Conversazione delirante tra me, il PG e il Nin domenica sera a cena.
Prendevo un po' in giro il PG perchè tra sabato e domenica non è mai uscito con la morosa, preferendo goliardie tra maschi.
Puff: Ma con K. tutto bene, siete sempre insieme?
PG: sisi perchè?
Puff: beh non la vedi mai... bisogna che glie lo ricordi, che sei sempre il suo moroso... sennò povera come fa a capire???
PG: si capisce, si capisce..... (ommmmmmm, ndP)
Nin: Eh si, PG... se non la vedi mai dopo lei si stuferà di essere la tua fidanzata!
Mi giro stupefatta verso il Nin, al che lui rincara:
Nin: Le fidanzate sono così, se non le porti mai a spasso poi si stufano!
Stai a vedere che ci da lezioni di vita di coppia a tutti quanti!!!!!!!!!
lunedì 25 novembre 2013
SHE HULK
*** prima che i soliti inutili commentatori anonimi si scatenino, questo post NON parla di mio marito
(e trovo già molto triste il sentirmi in dovere di precisarlo qui, che sono in casa mia) ***
Io dico che prima di tutto, prima di agire,prima di parlare,finanche prima di respirare
certe persone dovrebbero imparare a distinguere gli amici dai nemici.
E prima ancora di questo, ad assumersi le proprie responsabilità invece che scegliere di scaricarle fuori da se stessi, perchè hanno "un momento di grande dolore" o stanno "attraversando un periodo difficile" come se fosse la panacea di tutti i mali.
Ah beh, se è stato un momento di dolore, allora fai pure, che problema vuoi che ci sia, tanto io sono un tocco di legno.... accomodati, ti passo la scure?
Perchè, io non ce li ho mai dei momenti di dolore?
Io non attraverso mai momenti difficili?
E mai, ma dico MAI mi sono permessa di andare da qualcuno che non fossi io stessa ad incolparlo dei cazzi miei, piccoli o grandi che fossero.
E mo' mi sono un po' rotta i coglioni di fare da bersaglio a tutti i frustrati teste di minchia che non sanno gestire la propria vita.
E che cazzo.
La razionalità, la consapevolezza, il mettersi nei panni degli altri, la calma, la riflessione, il buon senso, tutte cose meravigliose. Tutte giuste. Tutte imprescindibili, a mio modo di vedere, se una persona vuole vivere serenamente ed essere "giusta".
Ma quando un tale atteggiamento ti si rivolge contro, allora no.
Allora basta. Allora ci vuole Hulk. Perchè con certe persone molto probabilmente e molto semplicemente, non val la pena di spendere tempo ed energie.
Peccato averlo già fatto, e indietro non si torna.
E tanti cari saluti al post precedente.
La verità?
La verità è che sono solo delusa e triste.
venerdì 22 novembre 2013
SULLA RABBIA
A volte mi sento come un'alcolista.
Quando hai problemi col bere, puoi stare lontano dalla bottiglia per un mese, un anno o 20 anni... sei sempre un alcolista.
Ti basta un niente per ricascarci dentro con tutte le scarpe.
E' un po' come camminare sul ciglio di un precipizio.
Guardi giù, e nei giorni buoni quel passo di distanza dal baratro ti fa sentire senti fiero di riuscire a dirigere i tuoi passi con saggezza e mantenerti in una zona sicura. Nei giorni cattivi, la distanza che ti separa dalla disastrosa caduta ti sembra così piccola e fragile che ti domandi come farai a mantenerti saldo fino alla fine dei tuoi giorni.
Io so che donna sono.
So anche che donna voglio essere.
E so che donna potrei diventare se non dirigessi i miei passi con saggezza.
La rabbia, più di tutto quella mi spaventa.
Odio la rabbia.
Con tutte le mie forze la detesto perchè trasforma le persone in mostri dal viso deforme e dagli occhi cattivi, ruba i sentimenti e le emozioni positive, inacidisce tutto quello che tocca e che tocchi. Fa sparire 99 cose buone davanti a 1 non buona, quella che la provoca.
Anche se sembra giustificata o quanto meno giustificabile (mai giusta!), anche se sembra che arrabbiarsi sia legittimo anche se ci sembra di avere tutte le ragoni del mondo....non saremo puniti per la nostra rabbia, saremo puniti dalla nostra rabbia (proverbio orientale)
Ho imparato a non arrabbiarmi in determinate circostanze.
Dalle pià banali, alle più critiche.
Dalle più facili alle più dolorose, il mio primo impulso è quello di mettermi nei panni dell'altra persona e capire, prima (e possibilmente invece) di esplodere
Buonista, mi chiama il GG - e purtroppo lo dice come una critica.
Forse non sa di aver beneficiato tanto, di questo "buonismo".
Se avessi lasciato negli scorsi anni (e nell'ultimo) che la paura, il dolore, la preoccupazione, l'incredulità si trasformassero in rabbia, avrei distrutto tutto, raso tutto al suolo.
Sarei stata molto più devastante di un esercito di colleghe in marcia.
Nella mia testa c'è che se dobbiamo trarre sempre il buono anche dove sembra proprio non esserci, il mio buono è questo. Anche se a volte è difficile.
Ma purtroppo ancora non riesco ancora a farlo col PG.
Santo cielo, quel ragazzino a volte mi manda al manicomio.
E questo mi addolora moltissimo.
E mi fa capire una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che il viaggio, la ricerca, la crescita non sono mai finiti.
Non siamo mai arrivati, non saremo mai arrivati.
Quando hai problemi col bere, puoi stare lontano dalla bottiglia per un mese, un anno o 20 anni... sei sempre un alcolista.
Ti basta un niente per ricascarci dentro con tutte le scarpe.
E' un po' come camminare sul ciglio di un precipizio.
Guardi giù, e nei giorni buoni quel passo di distanza dal baratro ti fa sentire senti fiero di riuscire a dirigere i tuoi passi con saggezza e mantenerti in una zona sicura. Nei giorni cattivi, la distanza che ti separa dalla disastrosa caduta ti sembra così piccola e fragile che ti domandi come farai a mantenerti saldo fino alla fine dei tuoi giorni.
Io so che donna sono.
So anche che donna voglio essere.
E so che donna potrei diventare se non dirigessi i miei passi con saggezza.
La rabbia, più di tutto quella mi spaventa.
Odio la rabbia.
Con tutte le mie forze la detesto perchè trasforma le persone in mostri dal viso deforme e dagli occhi cattivi, ruba i sentimenti e le emozioni positive, inacidisce tutto quello che tocca e che tocchi. Fa sparire 99 cose buone davanti a 1 non buona, quella che la provoca.
Anche se sembra giustificata o quanto meno giustificabile (mai giusta!), anche se sembra che arrabbiarsi sia legittimo anche se ci sembra di avere tutte le ragoni del mondo....non saremo puniti per la nostra rabbia, saremo puniti dalla nostra rabbia (proverbio orientale)
Ho imparato a non arrabbiarmi in determinate circostanze.
Dalle pià banali, alle più critiche.
Dalle più facili alle più dolorose, il mio primo impulso è quello di mettermi nei panni dell'altra persona e capire, prima (e possibilmente invece) di esplodere
Buonista, mi chiama il GG - e purtroppo lo dice come una critica.
Forse non sa di aver beneficiato tanto, di questo "buonismo".
Se avessi lasciato negli scorsi anni (e nell'ultimo) che la paura, il dolore, la preoccupazione, l'incredulità si trasformassero in rabbia, avrei distrutto tutto, raso tutto al suolo.
Sarei stata molto più devastante di un esercito di colleghe in marcia.
Nella mia testa c'è che se dobbiamo trarre sempre il buono anche dove sembra proprio non esserci, il mio buono è questo. Anche se a volte è difficile.
Ma purtroppo ancora non riesco ancora a farlo col PG.
Santo cielo, quel ragazzino a volte mi manda al manicomio.
E questo mi addolora moltissimo.
E mi fa capire una volta di più, se ce ne fosse bisogno, che il viaggio, la ricerca, la crescita non sono mai finiti.
Non siamo mai arrivati, non saremo mai arrivati.
Keep Calm and Say Ommm.... |
mercoledì 20 novembre 2013
martedì 19 novembre 2013
PHILOSOPHIC MODE ON
Ieri sera ho visto un film, molto carino, una commediola divertente e delicata... per una volta senza gente che si squarta.
Il leit motiv di questa commedia (che vi consiglio, si intitola Un Weekend da Bamboccioni, titolo originale Grown Ups) è vivere al massimo, come quando dai tutto per vincere una partitsa, per arrivare al "fischio finale" della vita (chi dice queste cose è un allenatore sportivo) senza avere rimpianti.
Non è un concetto particolarmente originale, nondimeno mi domando.... e come si fa?
Cioè ... vivere al massimo.... dare il massimo... ok, quello lo capisco, si colgono le occasioni, si sperimenta, non ci si negano esperienze.... poi uno magari non lo fa sempre, però come si faccia è chiaro.
Ma come si fa a essere sicuri di non sbagliare?
Siamo donne
siamo madri
siamo mogli.
Come si fa a essere sicure di aver fatto le scelte giuste?
E lo dico in modo estremamente egoistico... per noi stesse.
I nostri figli hanno la loro vita da vivere.
Certo quello che noi facciamo (o non facciamo) per loro oggi si riperquoterà sul loro domani, ma sono comunque persone, che cresceranno, avranno il loro carattere, gestiranno i loro problemi secondo le loro attitudini personali. Nessuno di noi ha avuto genitori perfetti, e siamo comunque tutti qui.
Ma ci sono scelte che possono cambiarti la vita, e quando ti trovi a doverle prendere... se poi sbagli?
Penso per esempio a chi, a 18 anni, magari per paura magari per inesperienza rifiuta il lavoro della sua vita, e nemmeno lo sa. O all' uomo della sua vita, che magari vive all'estero e non si ha il coraggio, così giovani, di lasciare la famiglia per seguire il cuore (successo a una mia compagna di scuola)
Penso anche, per motivi vita vissuta, a chi decide di separarsi dal proprio compagno. O ugualmente a chi decide di non farlo. Magari in quel momento la scelta che compi ti sembra la più giusta, o magari l'unica possibile.
Ma tra 10 anni?
Se una mattina ti svegli e scopri che hai sbagliato, che intanto il tempo è passato, e tu sei 10 anni più vecchia, con un sacco di energia in meno, magari con meno salute... con meno tempo davanti, anche, per ricominciare a pensare alla tua vita?
Se hai creduto a delle bugie?
Come la metti, se ti capita una cosa del genere?
Come la gestisci?
Meglio non saperlo mai?
Io non credo nel Paradiso.
Credo che questa sia l'unica vita che ho (e l'oblio della morte non riesco neppure a figurarmelo, tanto mi terrorizza). Come la metto se sbaglio?
Risposta:
Il leit motiv di questa commedia (che vi consiglio, si intitola Un Weekend da Bamboccioni, titolo originale Grown Ups) è vivere al massimo, come quando dai tutto per vincere una partitsa, per arrivare al "fischio finale" della vita (chi dice queste cose è un allenatore sportivo) senza avere rimpianti.
Non è un concetto particolarmente originale, nondimeno mi domando.... e come si fa?
Cioè ... vivere al massimo.... dare il massimo... ok, quello lo capisco, si colgono le occasioni, si sperimenta, non ci si negano esperienze.... poi uno magari non lo fa sempre, però come si faccia è chiaro.
Ma come si fa a essere sicuri di non sbagliare?
Siamo donne
siamo madri
siamo mogli.
Come si fa a essere sicure di aver fatto le scelte giuste?
E lo dico in modo estremamente egoistico... per noi stesse.
I nostri figli hanno la loro vita da vivere.
Certo quello che noi facciamo (o non facciamo) per loro oggi si riperquoterà sul loro domani, ma sono comunque persone, che cresceranno, avranno il loro carattere, gestiranno i loro problemi secondo le loro attitudini personali. Nessuno di noi ha avuto genitori perfetti, e siamo comunque tutti qui.
Ma ci sono scelte che possono cambiarti la vita, e quando ti trovi a doverle prendere... se poi sbagli?
Penso per esempio a chi, a 18 anni, magari per paura magari per inesperienza rifiuta il lavoro della sua vita, e nemmeno lo sa. O all' uomo della sua vita, che magari vive all'estero e non si ha il coraggio, così giovani, di lasciare la famiglia per seguire il cuore (successo a una mia compagna di scuola)
Penso anche, per motivi vita vissuta, a chi decide di separarsi dal proprio compagno. O ugualmente a chi decide di non farlo. Magari in quel momento la scelta che compi ti sembra la più giusta, o magari l'unica possibile.
Ma tra 10 anni?
Se una mattina ti svegli e scopri che hai sbagliato, che intanto il tempo è passato, e tu sei 10 anni più vecchia, con un sacco di energia in meno, magari con meno salute... con meno tempo davanti, anche, per ricominciare a pensare alla tua vita?
Se hai creduto a delle bugie?
Come la metti, se ti capita una cosa del genere?
Come la gestisci?
Meglio non saperlo mai?
Io non credo nel Paradiso.
Credo che questa sia l'unica vita che ho (e l'oblio della morte non riesco neppure a figurarmelo, tanto mi terrorizza). Come la metto se sbaglio?
Risposta:
lunedì 18 novembre 2013
NIENTE SESSO SIAMO INGLESI (??)
C'è un pirla.... un tipo che avevo "conosciuto" attraverso un giochino che facevo su iPad che si chiama Trade Nation. Uno di quei giochi dove cominci con poche risorse e devi costruire un villaggio sano e fiorente. Adoro, sia chiaro.
Ci siamo scambiati, qualche anno fra, qualche messaggio attraverso la messaggeria del gioco, niente più che saluti, oh ma che bello il tuo villaggio, dai commerciamo io ti do 1000 tronchi di legno per la tua segheria e tu mi dai 500 torte per la mia pasticceria.
E' inglese, di Manchester, e a occhio e croce avrà almeno una decina d'anni meno di me. Anche 12.
Qualche giorno fa mi manda un messaggio wap.
Dice che ha il mio numero ma non ricorda come mai.
Anche io ho il suo, evidentemente erano stati inseriti nella registrazione al gioco.
Potenza degli Smartphone.
Insomma per farla breve... questo qui è uno a cui piace mandare (e ricevere) messaggi e foto piccanti.
E' un paio di giorni che mi tempesta... e come sei vestita, e mandami una foto, e hai la gonna, e che biancheria indossi...... ecchemmiseria!!!!!! Si è spinto fino a chiedermi se avevo fatto un blow job a mio marito e a chiedermi foto anche di quello.
No... dico.
No, ma io... dico!!!!!!!!!!!!!!
Ci siamo scambiati, qualche anno fra, qualche messaggio attraverso la messaggeria del gioco, niente più che saluti, oh ma che bello il tuo villaggio, dai commerciamo io ti do 1000 tronchi di legno per la tua segheria e tu mi dai 500 torte per la mia pasticceria.
E' inglese, di Manchester, e a occhio e croce avrà almeno una decina d'anni meno di me. Anche 12.
Qualche giorno fa mi manda un messaggio wap.
Dice che ha il mio numero ma non ricorda come mai.
Anche io ho il suo, evidentemente erano stati inseriti nella registrazione al gioco.
Potenza degli Smartphone.
Insomma per farla breve... questo qui è uno a cui piace mandare (e ricevere) messaggi e foto piccanti.
E' un paio di giorni che mi tempesta... e come sei vestita, e mandami una foto, e hai la gonna, e che biancheria indossi...... ecchemmiseria!!!!!! Si è spinto fino a chiedermi se avevo fatto un blow job a mio marito e a chiedermi foto anche di quello.
No... dico.
No, ma io... dico!!!!!!!!!!!!!!
mercoledì 13 novembre 2013
IL FILM.
Va bene, parliamone.
Il film che aspettavo di vedere da 8 lunghi anni (e nel frattempo l'attore che avrei visto nella parte principale è diventato maggiorenne) è finalmente nelle sale, e io l'ho naturalmente visto tipo il terzo giorno di programmazione.
ENDER'S GAME.
Diciamo subito che mi è piaciuto.
In generale, mi è piaciuto, è un bel film e soprattutto è piaciuto al GG che non aveva letto il libro ma che ne ha colto comunque l'essenza anche senza il ricordo delle pagine di Orson Scott Card.
Quindi, di base, un film riuscito.
Mi rendo conto perfettamente del fatto che essendo un libro complesso dal punto di vista della
descrizione emotiva dei personaggi, Ender soprattutto, molte cose non possono essere trasposte sullo schermo. Due pagine di emozioni vengono esplicitate semplicemente con una inquadratura, o uno sguardo..... e questo è il limite dell'immagine rispetto alla scrittura. E non ci si può fare proprio niente.
Ender |
Nonostante questo, Ender c'è abbastanza.
Il tormento del personaggio, il suo carattere, la sua empatia vengono abbastanza fuori, a partire dalla frase che compare sullo schermo prima dell'inizio del film, che è un po' il punto di tutta quanta la questione e che quindi, se lo vedete, vi consiglio di leggere e ricordare bene.
Puretroppo molte cose mancano.
Manca quasi tutta la parte sulla Dragon Army, l'Orda dei Draghi, che viene risolta in 3 minuti 3, mentre avrei auspicato una spiegazione un po' più dettagliata di questa parte, che è la mia preferita del libro e che dovrebbe rappresentare direi il coronamento di tutto quello che avviene nella prima metà del romanzo (e del film). Invece, nisba.
Ender e Petra |
Manca Alai, ma soprattutto manca Bean (anche se ora sto iniziando a sperare nella trasposizione cinematografica di Ender's Shadow, che parla appunto di lui). Mentre c'è un po' più di Petra, che sebbene sia importante nel romanzo, nel film assume una connotazione vagamente.. come dire... romantica. Poco poco, neh? Ma si percepisce.
Mancano quasi completamente Peter e Valentine, i due fratelli maggiori di Ender. Valentine pazienza, ma Peter ha un ruolo fondamentale nel romanzo e nella formazoine del carattere di Ender, pur essendo raramente "in scena". E' la sua nemesi, si potrebbe dire, la sua paura più grande è quella di essere come lui (Peter è praticamente un piccolo, geniale serial killer in erba).
Manca, nella maniera purtroppo più totale, la frase chiave, il mantra che permea tutto il romanzo e che ha significati che vanno ben al di là delle singole parole: "the enemy gate is down", la porta del nemico è giù.
Stupende sono invece le scene nella sala di battaglia alla Battle School, le scene a gravità zero sono davvero ben concepite e rendono perfettamente l'idea. E assolutamenbte bellissima la seconda metà del film, le scene al simulatore di battaglia alla Command School sono assolutamente geniali e mi sono piaciute tantissimo, tanto che ho trovato migliore la seconda parte del film, mentre ho apprezzato di più la prima parte del romanzo.
Ender al simulatore |
martedì 12 novembre 2013
DI POMICIAMENTI.
Un lunedì pomeriggio qualsiasi.
Torno a casa dalle elementari col Nin per mano, passo dal cortile dei nostri palazzi per andare a comprare la merenda al panettiere sotto i portici.
In cortile incrocio il PG con la morosa, che è andato a prenderlo a scuola.
Cerco di fare finta di niente per non mettere in imbarazzo lei (non lui di certo!) e cammino ostinatamente tenendo la testa voltata verso il Nin. MA...
- Ehi, MADRE!
- Ehi, figlio.
- Volevo fare una cosa.
- Si, cosa?
- Uscire... (notare che non era manco entrato in casa, ancora in cortile stava, ndP)
- Beh se finisci i compiti fatti come si deve, dopo puoi uscire un po'...
- Si si ok ciao nehhh? (sottotitolo: ok ora sparite tu e il tuo figlio piccolo che c'ho da fare)
Proseguo per il panettiere, e poi per la palestra della scuola di circo del Nin.
Rientrando dopo la lezione, in macchina,vedo la morosa girare l'angolo di casa mia andando verso la sua. Mmm....
Salgo a casa.
- Allora hai finito i compiti?
- Ehmmmm no.. ho fatto il contrario, sono rimasto fuori prima e li faccio adesso... (vabbè almeno è onesto, ndP)
- Mgrrhmmdhddhhraaagggrrrr... e cosa avete fatto?
- Oh siamo stati qui in cortile
- C'erano anche gli altri vostri amici?
- No mamma. Abbiamo pomiciato tutto il tempo.
...
...
...
Vabbè. Che buon pro vi faccia.
Torno a casa dalle elementari col Nin per mano, passo dal cortile dei nostri palazzi per andare a comprare la merenda al panettiere sotto i portici.
In cortile incrocio il PG con la morosa, che è andato a prenderlo a scuola.
Cerco di fare finta di niente per non mettere in imbarazzo lei (non lui di certo!) e cammino ostinatamente tenendo la testa voltata verso il Nin. MA...
- Ehi, MADRE!
- Ehi, figlio.
- Volevo fare una cosa.
- Si, cosa?
- Uscire... (notare che non era manco entrato in casa, ancora in cortile stava, ndP)
- Beh se finisci i compiti fatti come si deve, dopo puoi uscire un po'...
- Si si ok ciao nehhh? (sottotitolo: ok ora sparite tu e il tuo figlio piccolo che c'ho da fare)
Proseguo per il panettiere, e poi per la palestra della scuola di circo del Nin.
Rientrando dopo la lezione, in macchina,vedo la morosa girare l'angolo di casa mia andando verso la sua. Mmm....
Salgo a casa.
- Allora hai finito i compiti?
- Ehmmmm no.. ho fatto il contrario, sono rimasto fuori prima e li faccio adesso... (vabbè almeno è onesto, ndP)
- Mgrrhmmdhddhhraaagggrrrr... e cosa avete fatto?
- Oh siamo stati qui in cortile
- C'erano anche gli altri vostri amici?
- No mamma. Abbiamo pomiciato tutto il tempo.
...
...
...
Vabbè. Che buon pro vi faccia.
venerdì 8 novembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
SMILZA E DRITTA SONO QUI....
.... mi presento sono I
(non credevate parlassi di me stessa vero??????)
Bene, i bimbi della 1B galoppano come indemoniati verso la padronanza della scrittura ("gamba qua gamba la mi presento sono A" e "ho tre braccia insieme a te mi presento sono E" ormai appartengono alla preistoria)
Qualche giorno fa sfogliavo il quaderno di italiano del Nin, sulla pagina della I campeggiano alcuni (francamente indecifrabili) disegini.
Puff: amore mio ma che bei disegni, cosa sono??
Nin: questo qui con la pianta è un' iiiiiiiiiisola.
Puff: splendido!! E quest'altro??
Nin: mamma questo qui è un iiiiiiiiimbuto.
Puff: ah certo, proprio bello. E l'ultimo?
Nin: è un iiiiiiiiiiiiiiiiiinoceronte.
Puff: aehm, amore, ma si dice rrrrrinoceronte, inizia con la R, non con la I
Aria pensosa
Sbattimento di palpebre
Sorriso di comprensione
Nin: ah no mi sono sbagliato. è un iiiiiiiiiiiiiiiippopotamo.
Eccerto.
Come ho fatto a non rendermene conto da sola!
(non credevate parlassi di me stessa vero??????)
Bene, i bimbi della 1B galoppano come indemoniati verso la padronanza della scrittura ("gamba qua gamba la mi presento sono A" e "ho tre braccia insieme a te mi presento sono E" ormai appartengono alla preistoria)
Qualche giorno fa sfogliavo il quaderno di italiano del Nin, sulla pagina della I campeggiano alcuni (francamente indecifrabili) disegini.
Puff: amore mio ma che bei disegni, cosa sono??
Nin: questo qui con la pianta è un' iiiiiiiiiisola.
Puff: splendido!! E quest'altro??
Nin: mamma questo qui è un iiiiiiiiimbuto.
Puff: ah certo, proprio bello. E l'ultimo?
Nin: è un iiiiiiiiiiiiiiiiiinoceronte.
Puff: aehm, amore, ma si dice rrrrrinoceronte, inizia con la R, non con la I
Aria pensosa
Sbattimento di palpebre
Sorriso di comprensione
Nin: ah no mi sono sbagliato. è un iiiiiiiiiiiiiiiippopotamo.
Eccerto.
Come ho fatto a non rendermene conto da sola!
mercoledì 6 novembre 2013
EMBOLOOOOOOOOOOO
Lo sapete che quando mi parte un embolo, dopo non c'è modo di fermarlo.
Tenetelo presente prima di decidere se leggere o meno questo post.
Ora, dovete sapre che il GG potrebbe cambiare lavoro.
Non vi tedio coi come e coi perchè, ma diciamo che una decisione è ormai imminente.
Ieri, metà per ispirazione e metà per scherzo, sapendo quante amicizie lui abbia in ufficio, prima di uscire dall'ufficio gli mando un messaggio che dice più o meno "mi raccomando non dir niente a nessuno neh?" nella convinzione che mi avrebbe risposto una cosa come "sei fuori per chi mi prendi certo che non dico niente".
La sua risposta invece è stata "perchè mi dici questo??"
Chiaro segnale - per me che lo conosco - che o lo aveva già fatto, o stava pensando di farlo.
Quindi glie lo chiedo proprio esplicitamente "l'hai già fatto vero?" e la risposta di ancor più chiaro ed evidente significato "non ancora".
Bene.
Sono bastati due altri minuti di conversazione perchè confermasse quello che io ovviamente sapevo fin dall'inizio, e cioè che avrebbe voluto parlarne con la nostra amica, la collega S. "perchè per me non è naturale non confidarmi con persone con le quali la confidenza l'ho sempre avuta".
Ma santissimo cazzo, ma porco il mondo cane, ma siamo ancora qui a parlare di confidenza e amicizia con questa donna? Ma vi pare possibile? No, perchè a me veramente sembra di stare ai confini della realtà! Ma non doveva esser fuori dalla mia vita questa... tizia??? Il pensiero che mio marito sia andato in ufficio con la voglia di parlarle veramente mi fa andare fuori di testa in tutti i sensi possibili.
Che poi... parliamone un secondo. Ho detto e ribadito che non ce l'ho con lei in quanto non ritengo che "lei" mi abbia fatto nulla di male, non essendo mia amica e non avendo con me nessun debito di lealtà o altro. Ma dopo le cose che mi ha raccontato la mia amica T. ho fatto qualche piccola indagine. Su quel F. che era il miglior amico di mio marito, a dire il vero, (vedi post del 31 ottobre) non su di lei specificatamente.
Dubitavate?
Due domandine ad amici di amici, sapete. Giusto per tenere il naso ben ficcato al centro della questione. E ho saputo da più di una fonte che la storia tra la collega S. e F. in realtà non deve essere stata proprio una "relazione".
Era più una cosa come lei se lo voleva trombrare, ma lui l'ha respinta perchè lei era in una relazione ufficiale da oltre 10 anni (ci sta tutto: F. ha un suo rigore molto stretto su queste cose, è risaputo).
Prima F, poi mio marito (o contemporaneamente), entrambi suoi colleghi e amici tra loro, nel giro di un paio d'anni.
Se tanto mi da tanto, deve esserci traffico come alla Stazione Centrale, là dentro.
Un'infedele, quindi.
Di più, peggio: un'infedele seriale.
E tutto mentre era fidanzata con un povero cornuto, che ha sposato poi un anno e mezzo fa (e vi ricordo che per il suo viaggio di nozze in Messico, la sposina ha tenuto a far avere a mio marito il numero di telefono della scheda cellulare acquistata apposta per l'estero. E non ditemi che è normale!)
Devo dirvi come mi sento orgogliosa e fiera che il GG abbia perso la testa per cotanta donna?
Prenditi una cotta per una migliore di me, lo posso anche capire. Più intelligente, più bella, più gentile. Va bene.
Ma una p..... ersona così?
Ma dai! Ma che tristezza.
Tenetelo presente prima di decidere se leggere o meno questo post.
Ora, dovete sapre che il GG potrebbe cambiare lavoro.
Non vi tedio coi come e coi perchè, ma diciamo che una decisione è ormai imminente.
Ieri, metà per ispirazione e metà per scherzo, sapendo quante amicizie lui abbia in ufficio, prima di uscire dall'ufficio gli mando un messaggio che dice più o meno "mi raccomando non dir niente a nessuno neh?" nella convinzione che mi avrebbe risposto una cosa come "sei fuori per chi mi prendi certo che non dico niente".
La sua risposta invece è stata "perchè mi dici questo??"
Chiaro segnale - per me che lo conosco - che o lo aveva già fatto, o stava pensando di farlo.
Quindi glie lo chiedo proprio esplicitamente "l'hai già fatto vero?" e la risposta di ancor più chiaro ed evidente significato "non ancora".
Bene.
Sono bastati due altri minuti di conversazione perchè confermasse quello che io ovviamente sapevo fin dall'inizio, e cioè che avrebbe voluto parlarne con la nostra amica, la collega S. "perchè per me non è naturale non confidarmi con persone con le quali la confidenza l'ho sempre avuta".
Ma santissimo cazzo, ma porco il mondo cane, ma siamo ancora qui a parlare di confidenza e amicizia con questa donna? Ma vi pare possibile? No, perchè a me veramente sembra di stare ai confini della realtà! Ma non doveva esser fuori dalla mia vita questa... tizia??? Il pensiero che mio marito sia andato in ufficio con la voglia di parlarle veramente mi fa andare fuori di testa in tutti i sensi possibili.
Che poi... parliamone un secondo. Ho detto e ribadito che non ce l'ho con lei in quanto non ritengo che "lei" mi abbia fatto nulla di male, non essendo mia amica e non avendo con me nessun debito di lealtà o altro. Ma dopo le cose che mi ha raccontato la mia amica T. ho fatto qualche piccola indagine. Su quel F. che era il miglior amico di mio marito, a dire il vero, (vedi post del 31 ottobre) non su di lei specificatamente.
Dubitavate?
Due domandine ad amici di amici, sapete. Giusto per tenere il naso ben ficcato al centro della questione. E ho saputo da più di una fonte che la storia tra la collega S. e F. in realtà non deve essere stata proprio una "relazione".
Era più una cosa come lei se lo voleva trombrare, ma lui l'ha respinta perchè lei era in una relazione ufficiale da oltre 10 anni (ci sta tutto: F. ha un suo rigore molto stretto su queste cose, è risaputo).
Prima F, poi mio marito (o contemporaneamente), entrambi suoi colleghi e amici tra loro, nel giro di un paio d'anni.
Se tanto mi da tanto, deve esserci traffico come alla Stazione Centrale, là dentro.
Un'infedele, quindi.
Di più, peggio: un'infedele seriale.
E tutto mentre era fidanzata con un povero cornuto, che ha sposato poi un anno e mezzo fa (e vi ricordo che per il suo viaggio di nozze in Messico, la sposina ha tenuto a far avere a mio marito il numero di telefono della scheda cellulare acquistata apposta per l'estero. E non ditemi che è normale!)
Devo dirvi come mi sento orgogliosa e fiera che il GG abbia perso la testa per cotanta donna?
Prenditi una cotta per una migliore di me, lo posso anche capire. Più intelligente, più bella, più gentile. Va bene.
Ma una p..... ersona così?
Ma dai! Ma che tristezza.
domenica 3 novembre 2013
HALLOWEEN 2013
Oh beh.
La festa dei bimbi di Halloween è stata un successo.
Alla fine i bambini in totale erano 8, che è un buon numero: di meno non è una festa ma di più, a 6 anni, è un grave rischio.....
Hanno giocato, hanno ridotto la cameretta come peggio non avrebbero potuto, e noi mamme (e 3 papà, oltre al GG!) abbiamo chiacchierato e ci siamo conosciute un po' meglio.
Foto??? Foto DEI BIMBI???
Ah ah ah ah. Spiritose. E secondo voi sono riuscita a tenerli tutti fermi e tutti insieme contemporaneamente?? Maddai!!
Un paio di papà avevano macchine superprofessional, forse loro hanno ricavato qualcosa.
Nel caso, vi aggiornerò.
Per il momento ho queste:
La festa dei bimbi di Halloween è stata un successo.
Alla fine i bambini in totale erano 8, che è un buon numero: di meno non è una festa ma di più, a 6 anni, è un grave rischio.....
Hanno giocato, hanno ridotto la cameretta come peggio non avrebbero potuto, e noi mamme (e 3 papà, oltre al GG!) abbiamo chiacchierato e ci siamo conosciute un po' meglio.
Foto??? Foto DEI BIMBI???
Ah ah ah ah. Spiritose. E secondo voi sono riuscita a tenerli tutti fermi e tutti insieme contemporaneamente?? Maddai!!
Un paio di papà avevano macchine superprofessional, forse loro hanno ricavato qualcosa.
Nel caso, vi aggiornerò.
Per il momento ho queste:
Dolcetto o scherzetto? |
The Qeen of the Night :-) |
Ed ecco la foto di quello che fu il mio grande amore, padre dei miei figli ed adorato marito, ma che dopo aver visto in questo stato, credo non sarò mai più in grado di trombare.....
Datemi torto.............................
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