mercoledì 25 gennaio 2017
DI NATALE, BEFANE E TATTOO
Spiego un attimo, perché ci tengo, a seguito ultimo commento del nostro Vedettone su questo post.
Dunque il Ric al momento ha tre tatuaggi.
Gli ho consigliato ora di darsi una calmata (lui ne farebbe due all'anno, uno per il compleanno e uno per Natale) perché un tatuaggio è qualcosa che deve avere un significato per la vita, ci sono persone che tatuano nomi (come lui) o date significative ecc.... e quindi non è bello che entro i 20 anni abbia esaurito i posti tatuabili.... eventualmente volesse imprimere qualche avvenimento futuro importante.
Al momento ne ha tre:
il nome di suo fratello sul braccio
la parola "entanglement" sulla pancia
ed ora, un lupo sul tricipite destro.
No, non gli ho impedito di farlo a causa della débâcle scolastica perché sono sempre stata convinta che Natale deve restare Natale. Non ho mai approvato i genitori che dicono a un bambino che se fanno i cattivi Babbo Natale non arriva. Quanto può essere cattivo un bambino? magari non obbedisce volentieri? magari fa qualche capriccio? Eh sant'Iddio, sono bambini. Li punisci (e io lo faccio!) quando l'episodio avviene e per l'amor del cielo lasciagli tranquillo il Natale!!!! Lo aspettano tutto l'anno, voglio dire, quanto devono essere cattivi per rovinarglielo? Ora lo so che Ric non è più un bambino da un bel pezzo, ma mi sono mantenuta fedele a questa linea.
Conosco una persona che ha un bambino di 3 anni che è un santo. Ma un santo vero. Educato, carino, simpatico, non rogna, non brontola. Quest'estate siamo andati una sera a cena insieme, e il bimbo è stato educato e composto a tavola. Certo ogni tanto scendeva dalla sua sedia e veniva a interagire col Nin, ma non ha disturbato nessuno, non ha scorrazzato, non ha gridato, insomma... un modello. La sua mamma alla fine della cena non gli ha comprato il gelato perché si era comportato male (non avrebbe dovuto alzarsi per niente). Questa stessa mamma ha messo nella calza della befana alcune caramelle e del carbone, e poi lo ha sbandierato ai quattro venti con frasi tipo "ehhh si, è arrivato anche il carbone perché sei stato monello, vero?" Vi devo spiegare il visino avvilito?
Ecco a me queste cose agghiacciano davvero. Mi spiace dirlo perché questa mamma è una persona di famiglia, però sul serio... come fai? Con un figlio così, poi, nemmeno avessi dato alla luce Attila l'Unno (e ce ne sono, eh, mica no!). Diciamo che un pochino me lo aspettavo, fin da quando ha partorito, giacchè è stata giorni e giorni senza fare o ricevere telefonate (di congratulazioni, mica di lavoro) perché, sai, ha partorito, è stanca, non può parlare. E qui, vi devo spiegare il mio visino basito?
E quindi niente.
Il Ric ha subito la sua punizione (non uscire, non allenarsi, niente morosa, niente capodanno) ma non sono stati intaccati i regali di Natale. Quindi, si è tatuato.
martedì 24 gennaio 2017
DIPARTIRE O NON DIPARTIRE...
Prendo spunto dalla Rachele per proporvi - solo ai più coraggiosi di voi - un giochino che sembra un po' macabro ma che alla fine è piuttosto divertente.
Se per infinita sfiga del mondo intero, dipartissimo prematuramente verso gli azzurri pascoli del cielo ... come sarebbe il nostro necrologio??
Io ci ho pensato su un pochino ed ecco il mio:
E' mancata all'affetto dei suoi cari la Puffola, madre affezionata e amorevole, ma purtroppo semi-isterica e moglie devota ed appassionata. Di lei si ricordano gli improbabili tentativi culinari, l'ineluttabile disorganizzazione, l' incrollabile fiducia nel prossimo e nel futuro, e la convinzione che l'amore conta sempre e comunque più di tutto. Ci mancheranno i suoi vestiti un po' troppo colorati e scollati, i suoi capelli sempre arruffati e la sua anima infinitamente nerd. Conosceva a memoria Harry Potter e Via col Vento e non aveva mai deciso quale genere musicale preferisse.
Aspetto i vostri nei commenti :-D
Se per infinita sfiga del mondo intero, dipartissimo prematuramente verso gli azzurri pascoli del cielo ... come sarebbe il nostro necrologio??
Io ci ho pensato su un pochino ed ecco il mio:
E' mancata all'affetto dei suoi cari la Puffola, madre affezionata e amorevole, ma purtroppo semi-isterica e moglie devota ed appassionata. Di lei si ricordano gli improbabili tentativi culinari, l'ineluttabile disorganizzazione, l' incrollabile fiducia nel prossimo e nel futuro, e la convinzione che l'amore conta sempre e comunque più di tutto. Ci mancheranno i suoi vestiti un po' troppo colorati e scollati, i suoi capelli sempre arruffati e la sua anima infinitamente nerd. Conosceva a memoria Harry Potter e Via col Vento e non aveva mai deciso quale genere musicale preferisse.
Aspetto i vostri nei commenti :-D
lunedì 23 gennaio 2017
BUONA LA SECONDA
Lo so che sono successe tante cose in questi giorni che meriterebbero attenzione. Ma onestamente del terremoto non c'è nulla che si possa dire e di Trump ancora non me la sento di parlare: ogni volta che ci provo le mani volano sulla tastiera in una maniera che rischia di farmi trovare in men che non si dica dentro un bunker della CIA a mangiare pane e vermi e cacare in un angolo. Magari quando sarò un po' meno emotiva....
Quindi oggi parliamo del Ric, che ha ripreso ad allenarsi (ma non moltissimo) e ieri ha fatto la sua seconda gara. Che per fortuna è andata meglio della prima. Aveva un solo incontro che è durato abbastanza poco, ha vinto per sottomissione il che significa che il suo avversario si è arreso non potendo più far nulla per liberarsi dalla sua leva al braccio. La disciplina non era MMA ma una cosa di cui non conoscevo l'esistenza che si chiama grapling: solo lotta a terra, qualcosa a metà tra la lotta greco-romana ed il judo. Molto meno spettacolare da vedere, ma l'assenza di pugni in faccia come mamma non posso che vederla di buonissimo occhio.
Ric non era "carico" come la volta scorsa.
Secondo me si è mantenuto diciamo fuori dalle aspettative per via di come era andata l'altra volta: se fosse successo qualcosa almeno non ci sarebbe rimasto un po' meno male. E poi forse si è trattenuto un po'. Il suo allenatore infatti lo ha notato: gli ha detto che "gli si vedeva lo scazzo" lontano un miglio. Ric ha detto che ha combattuto male e che avrebbe potuto vincere in metà del tempo: non so cosa pretendesse di fare, visto e considerato che l'incontro è durato 45 secondi in tutto (ma a me sono sembrati molti di più, mentre guardavo)
Alla fine dell'incontro sono andata a congratularmi (il Nin gli è saltato al collo, era entusiasta e ha fatto un tifo scatenato) e ho assistito al veloce breefing post-match tra lui e l'allenatore: una serie di mezze parole miste a gesti esplicativi di cui non sono riuscita ad afferrare nemmeno il senso generale. L'importante è che si capiscano loro.
Speriamo che sia l'inizio di una serie di belle vittorie (che per inciso danno crediti per la maturità) e che lui si metta finalmente tranquillo tra sport, studio e morosa. Le potenzialità ci sono, speriamo che cominci davvero ad usarle tutte.
venerdì 13 gennaio 2017
RITORNO ALLA NORMALITA'
Sono stata un po' assente ultimamente, ma sto seguendo un altro progettino di cui alcuni di voi sono già parzialmente al corrente, e che mi ha assorbito più tempo del previsto.
Soprattutto perché non pensavo di portarlo avanti, in realtà.
Ma, come direbbe mio figlio, mi sono presa bene.
La prima settimana di vita normale dopo le vacanze è trascorsa senza particolari scossoni. Il GG in trasferta danese ha complicato un po' le cose con la sua assenza, ma chi sono io per lamentarmi?
A Riccardo è stato dato l'ultimatum definitivo: o rimedi tutte le materie che hai entro il tempo a disposizione per il recupero (mediamente entro fine mese) o il 1 di febbraio ti aspetta il tornio. E non voglio più occuparmi della cosa. Che facesse quello che preferisce. Dice che rimedia. Però è anche vero che lo dice sempre. Ha visto la morosa un paio di volte ma non ha ancora ripreso gli allenamenti.
Il Nin invece ha ripreso sia rugby che circo, e devo ammettere che con questo freddo vederlo uscire di casa in pantaloncini è un tantino strano. Ieri sera mi ha telefonato il suo allenatore di rugby, un omone gigantesco dal nome sconosciuto che tutti chiamano Baffo. "Senti, lo so che tuo figlio è un guerriero vikingo - mi ha detto - ma stasera fammi la cortesia mettigli un paio di pantaloni lunghi che col terreno gelato se placca si scortica le ginocchia". Mi pare ragionevole.
Mi sono anche un (bel) po arrabbiata con il resto della squadra perché nella prima settimana ci siamo allenati in 3. Tutti gli altri (pseudo?) malati. Ora è vero che c'è in giro l'influenza e tutti i soliti malanni di stagione, ma vi pare possibile che siano malati in 10 su 13? A me, francamente, no. Qualcuno va bene, ma così, no. Altrimenti sarebbero 5 su 15 anche a scuola o a circo, no? Il discorso è che li spaventa il freddo. E anche che tanti, e io penso soprattutto genitori, non hanno capito che se frequenti uno sport di squadra hai una responsabilità anche nei confronti dei compagni: se tu non vai, tutti i tuoi compagni ne risentono. Lo stesso vale per le partite: se la squadra si presenta in 5/6 atleti (si gioca in 8) ne risentono tutti. E invece c'é sempre qualcuno che aveva altri impegni cazzi e mazzi.
NON VA BENE!
E nello svolgimento delle mie ufficiali funzioni di accompagnatrice (!!) ho intenzione di metterlo bene bene in chiaro alla prima occasione. Certo, non appena li vedo... e se va così mi sa che andiamo ad aprile.
Vabbè.
Per il resto tutto bene, il ritorno alla routine è sempre in qualche modo piacevole, come un riscivolare nella normalità... tranne per il fatto che, naturalmente, sono a dieta stretta.
Soprattutto perché non pensavo di portarlo avanti, in realtà.
Ma, come direbbe mio figlio, mi sono presa bene.
La prima settimana di vita normale dopo le vacanze è trascorsa senza particolari scossoni. Il GG in trasferta danese ha complicato un po' le cose con la sua assenza, ma chi sono io per lamentarmi?
A Riccardo è stato dato l'ultimatum definitivo: o rimedi tutte le materie che hai entro il tempo a disposizione per il recupero (mediamente entro fine mese) o il 1 di febbraio ti aspetta il tornio. E non voglio più occuparmi della cosa. Che facesse quello che preferisce. Dice che rimedia. Però è anche vero che lo dice sempre. Ha visto la morosa un paio di volte ma non ha ancora ripreso gli allenamenti.
Il Nin invece ha ripreso sia rugby che circo, e devo ammettere che con questo freddo vederlo uscire di casa in pantaloncini è un tantino strano. Ieri sera mi ha telefonato il suo allenatore di rugby, un omone gigantesco dal nome sconosciuto che tutti chiamano Baffo. "Senti, lo so che tuo figlio è un guerriero vikingo - mi ha detto - ma stasera fammi la cortesia mettigli un paio di pantaloni lunghi che col terreno gelato se placca si scortica le ginocchia". Mi pare ragionevole.
Mi sono anche un (bel) po arrabbiata con il resto della squadra perché nella prima settimana ci siamo allenati in 3. Tutti gli altri (pseudo?) malati. Ora è vero che c'è in giro l'influenza e tutti i soliti malanni di stagione, ma vi pare possibile che siano malati in 10 su 13? A me, francamente, no. Qualcuno va bene, ma così, no. Altrimenti sarebbero 5 su 15 anche a scuola o a circo, no? Il discorso è che li spaventa il freddo. E anche che tanti, e io penso soprattutto genitori, non hanno capito che se frequenti uno sport di squadra hai una responsabilità anche nei confronti dei compagni: se tu non vai, tutti i tuoi compagni ne risentono. Lo stesso vale per le partite: se la squadra si presenta in 5/6 atleti (si gioca in 8) ne risentono tutti. E invece c'é sempre qualcuno che aveva altri impegni cazzi e mazzi.
NON VA BENE!
E nello svolgimento delle mie ufficiali funzioni di accompagnatrice (!!) ho intenzione di metterlo bene bene in chiaro alla prima occasione. Certo, non appena li vedo... e se va così mi sa che andiamo ad aprile.
Vabbè.
Per il resto tutto bene, il ritorno alla routine è sempre in qualche modo piacevole, come un riscivolare nella normalità... tranne per il fatto che, naturalmente, sono a dieta stretta.
lunedì 9 gennaio 2017
DI REGALI MOLTO APPREZZATI!
Ebbene, ieri sera ho ricevuto il mio sospirato regalo, come vi raccontavo qui
E' improprio chiamarlo regalo: diciamo piuttosto una sorpresa.
Ebbene, non posso per motivi di decenza scendere troppo nei dettagli, sappiate solo che il mio favoloso marito ieri ha realizzato una delle mie fantasie e sogni ricorrenti.
Mi attendeva in camera da letto indossando un kilt di tartan.
E non aggiungo altro!
**Nota: mi rendo conto che la maggior parte dei miei lettori non capiranno il perché del mio entusiasmo (tolte quelle due o tre....), ma per me la Scozia è una passione totale, da sempre, da quando ero piccola, non sono ancora riuscita ad andarci ma con un po' di fortuna, forse a primavera... quindi ... uaoooooooooooo!
giovedì 5 gennaio 2017
POST SEMISERIO SULLA FOLLIA DI CERTO FANDOM
Il 2017 non prevedo che mi porterà ad aumentare la mia età interiore.
Sixteen-inside sono e sixteen-inside conto di restare.
In qualità di adolescente interiore, frequento alcuni gruppi di fan della mia saga/serie televisiva preferita (al momento) ovvero, come tutti sanno, Outlander. Gruppi che riguardano questo argomento credo che ce ne siano qualche migliaio. Ne ho identificati due o tre che mi parevano simpatici, e uno molto serio, molto ufficiale... ma in realtà avevo cominciato a seguirli essenzialmente per tenere d'occhio i link delle puntate in streaming e le novità sulla produzione. Un mese fa una ragazza appartenente a uno di questi è "fuoriuscita" e ha creato un gruppo nuovo, invitando solo alcune (selezionatissime ahahahahah) persone. Perchè ve lo devo dire: c'è in giro della gente che sta VERAMENTE MALE, ma MOLTO MOLTO PEGGIO di me!!!!!
Noi, in questo gruppo nuovo, siamo molto (ed esclusivamente!) goliardiche, ci deliziamo nel commentare sagacemente (per non dire trucidamente) le foto dei belloni della serie, con particolare interesse alle immagini in cui compaiono in kilt, o seminudi, o magari con quel paio di pantaloncini da corsa che, diamine, tra le pieghe lasciano intuire la presenza di un Sacro Bastone di entità rilevante. Si fa per ridere, solo ed esclusivamente per ridere.
Negli altri gruppi, o almeno in alcuni di questi, invece, regna una cattiveria che non avrei mai potuto immaginare, se non l'avessi vista coi miei occhi. L'attore innanzitutto sembra venir accomunato, quando non proprio confuso, con il personaggio che interpreta e gli vengono appiccicati gli attributi televisivi. Ad esempio, Se Jamie ama Claire, allora Sam DEVE amare Cait, non c'è proprio storia. E' così e basta. Spuntano due foto dove loro ridacchiano insieme o si tengono abbracciati e bum! parte il delirio. Ho visto toto-data per il giorno del loro (immaginario, ovviamente) matrimonio e qualcuna ha addirittura combinato le foto dei due per vedere il possibile aspetto dei futuri figlioli. E fin qui, oddio, è un po' inquietante, ma siamo ancora nel tranquillo.
Certo poi uno dice: se pubblichi, ti esponi. E' vero. Però lo facciamo tutti. Io pubblico foto che mi sbaciuzzo mio marito e tutti a farmi gli occhietti a forma di cuore. Questa pubblica foto di spalle, in lontananza, in mezzo ai fumi dei fuochi d'artificio di fine anno, di qualcuno che potrebbe, forse, con un po' di fantasia, esser il suo moroso-famoso-manzo-scozzese e prende della puttana arrivista.
C'è qualcosa che non va. Ma decisamente!
L'ultima è di ieri: compare una foto di lei sulle piste da sci.
Ci credete che qualcuno si è preso la briga di ingrandire la foto per vedere chi c'era nel riflesso degli occhiali da sole?
No ma davvero, fatevi una vita.
Fatevi una vita vostra invece di provare a vivere quella di qualcun altro, e ricordatevi che stiamo parlando di una persona, non di un personaggio televisivo, una persona che magari vi sembra di conoscere perchè lo stalkerate virtualmente dalla mattina alla sera alla ricerca di foto, notizie, gossip, ma che comunque NON è il vostro vicino di casa, è un tale - che per sua fortuna è molto figo - che non vedrete mai e non conoscerete mai di persona se non, a dir proprio che vi va di lusso, per il tempo di un autografo.
Io non so nemmeno come definirle, queste cose.
Davvero ci sono persone convinte di poter... non so, in qualche modo condizionare la vita dei propri beniamini televisivi? Pensano che la vita di un personaggio famoso appartenga ai fan e non a lui, solo perchè è famoso? Si dimenticano che è fatto di carne ed ossa e non solo di carta e cellulosa? A questo siamo arrivati, che la vita virtuale di un divo televisivo è più importante della nostra vita reale e quotidiana? Qualcosa è andato storto, ultimamente, mi sa.
Che poi per carità, i fan pazzi ci sono sempre stati.
Vedi John Lennon, per dire.
Però ormai tutto è alla portata di tutti, tutti sanno tutto di tutti, io non mi sono mossa da Milano, ma se volessi potrei dirvi dove trascorrono le vacanze praticamente tutti gli attori che mi piacciono, ma anche musicisti, giornalisti, politici (no di questi non me ne piace nessuno!).
Quanti Mark David Chapman ci saranno in giro che attendono solo il momento giusto?
Sixteen-inside sono e sixteen-inside conto di restare.
In qualità di adolescente interiore, frequento alcuni gruppi di fan della mia saga/serie televisiva preferita (al momento) ovvero, come tutti sanno, Outlander. Gruppi che riguardano questo argomento credo che ce ne siano qualche migliaio. Ne ho identificati due o tre che mi parevano simpatici, e uno molto serio, molto ufficiale... ma in realtà avevo cominciato a seguirli essenzialmente per tenere d'occhio i link delle puntate in streaming e le novità sulla produzione. Un mese fa una ragazza appartenente a uno di questi è "fuoriuscita" e ha creato un gruppo nuovo, invitando solo alcune (selezionatissime ahahahahah) persone. Perchè ve lo devo dire: c'è in giro della gente che sta VERAMENTE MALE, ma MOLTO MOLTO PEGGIO di me!!!!!
Noi, in questo gruppo nuovo, siamo molto (ed esclusivamente!) goliardiche, ci deliziamo nel commentare sagacemente (per non dire trucidamente) le foto dei belloni della serie, con particolare interesse alle immagini in cui compaiono in kilt, o seminudi, o magari con quel paio di pantaloncini da corsa che, diamine, tra le pieghe lasciano intuire la presenza di un Sacro Bastone di entità rilevante. Si fa per ridere, solo ed esclusivamente per ridere.
Negli altri gruppi, o almeno in alcuni di questi, invece, regna una cattiveria che non avrei mai potuto immaginare, se non l'avessi vista coi miei occhi. L'attore innanzitutto sembra venir accomunato, quando non proprio confuso, con il personaggio che interpreta e gli vengono appiccicati gli attributi televisivi. Ad esempio, Se Jamie ama Claire, allora Sam DEVE amare Cait, non c'è proprio storia. E' così e basta. Spuntano due foto dove loro ridacchiano insieme o si tengono abbracciati e bum! parte il delirio. Ho visto toto-data per il giorno del loro (immaginario, ovviamente) matrimonio e qualcuna ha addirittura combinato le foto dei due per vedere il possibile aspetto dei futuri figlioli. E fin qui, oddio, è un po' inquietante, ma siamo ancora nel tranquillo.
Peccato che però il nostro Sam abbia, a quanto pare, una morosa che non è affatto quella che le fan
più scatenate vorrebbero. E' una ragazza bionda, semi-sconosciuta, che fa l'attrice, molto molto carina, bionda, occhioni, gambe lunghe, beata lei.
Io non vi posso spiegare gli insulti che questa povera Crista (si fa per dire, ovviamente, dato il gran
manzo scozzese |
bel manzo scozzese che si è trovata!) deve leggere sui social quotidianamente. Una cosa pazzesca. Qualunque cosa pubblichi (sui SUOI account di Istagram e Twitter, beninteso, non su quelli di qualcun altro) sono palate di merda sulla testa. Cose pesanti, che arrivano anche a mettere in dubbio la sua integrità di persona che, voglio dire, io non la conosco e magari è la peggio stronza del mondo, ma mica lo puoi stabilire guardando una foto di lei in casa sua che decora l'albero di natale!
Certo poi uno dice: se pubblichi, ti esponi. E' vero. Però lo facciamo tutti. Io pubblico foto che mi sbaciuzzo mio marito e tutti a farmi gli occhietti a forma di cuore. Questa pubblica foto di spalle, in lontananza, in mezzo ai fumi dei fuochi d'artificio di fine anno, di qualcuno che potrebbe, forse, con un po' di fantasia, esser il suo moroso-famoso-manzo-scozzese e prende della puttana arrivista.
C'è qualcosa che non va. Ma decisamente!
L'ultima è di ieri: compare una foto di lei sulle piste da sci.
Ci credete che qualcuno si è preso la briga di ingrandire la foto per vedere chi c'era nel riflesso degli occhiali da sole?
No ma davvero, fatevi una vita.
Fatevi una vita vostra invece di provare a vivere quella di qualcun altro, e ricordatevi che stiamo parlando di una persona, non di un personaggio televisivo, una persona che magari vi sembra di conoscere perchè lo stalkerate virtualmente dalla mattina alla sera alla ricerca di foto, notizie, gossip, ma che comunque NON è il vostro vicino di casa, è un tale - che per sua fortuna è molto figo - che non vedrete mai e non conoscerete mai di persona se non, a dir proprio che vi va di lusso, per il tempo di un autografo.
Io non so nemmeno come definirle, queste cose.
Davvero ci sono persone convinte di poter... non so, in qualche modo condizionare la vita dei propri beniamini televisivi? Pensano che la vita di un personaggio famoso appartenga ai fan e non a lui, solo perchè è famoso? Si dimenticano che è fatto di carne ed ossa e non solo di carta e cellulosa? A questo siamo arrivati, che la vita virtuale di un divo televisivo è più importante della nostra vita reale e quotidiana? Qualcosa è andato storto, ultimamente, mi sa.
Che poi per carità, i fan pazzi ci sono sempre stati.
Vedi John Lennon, per dire.
Però ormai tutto è alla portata di tutti, tutti sanno tutto di tutti, io non mi sono mossa da Milano, ma se volessi potrei dirvi dove trascorrono le vacanze praticamente tutti gli attori che mi piacciono, ma anche musicisti, giornalisti, politici (no di questi non me ne piace nessuno!).
Quanti Mark David Chapman ci saranno in giro che attendono solo il momento giusto?
mercoledì 4 gennaio 2017
DI CAMPER E MATTONCINI LEGO
Metti che un giorno decidi di scrivere un blog e dopo un po' inizi a fare amicizie via web.
Metti che incontri virtualmente diverse persone molto carine ed interessanti che scrivono a loro volta dei blog e che, com'è come non è, ti par di conoscerle da una vita pur non avendole mai viste.
Metti che una di queste persone sia una giovane expat con una marea di figlioli, un bel marito e un camper.
Metti che questa giovane expat si trovi, un bel giorno, a passare dalle tue parti (più o meno...) durante uno dei suoi chilometrici spostamenti tra casa, genitori, amici.
Ecco, vuoi mica che non ci si faccia una visitina a una bella mostra e una pizza?? Che gli expat, si sa, a tutto possono rinunciare ma alla pizza fatta come si deve, mai!
E si, è ufficiale, la nostra Angolo il 30 dicembre scorso è venuta a trovarmi con tutta la sua tribù!
Che, non ci credete??
E invece è vero, guardate qui!!!
Una ragazza stupenda, molto più giovane di me e alta due volte che dio la benedica (mica vero che sembri più vecchia, scemetta!) con un sorriso contagioso e un piglio pratico che mi fa morire di invidia! Siamo andati tutti, lei io due mariti e 4 figli, a vedere la mostra The Art of the Briks, un'esposizione di sculture fatte coi mattoncini Lego. Pensate che abbiamo avuto mezzo problema? Con tutti quei bambini? Macchè! Ce li siamo pure mischiati per scopi economici ahahah!
I suoi figlioli meriterebbero un post a parte. Bellissimi, meravigliosi, biondi con gli occhioni spalancati, simpaticissimi ed educatissimi, persino il Francese che ha solo 1 anno non ha fatto una piega tutto il giorno, un turista nato, praticamente un santo!
Devo dirlo però: il soprannome di Belva non si adatta affatto alla bambolina bionda che mi ha portata in giro (lei a me) per mano tutto il santo giorno. E' una specie di Barbie in miniatura, magrina piccina che parla come una quindicenne e con dei lineamente così delicati e sottili che hai quasi paura a toccarla... Vitellino invece è perfetto, essendo più grande di sua sorella che ha un anno in più! Riccioli d'oro e occhioni azzurri, guancette paffute ancora da infante e tanta di quella energia che vorrei averne io la metà. Anche un quarto.
Abbiamo passato una giornata splendida, la mostra era bellissima ed è piaciuta molto anche ai bambini che hanno corso avanti e indietro facendosi fotografare con le sculture più belle (lo scheletro di t-rex ha vinto su tutto, penso). Poi due passi a piedi e sosta in pizzeria, i bambini (e non solo loro) erano affamati!!!! Il Francese è rimasto molto affascinato dal fuoco del forno a legna, a tal punto che mi ha allegramente sbausciato tutta la guancia per l'emozione, e il Nin penso non abbia mai mangiato così tanto e così in fretta in tutta la sua vita! Un piatto di pasta che avrebbe messo in difficoltà il GG!!
Dopo i bagordi altri due passi giusto per far finta di smaltire, un buon caffè, e poi purtroppo via, al camper per la partenza. I saluti sono stati piuttosto lunghi perchè non paghi della giornata il Vitellino e il Nin hanno preso a rotolarsi nella ghiaia del parcheggio e la Bambolina (no, NON la chiamerò Belva!) continuava a fare fuori e dentro il camper per farci vedere cose che stavano all'interno ma che non potevano assolutamente passare inosservate.
Alla fine ci siamo salutati verso metà pomeriggio, non senza rammarico e con la promessa di rifarlo presto, se ci fosse l'occasione.
Angolo, ci conto, neh?
Metti che incontri virtualmente diverse persone molto carine ed interessanti che scrivono a loro volta dei blog e che, com'è come non è, ti par di conoscerle da una vita pur non avendole mai viste.
Metti che una di queste persone sia una giovane expat con una marea di figlioli, un bel marito e un camper.
Metti che questa giovane expat si trovi, un bel giorno, a passare dalle tue parti (più o meno...) durante uno dei suoi chilometrici spostamenti tra casa, genitori, amici.
Ecco, vuoi mica che non ci si faccia una visitina a una bella mostra e una pizza?? Che gli expat, si sa, a tutto possono rinunciare ma alla pizza fatta come si deve, mai!
E si, è ufficiale, la nostra Angolo il 30 dicembre scorso è venuta a trovarmi con tutta la sua tribù!
Che, non ci credete??
E invece è vero, guardate qui!!!
Una ragazza stupenda, molto più giovane di me e alta due volte che dio la benedica (mica vero che sembri più vecchia, scemetta!) con un sorriso contagioso e un piglio pratico che mi fa morire di invidia! Siamo andati tutti, lei io due mariti e 4 figli, a vedere la mostra The Art of the Briks, un'esposizione di sculture fatte coi mattoncini Lego. Pensate che abbiamo avuto mezzo problema? Con tutti quei bambini? Macchè! Ce li siamo pure mischiati per scopi economici ahahah!
I suoi figlioli meriterebbero un post a parte. Bellissimi, meravigliosi, biondi con gli occhioni spalancati, simpaticissimi ed educatissimi, persino il Francese che ha solo 1 anno non ha fatto una piega tutto il giorno, un turista nato, praticamente un santo!
Devo dirlo però: il soprannome di Belva non si adatta affatto alla bambolina bionda che mi ha portata in giro (lei a me) per mano tutto il santo giorno. E' una specie di Barbie in miniatura, magrina piccina che parla come una quindicenne e con dei lineamente così delicati e sottili che hai quasi paura a toccarla... Vitellino invece è perfetto, essendo più grande di sua sorella che ha un anno in più! Riccioli d'oro e occhioni azzurri, guancette paffute ancora da infante e tanta di quella energia che vorrei averne io la metà. Anche un quarto.
Abbiamo passato una giornata splendida, la mostra era bellissima ed è piaciuta molto anche ai bambini che hanno corso avanti e indietro facendosi fotografare con le sculture più belle (lo scheletro di t-rex ha vinto su tutto, penso). Poi due passi a piedi e sosta in pizzeria, i bambini (e non solo loro) erano affamati!!!! Il Francese è rimasto molto affascinato dal fuoco del forno a legna, a tal punto che mi ha allegramente sbausciato tutta la guancia per l'emozione, e il Nin penso non abbia mai mangiato così tanto e così in fretta in tutta la sua vita! Un piatto di pasta che avrebbe messo in difficoltà il GG!!
Dopo i bagordi altri due passi giusto per far finta di smaltire, un buon caffè, e poi purtroppo via, al camper per la partenza. I saluti sono stati piuttosto lunghi perchè non paghi della giornata il Vitellino e il Nin hanno preso a rotolarsi nella ghiaia del parcheggio e la Bambolina (no, NON la chiamerò Belva!) continuava a fare fuori e dentro il camper per farci vedere cose che stavano all'interno ma che non potevano assolutamente passare inosservate.
Alla fine ci siamo salutati verso metà pomeriggio, non senza rammarico e con la promessa di rifarlo presto, se ci fosse l'occasione.
Angolo, ci conto, neh?
martedì 3 gennaio 2017
ANNO NUOVO VITA VECCHIA.
Benritrovati tutti e buon anno!!!
Devo dire che a parte un singolo giorno - di cui ci sarà presto ampio e dettagliato resoconto anche fotografico :-) - queste sono state probabilmente le vacanze più pallose di sempre!
Il 22 è finita la scuola, il 23 mattina il Nin aveva la febbre, il 24 era sotto antibiotico pronti via. Ma cazzo, saranno due anni che non si piglia manco un raffreddore... ma proprio a Natale?? Vabbè, lui non è uno che accusa gran che, ma comunque ho dovuto tenerlo in casa.
Il marito, poverino, ha avuto il raffreddore, capite... va bene, un forte raffreddore... senza nemmeno una linea di febbre ma diamine, era moribondo. Dopo mezza giornata si aggirava per casa come un fantasma sbuffando e imprecando, dopo una giornata intera pronunciava frasi sconnesse del calibro di "non guarirò mai" e "sono preoccupato per la mia salute". Anche lui chiuso in casa per giorni, umore pessimo e - se posso aggiungere - niente sesso.
il Ric meriterebbe un post a parte, il primo trimestre scolastico si è concluso veramente male e il 22 dicembre gli ho detto che lo avrei ritirato da scuola, che si trovasse un lavoro, perché perde tempo non impara niente e io mi son rotta di farmi prendere per il culo. Lui ha sostenuto che vuole continuare a studiare, e io gli ho risposto che se vuole veramente lo deve dimostrare: gli studi se li paga, quindi che si trovasse comunque un lavoro. Se vuole fare il mantenuto, allora i risultati devono essere eccellenti. Se ha intenzione di restare a scuola e penzolare continuamente tra il 5 e il 6- allora che si arrangiasse. Le vacanze sono state all'insegna di ciò: studi si, studi no, cerchi lavoretti, discuti, litiga, ri-discuti. Una rottura di cazzo che non vi posso spiegare ma qui o si fa la storia o si muore. Consegnato in casa per castigo, ha saltato pure la sera di capodanno. E' andato a letto alle 22 e si è rifiutato di brindare con noi. Beh. Pace.
Da parte mia, sono stata acciaccaticcia - un po' di raffreddore e tosse - ma per il momento ho schivato il peggio. Sono stata abbastanza di cattivo umore tutto il tempo, stravaccata sul divano in pigiama senza niente da fare a parte i mestieri, oh che gran divertimento. Si, ci siam visti gran film, si abbiamo anche mangiato bene (e questo per il mio umore è una aggravante), ma tra una malattia e una discussione col figlio non posso proprio dire di essermele godute, queste ferie. Senza parlare poi di un epico litigio con mia madre la mattina del 31 che me li ha veramente fatti girare forte ma forte forte forte. Ah, e abbiamo pure perso l'apparecchio dei denti del Nin. Ma vaffanculo. #mainagioia.
Eh, che devo dirvi, mi spiace, il primo post del 2017 è una lagna.
Vedrò di rifarmi col secondo :-)
Ancora auguri a tutti.
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