Venghino siori venghino, che abbiamo una telenovela in corso!
Titolo: Cortile mon amour
Personaggi ed interpreti:
PG: giovin signore di aspetto gradevole
B: una piacente donzella mora e riccia
Puff: una mamma impicciona brutta e cattiva
M. : l’altra mamma impicciona brutta e cattiva.
La trama:
Capita che un bel giorno i figlioli non son più bambini e smettono di giocare con bambole e macchinine e iniziano a giocare tra di loro. Te ne accorgi perché in cortile inizi a vederli seduti sulle panchine a chiacchierare, a scambiarsi musica, a raccontarsi esperienze di vita vissuta.
In questo idilliaco contesto, la giovane bella mora e riccia B. un bel giorno scopre con suo gran stupore di provare una certa simpatia particolare per il nostro buon PG, il quale – orrore degli orrori – è di un anno più piccolo.
Complice il cellulare che, ormai, ogni ragazzino possiede dalla più tenera età, i due cominciano a mantenersi in costante contatto con messaggini agli orari più impensabili, e a vedersi ogni giorno in cortile insieme al loro gruppo di comuni amici.
La giovane B, ad un certo punto della vicenda, messa alle strette da M., la sua mamma, prima cerca di negare ma poi è costretta a confessare un interesse per PG. Niente di male ne’ di straordinario, sono i primi palpiti del cuore!! Ma che tenerezza!!! Peccato che PG, messo alle strette dalla sua mamma Puff…. niente da fare. Dichiara di non provare nella maniera più assoluta, ma proproi manco per sbaglio, alcun interesse per la donzella. E per favore non parliamone più, grazie.
I due continuano ad essere amici e a frequentarsi in massima tranquillità
Ma a turbare la serenità di questa amicizia arrivano una brutta sera alcune amiche di B. che incuranti di ferire il suo giovane cuoricino innamorato cominciano a prenderla spudoratamente in giro riguardo alla sua “simpatia” proprio davanti al prode PG, che assiste a tutta la scena con gran imbarazzo.
La svolta:
B., con una lucidità e una prontezza che travalicano la sua giovane età, decide che per mantenere il suo orgoglio non può stare a guardare mentre la si sfotte impietosamente, e con azione repentina quanto inaspettata conferma al PG quanto da lui capito grazie alle prese in giro. Si caro PG, è tutto vero: tu mi piaci. L’impicciona M. informa l’impicciona Puff di tutta quanta la sequela di sms in argomento.
L’impicciona Puff è perplessa. PG è suo figlio e la pupilla dei suoi occhi, ma è pur sempre un maschio… ed è sua ferma convinzione che i maschi vadano presi da piccoli onde non si trasformino in “uomini che non capiscono un cazzo di donne”. Così cautamente si informa sull’accaduto.
Puff: ehi PG, che è successo con B?
PG: niente, perché?
Puff: dai non mentire. Ho sentito pettegolezzi di cortile. Che è successo??
PG: niente perché??
Puff: ho sentito parlare di un certo sms domenica sera
PG: sms?? Domenica sera??? Che stai dicendo??
L’aplombe serafico di PG inizia a irritare la Puff.
Puff: ok dammi il tuo cellulare.
PG.. ehm… ma… veramente… io… ehmmmmmm ok tieni.
La puff smanetta ma lo sgamato ragazzino ha cancellato la cronologia dei messaggi. Resta solo uno sparuto sms di qualche minuto prima, del seguente tenore:
“ciao PG, ho saputo cosa hai detto a XX, non ti preoccupare, rimaniamo comunque tranquillamente amici. Per favore rispondimi”
Puff: dai PG, cosa c’è dietro a questo sms? Racconta
PG: ma niente! Non so nemmeno chi sia XX
PG è ormai in evidente stato confusionale, così Puff decide di scoprire le sue carte.
Puff: senti, ho saputo che B. ti ha detto qualcosa di importante…
PG: ehm, io, veramente… si.
Puff: e tu cosa le hai detto?
PG: ma!!!!! niente!!!!!
(surgle!)
Puff: capisco, sei in imbarazzo. E cosa hai detto a XX???
PG: che non so cosa dirle………………
Puff: vedo… ma B ti piace o no???
Primo colpo di scena:
PG: mi piaceva!!!!!!!
Puff: come ti piaceva???
PG: e si, mi piaceva l’anno scorso ma ora mi è passata!!!
Puff: oh, che sfortuna, succede sempre così!! Va bene però non puoi non dirle niente, devi rispondere all’sms in maniera gentile. Per esempio potresti…
PG: basta, decido io!
La mattina seguente l’impicciona Puff si informa se PG avesse risposto all’sms.
PG: no, non ancora
Puff: dai, non puoi far finta di niente, non è gentile
PG (nascondendo il viso nelle mani) : E… ma… non so cosa dire……………..
Puff: come non sai cosa dire? Sai se ti piace o non ti piace, no??
Secondo colpo di scena
PG: ehm… ecco… io… veramente… ehmmmmmm… ehmmmm………..
Puff: ?????????????????????
PG: no, perché.. ehm… io…. Come posso dire… sai….. ummmmmmhhhhh…….
Puff: PG, quante storie! Son mesi che vai dicendo che non ti piace. Allora?
PG: io.. veramente.. ehmmm… uhhmmm… ahmm… ehm……… NON LO SO!!!!! (che è diverso da "no cosa ti viene in mente, ndr)
Non lo so?
Non lo so????
Come non lo so??
Come fai a non sapere se una ti piace o no???
Mentre queste domande frullano nella testa di Puff, essa abbassa gli occhi e guarda suo figlio.
E si rende conto.
E’ arrivata tardi.
PG non sa cosa vuole in campo sentimentale.
Ormai è un uomo.