martedì 7 ottobre 2014

LA VERITA' DEI LUOGHI COMUNI

Girano su Facebook un sacco di frasette, aforismi, immagini che parlano di come uno non conosce mai le persone fino in fondo, di come pensi che qualuno sia così e invece è cosà, di come le persone si riconoscono nel momento del bisogno.

A me queste cose in linea di massima stanno abbastnza sui maroni, nel senso che a scrivere una bella frase ad effetto son buoni tutti, ma poi viverne il senso è tutta un'altra cosa. Banali luoghi comuni.

Invece ieri ne ho vissuto il senso.

Ho un amico, molto caro, molto intimo e di vecchissima data.
Ultimamente mi sembrava che fosse un po' freddino nei miei confronti, come se esitasse a raccontarmi le cose della sua vita, cosa che in passato non aveva mai fatto, e così senza pudori e senza peli sulla lingua, gli ho chiesto se ci fosse qualcosa che non andava, se avessi fatto o detto qualcosa di male senza rendermene conto.

Ebbene, lui mi ha risposto con le seguenti parole.
Le riporto esattamente perchè non desidero dimenticarle.

Probabilmente un po’ mi sono allontanato da quando avete avuto il vostro momento di crisi, tu e il GG. Xchè, te lo devo dire, quando ti succedono quei momenti, diciamo che (a ragione….) non sei molto lucida, e magari spari un po’ all’impazzata. Poi, rientra il tutto, ed è come se non fosse successo nulla.

Quindi, tradotto... io sto male, e tu te ne vai.
E quando smetto di star male, torni.
Ottimo, grazie. 
Perfetto. Basta saperlo.


Il "momento di crisi" cui si riferisce è quello che racconto nel post del 12 maggio 2014.
Ho pensato a cosa potessi aver detto o fatto, a chi avessi sparato (a parte il GG e me stessa) in quella occasione, quali terribili strali io possa aver rovesciato sulla sua vita. Mi sono confidata, questo è vero, ero amareggiata e stanca e delusa, e anche questo è vero. Magari ero anche momentaneamente andata un filo fuori di testa, per carità, non dico mica di no.
 
Resta il fatto che per qualche motivo, perchè non sa cosa dirmi o cosa fare, perchè ha altro a cui pensare, perchè la sua vita magari è già abbastanza incasinata, perchè si trova in mezzo (è molto amico anche di GG).... lui si "allontana".

Come dire, quando le cosa non vanno come dice lui, ecco che si defila.  
Perchè nello schema delle cose, di base lui deve star comodo e tranquillo.
Forse devo essere già contenta che non mi abbia "massacrata" per far tornare le cose a suo piacimento, come ha fatto con sua (ex) moglie. 

Peraltro, e non è che io voglia la medaglia,  non mi risulta di essermi mai allontanata quando era lui ad essere fuori come un balcone. Anzi, direi proprio il contrario.

Non basta un quarto di secolo di confidenza ed intimità, evidentemente. 

Non è il mio concetto di amicizia. 

Il vostro si?










lunedì 6 ottobre 2014

GONADI I MIEI COGL....

Sabato a pranzo il PG ce l'aveva a morte con Bro, il nostro gatto più giovane,
perché costui, animato da atavica quanto immotivata fame, non lo lasciava in pace continuando a saltargli sulle ginocchia nel tentativo, vano, di rubargli il pollo dal piatto.
Dopo vari sguardi cattivi e sberlettine sul didietro.........






PG: Allora, Bro!! Adesso basta, ti devi levare dai coglioni!




Puff: Ohi PG! Allora! Linguaggio!




PG: ah si si, scusa. Allora Bro, adesso basta! DISAPPROPINQUIATI DALLE MIE GONADI!!!








Convulsioni.
Tante tante convulsioni.











venerdì 3 ottobre 2014

LA FREGATURA DELLE TRILOGIE

No perché io son fatta così
non posso farci niente

quando comincio un libro, non c'è verso, può farmi schifissimo all'ennesima potenza, ma devo vedere come va a finire. Ho finito La Solitudine dei Numeri Primi odiandolo con tutta me stessa, per dire.

Ora a me piace - anche -  la letteratura cosiddetta Yung Adult.
Harry Potter (anche se fa un po' caso a se), Divergent, Hunger Games, Twilight, quel genere li.
I motivi li ho spiegati in un vecchio post e hanno a che fare con la rappresentazione di un mondo che è "come dovrebbe essere" dove amicizia, lealtà, fedeltà, amore, devozione, coraggio non "hanno" ma danno  non "un" ma  il significato alla vita.

Ormai ho fatto outning, non faccio nemmeno più finta di leggerli per tenermi informata e casomai passarli al PG.

Insomma com'è come non è qualche giorno fa il mio e-reader mi propone una trilogia di questo genere, chiamata "The Awakening Series" basata sulla antica mitologia greca.
La cosa mi intriga parecchio, perché la mitologia è, si può dire, il mio primo amore (insieme a Giacomo Leopardi e poi ditemi che non sono una schizofrenica letteraria), quindi acquisto il primo libro della trilogia, Starcrossed. E successivamente avendolo terminato, il secondo, Dreamless. Questa storia delle trilogie è una fregatura!

Dunque c'è questa bellissima ragazza, Helen, che vive sola col padre in una cittadina piccina picciò.
In questa cittadina arriva una famiglia molto numerosa composta da genitori, zii, cugini ecc.... tutti bellissimi e tutti con qualche potere speciale. Una di loro, Cassandra, vede il futuro (essendo l'Oracolo come il nome stesso suggerisce).  Un altro, Hector, è un energumeno gigantesco esperto di lotta corpo a corpo. Helen - discendente di Elena di Troia ed amata da Afrodite -  cozza contro uno di questa famiglia a scuola,  Lukas - discendente di Apollo come i suoi famigliari -  e dopo averlo praticamente odiato a morte per qualche giorno, si innamora perdutamente di lui, ricambiata.
Solo che il destino è contro di loro e non possono stare insieme, così lui per proteggerla e salvarla, la lascia malamente facendole credere che la detesta. Lei si dispera e non solo: è costantemente in pericolo di vita, perchè deve compiere una certa tremenda missione, e mentre  Lukas fa finta di odiarla ma in realtà la segue in silenzio, lei incontra un altro tipo, figone, gentile, amicone-ma-non-solo e inizia ad interrogarsi sulla natura dei propri sentimenti. Vista la situazione pericolosa in cui Helen si trova, ad un bel momento Lukas e quest'altro tipo (Orion, discendente di Enea) pur odiandosi stipulano un traballante accordo per proteggerla. Lei ama Lukas ma passa tutto il suo tempo con Orion e i due diventano vieppù intimi. Sono arrivata a questo punto.

Ora.
Non so quanti di voi abbiano famigliarità con le trame dei titoli citati sopra.
Ma questa storia, semi-divinità greche a parte, non vi pare di averla già sentita???

E nonostante questo, io DEVO sapere come andrà a finire.
DEVO.