mercoledì 28 dicembre 2011

sulla coerenza

Io dico che una delle cose che mancano di più al mondo è un po' di coerenza.
E giuro che non ne faccio una questione morale, o religiosa, o di altra natura spirituale.
E' solo questione di buon senso.

Uno fa una scelta, poi la porta avanti.
A me, sembra chiaro e lampante.
Mi sentirei male a far diversamente, anche.

Tipo: due si sposano.
Benissimo, si amano, quindi si sposano.
Perfetto.
Ora, io non è che sia per l'indissolubilità del legame.
Esiste la separazione, esiste il divorzio.
Esistono percorsi che portano giustamente a una di queste soluzioni, anche con fatica e dolore.

Non esiste, invece (secondo me) che alla prima occasione uno volta la faccia e si tromba il vicino di casa (o la vicina di casa). E che miseria!!

E, ma sai.. lui lavora troppo io mi sento sola
E, ma sai... lei è sempre stanca, col bimbo piccolo, io c'ho certe esigenze...
E, ma sai...
E, ma sai...

E, ma sai che sei proprio un pirla??

No, dico.
Dove è la consapevolezza? Dove è la maturità?

Mi spiace, mi rendo conto che posso suonare un po' maestrina in cattedra.
Ma ho degli AMICI che si comportano così, e mi fanno infuriare!

Impegnarsi in una relazione di coppia costa tempo, energie e buona volontà.
E quando ci sono dei figli, pure peggio, perchè le energie residue a disposizione sono dimezzate.
Perciò, molto meglio lasciar perdere. Molto meglio la strada facile.

Salvo poi disperarsi urlare piangere e strapparsi i capelli quando scopri che tuo marito tromba la sua vicina di scrivania da immemorabile tempo, in posizioni che manco ti puoi immaginare nei tuoi sogni più sfrenati!  Senza parlare di quelle situazioni in cui la parte della coppia che si disperea per una infedeltà - reale o presunta - sia a sua volta pesantemente infedele... prima, dopo e durante il tradimento dell'altro.

No, ma io mi dico.
Io mi DOMANDO!
Almeno taci, no?
Un minimo di decoro!!!
Che ti disperi a fare? Che senso ha? A che pro?

Io non sono una bacchettona.
Anzi, sono una che - mi dicono - sa abbondantemente di zolfo!
Non sono religiosa nel senso comune del ternine,
non credo affatto che il matrimonio sia indissolubile.

Ma credo nella coerenza. Nella consapevolezza. Nel rispetto.

Credo nell'impegno, e credo che fino a quando non l'hai profuso in tutto e per tutto, te ne stai zitto e mosca.
Non credo nello scoraggiamento, nella disperazione e nella tristezza.
Non credo nel ricercare la felicità "solo" per se', quando si vive in coppia o in famiglia
Non credo nel "devo pensare prima a me stesso".

O meglio... ci credo, in parte, perchè una persona felice è sicuramente una persona migliore, anche nelle relazioni nelle quali è inserita. Un uomo sereno è un marito più attento, una donna felice è una madre più paziente. Ma non credo nelle scorciatoie per raggiungere la serenità personale.

E non credo alle cose che "capitano".
Eh... ho conosciuto una... mi sono innamorato... che posso farci?
Non abbiamo più 16 anni. Le cose che capitano sono semplicemente le cose che facciamo capitare. O che lasciamo che capitino. Perchè è bello, emozionante e facile. Perchè cresciamo con l'idea che il matrimonio sia la tomba dell'amore, che le persone che si sposano dopo non trombano più, che un uomo sposato sia un uomo in catene e tutta questa serie di indecenti luoghi comuni che ci accompagnano nelle battute più o meno spiritose che ci scambiamo ogniqualvolta ci troviamo con amici.

Quando stavamo per sposarci, il GG ha conosciuto un ragazzo che sarebbe diventato il suo migliore amico. Gli ha detto che si sposava, e lui gli ha risposto "ah si? E perchè?"
No, dico, scherziamo??

Tutto ciò ripeto, non perchè lo dice il catechismo.
Ma perchè le persone, con poche eccezioni, non vivono sole sul cucuzzolo di una montagna, in contemplazione ed ascetismo. Ed è per questo che alle amiche che si sentono trascurate, infelici, sole, incomprese, stressate e disperate (e sono la quasi totalità) io dico sempre: ok, ma tu cosa FAI per modificare questa situazione? il comportamento altrui non dipende da noi, per lo meno non direttamente. A coloro tra esse che desiderano cambiare il modo in cui il marito si comporta, rispondo "non hai controllo su quello che fa lui. Ma hai controllo su quello che fai tu. Cosa fai tu per indurlo a comportarsi in modo da renderti felice?"

E alla risposta classica "ma perchè devo essere io a cambiare", di solito mi parte un embolo da ricovero!

15 commenti:

  1. Chi sono queste luride baldraccone ? Ora vogliamo i nomi e cognomi ed anche gli indirizzi dei blog(s) per andare a sputtanarle queste luride puttanazze cornificatrici che si permettono anche di lamentarsi.

    Ecco perche' io di solito sono insofferente quando leggo quei blog(s) pallosissimi dediti soprattutto alla lamentazione eterna ( non e' il caso tuo puffola ... lo so che hai la coda di paglia ) .. ma dico io .. cosa fate voi donne lamentose per migliorare una situazione ? Ricordatevi che i vostri uomini gia' si fanno un culo cosi' in ufficio, al lavoro per portare a casa il risultato .. e che due palle... ma cercate di non essere pesanti 24 h su 24.

    Poi quelle che si lamentano ma sono pure infedeli andrebbero fustigate pubblicamente.

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  2. Concordo solo con l'ultimo punto caro amico!!

    Perchè mica solo le donne si comportano come dici tu. Pure i mariti, e ne conosco parecchi.

    L'atteggiamento generale è esattamente quello che dici tu, il che mi fa pensare che saresti della partita :)

    "Ricordatevi che i vostri uomini gia' si fanno un culo cosi' in ufficio, al lavoro per portare a casa il risultato"

    E' la scusa che sento più spesso da parte dei signori maschietti. il lavoro. il dio lavoro. la carriera. i soldi.
    Pensate che noi non lavoriamo?
    Magari in ufficio (le più fortunate solo alcune ore, come me) E ANCHE a casa?
    Pensate che a noi interessino solo i soldi che portate a casa?
    E soprattutto... pensate che questi BASTINO A FARCI STAR BENE??

    Caro ex tredicenne, in quanto uomo: apri gli occhi. Spalancali. Guarda. Vedi. Hai visto mai che trovi l'amore... ;-)

    Grazie per essere passato :)))
    A.

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=Tgf3xgOnmj0

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  4. io credo che quando si fa una promessa deve essere quella nel senso che se devi tradirmi bhe abbi il coraggio di mollarmi prima e si corretto insomma sii coraggioso e portarmi rispetto prima della fine ...

    al momento che io sappia non sono stata cornificata.. O_O mmh

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  5. @gelese: bellissimo, e molto in tema!
    @annina: appunto! Che si abbia il coraggio delle proprie azioni, qiantomeno!

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  6. è molto complesso l'argomento, cara puffola. soprattutto perchè siamo fatti di carne e ossa, e perchè dalle amiche ci aspettiamo che ci sonosolino aldilà del torto o della ragione. L'ipocrisia è un conto, le lagne ne sono un altro, verso il quale io sarei un po' + indulgente: c'è una fase, poco prima di reagire e riprendere in mano la situazione, che è lo sfogo. Senza di esso riesce difficile rielaborare quella che ci sembra una tegola. Detto questom, to, ti saluto, perchè il commento sta diventando un po' troppo lungo!

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  7. No, vabbè... Certo! Non volevo dire che fustigo le mie amiche depresse con un gatto a nove code! ;-) chiaro che le consolo! Ma, e ne sono convinta, la consolazione in se e per se non necessariamente aiuta. A volte incoraggia a sentirsi vittime inerti e dunque a non reagire, di fatto.
    E ci sono situazioni in cui inerzia equivale a disastro totale........

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  8. Il problema è che il matrimonio (ma dico matrimonio solo per intendere una relazione lunga e stabile) è difficile, è impegnativo, è faticoso. Cazzo se è faticoso, per un'infinità di motivi dalla stanchezza all'abitudine ai figli agli impegni all'ecc.ecc.
    Cercare il diversivo e la scorciatoia è più facile, almeno in apparenza. Personalmente capisco molto di più chi dice "voglio trombarmi una/o a settimana e non ho nessuna intenzione di impegnarmi" che chi prende l'impegno e poi lo molla alla prima inevitabile difficoltà. Tante storie finiscono perchè sono irrecuperabili, ma tante finiscono perchè ci si arrende subito e non ci si sbatte manco il minimo sindacale per farle funzionare.

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  9. mah...che dire.Anzi,sai anche bene che cosa potrei dire.La verità ( per me) è che gestire le frustrazioni è complicato,che serve una forte dose di consapevolezza, di coraggio, di palle, di voglia di affrontare i propri scheletri e quelli della coppia. Certo è corretto quando scrivi "non hai controllo su quello che fa lui. Ma hai controllo su quello che fai tu. Cosa fai tu per indurlo a comportarsi in modo da renderti felice?" il punto è che la stessa domanda dovrebbe farsela anche lui..i matrimoni o le coppie stabili, sono come una pianta di cui prendersene cura. se lo fa uno più dell'altro per troppo tempo, prima o poi...si scoccia.prima o poi...lo rinfaccia. Questo non significa giustificare le corna...anzi!ma ci devono essere delle premesse perchè ciò non avvenga..da parte di entrambi.A volte sarà più uno che l'altro a tirare la carretta..ma si deve poter essere in due. In ogni caso, prima o poi bisogna fare una scelta. dentro o fuori.

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  10. @Principessa: esatto. Fare una scelta. Dentro o fuori. Non che sia facile. E' chiaro che tra i due ci sarà sempre uno + impegnato e uno meno, e tu sai MOLTO BENE cosa questo significhi per me. E' inevitabile e bisogna farci i conti. Decidere se può star bene o meno essere - diciamo - quello che tira la carretta. se si, dentro. se no, fuori. Ripeto, non che sia facile. Però è sicuramente meglio, anche io penso a livello personale, che "dentro ma con un piede fuori". Naturalmente stiamo parlando a livello ipotetico, nessun riferimento a cose o persone reali!

    @Skinny: esattamente il mio pensiero alla lettera. Non dico annullarsi nella relazione... ma impegnarsi si, al meglio, e sempre.

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  11. Eh,ma sai... che hai proprio ragione?
    Eh, ma sai-.... che anche io la penso cosi su queste cose?
    Premetto che non ho famiglia e quindi, forse, da questo punto di vista sono attaccabile (mi è capitato). Ma ho avuto per un certo periodo di tempo discussioni con persone che avevano intrapreso relazioni con perspne sposateo tradivano, e continuavano "eh ma è capitato", " mi trascura, non è più come quando ci siamo conosciuti", "non è più coem quando eravamo fidanzati", ecc ecc ecc.
    Balle, dico io.Una malattia capita, un tradimento no, c'èsempre un momento in cui puoi scelgiere se dire sì o no. Questione di scelte, appunto.Ma un minimo di quel che ci vuole, cappero!
    DElle tentazioni èpiena la vita,dovessimo cedere a tutte...e cosi anche i sentimenti: non mi si venga a dire "eh ma lacosa che piùconta è il sentimento", perchè allora, esempio,anche la moglie / marito tradito che prova odio per iltraditore e l'amante e si vendica prova un sentimento, quindi non sarebbero da condannare se la fanno pagare...ma no, in questi casi si condanna eccome.
    Purtroppo ci si sposa e si mette insieme con troppa immaturità,forti anche delragionamento che molti fanno: eh ma tanto se poi va male c'èil divorzio.
    per quanto riguarda quelli che dicono "eh ma non èpiùcome all'inizio" mi fanno sorridere:o che pensavano davvero che fosse sempre "e vissero tutti felici e contenti"?
    e mi fa sorridere anche "non sento piùle farfalle nello stomaco" come se fosse la cosa più importante del mondo: le farfalle poi volano via, ad un certo punto..

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  12. @Tiziana: si appunto. Le farfalle ad un certo punto volano via, è vero,... ma il punto non è necessariamente questo, secondo me. Il punto è che se vuoi che non volino, ce le devi tenere. Attivamente. Cioè FARE cose che non le facciano volare via. Altrimenti, loro vanno. E dopo usi questa scusa per mettere in crisi il rapporto?? Eh no, eh!!! Proprio no!!!

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  13. Capisco perfettamente il tuo pensiero Puff.. Io e Fidanzato ci siamo interrogati spesso su queste cose, soprattutto tirando in ballo la storia di una sua collega (nonchè mia ex collega) che per anni ha tradito sistematicamente il suo uomo con un collega. neanche noi crediamo particolarmente al "è capitato".. Di solito chi interrompe un legame che dura da anni, soprattutto quando ci sono in mezzo dei figli, perchè ha conosciuto "l'amore" tenderà a stancarsi anche di quest'ultimo...O almeno abbiamo notato anche questo. Poi è vero, la convivenza, il matrimonio, sono difficili.. Però ci si è dentro in due (e in più di due coi bambini) e insieme si può far sì che le cose funzionino.

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  14. @Lady: ecco, appunto, c'è anche quello da dire. I traditori "seriali" finiscono per stufarsi presto anche dei nuovi amori. Capita, sisi che capita. Hai ragione. E' bello che tu e Fidanzato parliate di queste cose apertamente!! Non è da tutti! E secondo me aiuta, di bruto! :)

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  15. Concordo in pieno. Talmente in pieno che non so cosa aggiungere, visto che quello che penso l'ho praticamente appena letto nel tuo post...
    Credo comunque che in generale ormai sia rimasta ben poca gente che ha la pazienza e la costanza di curare un rapporto: alla prima difficoltà, si getta la spugna. Che sia troncando la relazione o intrecciandone di più o meno parallele, ma sempre e solo perseguendo soltanto la propria soddisfazione...
    Tra l'altro, come accenni all'inizio, la mancanza di coerenza è ormai epidemica: ovunque vedo gente che predica bene e razzola male... spesso nello stesso identico istante!

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