giovedì 10 maggio 2012

DI SPAGHETTI E ALTRE MENATE.

Pensate a una conversazione immaginaria di questo tipo.

Una moglie/madre/sorella.... chiede al marito/figlio/fratello...

D: Ehi, se stasera facessi un bel piatto di spaghetti?
R: Mangerei spaghetti. Quale è la domanda?
D: Ti dispiacerebbe se facessi gli spaghetti?
R: Bè, a dire il vero un po' si, sarebbe il terzo giorno di fila che li mangio....

Niente di che, no?
Ora, immaginate che questo marito (figlio, fratello...) la sera si sieda a tavola e si trovi nel piatto una porzione abbondante di spaghetti fumanti, perchè tutto sommato la moglie (madre, sorella....) aveva GIA' DECISO di cucinarli ancora prima di chiedere e non è stata certo l'opinione dell'interpellato a farle cambiare idea.

Secondo voi, questo mangiatore di spaghetti cosa potrebbe pensare?
Sarebbe un pochino... perplesso?????

Come minimo, direi, il primo pensiero potrebbe essere qualcosa come "Vabbè, e che cazzo me l'hai domandato a fare?".
Nulla di cui sconvolgersi, naturalmente.
Ci mancherebbe.
Non è mica niente di grave.

Ma se questo marito (figlio, fratello....) fosse una persona magari particolarmente sensibile, o particolarmente portato all'analisi delle situazioni, potrebbe magari sentirsi triste, o deluso. Arrabbiato no, certo, per una cosa così da poco... ma potrebbe essere portato a rilevare la scarsa importanza che, a quanto pare, le sue opinioni occupano nella lista della moglie (madre, sorella....). Potrebbe persino considerarla insincera, dal momento che finge di interessarsi ai suoi pensieri ma poi agisce come meglio crede e fine del discorso.

Che poi, voglio dire..... se avesse preparato gli spaghetti senza domandare nulla, non ci sarebbe stato mica il problema. O anche se avesse semplicemente detto "ehi, stasera spaghetti". Vabbè, sarebbero stati un po' inflazionati, ma che sarà mai. Ma il fatto di chiedere, potrebbe aver infuso nel tizio in questione una certa quale serenità, come dire "ehi, guarda che moglie (madre, sorella...) premurosa. Sono proprio fortunato".

Il che naturalmente, avrebbe aumentato la sua delusione nel constatare invece nei fatti il comportamento opposto.

Uno a questo punto potrebbe anche dire "minchia quante storie per un piatto di spaghetti".

Ma non sono gli spaghetti, il punto.
Non sono mai gli spaghetti.
Il fatto è che nessuno lo comprende.

8 commenti:

  1. io lo comprendo io lo comprendooooooooo

    è veramente difficile far capire questo concetto alle persone....sopratutto poi se son persone di sesso maschile....
    secondo me gli manca proprio il gene dell'analisi...

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  2. io, con la pasta lunga, mi macchio sempre.

    oggi sono particolamente perspicace, vero?

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  3. mi, ma quante seghe mentali che ti fai, sorella! (moglie... madre...)
    raffaella

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  4. Puffola tu sai che io adoro i tuoi post per metafore, ma questo è veramente troppo criptico e non ci ho capito niente! E mi sa che non sono la sola, perchè di solito hai molti commenti, qui invece solo 3. Se è una cosa su cui ti interessa confrontarti magari esplicita un filino di più, sempre che tu non abbia già risolto. ;-)
    In ogni caso troppi carboidrati fanno male (vedi che non ho capito una mazza? ^_^ )

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    1. Lo so, hai ragione.
      :(
      cercherò di far di meglio in futuro :)

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. ...a me viende da dire solo:
    "non fare domande se non sei pornto a sentirne la risposta"
    ci sta, o no? ^-^
    ..però bello sto post!
    (per inciso,io adoro gli spaghetti)

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    1. Luna, grazie, davvero :)
      In generale mi hanno detto tutti "che cazzo di post, non ci ho capito un H"

      :)

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