E' un po' che medito questo post, non so bene cosa ne uscirà.
E' che mi rendo conto ogni giorno di più che per quanto facciamo, per quanto acquisiamo forza, consapevolezza, impegno, la nostra vita... ecco, la nostra vita non è nelle nostre mani.
Prendo spunto da un fatto capitato ieri sera.
Il PG è caduto in cortile, una caduta come ne ha fatte 1000 altre. Solo che risalendo a casa, ha cominciato a non stare bene. Mal di testa, nausea, vomito... ci siamo preoccupati e l'abbiamo portato al pronto soccorso. Fortunatamente non sembra fosse niente, solo una forte botta senza conseguenze, ma... ecco, ieri sera la mia vita avrebbe potuto cambiare radicalmente.
E non importa quello che io ho detto o fatto o capito o imparato negli ultimi (quasi) 40 anni, se si fosse fatto male tutto questo sarebbe non solo passato in secondo piano, ma addirittura svanito nel nulla. Tutti i piani, i progetti, le congetture che ho fatto per il mio futuro (e per quello della mia famiglia) che senso hanno se basta un inciampo, un inutile, minuscolo sassolino sul marciapiede per azzerare tutto da un momento all'altro?
Che senso ha programmarsi la vita?
Che senso ha credere di poterla in qualche modo dirigere, indirizzare, modellare?
Che senso ha vivere per un futuro che potrebbe non esserci?
E credetemi, non lo dico perchè il mio bambino si è fatto male e io sono mezzo morta dalla paura.
Viviamo per il presente.
Godiamoci il qui-e-adesso, che è tutto quello che abbiamo.
Tiriamo fuori i bicchieri di cristallo per i pranzi di tutti i giorni, non conserviamo nulla per le occasioni speciali.
O meglio... facciamo che sia ogni giorno una occasione speciale.
Condivido in pieno ogni parola.
RispondiEliminaIo do' un senso a ciò che ci accade, ma non penso che possiamo controllare tutto.
Possiamo fare del nostro meglio oggi, ogni giorno, far sentire amato chi ci circonda, chi incontriamo per un secondo...rendere speciale ogni giorno perchè ogni giorno è un dono.
Ma null'altro.
"Ad ogni giorno basta la sua pena" dice il Vangelo.
Ciao, grazie per la tua visita, e felice di conoscerti!
RispondiEliminaHo scritto un post praticamente identico diversi mesi fa.
La difficoltà è solo ricordarsi di questa cosa quotidianamente. Dopo un po' si tende a dimenticarselo purtroppo.
Hai ragione. Io me lo dico e ridico con una certa periodicità... ma ancora.... :(
RispondiEliminaCiao puffola!
RispondiEliminaeccomi qui da te ora.
che sacrosanta verità che hai scritto...solo che come si fa a non programmare?come si fa a vivere serenamente senza pensare al domani?io non ci riesco...
parole sacrosante, ma spesso questa frenesia che caratterizza i nostri giorni, il dare tutto e tutti per scontato, il volere sempre quello che non si ha invece di apprezzare maggiormente quello che abbiamo, rende questa cosa difficilissima
RispondiEliminaperò fa bene leggerla nero su bianco di tanto in tanto, quindi mia cara grazie per questo post! :)
@Anatroccola: si, vero? E' impossibile. Ma io non dico di non programmarsi niente... cioè le ferie, le cose da fare, certo. Mettere in cantiere progetti è il motore che fa procedere la vita. Dico però di non essere orientati solo a quello. Io lo vedo con l'educazione dei bambini. Si fanno cose, si educano in modo che "un domani" siano così invece che cosà, che facciano questo invece che quello, che da grandi capiscano X, Y e Z... e a volte ci si dimentica che sono bambini qui e ora, e che questi momenti non torneranno. Boh. Devo ammettere che sono un po' confusa.
RispondiElimina"PONI ATTENZIONE AL MOMENTO PRESENTE" dice Maestro Yoda. E che la forza sia con noi :D