mercoledì 22 febbraio 2012

Elliott

Quando ero piccola, come tutte le bambine della mia generazione, andai al cinema a vedere E.T.
Era il 1982 ed io avevo l'età del protagonista.

Quello che mi lasciò basita, ma veramente basita del film non fu tanto l'arrivo di un extraterrestre simpatico e rotondo sul nostro pianeta (cosa che trovavo assolutamente plausibile) ne' che questo esserino stringesse un legame simbiotico con un bambino per lui completamente alieno (cosa che trovavo francamente inevitabile) ma il fatto che la mamma di Elliott, credendolo malato, lo avesse lasciato a casa da solo e fosse andata a lavorare a cuor leggero, facendo solo una telefonatina di controllo durante la mattina. Telefonata durante la quale, cosa ancora più destabilizzante,  Elliott per sbrigarsi ad andare a vedere cosa stesse combinando E.T., aveva finto di dover correre a vomitare. E la mamma non si era affatto precipitata a casa come un fulmine per assistere il suo bimbo sofferente.

Inconcepibile, per me, in un epoca in cui mia nonna abitava attraversata la strada e io non venivo lasciata sola manco per idea nemmeno se sana, figuriamoci ammalata.

Ed inconcepibile per me lo è stato per lungo tempo.
Fino a stamattina.

Fino a stamattina, perchè ufficialmente, da stamattina, ho anche io il mio piccolo Elliott personale.

Ieri il PG si è svegliato con la febbre e un po' di nausea.
Conoscendo i suoi incontenibili contorcimenti di stomaco quando si becca un virus di qualche tipo, non me la sono sentita di lasciarlo solo e sono stata a casa.

Ma la nausea è durata lo spazio di qualche ora, e così oggi sono in ufficio.
Lui a casa.

Speriamo bene...

11 commenti:

  1. L'incredibile,
    sembra impossibile,
    è sempre qualcosa di molto personale
    che non necessariamente
    ha a che fare con il male ...

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  2. Sicuramente lo starai chiamando mooooolto spesso per sapere come va quindi oh, al limite torni al volo. ma vedrai che non ci sarà bisogno :-*

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  3. La prima volta che sono stata lasciata sola in casa avevo undici anni. Preparai una torta per fare una sorpresa ai miei genitori ma dimenticai il lievito: stavo per bruciare casa :)
    Bello E.T.!

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  4. Vedrai che è tutto ok. I miei uscivano la sera e mi mollavano mio fratello. Io avevo 9 anni e lui 1 anno. Non ho mai fatto disastri. Forse. :-)

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  5. E. T., mi faceva "paura" da morire ma non riuscivo a non guardarlo..
    Tuttavia, il messaggio di Spielberg è proprio quello di non avere paura di chi è diverso da te,a volte dovremmo avere più paura di chi è più simile a noi...credo.
    Per il PG, dargli un antibiotico.
    Un abbraccio, Edo

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  6. si sarà divertito come un pazzo... e avrà fato varie prove allo specchio per risultare credibile, domani mattina, come malato e nauseato.

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  7. e come è andata alla fine? bene immagino...o almeno spero :)

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  8. in effetti non sarei andata a lavorare... ma ne riparliamo fra tre anni :)
    raffaella
    P.S. ma ora come sta?

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  9. In questo momento anche a me sembrerebbe inconcepibile avendo una bimba di 2 anni e mezzo ma...mai dire mai...se penso che i miei genitori nel week end capitava lavorassero e mia madre ogni tanto mi lasciava a casa da sola a quell'età con l'ordine di: non aprire a nessuno nemmeno se conoscevo o fosse stato il postino. Rispondere al telefono ma riattaccare subito se non fossero stati loro!!!

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