mercoledì 5 aprile 2017

DI GITE

Oggi i bambini di quarta elementare vanno in gita, col CAI.
Il delirio-da-gita è cominciato già con diversi giorni d'anticipo.


Punto primo, l'abbigliamento.
Vanno in "montagna", come vuoi vestirli, in costume da bagno?? No, ma pare che nessuna mamma sia mai andata a fare una scampagnata a più di 25 metri slm. Scambi furiosi di messaggi sull'opportunità di mettere una tuta felpata oppure di cotone e su che tipo di scarpe siano più adatte. Poi, per massimo di sfiga, il CAI ci ha fatto pervenire un foglietto prestampato con le istruzioni del caso. Alla parola "scarponcini" si è scatenato l'infermo. Eh ma io non li ho. E ma che faccio? E ma le scarpe da ginnastica andranno bene?. Eh ma.... Eh ma svegliatevi, mamme cazzo: fanno un ora di passeggiata su un sentiero pianeggiante, pure in infradito potrebbero andare. Morale: un buon 70% di bambini stamattina sfoggiava scarponcini da trekking nuovi di Decatlhon, peraltro tutti uguali.


Punto secondo: attrezzatura varia e cibo.
Appena pronunciata la parola "gita" la domanda più pressante è: cosa bisogna portare? Ma benedette donne, cosa cazzo bisognerà portare a una gita? Due panini, una bottiglia d'acqua, se fa brutto un k-way e se proprio vi sentite magnanime una bella brioche per la merenda del mattino. Sempre uguale come da 4 anni a questa parte. Eh ma... un panino o due? Bella lo sai tu quanto mangia tuo figlio Eh ma... un pezzetto di focaccia  andrà bene? Non saprei, a tuo figlio la focaccia piace? Se si, va bene, se no va male. Salvo poi veder arrivare bambini con 4 litri d'acqua (o coca cola, si, abbiamo visto anche quello) nello zaino che manco riescono a trasportarlo.


Punto terzo: le foto
Pare che non si possa partire in gita senza un reportage completo che manco a una sfilata congiunta di Armani, Valentino, Versace e Dolce&Gabbana. Schiere di genitori che filmano il momento imperdibile e topico in cui i bambini mettono lo zaino nella pancia del pullman. Tutti insieme e tutti accalcati, perciò si sentono costanti A. girati... P voltati... R guarda la mamma.... tempo totale delle operazioni di imbarco: 20 minuti.


Punto quarto: l'ansia.
Ancora non erano saliti sul bus che già qualche mamma mi diceva: ma poi ci fai sapere tu? Ma sapere cosa, di preciso?? Cos'è che vuoi sapere, se tua figlia respira?? Appena partito il bus, un'altra mamma: allora poi senti la maestra, eh, che misembraproprioilcaso. Ma ti sembra proprio il caso di che?? Ma noi non siamo sempre andati in gita senza smartphone, senza wap, senza foto in tempo reale che così vedo se la mia piccina mangia il suo pranzuccio e beve la sua acquetta??? Andavamo, tornavamo, stop. Senza tante menate.


Punto quinto: la chioccia.
Pochi minuti fa mi è arrivato un messaggio dalla rappresentante dell'altra quarta. Diceva: "Per favore puoi avvisare le maestre che K. ha dimenticato l'acqua? Forse se qualcuno ne ha due bottigliette possono condividerla"
Ora. La mamma di K avrà chiamato la sua rappresentante la quale ha chiamato me perché io dica alla maestra della mia classe che avvisi la maestra dell'altra classe che la povera K rischia la disidratazione. Ma la suddetta K la bocca non l'avrà?? Non mi risultano casi di mutismo nell'altra quarta. Se le vien sete, non sarà capace di rivolgersi autonomamente a un'amichetta e dire qualcosa di straordinario tipo "ehi ho scordato l'acqua me ne dai un sorso?"


Poi dice che i figli vengon su rincoglioniti!
E vorrei vedere!!






PS: non si escludono aggiornamenti di questo post durante la giornata.



15 commenti:

  1. L'altro settimana mia figlia (I elementare) è andata in gita e sulla chat wap sono arrivate foto in tempo reale della suddetta gita.
    Lì per lì mi ha fatto piacere vedere la mia bambina, cosa faceva, se si divertiva. Poi ho pensato che anche io andavo in gita e mia madre, fino al mio ritorno, non sapeva un bel niente di quel che avevo fatto (e se non avevo voglia di raccontarglielo, neanche dopo). Quel tempo fuori con la scuola era personale, privato, e i miei genitori non potevano sbirciarci. E' giusto che noi, invece, si entri a gamba tesa nella loro vita? Per carità, i tempi son cambiati, le nuove tecnologie, ecc. ecc., però sempre che è il loro spazio.
    Sull'abuso delle chat per la qualunque poi, sono d'accordo. Ogni volta che mio figlio si dimentica un compito, mi chiede di domandare sulla chat. Io adesso ho posto un freno: i compiti sono una sua responsabilità, non posso ogni volta rompere venti mamme perché non è stato attento. Che chieda ai compagni, che si si giustifichi con la maestra, ma che non si affidi sempre alla mamma (e alla chat).

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    1. Mah, secondo me la cosa peggiore è il non renderli nemmeno un minimo autonomi. Sai, la foto... la maestra dice: dai mettetevi tutti insieme che mandiamo una foto alle mamme, non mi sembra grave. La cosa peggiore secondo me è "non mollarli" proprio mai, essere sempre in qualche modo presenti. Il messaggio che passiamo è: se non ci fossi io.......... ecco, a me questo spaventa.

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  2. Come procede la gita?
    Ti hanno fatto sapere quante volte sono andati in bagno?
    Anche quello è importante!!
    Come potranno crescere bambini indipendenti e sicuri di loro stessi e delle loro potenzialità se i genitori li soffocano?

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    1. Brava esatto!! Comunque come ti dicevo sono sopravvissuti tutti, sono arrivati col pullman persino con mezz'ora di anticipo e tutti avevano ancora i propri arti attaccati. Quindi direi che è andata bene :D

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  3. Oggi i bambini di quarta elementare vanno in gita, col CAZZO !!!

    Nel senso che piuttosto è meglio tenerli a casa.
    Non so te ma io in quarta elementare gite in montagna col CAI o anche senza CAI non ne ricordo molte... al massimo forse una gitarella striminzita al museo dietro l'angolo .. in quarta elementare.

    Cio' detto mi hai fatto ridere alquanto con la enumerazione fantozziana dei casi di psicosi mammesca che hai elencato anche se che le mamme italiche sono notoriamente chiocce... da un lato mi verrebbe da dire meglio abbondare anzi che no... pero' in effetti su alcune cose hai ragione .. solamente mi sentirei di sottolineare l' uso ed abuso deprecabile dei "social" a tuttoggi che messi nelle mani sbagliate diventano una arma impropria di scassamento di palle e paranoie infinite elevate all'ennesima potenza... e poi... sulla questione dell' acqua .. l'acqua in gita é importante .. pero' come hai detto tu si passa da un eccesso all'altro .. da quello zavorrato con 4 bottiglie che nemmeno rambo in missione nel deserto .. alla poverina rimasta incolpevolmente senza. Pero' la mamma che ha notificato alla maestra la mancanza della bottiglia d'acqua ha fatto bene puffola e te lo spiego io il perché : in primis esistono bambine che sono talmente timide da morire di sete piuttosto che chiederlo e se le maestre non se ne accorgono ritornano a casa disidratate e in secundis esistono bambini talmente scemi o stronzi o ambedue le cose che son ben capaci di negare l'acqua ad una compagna anche se lo chiede. Fai due piu due .. e dovresti ottenere se non vado errato quattro (casualmente il numero di litri di quello zavorrato).

    Saluti e baci lombardi

    ( e non ti incazzare che ti fa male !)

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    1. ma Vedettone mio, ma come? Ma nemmeno le gite scolastiche?? Ma dai è impossibile! Le gite si sono sempre fatte, col pullmann, personalmente ricordo perfettamente Sirmione (da Milano ci tocca a tutti!), lo Zoo Safari, il Parco della Preistoria... e sono ben più vecchia di te quindi non è una cosa di queste nuove generazioni debosciate che hanno tutto!!! Per me hai poca memoria!! Oppure hai studiato alla Royal Saint Paul School of London!!

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    2. comunque sulla cosa della timidezza e della stronzaggine non hai torto.

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  4. a parte ridere....mi ci rivedo, io facevo la parte della mamma che non aspettava nemmeno la partenza del bus per salutare (però venivo giudicata come mammadimerdanontimeravigliareseituoifiglivengonosumale.......

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  5. Boh... a volte credo di essere strana io che chiedo alle mie figlie di 8 e 4 anni di farsi la valigia da sole O_O

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    1. oh anche io ai miei. la prima volta è stata... vediamo... boh qualche anno fa. Avevo un braccio al collo e proprio non potevo farlo io. Da quella volta si arrangiano, sotto supervisione, ma si arrangiano.

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  6. Sta cosa delle chat di gruppo della classe è per me fuori dal mondo, qui in Francia non esiste! Mi farò un sacco di risate al nostro rientro...e ovviamente verrò presa per la mamma snob e chenonglienefregauncazzo dei suoi poveri pargoletti!

    PS: però mi sono segnata come mamma per le gite di fine anno della Belva e del Vitellino...voglio proprio vederli nel loro ambiente!

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    1. Ah, si, pure quello te lo puoi scordare in Italia :)

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