Lo so... non scrivo da un po' e mo' arrivo con 'sti post strappabudella... ma è un periodo un po' complesso...
La mia amica Fenice, forse ve l'ho detto, si è definitivamente separata.
E' ovviamente triste, preoccupata, disperata, depressa e quant'altro.
Quello che forse non vi ho detto è che Fenice ed io ci conosciamo da una decina d'anni, ma sono amica-amica di suo marito da ben 25. In realtà è così che ci siamo conosciute: essendo amica di lui da tutta una vita, ovviamente quando ha conosciuto la donna che avrebbe poi sposato è stato naturale espandere l'amicizia alle famiglie. Ero incinta del PG quando l'ho incontrata per la prima volta.
Lui è attualmente uno dei migliori amici anche di mio marito.
Da quando la sciagurata vicenda tra loro è cominciata, io e lui ci siamo sentiti poco.
Era un casino: io parlavo con Fenice, lui parlava con mio marito, ognuno diceva al proprio confidente che le cose non dovevano essere divulgate, il GG ed io ci guardavamo e non sapevamo che cazzo dirci. Un arrotolamento di amicizie e lealtà che un gomitolo di lana al confronto è una roba lineare.
Un paio di settimane fa però ci siamo risentiti.
E siamo usciti insieme, perchè lui desiderava darmi il suo punto di vista sulla questione.
Ecco, naturalmente parlare con lui è diverso: come è inevitabile in queste situazioni lo stesso episodio ha una valenza molto diversa a seconda di chi lo racconta.
Così ora mi è chiaro quale è stato il vero problema, al di la del carattere difficile di lei e dell'infedeltà di lui: non si sono mai capiti.
Mancanza totale di comunicazione.
Da paura, amiche mie: non smettete mai di parlare coi vostri mariti!!!!!!! Ne permettete che loro smettano di parlare con voi. Levatevi tutti i sassetti dalle scarpe, perchè altrimenti è un casino!!
Lo so che lo sapete, tutti lo sappiamo, in teoria... farlo davvero è tutta un'altra questione.
Ma mi rendo conto che è troppo, troppo importante.
Tutta la situazione per me è un po' complicata perchè sono amica di entrambi, voglio bene ad entrambi, vedo cose, da fuori, che secondo me loro non vedono, e sono tremendamente dispiaciuta per l'epilogo infausto della vicenda.... e mi trovo a gioire con l'uno e sentirmi in colpa verso l'altra per questo...... :-(
Ed inoltre, inutile negarlo perchè ormai se ne sono accorti tutti... un po' somatizzo.
L'altra tremenda notizia è che un'altra donna, una che conosco da quando sono nata, è in fin di vita.
Una "ragazza" poco più grande di me, con due figli piccoli, gravemente ammalata.
Una bestia cattiva che non si è palesata fin quando non le aveva invaso tutto il corpo, polmoni, cervello, fegato, ossa. Dovunque. Ormai è costantemente sedata, ricoverata a Terapia del Dolore. Che come purtroppo tutti sanno, è l'anticamera del Paradiso. Pare che ormai ci sia solo da attendere, e nemmeno più per molto. Una tragedia assurda e improvvisa, due famiglie (la sua e quella dei suoi genitori, che sono i migliori amici dei miei) completamente distrutte.
Chiaro che chiedersi perchè ha poco senso.
Però... perchè?
Uno dice... così è la vita.
OK è vero.
Ma perchè??
Cazzo.
Prossimamente tornerò con dei post più leggeri... ma stasera permettetemi un porcammerda di quelli poco ironici e molto, molto incazzati.
lunedì 28 gennaio 2013
domenica 27 gennaio 2013
DI CHILI E CHILOMETRI
Tutti portiamo dei pesi sulle spalle, inutile negarlo.
Tutti ci diciamo periodicamente che quei pesi andrebbero posati, che non contribuiscono alla nostra felicità, che sono inutili, che i rami secchi si debbono sfrondare per il bene di tutta la pianta. Nondimeno, li portiamo.
Potrebbe essere una colpa, che so... abbiamo fatto inconsapevolmente (o meno) male a qualcuno e ne paghiamo lo scotto sotto forma senso di colpa, di inadeguatezza.
Oppure potrebbe essere qualcosa che sappiamo... Qualcuno che ha fatto inconsapevolmente (o meno) del male a noi e che non riusciamo a dimenticare. Magari persino qualcuno che abbiamo in certo qual modo perdonato, ma la cui gestione da un punto di vista emotivo a volte continua a essere difficile e dolorosa.
E uno direbbe che quei pesi, quel tipo di pesi, siano come... che so, come un cattivo odore.
A furia di sentirlo, prima o poi ci si abitua e sembra meno pungente, meno amaro.
Invece sono come sassi portati in una sporta sulle spalle.
E in bilico uno sull'altro, pure.
Il peso rimane identico per tutto il cammino, non cresce, non cala. Solo che il percorso è lungo e la stanchezza, lungi dall'alleggerirci il compito, a volte ce li fa sentire più pesanti.
E sarebbe già qualcosa riuscire a posarli ogni tanto e ripigliar fiato, invece mica ci si fa... o quanto meno, se ci si fa questo accade assai raramente.
Così uno va avanti, con la sua bella sporta piena, le gambe molli e il cervello che gira a mille, sperando che prima o poi questi sassi rotolino via e pregando tutti gli Dei che l'obiettivo valga la fatica.
Per quanto mi riguarda personalmente, la mia sporta ha dentro un solo sasso, ma bello grosso.
Lo porto a volte agilmente a volte... bè a volte meno....
E di sicuro ne vale la pena.
Anche se avrei preferito raggiungere la meta senza portarlo.
E voi?
Tutti ci diciamo periodicamente che quei pesi andrebbero posati, che non contribuiscono alla nostra felicità, che sono inutili, che i rami secchi si debbono sfrondare per il bene di tutta la pianta. Nondimeno, li portiamo.
Potrebbe essere una colpa, che so... abbiamo fatto inconsapevolmente (o meno) male a qualcuno e ne paghiamo lo scotto sotto forma senso di colpa, di inadeguatezza.
Oppure potrebbe essere qualcosa che sappiamo... Qualcuno che ha fatto inconsapevolmente (o meno) del male a noi e che non riusciamo a dimenticare. Magari persino qualcuno che abbiamo in certo qual modo perdonato, ma la cui gestione da un punto di vista emotivo a volte continua a essere difficile e dolorosa.
E uno direbbe che quei pesi, quel tipo di pesi, siano come... che so, come un cattivo odore.
A furia di sentirlo, prima o poi ci si abitua e sembra meno pungente, meno amaro.
Invece sono come sassi portati in una sporta sulle spalle.
E in bilico uno sull'altro, pure.
Il peso rimane identico per tutto il cammino, non cresce, non cala. Solo che il percorso è lungo e la stanchezza, lungi dall'alleggerirci il compito, a volte ce li fa sentire più pesanti.
E sarebbe già qualcosa riuscire a posarli ogni tanto e ripigliar fiato, invece mica ci si fa... o quanto meno, se ci si fa questo accade assai raramente.
Così uno va avanti, con la sua bella sporta piena, le gambe molli e il cervello che gira a mille, sperando che prima o poi questi sassi rotolino via e pregando tutti gli Dei che l'obiettivo valga la fatica.
Per quanto mi riguarda personalmente, la mia sporta ha dentro un solo sasso, ma bello grosso.
Lo porto a volte agilmente a volte... bè a volte meno....
E di sicuro ne vale la pena.
Anche se avrei preferito raggiungere la meta senza portarlo.
E voi?
mercoledì 23 gennaio 2013
domenica 20 gennaio 2013
SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO...
Sabato.
Ore 10.30, supermercato.
La Puff sta facendo la spesa in beata solitudine.
Sms: Puff, tuo figlio piccolo é in castigo. Ha cagato nella doccia.
Cominciamo bene......
Ore 10.30, supermercato.
La Puff sta facendo la spesa in beata solitudine.
Sms: Puff, tuo figlio piccolo é in castigo. Ha cagato nella doccia.
Cominciamo bene......
martedì 15 gennaio 2013
SOGNO O SON DESTA
Dalla ripresa delle lezioni dopo Natale, il PG ha portato a casa i seguenti voti:
Verifica di inglese: 9-9-6
(va detto che prendono vari voti per una singola verifica, di italiano anche sei o sette voti per un solo tema)
Interrogazione di Geografia: 7 1/2
Verifica di Geografia 8
Verifica di Scienze 8 1/2
Italiano 8 e 6/7
... c'è anche un 4 in Storia dell'arte, è vero, ma..... se il resto è un sogno please... non svegliatemi!!!!
Verifica di inglese: 9-9-6
(va detto che prendono vari voti per una singola verifica, di italiano anche sei o sette voti per un solo tema)
Interrogazione di Geografia: 7 1/2
Verifica di Geografia 8
Verifica di Scienze 8 1/2
Italiano 8 e 6/7
... c'è anche un 4 in Storia dell'arte, è vero, ma..... se il resto è un sogno please... non svegliatemi!!!!
domenica 13 gennaio 2013
BIANCANEVE A RAPPORTO.
Il commento della Ely al post precedente e qualcosa che ho letto recentemente da Mammapiky mi hanno "chiamato" il post che segue.
Vi avviso che è uno di quei post che so come iniziano ma non ho idea di come finiscano.... perciò regolatevi :-)
Ecco, il punto sono le aspettative.
C'è tutta una generazione di donne che sono cresciute a botte di Principi Azzurri e che si sono fottute la razionalità a forza di sogni irrealizzabili. Stringi stringi, Ely, il tuo concetto è questo, no? E io concordo abbastanza sul principio. Devo averlo anche scritto tempo fa da qualche parte. MA........ Ecco, ci sarebbe un ma.
Dunque la mia esperienza è la seguente.
Io ho sempre sognato l'amore.
Già.
Ricordo perfettamente anche quando è avvenuto che io capissi che era quello che volevo dalla vita. Avrò avuto che so... 11-12 anni. Guardavo la TV coi miei genitori e in tutti i film, anche quelli d'avvetura, polizieschi, thriller... a un certo punto c'era sempre una passione che si accendeva. Una scena o due, mica di più, ma immancabile. E io consideravo questa "intrusione" dell'amore nella storia un una tantum, una componente come un'altra della storia.... e quindi della vita. Una sera invece mi sono detta "Ehi! Ma se uno si sposa, e dopo vive tutta la vita con la persona che ha sposato, vuoi vedere che l'amore non è una roba che ti capita mentre stai facendo altro, ma qualcosa che ti accompagna per sempre???
BUM.
Rivelazione.
Fregata :-)
Da quei giorni di tempo ne è passato.
Ho avuto qualche moroso (ma non cominciavo mai una storia solo "per farmelo" come le mie amiche. Non dico che cercassi consapevolmente l'amore della mia vita, ma... diciamo che non ponevo limiti alla provvidenza....), ho fatto l'università, mi sono anche crogiolata per un po' nell'idea di una folgorante carriera di qualche genere, di diventare famosa, ricca, di successo.... ma alla fine della fiera sognavo comunque il Principe.
Non che volessi fregare il ragazzo a Biancaneve o Ceneretola, intendiamoci.
Io volevo un Principe tutto mio, ad hoc. In comune con quello delle fiabe doveva avere solo una cosa: essere capace di amore eterno.
E a un certo punto ho incontrato il GG in modi e maniere che ho già raccontato.
E lui era davvero un principe, ma sul serio!!
Giovane, gentile, innamorato.
Appassionato, devoto... gentile, disponibile.... serio, impegnato... oh ragazze come si fa a non amare uno così?? Stava tutto il tempo a guardarmi con aria sognante, a dirmi che mi avrebbe amata per sempre, che non poteva fare a meno di me, che ero sua, che era mio... insomma lo sapete. Sarà successo anche a voi.
Come è noto, la storia ha un seguito lieto.... convivenza, matrimonio, due figlioli... solo che nel frattempo..... siamo diventati adulti.
E gli adulti sono razionali, logici, consapevoli, prudenti, senza grilli per la testa e - come dice la Ely - con i piedi per terra. Gli adulti sanno come gira il mondo, no?
Gli adulti, appena smettono di leggerti Cenerentola, ti vengono a raccontare che l'amore eterno non esiste. Che la devozione dura fintantochè conviene. Che l'innnamoramento passa e che il matrimonio è la tomba della passione. Al che una potrebbe anche legittimamente pensare "oh ma che, mi stai prendendo per il culo?" Però non lo pensa mai nessuno. Annuiamo con aria saggia e ci uniformiamo al cinismo post-fiabesco perchè siamo cresciute.
Insomma passiamo senza soluzione di continuità da "ti amerò per tutta la vita come ti amo in questo momento" a "il futuro è inconoscibile" e lo chiamiamo un miglioramento. Crescita. Maturità.
Bene, sapete quale è la mia illuminata risposta a tutto questo?
VAFFANCULO.
Un bel vaffanculo di cuore, ma sentito, ma proprio dal profondo profondo profondo del mio cuoricino.
Personalmente, e questa è la mia propria voce, il mio piccolo contributo alla vita e all'umanità, io non ho ceduto alla razionalità e al cinismo della "realtà".
Oh, sia chiaro, io SONO cresciuta. Sono adulta matura e consapevole.
So che ci sono in giro un sacco di brutture, le ho viste, analizzate, sentite, vissute, odiate.
Non sono certo così ingenua da non conoscere la verità delle cose.
Ma credo ancora nell'amore eterno, nella devozione e nella fedeltà non come dovere ma come desiderio.
Di più: io queste cose le voglio.
Sicchè la mia consapevolezza di donna adulta è la seguente: io credo in queste cose e le voglio e sono disposta se necessario a lottare per esse. Il resto si fotta.
Che dite? Sono Biancaneve? E va bene, che sia.
E non crediate che sia stato facile. In un mondo dove l'amore sta due gradini dietro i soldi e tre dietro il successo professionale, arrivare a una tale conclusione è una bella fatica. Irta di ostacoli, rappresentati soprattutto da altre donne (si sa: siamo le peggiori nemiche di noi stesse), donne magari ferite, disilluse, sole... che irridono a tali desideri chiamandoli futili, assurdi. Chiamandoti donnetta che non sa vivere senza un uomo. Una che "ha bisogno" di un uomo per sentirsi completa. E lo dicono come il peggiore dei crimini. Ebbene io NON ho bisogno di un uomo per sentirmi completa.
Ma non chiederò scusa per essere lieta di averne uno.
E si. Confesso e ammetto. Io non voglio vivere... ma non senza "un" uomo. Senza "il mio" uomo. Quello che ho scelto. Dovrei vergognarmi perchè non vado raccontando in giro che sto meglio da sola? La risposta è sempre quella scritta in maiuscolo qualche riga più sopra.
Avere tali desideri, tali aspettative, è complicato... perchè implica lavoro, un lavoro costante.
Anche questa è una verità che ho imparato a fatica e con fatica.
Perchè certo, al di la di tutto.... è una meta ambiziosa. Parecchio ambiziosa.
Come uno che al suo primo impiego come magazziniere in un'azienda si mette a pianificare di diventare Direttore Generale. E 'sticazzi.
Ma a uno così, a uno che è disposto a impegnarsi per tale traguardo, chi mai direbbe "lascia perdere, sono tutte strozate?" Nessuno, no? Anzi, lo ammirerebbero tutti.
E allora perchè io vengo guardata più spesso che no con qualcosa di molto simile al compatimento?
Poi certo, intendiamoci. La tentazione di dire "mo basta ho lavorato abbastanza" è sempre in agguato dietro l'angolo. Ma tra le altre cose, ho imparato anche che ne vale la pena... in special modo alla luce di quello che sta accadendo ai miei amici.
E soprattutto ho imparato che averlo imparato mi ha dato la passione e anche caparbietà necessaria per poter evitare (finora, perchè il futuro è inconoscibile.......;-) di riferirmi al GG con l'appellativo di "ex" davanti.
Vi avviso che è uno di quei post che so come iniziano ma non ho idea di come finiscano.... perciò regolatevi :-)
Ecco, il punto sono le aspettative.
C'è tutta una generazione di donne che sono cresciute a botte di Principi Azzurri e che si sono fottute la razionalità a forza di sogni irrealizzabili. Stringi stringi, Ely, il tuo concetto è questo, no? E io concordo abbastanza sul principio. Devo averlo anche scritto tempo fa da qualche parte. MA........ Ecco, ci sarebbe un ma.
Dunque la mia esperienza è la seguente.
Io ho sempre sognato l'amore.
Già.
Ricordo perfettamente anche quando è avvenuto che io capissi che era quello che volevo dalla vita. Avrò avuto che so... 11-12 anni. Guardavo la TV coi miei genitori e in tutti i film, anche quelli d'avvetura, polizieschi, thriller... a un certo punto c'era sempre una passione che si accendeva. Una scena o due, mica di più, ma immancabile. E io consideravo questa "intrusione" dell'amore nella storia un una tantum, una componente come un'altra della storia.... e quindi della vita. Una sera invece mi sono detta "Ehi! Ma se uno si sposa, e dopo vive tutta la vita con la persona che ha sposato, vuoi vedere che l'amore non è una roba che ti capita mentre stai facendo altro, ma qualcosa che ti accompagna per sempre???
BUM.
Rivelazione.
Fregata :-)
Da quei giorni di tempo ne è passato.
Ho avuto qualche moroso (ma non cominciavo mai una storia solo "per farmelo" come le mie amiche. Non dico che cercassi consapevolmente l'amore della mia vita, ma... diciamo che non ponevo limiti alla provvidenza....), ho fatto l'università, mi sono anche crogiolata per un po' nell'idea di una folgorante carriera di qualche genere, di diventare famosa, ricca, di successo.... ma alla fine della fiera sognavo comunque il Principe.
Non che volessi fregare il ragazzo a Biancaneve o Ceneretola, intendiamoci.
Io volevo un Principe tutto mio, ad hoc. In comune con quello delle fiabe doveva avere solo una cosa: essere capace di amore eterno.
E a un certo punto ho incontrato il GG in modi e maniere che ho già raccontato.
E lui era davvero un principe, ma sul serio!!
Giovane, gentile, innamorato.
Appassionato, devoto... gentile, disponibile.... serio, impegnato... oh ragazze come si fa a non amare uno così?? Stava tutto il tempo a guardarmi con aria sognante, a dirmi che mi avrebbe amata per sempre, che non poteva fare a meno di me, che ero sua, che era mio... insomma lo sapete. Sarà successo anche a voi.
Come è noto, la storia ha un seguito lieto.... convivenza, matrimonio, due figlioli... solo che nel frattempo..... siamo diventati adulti.
E gli adulti sono razionali, logici, consapevoli, prudenti, senza grilli per la testa e - come dice la Ely - con i piedi per terra. Gli adulti sanno come gira il mondo, no?
Gli adulti, appena smettono di leggerti Cenerentola, ti vengono a raccontare che l'amore eterno non esiste. Che la devozione dura fintantochè conviene. Che l'innnamoramento passa e che il matrimonio è la tomba della passione. Al che una potrebbe anche legittimamente pensare "oh ma che, mi stai prendendo per il culo?" Però non lo pensa mai nessuno. Annuiamo con aria saggia e ci uniformiamo al cinismo post-fiabesco perchè siamo cresciute.
Insomma passiamo senza soluzione di continuità da "ti amerò per tutta la vita come ti amo in questo momento" a "il futuro è inconoscibile" e lo chiamiamo un miglioramento. Crescita. Maturità.
Bene, sapete quale è la mia illuminata risposta a tutto questo?
VAFFANCULO.
Un bel vaffanculo di cuore, ma sentito, ma proprio dal profondo profondo profondo del mio cuoricino.
Personalmente, e questa è la mia propria voce, il mio piccolo contributo alla vita e all'umanità, io non ho ceduto alla razionalità e al cinismo della "realtà".
Oh, sia chiaro, io SONO cresciuta. Sono adulta matura e consapevole.
So che ci sono in giro un sacco di brutture, le ho viste, analizzate, sentite, vissute, odiate.
Non sono certo così ingenua da non conoscere la verità delle cose.
Ma credo ancora nell'amore eterno, nella devozione e nella fedeltà non come dovere ma come desiderio.
Di più: io queste cose le voglio.
Sicchè la mia consapevolezza di donna adulta è la seguente: io credo in queste cose e le voglio e sono disposta se necessario a lottare per esse. Il resto si fotta.
Che dite? Sono Biancaneve? E va bene, che sia.
E non crediate che sia stato facile. In un mondo dove l'amore sta due gradini dietro i soldi e tre dietro il successo professionale, arrivare a una tale conclusione è una bella fatica. Irta di ostacoli, rappresentati soprattutto da altre donne (si sa: siamo le peggiori nemiche di noi stesse), donne magari ferite, disilluse, sole... che irridono a tali desideri chiamandoli futili, assurdi. Chiamandoti donnetta che non sa vivere senza un uomo. Una che "ha bisogno" di un uomo per sentirsi completa. E lo dicono come il peggiore dei crimini. Ebbene io NON ho bisogno di un uomo per sentirmi completa.
Ma non chiederò scusa per essere lieta di averne uno.
E si. Confesso e ammetto. Io non voglio vivere... ma non senza "un" uomo. Senza "il mio" uomo. Quello che ho scelto. Dovrei vergognarmi perchè non vado raccontando in giro che sto meglio da sola? La risposta è sempre quella scritta in maiuscolo qualche riga più sopra.
Avere tali desideri, tali aspettative, è complicato... perchè implica lavoro, un lavoro costante.
Anche questa è una verità che ho imparato a fatica e con fatica.
Perchè certo, al di la di tutto.... è una meta ambiziosa. Parecchio ambiziosa.
Come uno che al suo primo impiego come magazziniere in un'azienda si mette a pianificare di diventare Direttore Generale. E 'sticazzi.
Ma a uno così, a uno che è disposto a impegnarsi per tale traguardo, chi mai direbbe "lascia perdere, sono tutte strozate?" Nessuno, no? Anzi, lo ammirerebbero tutti.
E allora perchè io vengo guardata più spesso che no con qualcosa di molto simile al compatimento?
Poi certo, intendiamoci. La tentazione di dire "mo basta ho lavorato abbastanza" è sempre in agguato dietro l'angolo. Ma tra le altre cose, ho imparato anche che ne vale la pena... in special modo alla luce di quello che sta accadendo ai miei amici.
E soprattutto ho imparato che averlo imparato mi ha dato la passione e anche caparbietà necessaria per poter evitare (finora, perchè il futuro è inconoscibile.......;-) di riferirmi al GG con l'appellativo di "ex" davanti.
giovedì 10 gennaio 2013
COSI' E' LA VITA?
Ragazze, voi siete felici?
Vi prego ditemi che siete felici.
Sono circondata da un mare di infelicità...........
La mia amica Fenice alla fine ha dovuto arrendersi all'evidenza dei fatti, e si sta separando.
Un'altra mia amica, avrebbe dovuto/potuto/voluto (scegliete voi) separarsi anni fa ma ha scelto di non farlo per preservare la famiglia. Lei non lo dice, ma so che non sta bene....
Un'altra mia amica carissima è in crisi personale profonda.
E ovviamente i loro tre mariti..... parimenti sciagurati (anche se bisogna dire... qualcuno se lo merita...).
Vogliamo parlare delle amiche di cortile?
Due su tre non sopportano più il proprio consorte, e dicono che non lo sposerebbero mai oggi, se potessero scegliere.
Storie di tradimenti, menzogne, malafede.
Storie di incomunicabilità, di disinteresse, di mancanza di rispetto.
Bugie. Bugie in ogni dove. Bugie da qualunque parte io mi giri.
E queste sono solo le amiche più care.
Vi risparmio il resto.
E io?
Cosa sono io?
Una privilegiata? Una fortunata? Una "brava"?
O solo un' ingenua?
Una che crede al lieto fine, alla felicità eterna, all'amore incondizionato... si, questo sono.
Anche se guardandomi in giro mi vien da sotterrarmi.
Alle volte mi verrebbe da spalancare le finestre e urlare come una pazza.
Perchè corriamo tutti dietro all'infelicità? Perchè l'essere umano si impegna molto di più per essere derelitto e miserabile piuttosto che il contrario? Perchè ci si crogiola nella disperazione invece di fare di tutto per avere quello che desideriamo, quello che ci fa stare bene? La vita è bella, è meravigliosa!! E soprattutto, è UNA.
Si, una, anche per chi crede all'aldilà, alla vita eterna, al Paradiso, alle 99 vergini e alla pace infinita del Nirvana. Questa è l'unica vita in cui possiamo sperimentare sentimenti, emozioni, piaceri... amore (si, anche quello fisico!) in cui possiamo fare esperienze tangibili.... e invece la sprechiamo.
La sprechiamo perchè al di la di tutto, essere miserabili è molto più facile che essere attivametne felici. Più facile che impegnarsi. Mentire è più facile che dire la verità, che assumersi delle responsabilità, che essere onesti.
Io odio le bugie.
Anche quelle piccole. Ti fottono.
Perdi fiducia, anche per una cazzata, è facilissimo, è velocissimo.
E dopo come vivi senza avere la fiducia di chi ti sta accanto?
O senza avere fiducia in chi ti sta accanto?
La menzogna è subdola, perchè fotte chi la dice e anche chi la ascolta.
Rovina la vita di tutti.
E quando l'infelicità ci sommerge, ci guardiamo disperati l'un l'altro e ci diciamo... eh beh... ormai... cosa vuoi fare....
Che tristezza.
Che grande, infinita, incommensurabile tristezza.
Vi prego ditemi che siete felici.
Sono circondata da un mare di infelicità...........
La mia amica Fenice alla fine ha dovuto arrendersi all'evidenza dei fatti, e si sta separando.
Un'altra mia amica, avrebbe dovuto/potuto/voluto (scegliete voi) separarsi anni fa ma ha scelto di non farlo per preservare la famiglia. Lei non lo dice, ma so che non sta bene....
Un'altra mia amica carissima è in crisi personale profonda.
E ovviamente i loro tre mariti..... parimenti sciagurati (anche se bisogna dire... qualcuno se lo merita...).
Vogliamo parlare delle amiche di cortile?
Due su tre non sopportano più il proprio consorte, e dicono che non lo sposerebbero mai oggi, se potessero scegliere.
Storie di tradimenti, menzogne, malafede.
Storie di incomunicabilità, di disinteresse, di mancanza di rispetto.
Bugie. Bugie in ogni dove. Bugie da qualunque parte io mi giri.
E queste sono solo le amiche più care.
Vi risparmio il resto.
E io?
Cosa sono io?
Una privilegiata? Una fortunata? Una "brava"?
O solo un' ingenua?
Una che crede al lieto fine, alla felicità eterna, all'amore incondizionato... si, questo sono.
Anche se guardandomi in giro mi vien da sotterrarmi.
Alle volte mi verrebbe da spalancare le finestre e urlare come una pazza.
Perchè corriamo tutti dietro all'infelicità? Perchè l'essere umano si impegna molto di più per essere derelitto e miserabile piuttosto che il contrario? Perchè ci si crogiola nella disperazione invece di fare di tutto per avere quello che desideriamo, quello che ci fa stare bene? La vita è bella, è meravigliosa!! E soprattutto, è UNA.
Si, una, anche per chi crede all'aldilà, alla vita eterna, al Paradiso, alle 99 vergini e alla pace infinita del Nirvana. Questa è l'unica vita in cui possiamo sperimentare sentimenti, emozioni, piaceri... amore (si, anche quello fisico!) in cui possiamo fare esperienze tangibili.... e invece la sprechiamo.
La sprechiamo perchè al di la di tutto, essere miserabili è molto più facile che essere attivametne felici. Più facile che impegnarsi. Mentire è più facile che dire la verità, che assumersi delle responsabilità, che essere onesti.
Io odio le bugie.
Anche quelle piccole. Ti fottono.
Perdi fiducia, anche per una cazzata, è facilissimo, è velocissimo.
E dopo come vivi senza avere la fiducia di chi ti sta accanto?
O senza avere fiducia in chi ti sta accanto?
La menzogna è subdola, perchè fotte chi la dice e anche chi la ascolta.
Rovina la vita di tutti.
E quando l'infelicità ci sommerge, ci guardiamo disperati l'un l'altro e ci diciamo... eh beh... ormai... cosa vuoi fare....
Che tristezza.
Che grande, infinita, incommensurabile tristezza.
lunedì 7 gennaio 2013
LA NORMALITA'
... ed eccoci, l'epifania tutte le feste ha portato via (le feste si ma il mio albero di natale no....) ed oggi si torna alla normalità.
Lavoro, scuola, spesa, allenamenti............ cheeee figata.... ehm.
Allora come sono andate le vostre feste?
Le nostre abbastanza bene.
Babbo Natale è stato munifico, il cibo è stato abbondante (sic, amiche dietetiche....) la compagnia è stata buona e Capodanno è stato divertente.
Io, come al solito, sono stata anche un po' preda di umor nero perchè i primi giorni di vacanza ha piovuto e fatto freddo e ridurmi chiusa dentro casa tutto il giorno, come ho avuto modo di dire varie volte, mi fa venire la scabbia.... ma insomma.
A capodanno per la prima volta da molti anni siamo andati ad una vera festa.
Cena + serata danzante.
Wow.
Abbiamo mangiato pessimamente come sempre in queste occasioni, ma la zona adibita a discoteca era carina. Abbiamo ballato, riso e devo dire che quello che si è divertito di più in assoluto è stato il Nin.
Il vero re della festa. Non so se riuscite a vederne le prove qui
Il PG, invece... Che dirvi.
Tutto superfigo, jeans stretti, maglia nera e giacca Armani-style, è stato a bordo pista in posa plastica tutta la sera saettando in giro sguardi truci ma senza muovere un muscolo più dello stretto necessario.... figurarsi ballare.....
Vabbè non facevamo forse così anche noi????
Alla fine il Nin passata l'una ha ceduto le armi... e si è addormentato di schianto dentro la sala da ballo come se fosse stato su un materasso di piume in una stanza insonorizzata. L'infanzia, che meraviglia!!!
E comunque.... BUON ANNO A TUTTI, nehhh?
Lavoro, scuola, spesa, allenamenti............ cheeee figata.... ehm.
Allora come sono andate le vostre feste?
Le nostre abbastanza bene.
Babbo Natale è stato munifico, il cibo è stato abbondante (sic, amiche dietetiche....) la compagnia è stata buona e Capodanno è stato divertente.
Io, come al solito, sono stata anche un po' preda di umor nero perchè i primi giorni di vacanza ha piovuto e fatto freddo e ridurmi chiusa dentro casa tutto il giorno, come ho avuto modo di dire varie volte, mi fa venire la scabbia.... ma insomma.
A capodanno per la prima volta da molti anni siamo andati ad una vera festa.
Cena + serata danzante.
Wow.
Abbiamo mangiato pessimamente come sempre in queste occasioni, ma la zona adibita a discoteca era carina. Abbiamo ballato, riso e devo dire che quello che si è divertito di più in assoluto è stato il Nin.
Il vero re della festa. Non so se riuscite a vederne le prove qui
Il PG, invece... Che dirvi.
Tutto superfigo, jeans stretti, maglia nera e giacca Armani-style, è stato a bordo pista in posa plastica tutta la sera saettando in giro sguardi truci ma senza muovere un muscolo più dello stretto necessario.... figurarsi ballare.....
Vabbè non facevamo forse così anche noi????
Alla fine il Nin passata l'una ha ceduto le armi... e si è addormentato di schianto dentro la sala da ballo come se fosse stato su un materasso di piume in una stanza insonorizzata. L'infanzia, che meraviglia!!!
E comunque.... BUON ANNO A TUTTI, nehhh?
mercoledì 2 gennaio 2013
UNA PICCOLA PRECISAZIONE
Chissà perchè mi vien voglia di fare questa piccola precisazione.
Ci sono persone che leggono il mio blog a cui LVSLP potrebbe non piacere.
Per esempio: potrei raccontarvi che ieri mattina, dopo esserci alzati alle 11 seguito festeggiamenti Sansilvestrini, abbiamo fatto una abbondante colazione\pranzo. Dopodichè potrei raccontarvi che ho passato le seguenti due ore a riordinare la casa post-festività, fare i letti, due bucati e passare aspirapolvere in tutte le stanze. Potrei raccontarvi che il GG, dopo aver quasi riordinato le cose della colazione, ha passato le medesime due ore sul divano col cellulare in mano. Potrei dirvi che la cosa mi ha un po' infastidito, potrei persino spingermi a dire che la cosa mi ha decisamente seccato, ma in questo caso otterrei - oltre che la comprensione delle più, suppongo - due risultati.
Il primo: se il GG legge il blog - e ogni tanto lo fa, o quantomeno lo faceva - nella migliore delle ipotesi potrebbe rimanerci male. In un'ipotesi di media gravità potrebbe essere seccato dal post, e nel peggiore dei casi potrebbe incazzarsi come una pantera, sostenendo che vado raccontando i cazzacci suoi, e peraltro pure esagerando. Ora è ben evidente che se io dovessi scrivere un tale post non sarebbe certo per fare un torto a mio marito, ma semplicemente per esprimere un concetto, una sensazione o un bisogno, che dopotutto è il motivo per il quale, anni fa, decisi di aprire un blog.
Il secondo, ma non certo per importanza, è il seguente.
Ci sono persone, e lo so per certo, che frequentano queste pagine al solo scopo di giudicare.
Persone che - a meno che io non parli esclusivamente di divertenti cazzate - leggono alzando gli occhi al cielo, considerandomi una persona da poco, una sbarbina con scarsa coscienza e consapevolezza, ed a tutti gli effetti nient'altro che una donnetta animata da fini poco chiari (anche se non ho mai capito quali).
Ora, io mi son fatta diversi scrupoli, relativamente a queste persone, nelle scorse settimane.
Perchè al di la di tutto, questo tipo di atteggiamento piacere non me ne fa.
Ma adesso ho pensato che è ora di darci un taglio.
Questa è casa mia, e se decido di condividere determinate cose non sono cazzi che riguardano altri che me.
E se da una parte non ho voglia ne tempo (e francamente mi sentirei veramente una paranoica idiota) di andare a spiare gli IP per verificare dove e quando e quanto queste persone mi leggono, dall'altra ne ho ancora meno di essere sbattuta fuori a calci da casa mia.
Ripeto: questa qui è la mia casa.
Se le cose che leggete qui non vi piacciono, non fate altro che leggere qualcosa d'altro.
Ci sono persone che leggono il mio blog a cui LVSLP potrebbe non piacere.
Per esempio: potrei raccontarvi che ieri mattina, dopo esserci alzati alle 11 seguito festeggiamenti Sansilvestrini, abbiamo fatto una abbondante colazione\pranzo. Dopodichè potrei raccontarvi che ho passato le seguenti due ore a riordinare la casa post-festività, fare i letti, due bucati e passare aspirapolvere in tutte le stanze. Potrei raccontarvi che il GG, dopo aver quasi riordinato le cose della colazione, ha passato le medesime due ore sul divano col cellulare in mano. Potrei dirvi che la cosa mi ha un po' infastidito, potrei persino spingermi a dire che la cosa mi ha decisamente seccato, ma in questo caso otterrei - oltre che la comprensione delle più, suppongo - due risultati.
Il primo: se il GG legge il blog - e ogni tanto lo fa, o quantomeno lo faceva - nella migliore delle ipotesi potrebbe rimanerci male. In un'ipotesi di media gravità potrebbe essere seccato dal post, e nel peggiore dei casi potrebbe incazzarsi come una pantera, sostenendo che vado raccontando i cazzacci suoi, e peraltro pure esagerando. Ora è ben evidente che se io dovessi scrivere un tale post non sarebbe certo per fare un torto a mio marito, ma semplicemente per esprimere un concetto, una sensazione o un bisogno, che dopotutto è il motivo per il quale, anni fa, decisi di aprire un blog.
Il secondo, ma non certo per importanza, è il seguente.
Ci sono persone, e lo so per certo, che frequentano queste pagine al solo scopo di giudicare.
Persone che - a meno che io non parli esclusivamente di divertenti cazzate - leggono alzando gli occhi al cielo, considerandomi una persona da poco, una sbarbina con scarsa coscienza e consapevolezza, ed a tutti gli effetti nient'altro che una donnetta animata da fini poco chiari (anche se non ho mai capito quali).
Ora, io mi son fatta diversi scrupoli, relativamente a queste persone, nelle scorse settimane.
Perchè al di la di tutto, questo tipo di atteggiamento piacere non me ne fa.
Ma adesso ho pensato che è ora di darci un taglio.
Questa è casa mia, e se decido di condividere determinate cose non sono cazzi che riguardano altri che me.
E se da una parte non ho voglia ne tempo (e francamente mi sentirei veramente una paranoica idiota) di andare a spiare gli IP per verificare dove e quando e quanto queste persone mi leggono, dall'altra ne ho ancora meno di essere sbattuta fuori a calci da casa mia.
Ripeto: questa qui è la mia casa.
Se le cose che leggete qui non vi piacciono, non fate altro che leggere qualcosa d'altro.
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