lunedì 19 agosto 2013

CHIUSO PER FERIE

... Finalmente tocca anche a noi!!
Partiamo oggi x la Costa Azzurra.
Baci a tutti, ci sentiamo a settembre!!!!

mercoledì 14 agosto 2013

CONSIDERAZIONI GENERALI

La verità è che non si può educare qualcuno con la permissività.

Da madre, ho imparato questo.

Se un bambino fa una marachella, va punito.
Non con cattiveria o con intenti, diciamo, vendicatori... ma se vogliamo che un tale comportamento non si ripeta, ci sono tre cose fondamentali

1. la spiegazione del perchè una certa cosa non va fatta
2. le conseguenze (nel caso di un bambino: la punizione)
3. L'assunzione di responsabilità da parte del "colpevole"

Se i punti uno e due vengono rispettati e se il bambino è maturo, l'assunzione di responsabilità è il passo conclusivo e fondamentale. Che non avviene senza che si sia passati dai primi due step, e che fa si che la volta dopo sia la persona stessa a fermarsi e dire "no, questo non lo devo fare" e non perchè altrimenti vengo punito, ma perchè è sbagliato.

Che mondo ideale, eh?
Quante volte vi è capitato??
Coi bambini?
E con gli adulti?

Io, da mamma, ho due figli molto diversi.
Il PG è uno da mondo ideale, sempre molto maturo fin da piccolo, è uno che ha sempre capito ed accettato le conseguenze delle sue azioni di buon grado (ora che è adolescente un po' meno, ma conto che sia una fase). Il Nin invece è un panzer , non ne vuol proprio sapere. Va per la sua strada e o lo ferma un muro di cemento, o niente. Non ci sono spiegazioni che tengano. Alle volte mi tocca addirittura allungarli uno scappellotto, contro tutte le mie convinzioni pedagogiche. Che dire, maturerà...

Da donna invece vedo che nella maggior parte dei casi il famoso punto 3 negli adulti è pietosamente carente. Di solito le persone sono abbastanza disposte ad ammettere di aver sbagliato, ma poi l'atteggiamento generale è "si va bene, ho sbagliato, e mo' che dovrei fare, pagarla tutta la vita?"

Perchè nel mondo adulto entrano altri tipi di considerazioni, altre valutazioni.
Non si "punisce" un adulto, non è mica un bambino.
E poi, pensare di "punire" un adulto, sa un po' di vendetta.
Spesso si è restii... uno ha già i suoi problemi, il lavoro, la vita...

E così... Ok, ho sbagliato, ma è passata, ormai..... pietra sopra, suvvia.

Che voglio dire, è anche un atteggiamento con degli aspetti positivi.
Vivere nel passato non è mai una buona idea, e mettere una pietra sopra certe cose passate sovente è garanzia di una certa serenità futura.

Anche se ci sono cose che francamente nn si possono dimenticare e via.
Pensate a un medico che sbaglia. Anche in perfetta buona fede, mica no.
Ma ammazza un paziente.
Ora.... passati i primi momenti di disperazione, quel medico potrà anche farsi una ragione dell'accaduto e andare avanti.
Ma i figli del morto? Dimenticheranno mai?
E il medico, se non capsice perchè e come ha sbagliato, la settimana dopo, vedi se non ammazza un altro!

Perchè la verità, di nuovo, è che se una persona non impara, non cresce, non si rende mano mano più consapevole anche (soprattutto?) grazie ai propri sbagli, allora non c'è proprio verso. I medesimi errori torneranno, ancora e ancora.

E' matematico.
E ogni volta, potrebbero essere più difficili da gestire.

Ci vuole analisi, comprensione, empatia.
Ce lo vedete quel medico, dopo 5-6 mesi, incazzarsi perchè i figli del suo paziente sono ancora li a dirgli che ha ammazzato il loro padre???

Io no.
O meglio, si: ce lo vedo perchè è facile che una tal cosa avvenga.

Ma non è mica giusto.

martedì 13 agosto 2013

IL PUNTO.

Sapete quale è la fregatura di raggiungere il (o il proprio) punto di equilibrio???

E' che il punto di equilibrio è appunto questo: un punto.

E un punto per definizione E' PICCOLO e soprattutto è MONODIMENSIONALE.

Non parlo di qualosa di specifico, parlo in generale.
Ci si lavora tanto in ogni ambito, lavoro, amicizie, famiglia, conciliare questo con quello, andare d'accordo con questo e con quell'altro, ottenere detereminati risultati, e poi ci si fa un gran affidamento, pensando "ehi fico, ci sono, sono al mio putno di equilibrio, e chi mi frega più?"

E poi in realtà ti frega un alito di vento, prova a stare  in equilibrio su un minuscolo punto.

Povero piccolo puntolino che deve reggere il peso del mondo!

E sei li che ci rimurgini sopra dicendoti, nella migliore delle ipotesi, "ma cazzo!" quando ti sovviene magari un proverbio che hai letto da qualche parte.

La vita non è questione di come rimanere asciutti, ma di come danzare sotto il temporale.

Quindi OK.
E' tutto OK
Musica, maestro!


lunedì 12 agosto 2013

CHI BEN COMINICIA.....

In questi giorni ho sempre l'impressione di essere un po' "sospesa".

Non sono in ferie, ma il GG lo è, da oggi, ed in un certo senso è quasi come se lo fossi anche io.
Mi sveglio più tardi la mattina, esco senza frapporre indugi (vedi colazione dei campioni del Nin che ci mette circa 25 minuti, ma mica perchè è lento: perchè mangia come un bove!), torno a casa senza correre... non dico che la trovo in ordine perfetto  e con la cena pronta, ma insomma, le cose si fanno con un filo più di calma.

Stamattina, prima mattina di ferie del GG, verso le 11.00 mi arriva il seguente messaggio da mio figlio grande:

"mamma, oggi pomeriggio papà ed io volevamo andaer a comprare il sacco da allenamento della Decathlon... lo metto in camera mia, vicino alla finestra, non da fastidio a nessuno. Per te non è un problema vero???" Segue interminabile sfilza di bacetti e cuoricni.

Devo solo decidere se è più paraculo lui o suo padre :-)

A mezzogiorno vengo informata che sono tutti al McDonald's.
E io che gli avevo lasciato il sugo della pastasciutta pronta cucinato con tanto amore!!!!
E siccome il Mc è al centro commerciale....... vuoi che quel bell'ometto di mio marito, costantemente in contatto con la sua parte femminile, non faccia due giratine per gli ultimi saldi???

Insomma come dire: cominciamo bene  :-)

Ieri invece il Nin ha ricevuto i primi rudimenti del biciclettamento senza rotelle.
Ad opera del GG naturalmebnte, perchè se aspetta che io gli riesca a correre dietro per insegnargli, va con le rotelle fino alla patente.




Quando non avrà più paura di cadere, andrà come una scheggia!!!!!

venerdì 9 agosto 2013

UN'ESTATE COME TANTE........

Anche se ancora non so per quali strani processi informatico-destinici, ieri sera su FB ho ripescato (anche se loro forse non lo sanno) due ragazzi che avevo conosciuto mille mila anni fa in vacanza a Parigi.

Le vacanze tra la seconda e la terza superiore.

Quelle vacanze che mia nonna non mi perdonò mai, perchè diceva che quando sono tornata non ero più la bambina che era partita. Infatti, non lo ero.

E' stata la vacanza delle prime volte (NO, non quella prima volta che pensate voi, a quella mancava ancora un annetto).

La prima volta che andavo via da sola in età da godermela
La prima volta che mi sono sentita bella
La prima volte che sono stata corteggiata e desiderata... parecchio.

La prima sbronza colossale.

Mamma mia che sbronza!

Eravamo in un college vicino Parigi, un college enorme, che oltre alle vacanze studio di noi ragazzi ospitava gli atleti che partecipavano alle Paralimpiadi che si svolgevano in quei giorni.
Inutile raccontarvi che solenni batoste i nostri amici dotati di tutti gli arti hanno preso sul campetto da basket da improvvisate squadrette di atleti cui ne mancavano almeno uno o due... e che magari facevano le gare di nuoto, o corsa..... non necessariamente di basket.

Insomma com'è come non è alla chiusura dei giochi paralimpici, una sera era stata organizzata una festa ed aveva fatto la sua comparsa un fiume di vino.
E io mi ci ero tuffata gaudente.

Ricordo molte cose, perchè ad un certo punto fu il fisico ad abbandonarmi, mai la mente.

1. stavo su un prato camminando col moroso della settimana, un tale che si chiamava C. e che manco mi piaceva tanto (a me piaceva D., detto Bue, ma di brutto!). La mia compagna di stanza mi ha chiamato dalla finestra della camera, al 3 piano, per chiedermi se le stava bene il trucco. Ora. Ma manco da sobria avrei potuto vedere il suo trucco a tre piani di distanza. Naturalmente, questa circostanza non mi ha sfiorata minimanente, infatti nel vano tentativo di metterla a fuoco ricordo di averle risposto "aspetta, se riesco a stare ferma sui piedi ora te lo dico"

2. Ho questa immagine di me stessa incapace di tenermi in piedi con le mie sole forze trascinata per le braccia, da una parte D. e dall'altra il suo amico Teo. Dietro di noi avvertivo vagamente la presenza di un codazzo di altri amici, alcuni sobri, che partecipavano al mio dolore :-)

3. Teo mi ha assistita molto professionalmente. A quel che ho capito, a lui ed ai suoi amici era capitato già altre volte..... mi ha portata nei bagni del piano dormitori e mi ha invitata a cacciar fuori quello che avevo ingerito, anche minacciandomi di ficcarmele lui, due dita in gola, se non lo avessi fatto io.

4. Al mio assoluto rifiuto di qualsivoglia dito cacciato nella mia gola, ricordo distintamente un sorriso satanico apparire sul suo viso angelico (angelico davvero, lo ricordo con dei lineamenti dolcissimi) e le seguenti parole uscire dalla sua bocca: "ehi M. vieni un po' qui un secondo... hai bevuto? Hai mica voglia di vomitare?"

5. M., 'mbriaco sverso, fa sopallucce, si china davanti a me con la testa nel water e produce... e produce... e produce.... era il pronti-via che mi mancava. Il raccapricciante spettacolo sortì l'effetto che Teo aveva previsto.... e ben presto del vino nel mio stomaco non ci fu più nemmeno l'ombra.

6. Mi fu poi raccontato che M. uscì dal bagno e svoltò l'angolo del corridoio per andare al piano di sopra, nella sua camera. Dopo un attimo i ragazzi fuori dal bagno sentirno un tonfo, si precipitarono a vedere e trovarono M. sdraiato nel corridoio che ronfava beatamente tra i fumi di Bacco.

Dopo aver liberato lo stomaco, sono stata accompagnata a letto e sono caduta in coma per le seguenti 3 ore. Al mio risveglio, la mia compagna di camera - quella che voleva il mio pare sul suo trucco - era a letto che straparlava, in condizioni assai peggiori di quelle che attanagliavano me qualche ora prima. Nel tentativo di farle espellere tossine, la nostra capogruppo le aveva portato del caffè col sale.
Non dimenticherò lo sguardo d'odio comparso nei suoi occhi al primo sorso, e il suo commento serafico: "ma chi è quella gran troia che mi ha messo il sale nel caffè"???

Due parole vanno spese per questa compagna di stanza. G.
Era più piccola di me di un anno, e prima di partire per la vacanza non aveva mai toccato alcol in vita sua. Era una che non si truccava (fino ad allora....) perchè non voleva sembrare "una di quelle". La brava bambina di mamma e papà, timida e impaurita..... che dopo 3 settimane di vacanza, sul treno di ritorno, ho sentito con le mie orecchie cantare a squarciagola "oh che gioia che gioia/esser figlio di troia". Pagherei non so quanto per conoscere i commenti di sua nonna.

Comunque, tra la liberazione nei bagni e la dormita di 3 ore, la mia sbornia si è risolta brillantemente e il giorno dopo avevo solo un vago mal di testa (G. è rimasta tutto il giorno a letto al buio e al silenzio!).

Dal lato sentimentale, quella vacanza lì mi prese un po' la mano.
Come accennavo, era la prma volta che venivo considerata bella e corteggiata.
Ci furono tre diversi abboccamenti in tre settimane (uno dei quali se non ricordo male sul treno di ritorno con quel M. che mi era stato tanto utile qualche sera prima....), ma in realtà io morivo per D.

Alto, statuario, sebbene un anno più giovane di me. Capelli cortissimi, due spalle da giocatore di basket, mascella quadrata, naso dritto ditto. Una cotta da paura.
Io che ascoltavo Claudio Baglioni... D. mi fece conoscere gli U2.
Era l'anno di The Joshua Tree, ma noi ascoltavamo October.
Una ragazza non dimentica certe cose!

Che successe? Tirai la corda, perchè mi sentivo fighissima e non mi era mai successo prima. Lui mi corteggiava, ma io lo mandavo regolarmente a stendere. Si stufò e si mise con un'altra. No, aspettate. Altre due!! Due ragazze stupende, peraltro, di cui solo una mi stava sui maroni :-)

Certo, ci siamo poi rivisti due o tre volte al ritorno, tra settembre e ottobre...... ma ad un certo punto lui è sparito dalla circolazione e non si è mai più fatto vivo. Adolescenti ah ah ah!

E comunque, ben mi sta :-)

Carissimi Teo, Bue, Alvise, Micky...  Silvia, Marta, Valeria, e tuti gli altri il cui ricordo ormai si perde nei fumi del tempo..... erano anni che non ripensavo a quell'estate parigina. Grazie per questo giro sulla giostra dei ricordi.




giovedì 8 agosto 2013

DI MAMME

Uffa, come sono stanca.
Ma no stanca nel senso di affaticata.
Stanca nel senso di stufa.

Mia mamma ultimamente è scatenata.
Ha tenuto tutto luglio il Nin in montagna, con qualche incursione da parte del PG (che stava da mia suocera) che ogni tanto per esigenze organizzative dormiva e mangiava da lei.

E già li... erano continue lamentele perchè non parla, perchè sta di la per conto suo, perchè fa qui fa la fa su fa giu.

Ora in queste due settimane di agosto sono entrambi con lei, il PG solo la mattina, ed è un continuo rimprovero. Ma mica a lui: a me.

E perchè non ha voglia di fare i compiti (che mosca bianca!)
E perchè sta in camera a farsi gli affari suoi (a 13 anni? ma dai, doveva vedere Beautiful con te?)
E perchè parla poco (e che cazzo deve raccontarti?)
E perchè smanetta sul cell (quando non fa i compiti, per sua stessa ammissione, e quindi???)
E poi è sempre stanco (è vacanza ma', non è che lo mando a letto alle 9)
E ha la tosse
E non ubbidisce
Ed è maleducato.........

Che quest'ultima cosa, voglio dire.........
Veramente tante cose si possono dire di PG ma maleducato proprio non me l'ha mai detto nessuno, ne le sue maestre degli anni scorsi, ne i suoi prof, ne i suoi allenatori... anzi: qualche negoziante del quartiere mi ha persino fermato per dirmi quanto beneducato e serio sia!

Per mia mamma, "maleducato" significa semplicemente che non è il bel bambolotto biondo allegro e sorridente che lei vorrebbe, ma un normale adolescente incazzato col mondo e infastidito da tutto. Come siamo stati tutti chi più chi meno (forse lei meno).

E sull'obbedienza... mi permetterei di dire... che le regole ci sono e lui le conosce, e a casa le rispetta.
A casa sua, è compito suo fargliele rispettare: io non sono presente. Dopo aver passato una vita a litigare con sua mamma - mia nonna, che mi teneva durante il giorno - per le stesse cose, ora fa esattamente come faceva lei: mi ammorba la sera quando vado a prendere il Nin palando del PG come se fosse il diavolo personificato e pretendendo che io risolva il problema a distanza.

Poi per carità: non è mica perfetto. Arrogantello lo è.... rispostine piccanti le da.... ma la cosa va trattata al momento: ti risponde male, bene lo punisci e non lo fai uscire. La risposta normalmente è "ma figurati" con allegato sguardo di compatimento come se fossi matta anche solo a pensarlo.

Mah.

L'altro pomeriggio per la questione dello smanettamento sul cellulare mi ha fatto una partaccia indecente, dicendo che io (o noi, non mi ricordo se aveva ricompreso anche mio marito) non siamo in grado di educarlo, che non gli insegnamo i giusti valori ecc ecc ecc.... il tutto davanti al Nin... salvo poi sostener che tanto il Nin non capisce. Certo: è scemo, come potrebbe mai capire a 6 anni?

E non è nemmeno la prima volta.
Tempo fa per esempio una sera il PG entrando in palestra evidentemente non ha visto il Maestro e non l'ha salutato. Lui deve avergli detto qualcosa come "ehi guarda che si saluta" o simili... apriti cielo. Colpa mia che lo tiro su come un delinquente. Testuale.

Quest'inverno una sera per aver solo pensato di uscire non ricordo perchè e lasciare il PG in casa da solo un paio d'orette dopo cena (cosa che al PG proprio non pesa minimamente, anzi!), mi ha risposto che "i figli si gestiscono, non si abbandonano", salvo poi offendersi per la mia risposta non troppo serena e dire che IO non mi rendo conto di quanto pesano le parole e che non capisco che posso essere offensiva.... e far la vittima per giorni.

Razionalmente capisco che sono problemi da poco
Basterebbe lasciarla dire, alla fine basterebbe che mi scivolasse addosso.
Ma veramente è triste quando devi andare a casa di tua mamma come un peso, perchè non sai mai quale sarà la cattiveria del giorno, e soprattutto se sarai così fortunata che tuo figlio in quel momento sarà in bagno.


mercoledì 7 agosto 2013

A CENA


Ieri sera all'ora di cena il GG stava prendendo nonsochè in un cassetto quando il piccolo Bro ci si infila facendo un disastro.

PG: Papà, guarda che c'è dentro il gatto!
Nin: Quale gatto?
GG: quello idiota!!
laPuff: GG!!!! Cosa dici!!!
Nin: ma non è idiota, guardalo... è cooooosì carino......
PG (sguardo sornione): Vabbè Nin, anche tu sei carino...................
Nin: ma no che dici, io non sono carino. Quando avevo 0 anni ero carino. Adesso sono bello!

O_o





venerdì 2 agosto 2013

CARAMBA CHE SORPRESA (CON UNA R)

Ieri è stato il primo giorno di ritorno alla "normalità" anche per i figli.

Per il PG questo significa andare da mia mamma la mattina, fare i compiti, lasciarseli guardare e controllare dalla nonna ("che così se sei li almeno non hai distrazioni, lavori bene, e non mi costringi a incaxx.... e tenerti chiuso dentro casa fino alla partenza per il mare...") e se è tutto a posto, dopo pranzo saltare sull'autobus e tornare a casa per passare il pomeriggio con gli amici.

Dopotutto, è vacanza, no?

Ieri pomeriggio al mio rientro a casa dal lavoro l'ho sentito, il tragitto in bus era andato bene e lui era in un campetto vicino a casa a tirar due calci al pallone insieme ad alcuni amici (di sesso maschile, lo specifico)

Verso le 18.00 mi arriva il seguente messaggio: mamma è successa una roba, ora vengo a casa e ti spiego.

Se viene a casa con un'ora di anticipo sul coprifuoco, "la roba" successa deve essere rilevante.
Gli rispondo  ti sei fatto male, o hai fatto male a qualcuno? perchè è la cosa più grave che mi possa venire in mente.

Dopo due minuti..... no, però forse mi devi venire a prendere....

In sostanza, il campetto in cui erano andati a giocare è proprietà privata, loro non avevano alcun diritto di starci e qualcuno - che se lo becco..... - ha chiamato i carabinieri.

Morale ho dovuto andarmelo a riprendere dalle mani delle forze dell'ordine, un gruppetto sparuto di minorenni allucinati e un gruppo di genitori un po' meno sparuto e parecchio incazzato.

Il campo dove erano entrati è recintato e sono passati da un buco - bello grosso bisogna dirlo -  nella recinzione
Ora, porco qui e porco li.... un buco in una rete NON E' un cancello!!! Ma tra tutti quanti, due dita di cervello per farsi venire un dubbio??????
Il GG ha detto se ci fosse stata una sola ragazza in mezzo a voi questo casino non sarebbe successo.
Una sola Hermione Granger che salvasse la situazione. Invece erano tutti Ron Weasley.

Detto tra noi, una cazzata da poco.
Ma la serata è finita tra predicozzi sullo scegliersi le compagnie, sul non farsi trascinare e sull'importanza di avere un campanello d'allarme nel cervello che suoni al momento giusto.

In realtà i ragazzi coinvolti sono tutti "bravi ragazzi", non c'è nessun potenziale vero pericolo. Superficiali e ingenui, magari, incluso il mio, ma non cattivi. Tranne uno, che davvero non mi piace, e non mi piace nemmeno la famiglia, ma non sembrerebbe comunque un potenziale rischio, è solo uno che non mi piace.

Quando gli ho detto che deve imparare a capire chi è il caso di frequentare e chi no, il PG mi ha confermato che tutti quelli con cui esce non c'è nessuno che fuma, nessuno che beve... qualcuno è stato bocciato ma possiamo considerarlo un reato minore. Io discrimino, mamma, infatti F.B (vero e proprio delinquentello in erba, ndr)  è dalla quarta elementare che non lo frequento più.

Su questo devo dargli ragione.

Entro certi limiti, è anche educativo che sia successo. Finchè le pirlate sono da poco e gli consentono di aggiustare il tiro sul suo comportamento, forse dopotutto non è così negativo.
Io non posso proteggerlo sempre, bisogna che impari a proteggersi da solo.
E lo fa solo sabagliando.

Credo.