Il rugby è quello sport in cui
o hai la palla,
o devi fare di tutto per averla.
Di tutto.
Sabato pomeriggio, sotto un cielo plumbeo (pessima luce per le foto, porcaccialapaletta) abbiamo ospitato in casa i fratelli di Cinisello e gli atleti di Legnano.
I bambini giocano con un tempo totale prestabilito per cui se ci sono molte partite, ognuna è più breve mentre con due sole partite in programma, sabato gli arbitri hanno stabilito 25 minuti ciascuna, suddivisi in due tempi da 12 e mezzo.
25 minuti di rugby non sono pizza e fichi per dei novenni.
L'Under 10 quest'anno può contare su due allenatori: uno ufficiale, B., e uno non ufficiale, W.
W. è l'allenatore dell' Under 12 ma suo figlio gioca in under 10 quindi durante i tornei non riesce a fare il papà sugli spalti, nn ce l'ha proprio nel DNA!
B. e W. sono entrambi giocatori loro stessi, ed hanno stili molto diversi. B. è un cristone di due metri ma molto zen. Bravissimo coi bambini, incoraggiante, per niente punitivo, si arrabbia ma in modo contenuto, li sgrida a volte ma insomma, tutto molto tranquillamente. W. è grosso la metà e scaldato il doppio. In parte per carattere e in parte perché probabilmente è abituato ad avere a che fare con ragazzini un po' più grandicelli, pare un facocero con l'ernia. Strepita da bordo campo che lo sentono a 2 km, ma dopotutto che dire, giochiamo a rugby mica a scacchi. Ci sta anche essere un po' più duri.
Io, che in quanto assistente sto a bordo campo per sopperire alle piccole necessità (rifornimento di acqua, un paradenti caduto da risciacquare, una scarpa che proprio proprio proprio non vuole stare allacciata ecc...) assisto a siparietti che da soli varrebbero la fatica e il freddo patiti.
Azione in corso, uno dei nostri lupetti perde la palla
B: dai prendi la... ecco... noooo... vabbè dai bravo lo stesso
W: Allora! Ma cosa fai!!! Te le taglio quelle mani se non impari a usarle!!!!!
Oppure:
B: corri corri, forza, corr... ecco..... nooooo.. .vabbè dai bravo lo stesso
W: Svegliatiiii!! a 200 all'ora devi partire, muovi quelle gambe, devi darti una mossaaaaaa!!!
Il "discorso motivazionale" a metà partita poi è tutto un programma.
Gli atleti fano cerchio attorno all'allenatore durante l'intervallo tra i due tempi, e l'allenatore spiega cosa è andato bene e cosa no nel primo tempo. Che stiano vincendo o che stiano perdendo, W. tira certi cazziatoni che definire memorabili è poco. E perché a nessuno venga il sospetto che fa preferenze, suo figlio di solito le sente il doppio di tutti gli altri!
Io ogni tanto, quando il tempo sta per scadere, mi avvicino cautamente al gruppo con la bottiglia dell'acqua, e mediamente la reazione è :
via con quella bottiglia, non se la meritano. Se la devono guadagnare, l'acqua. E poi comunque oggi non fa mica caldo.
Devo ammettere che all'inizio ero un po' perplessa mi sembrava veramente duro e severo.
E' un ragazzo adorabile, in realtà, disponibilissimo in tutto e per tutto, ma il rugby si vede che gli fa salire la carogna!
Invece, guarda un po', i bambini non fanno una piega, pendono dalle sue labbra come tanti piccoli adepti che assorbono la sapienza del loro guru e non ne ho mai visto uno arrabbiato o offeso o rattristato nel momento in cui prende il suo santo cazziatone. Annuiscono saggiamente con aria seria, vanno in campo e mettono in pratica.
E bisogna ammettere che dopo il Trattamento W., giocano decisamente molto meglio.
Sul fronte personale che dire. Il Nin sta diventando proprio bravino.
Non che mi interessi particolarmente la prestazione in se (difficilmente sarà un rugbista da grande, non ha proprio la struttura fisica), anche se naturalmente potendo scegliere meglio bravo che scarpa, però sono felice perché è molto appassionato, attento, l'allenatore W dice che è molto serio in campo, ascolta, capisce, non si distrae (e se lo dice W.....). Effettivamente anche a me che ancora capisco poco, sembra di vedere un grosso miglioramento in termini di idea del gioco, di presenza sulla palla, di impegno rispetto all'anno scorso. Quello che è cambiato secondo me è che non ha più paura di farsi male. Si butta su tutti i palloni e su tutti gli avversari, pure quelli grossi il doppio, e non c'è storia che tenga: li tira giù. Poi recupera palla e corre come un pazzo. E se si fa male pazienza, magari gli scendono le lacrime, ma intanto corre e va a riprendersi la palla. Sabato ha segnato 9 mete, vi devo dire a che altezza da terra camminava?
E' stato l'unico della squadra a non chiedere mai la sostituzione: avevamo 9 atleti, giocano in 8 quindi a turno ognuno riposa qualche minuto. Tranne lui. Non lo cacci fuori dal campo manco con una contrattura al collo dovuta a un placcaggio (storia vera). Verso la fine della seconda partita, quindi dopo 45 minuti di gioco circa, ho considerato tra me e me che "mi sembrava che cominciasse ad accusare la stanchezza", l'allenatore B. mi ha guardato dall'alto dei suoi 2 metri e mi ha risposto "stai scherzando, vero?" Ed è venuto fuori che aveva ragione lui.
Alla fine della seconda partita, giocata contro Legnano, Legnano stesso doveva giocare contro Cinisello. Noi avevamo finito. Solo che a Legnano mancavano degli uomini, così W. ha chiesto "ragazzi chi vuole giocare?" e con 50 minuti di gioco già nelle gambe, naturalmente la mano del Nin è scattata verso l'alto senza por tempo in mezzo. Sfila la maglia dei Lupi, infila la maglia di Legnano e via in campo, compagni di squadra di quelli che fino a 2 minuti prima erano avversari.
Il rugby è anche questo!