martedì 13 dicembre 2016
QUELLO CHE VORREI PER NATALE....
... non si può comprare.
Prima di tutto, caro Babbo Natale, vorrei la capacità di non soffermarmi sempre ai difetti ma di vedere pregi che nessun altro percepisce. Lo dico soprattutto in relazione a mio figlio maggiore. Sono stufa di pensare che è svogliato, che è pigro, che è arrogante, che non si impegna ecc ecc.... vorrei pensare cose belle su di lui. Vorrei percepire il buono che c'è dietro a questi difetti. Per esempio: è arrogante? Bene, significa che è sicuro di se. Questo è un pregio. E' svogliato, pigro? Forse non è svogliatezza ma desiderio di altro, forse sono sogni (se non fosse che purtroppo non è un sognatore). E' disordinato che di più non si potrebbe? Significa che è creativo. Pensa solo alla morosa? Sarà un uomo sincero e fedele.
Non ne posso più di sgridarlo, di urlare, di riprenderlo, di predicare. Non ne posso più. Sono alla frutta, davvero. Anzi, dopo la frutta. Al caffè. Al grappino dopo il caffè!! Stiamo sempre col coltello tra i denti, stiamo sempre a questionare e a discutere. Mi dico: è giusto. L'adolescenza è l'età in cui ci si DEVE scontrare contro i propri genitori, per trovare la propria via. Da un punto di vista pedagogico, lo scontro frontale è un bene. Ed è un bene che se non fa il proprio dovere fino in fondo, trovi limiti e paletti e muri che non può superare, come accadrà presumibilmente di qui a un paio di settimane. Anche questo è educativo, va promesso e una volta promesso va mantenuto. Che si tratti di premi o punizioni, va mantenuto con calma e fermezza e autorevolezza.
See. Ciaone proprio.
Caro Babbo Natale, vorrei smettere di sentirmi sempre in colpa ed inadeguata. Vorrei guardarmi allo specchio e piacermi, dentro soprattutto, e darmi una bella pacca sulla spalla e dirmi Oh brava, ottimo lavoro. Vorrei essere sicura dei miei affetti.
Caro Babbo Natale, vorrei vivere in un mondo appassionato. Un mondo dove la passione conta. E se non c'è un mondo così, vorrei crearlo. O almeno vorrei non essere derisa se ci provo. Basterebbe. Un mondo in cui le persone fanno l'amore e non la guerra. Un mondo dove l'amore conta più dei soldi, dove la passione vale più della professione. Vorrei fare di più l'amore, e con maggior trasporto. Vorrei esser sicura di me. Vorrei chiudere tutto fuori dalla porta e tenere in casa solo la gioia, l'affetto, l'amore, la serenità. E la passione, appunto. Vorrei un mondo dove la passione è tutto.
Caro Babbo Natale, vorrei che i miei figli avessero dei sogni. Dei sogni grandi, enormi, assurdi e assolutamente non ponderati. E vorrei che ci credessero. E che ci provassero nonostante tutto. E che si scornassero con la dura realtà, cascassero a chiappe per terra e si rialzassero più caparbi e determinati di prima. Perché è solo così che si costruiscono grandi vite e si fanno grandi cose. Vorrei saperglielo insegnare.
Caro Babbo Natale, vorrei essere serena e certa delle mie scelte. Vorrei essere una di quelle mamme sempre con una torta nel forno e una di quelle mogli che accolgono i mariti in casa la sera con un sorriso, un aperitivo e la casa pulita e in ordine. Vorrei avere sempre la parola giusta per ogni occasione e vorrei non doverla dire gridando, vorrei non arrabbiarmi più, non urlare più, non sgridare più, non punire più.
Alla fine, caro Babbo Natale, cosa sto chiedendo mai?
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Oh bè, ma infatti!! In fondo anche io chiedo praticamente le stesse cose, possibile che sto Babbo non riesca a procurarcele?!?
RispondiEliminaComunque le 8 paia di calze decorate che mio marito ha messo sotto l'albero (so che sono quelle perché gli ho fottuto la sorpresa!) vanno bene uguale dai!
PS: i sogni...io credo che i sogni si hanno quando manca qualcosa. Se la vita è facile, se hai tutto quello che vuoi, perché sognare? Non credo che tu glielo possa insegnare questo, ma prima o poi si scontreranno con una realtà che non gli piace e impareranno a sognare, anche in grande magari! I fiori più belli nascono dal letame!
Mi piace la tua filosofia amica!!!
Elimina... poi voglio foto delle calze, sono una appassionata del genere!
EliminaBel post... anche se non so cosa dirti con riguardo al Riccardo cuor di Leone che non sia gia stato detto.
RispondiEliminaUn paio di pensieri pero' te li lascio.
Questo paragrafo che hai scritto, secondo me è possibile, ma è l'egoismo e la vanitá di uomini e nazioni che lo rende difficile, ma è sicuramente possibile :
Caro Babbo Natale, vorrei vivere in un mondo appassionato. Un mondo dove la passione conta. E se non c'è un mondo così, vorrei crearlo. O almeno vorrei non essere derisa se ci provo. Basterebbe. Un mondo in cui le persone fanno l'amore e non la guerra. Un mondo dove l'amore conta più dei soldi, dove la passione vale più della professione. Vorrei fare di più l'amore, e con maggior trasporto. Vorrei esser sicura di me. Vorrei chiudere tutto fuori dalla porta e tenere in casa solo la gioia, l'affetto, l'amore, la serenità. E la passione, appunto. Vorrei un mondo dove la passione è tutto.
Su quest'altro invece sai che non son minga d'accordo ... soprattutto sulla parte dello scornamento, mi sbagliero' o forse bisogna intendersi anche sulle cose.
Caro Babbo Natale, vorrei che i miei figli avessero dei sogni. Dei sogni grandi, enormi, assurdi e assolutamente non ponderati. E vorrei che ci credessero. E che ci provassero nonostante tutto. E che si scornassero con la dura realtà, cascassero a chiappe per terra e si rialzassero più caparbi e determinati di prima. Perché è solo così che si costruiscono grandi vite e si fanno grandi cose. Vorrei saperglielo insegnare.
Ma perché dovrebbero scornarsi, cascare con le chiappe per terra... nel tuo desiderio ... se devi desiderare qualcosa....quanto meno desidera cose positive... sai che ci sono anche quelli che nello scornamento la testa se la sfasciano ? E ci sono quelli che cascati per terra non si rialzano mica.. non è mica detto sai ? Perché tutta questa negativitá ? La negativitá non aiuta proprio nessuno e non è mica vero che in quel modo si costruiscono grandi cose ... proprio per nulla. Ma chi te lo ha detto?
Sallustio scriveva nel Bellum Iugurthinum per bocca del Re di Numidia rivolto ai suoi figli "concordia res parvae crescunt discordia maximae dilabuntur" che è una massima che va intesa in senso globale e non solo nella realtá familiare ma in generale nel mondo, ed è questa la veritá numero uno sulla quale si costruiscono .. grandi cose... grandi vite... ed il vice-versa. Questo almeno è quello che penso io.
Saluti Lombardi
Ciao Vedetta, bel nick :-)
EliminaIo penso invece che avere le cose troppo facilmente non aiuta ne al raggiungimento dei propri obiettivi ne a vivere meglio ne a essere più consapevoli. Io auguro ai miei figli una sana dose di difficoltà, che consenta loro di mettersi alla prova e di testare i propri limiti e i propri desideri, al limite anche per capire per quali sono disposti a combattere e per quali no.
Certo non gli auguro di sfarsciarsi la testa, ma qualche bernoccolo ben gestito si, quello glie lo auguro.
La via delle cose facili l'ho già provata e non ha ripagato, comunque.
Concordo! E senza aver provato la via facile!
EliminaAdesso ti dirò una cosa che ti farà diventare molto triste: ma lo sai che il ciccione rosso non esiste??
RispondiEliminaLo so che è dura da accettare.....te ne devi fare una ragione!!
Che poi, è sempre la passione quella che ci frega!
Perchè ci mettiamo l'anima e ci aspettiamo di essere contraccambiate con la stessa intensità e invece...picche!
Crediamo che gli altri non capiscano quello che vogliamo, diciamo, pensiamo....e tutto diventa più faticoso e triste mentre, fosse per la passione che ci scorre violenta nelle vene, sprizzeremmo luce da tutti i pori!
Continua ad brillare Puff e vedrai che desideri di Natale si realizzeranno anche senza Babbo!
Un abbraccione
PS: per 'l'amore con più trasporto' chiedi aiuto al maritino, direi che ne sarebbe moooooolto felice!!!! No?!?!?!
... ecco adesso piango :-(
EliminaE che ci vuole, Babbo Natale? Dai su, impegnati, babbotto... ;-)
RispondiEliminaBacio.
oh e diglielo!!! :-D
Elimina"Caro Babbo Natale, vorrei smettere di sentirmi sempre in colpa ed inadeguata. Vorrei guardarmi allo specchio e piacermi, dentro soprattutto, e darmi una bella pacca sulla spalla e dirmi Oh brava, ottimo lavoro."
RispondiEliminaOOOOOOOOOOOOOH come ti capisco, io mi autoinsulto =_='
Lo sai vero che quasi tutte le cose che hai chiesto dipendono da te, e dal tuo modo di vedere la vita che ti circonda?
Lo dice una che non riesce a cambiare eh...
eh lo so. io sono una in continua evoluzione, ma arriva un momento in cui sono talmente aggrovigliata che non capisco più nemmeno io da che parte comincio e da che parte finisco.......
Elimina...dai secondo me Babbo Natale ti ascolta e magari non porta tutto insieme ma quando è il momento di portarlo! :-)
RispondiEliminaBuon Natale!