse - e dico forse - ci siamo, ma chi può dirlo?

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    1. Che botta! Sono felice che ne siate fuori. Ci vuol tempo, ma ce la si fa!!!

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  4. Ricordati che la maggior parte degli uomini non si fa tutti i pensieri che ci facciamo noi donne. Sono in genere molto più basici.
    Lui si è accorto del problema o non lo considera tale(perché pensa ad altro, al lavoro...)? Perché potrebbe, in tutta sua buona fede, essere anche così.

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    1. E anche questo è verisismo. Però io mi dico che abbiamo già corso i nostri rischi in passato (per varie ragioni non una sola, naturalmente, e con colpe anche da parte mia, sia chiaro) quindi insomma memore della brutta esperienza un filo di orecchie tese anche lui... mica solo sempre io!

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  5. Bene, sono contenta che non riguardi quel vecchio problema. Comunque, come dice Valgi e senza fare di tutta l'erba un fascio, gli uomini sono davvero basici me ne sono convinta discutendo con mio marito. Per me, ad esempio, anche l'ora in cui si è mandato un messaggio è significativa mentre per lui è semplicemente il momento in cui aveva tempo di scrivere e via dicendo. E come " l'angolo di me stessa" , a cui auguro di risolvere, anche io credo nel dialogo, nel parlarsi ma, a volte, dall'altra parte non c'è la volontà o la capacità di analizzarsi e quindi il dialogo diventa, se non impossibile, molto molto difficoltoso. Buon weekend a tutte!!
    Pepia

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  6. Non è che ha paura di fare "cilecca"?
    Per un uomo è un dramma...

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  7. Non sapendo di cosa si tratta non saprei cosa dire... mi spiace :(

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