martedì 26 febbraio 2013

CERTO CHE...


... la sindrome pre-mestruale è una gran brutta bestia 
da lasciar vagare libera per il salotto, 
cazzo!!!!!!
 

 

domenica 24 febbraio 2013

LA CADUTA DI MENUNPAREC

Questa sarà un po' ardua da spiegare......

Allora, PREMESSA: il Nin ha un gioco di SuperMario e Sonic per DS (DS ereditato, non inorridite.... )
Sonic è un personaggio mutevole che quando indossa l'armatura diventa Metal Sonic.
Solo che lui, giocando, ha sempre capito Menunparec al posto di Metal Sonic.
Pronunciato stretto e veloce, semplicemente sentiva male, no big deal.
Suo padre e suo fratello sono andati avanti mesi e mesi nel tentativo vano di spiegargli che si sbagliava, che il nome non era corretto... ma niente da fare.

Era diventato un tormentone.
Ogni tanto, senza apparente motivo, da uno dei due partiva l'urlo di guerra... Metaaaal Soooniiiiic... al quale rispondeva un indignatissimo Nin, che qualunque cosa stesse facendo, sbottava "si-dice- Menunpareeeeeec". Questo, diciamo tre-quattro volte al giorno nell'ultimo anno.

E quando dico "indignatissimo Nin" intendo proprio sul serio: mani sui fianchi come una lavandaia, sguardo di superiorità, tono querulo e occhi stretti a fessura. Più voce stridula e seccata da far sembrare la signorina Rottermaier una tenera Mary Poppins. Non solo non ammetteva assolutamente che il nome corretto del personaggio fosse quello che dicevano i due Geni di casa, ma neppure siamo mai riusciti a fargli pronunciare le parole... anche con l'inganno, anche dicendogli che erano parole senza significato, niente. Rifiuto totale.

Stamattina ero al Super per la spesa quando mi squilla il telefono.
E' il GG, che mi dice "giorno da segnare sul calendario, ti passo il Nin che deve dirti una cosa"
E subito dopo la vocina del Nin che con gran sicurezza come se non avesse mai fatto altro in vita sua prorompe... "Metaaaal Soniiiiic"

Ohibò, miracolo.
Cosa è successo??
Semplicissimo. Il GG stava giocherellando col suo smartphone stamattina quando gli è venuta un'idea geniale.
Dopo aver fatto l'ennesimo inutile tentativo ("Metaaal Soniiic - "si dice Menumpareeeeec") ha attivato la funzione di ricerca internet e ha pronunciato "metal sonic" nel microfono. Il telefono ha risposto "sto cercando metal sonic" e subito dopo ha sputato fuori foto su foto di "menumparec".

- Allora, Nin? Vedi, eh? Vedi che si dice Metal Sonic?
Il Nin ha sgranato gli occhi
Ha taciuto sbalordito per un minuto intero (probabilmente maledicendo se stesso per essersi fatto inesorabilmente fregare!)
Poi si è avvicinato al GG timido timido e ha detto "papà lo sai come si chiama Sonic quando mette l'armatura? Si chiama Metal Sonic"..... E qui è partita la telefonata alla sottoscritta.
Il GG è un po' pesto - si, però mio figlio crede più a internet che a me - ma tutto è bene quel che finisce bene.

A pranzo.
- Nin, dì bene allora alla mamma come si chiama Sonic con l'armatura?
- (sorrisino timido) eeeeeeeeeee.... si chiama Metal Sonic!!!
Ridacchia.... si impensierisce..... sorride.... ci pensa..... cogita e pondera attentamente... e poi....

- Sai mamma i signori del mio DS non lo sannovmica che si chiama Metal Sonic. No no, si sbagliano. Loro dicono Menumparec!!!!!!
O_o

Nella sua testolina di cinquenne, direi che ha salvato capra e cavoli.
Ma il GG si sta ancora riprendendo da un attacco convulsivo piuttosto serio.



Per la cronaca, se inserite menunparec nella ricerca di google, esce una specie di pomodoro con una sega in mano che divide a metà un cartello con scritto "parec" sopra. Mah!

venerdì 22 febbraio 2013

FAMILY IS FAMILY

Domani ci sarà il pranzo di compleanno di questa persona:


Vorrei tanto poteri dire che è la mia nonna Adelaide, ma purtroppo non lo è.
E' sua cugina, in realtà, e sta per compiere 94 anni.

Questa foto ha una storia: era la fotografia che la zia aveva mandato al suo fidanzato che era in guerra. Lui l'aveva appesa all'armadietto e... con quelle tettone in bella vista (conservate peraltro intatte fino ad oggi... e senza un filo di cellulite... no, parliamone!) ..... tutti i commilitoni dello zio facevano la fila per andare a "trovarlo" mentre lui si cambiava e buttare un'occhio all'immagine.. così come per sbaglio.....

La famiglia di mia mamma è fatta di donne estremamente longeve. Zia Ida 94, la nonna se n'è andata a 92, e la mamma di Zia Ida (nonchè zia di mia nonna) ha visto ben 101 primavere. Perciò il dna mi fa ben sperare....

E pensare che mia nonna era sicura che sarebbe morta giovane... per una questione di superstizione, sapete.. la sua mamma era morta a 24 anni (l'epidemia di spagnola del '18) e il suo papà a 42. Cifre invertite, poteva essere un caso? Direi di no, quantomeno non per una persona nata nel 1916... così si era convinta che a lei sarebbe toccato tra i 24 e i 42 anni. E invece ha vissuto più del doppio, e ha fatto in tempo a diventare bisnonna. Due volte!

Noi la prendevamo sempre in giro, povera nonna, perchè era una donna piuttosto pessimista e con sempre la sensazione di qualche catastrofe in agguato.... ma se ci penso, ha avuto una vita proprio complicata....

Non ha quasi conosciuto la mamma e ha perso il papà nella prima adolescenza, non senza aver conosciuto (e a quanto pare odiato) un certo numero di matrigne, una delle quali le ha dato un fratellastro di cui lei non ha MAI parlato a nessuno finchè ha vissuto. Poi la vita con la famiglia della zia, (ed è per questo che lei ed Ida erano più sorelle che cugine) che non è stata tra le più agevoli.... poi la guerra, la prigionia del marito, mio nonno Abele.... per metà del tempo ha davvero vissuto in condizioni di continua emergenza. Gli anni in cui si è forgiato il suo carattere, soprattutto.

Sono sicura che dovunque sia, domani si farà due belle risate - finalmente rilassata!!! - a vedere la famiglia riunita attorno a questa sua cugina/sorella, augurandole di festeggiare ancora almeno una decina di compleanni... e visti i precedenti chissà che non sia davvero così!!

Eccola, la nonna Adelaide, con la sua bicicletta e l'abito a pois nel 1942


E qui con il suo fidanzato, il nonno Abele, in una data sicuramente precedente al 1939




Bel colpo, nonna... per una alta un metro e mezzo - la sua eredità per me, oltre alle tettone :-) - guarda che pezzo di giovanotto che ti sei scelta e presa!!!!!!! Ora che ci penso..... anche questa è una cosa che abbiamo in comune :-)

mercoledì 20 febbraio 2013

DI PUZZETTE

Ieri pomeriggio in farmacia, dopo l'allenamento di Judo.
Io in coda, il Nin seduto su una sedia di emergenza con fare moribondo.

Dopo qualche minuto soavi effluvi si spandono per tutto il locale provocando spasmi convulsivi a tutti i vecchietti in attesa del proprio turno.

Ovviamente... fingo la più assoluta indifferenza fischiettando amabilmente con lo sguardo improvvisamente ineluttabilmente attratto dallo scaffale dei prodotti per celiaci.

Compro, pago, usciamo.

"oh amore mio, ti scappa la cacca vero?
"no no, non mi scappa"
"ma.. tutta quella puzza??"
"eh mamma mi sembrava che mi scappasse ma era solo una scoreggia"
"ahehm, amore, si.. ecco, a questo proposito.... ecco quando siamo in giro sarebbe meglio non scorreggiare come un indemoniato..... non fa bello, tutte le persone poi sentono la tua puzza...."
"eh ma mamma..... io l'ho fatta e dopo mi sono sentito subito molto meglio..."

Della serie, che stramazzino pure al suolo, volete mettere il sollievo?????
Ecco.
O_o

domenica 17 febbraio 2013

QUANDO SCAPPA SCAPPA!

Venerdì, attorno alle 13.
La Puff sta tornando a casa in metro.
SMS.

"Mamma aiuto ho combinato un casino"

Sudori freddi.

 "Che hai fatto?"

"Ho fatto talmente tanta cacca che non riesco più a farla andare giù..."

Opporc..... ecchemmiseria.....

"Bè insomma... usa lo spazzolino e falla scendere... diamine"
"E' troppo dura"
"E che hai cagato, macigni? Attrezzati!!"

Dopodichè inizio a ricevere messaggi deliranti sul tono di "ommamma che schifo" e "c'è tutta l'acqua marrone" o anche "non puoi capire che puzza".

Ora vi lascio immaginare con quale lieta disposizione d'animo io mi sia incamminata verso casa....
Il PG viene ad aprire la porta con espressione indecifrabile.
Tento, speranzosa ... "mi stavi prendendo in giro, vero? dimmi che scherzavi..."
La risposta mi leva anche quel filo sottile sottile di speranza "vai a vedere..."

Vado a vedere.
E da qui in avanti, vi risparmio, che è meglio!



venerdì 15 febbraio 2013

CREPE

Quando qualcosa si rompe hai un bell'aggiustare!

Un vaso o un bicchiere, per esempio.... li puoi riparare, con cura e attenzione, puoi incollarli con estrema e massima attenzione fino a che le crepine non si vedano più, fino a che a gaurdarlo magari  nemmeno ti accorgi che fino a poco prima era in mille pezzi.

Ma rimarrà sempre più fragile di qualcosa che non si è mai rotto.
Non debole, intendiamoci bene. Mai debole.
Anzi c'è caso che la riparazione renda la struttura più forte, più coriacea e resistente.


Ma più incline alla fragilità, come quando una goccia d'acqua filtra da un bicchiere di vetro che apparentemente è riparato in maniera perfetta.

E anche il sole quando ci batte sopra... il riflesso risulta un po' strano, un po' distorto.

giovedì 14 febbraio 2013

SAN VALENTINO






Auguri a tutti gli innamorati... 
giovani e vecchi, 
uomini e donne, 
omo ed etero, fidanzati, 
sposati, divorziati o single, 
animali e umani, grandi e piccoli, 
bianchi, neri, gialli o rossi.


... e un  bacio speciale al mio Nin che (per ora), è l'unico che abbia fatto gli auguri a me... :-)

mercoledì 13 febbraio 2013

PAGELLA

Vabbè diciamolo subito... la pagella del PG non è uno splendore.
Risente dell'inizio piuttosto zoppicante di questo anno scolastico, e del cambio di due professori che hanno influito negativamente su tutto il programma.

Il mio costante "tenerlo sotto" sta però dando i suoi bravi frutti, diciamo che da dicembre in avanti - una volta recuperate le lacune lasciate a ottobre-novembre, le cose si stanno mettendo piuttosto bene.

Così gli ho parlato piuttosto serenamente, seriamente ma senza sgridarlo, perchè mi pareva meglio premiare l'impegno di questi ultimi mesi piuttosto che punire quello che è mancato 3-4 mesi fa.

Lui, che dire, ha sempre l'aria saggia di chi capisce...... e speriamo davvero che sia così.
Dopotutto, cresce.
Anche se, ahimè, non è ancora ora di lasciarlo camminare completamente con le sue gambe.

E oggi ho iscritto il Nin alla prima elementare.

Altro giro altro regalo, siore e siori.
Venghino, venghino numerosi!!!

A-I-U-T-O.

domenica 10 febbraio 2013

LEZIONI DI BUONE MANIERE

Qualche giorno fa il Nin è tornato dall'asilo lamentandosi che alcuni bambini lo prendono in giro.

Nin: ecco, vedi mamma....Pinco, Pallino e Pallina mi dicono che io sono una femmina!
Puff: Una femmina?? Ma come!
Nin: si si dicono così, ma io non sono una femmina, vedi guarda (fa per calarsi le braghe): ho il pisello
Puff: ehhh si si, lo so che sei un maschio, metti via l'attrezzatura! Ma come mai dicono che sei una femmina?
Nin: perchè uso il rosa e il viola quando faccio dei disegni!
Puff: Ehhh vabbè ma dai... scherzano... è solo per giocare, non dicono mica davvero...
Nin (afflitto): si si, eccome!!

Alla conversazione assiste il PG, che decide inopinatamente di intervenire.

PG: Frate, te lo dico io come devi fare a farli smettere: menali!
Nin (viso rischiarato da un sorriso di sollievo e da un'improvvisa ritrovata attenzione): li meno?
Puff: PG, ma insomma, no!! che gli dici!! Non si menano i bambini!!!
PG: Senti tu gli dici le cose da mamma, io gli dico le cose da fratello maggiore. Ora è il mio turno. Chi sono quelli che ti sfottono, frate?
Nin: Pinco, Pallino e Pallina dei verdi.
PG: ecco, allora, Pallina è una femmina e non la puoi menare, la puoi solo insultare...
(Puff: o_O)
... invece Pinco e Pallino li meni proprio, dopo che li hai suonati a dovere vedrai che non ti sfottono più. Tu li prendi così e così, fai questo e quell'altro, li rivolti di su e di giù.....

E via di questo passo per un bel 5 minuti.
Dopo questa illuminata lezione, il Nin rimane in camera a disegnare, e la sottoscritta madre perplessa dalla cucina lo sente canticchiare.... "iooo li menooooo Pinco e Pallinooooo li menoooo di bruuuuutttoooooooo gli doooo un saaaacco di botteeeeeeee"

E mentre già mi immagino bambini insanguinati e titoli di giornale, la soluzione a questo spinoso problema si para innanzi ai miei pensieri improvvisa ed inaspettata.

Puff: PG, facciamo così. Tu dai pure le tue lezioni a tuo fratello. Ma se la MaestraC. mi convoca in seguito a fatti di sangue avvenuti in salone, pigli su e ci vai tu a spiegarle il come e il perchè, io non ne voglio sapere niente. OK??

Incassato l' OK del figlio maggiore, la qui presente Puff-Pilato può tornare in soave beatitudine ad occcuparsi della cena. Del resto, chi è che ha detto lasciate che i pargoli si arrangino da soli ?

Che dite? non era proprio così, la frase?
Vabbè.......








mercoledì 6 febbraio 2013

SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN...



- Lo sai mamma, c'erano tre porcellini che costruivano la loro casa...

- Ahh si? Sul serio?

- Si. Quello grassottello ha fatto la casa di mattoni e cemento (e fin qui...), quello grassone come un pallone ha fatto la casa di legno (e fin qui....) invece quello grasso un pochino, insomma quello un po' grassino ma non troppo, quello li insomma... lui ha fatto la casa di carne!

- O_o

venerdì 1 febbraio 2013

TORNIAMO ALLA NORMALITA'.

Le mie amiche si sdililnquiscono tutte quando accenno al fatto che il GG, durante la giornata, mi manda spesso sms o messaggi skype con le faccine innamorate con gli occhietti a cuore, o quelle che mandano bacini o cuoricini di vario tipo genere e dimensione.

E' proprio una cosa carina!! Non solo le mie amiche sospirano con aria da Biancaneve-che-sogna-il-Principe- alla-finestra... piace moltissimissimo anche a me.

Però se un marito manda bacini alla moglie... e lo stesso fa con le sue vecchie amiche... colle sue amiche nuove... vecchie colleghe... nuove colleghe.... insomma tutte le gonnelle che gli si parano innanzi??

- Che viene a dire - spierebbe a questo punto Salvo Montalbano, commissario di polizia -  che mi stai contando? Che stu cristianu si corca tutte le fimmine che gli passano allato?? E chiossà tutte inzemmula??

- Ma quando mai, dottori!! - risponderebbe allora Fazio -  Che va a pensare! Il picciotto omo di saldi principi è! Pensavo solo che così la so' mogliere, a conti finiti, fa la figura di parere solo una gaddrina come tante in mezzo tutte l'artre gaddrinazze.

Qui, sicuro come l'alba ad est, interverebbe Mimì Augello, noto dongiovanni vigatese, che si offrirebbe subito di consolare la mogliere-gaddrina, povirazza, offrendo quei servigi che picciotte e moglieri di mezza Sicilia tanto conoscono e apprezzano.

Il Commissario - che delle avventure del suo vice sinne catafutte e anzi gli stanno anche un poco sui cabbasisi -  talierebbe storto Mimì, macari santiando, ringrazierebbe Fazio, e si susirebbe per annarsene a passiare a ripa di mare, pensando. O più probabilmente per andare alla trattoria San Calogero, dove si cucina il pisce come il pisce stisso addomanna d'essere cucinato, a farsi una sontuosa porzione di qualunque cosa.


SPIEGAZIONE: NO, E' CHE STO LEGGENDO CAMILLERI....



ABBRACCIO.

Manu se n'è andata un'ora dopo che ho finito di scrivere il post precedente.
Le lascio qui il mio abbraccio, una poesia di Sant'Agostino che ho ascoltato per la prima volta proprio il giorno in cui l'abbiamo salutata.


La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.

Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.