venerdì 9 agosto 2013

UN'ESTATE COME TANTE........

Anche se ancora non so per quali strani processi informatico-destinici, ieri sera su FB ho ripescato (anche se loro forse non lo sanno) due ragazzi che avevo conosciuto mille mila anni fa in vacanza a Parigi.

Le vacanze tra la seconda e la terza superiore.

Quelle vacanze che mia nonna non mi perdonò mai, perchè diceva che quando sono tornata non ero più la bambina che era partita. Infatti, non lo ero.

E' stata la vacanza delle prime volte (NO, non quella prima volta che pensate voi, a quella mancava ancora un annetto).

La prima volta che andavo via da sola in età da godermela
La prima volta che mi sono sentita bella
La prima volte che sono stata corteggiata e desiderata... parecchio.

La prima sbronza colossale.

Mamma mia che sbronza!

Eravamo in un college vicino Parigi, un college enorme, che oltre alle vacanze studio di noi ragazzi ospitava gli atleti che partecipavano alle Paralimpiadi che si svolgevano in quei giorni.
Inutile raccontarvi che solenni batoste i nostri amici dotati di tutti gli arti hanno preso sul campetto da basket da improvvisate squadrette di atleti cui ne mancavano almeno uno o due... e che magari facevano le gare di nuoto, o corsa..... non necessariamente di basket.

Insomma com'è come non è alla chiusura dei giochi paralimpici, una sera era stata organizzata una festa ed aveva fatto la sua comparsa un fiume di vino.
E io mi ci ero tuffata gaudente.

Ricordo molte cose, perchè ad un certo punto fu il fisico ad abbandonarmi, mai la mente.

1. stavo su un prato camminando col moroso della settimana, un tale che si chiamava C. e che manco mi piaceva tanto (a me piaceva D., detto Bue, ma di brutto!). La mia compagna di stanza mi ha chiamato dalla finestra della camera, al 3 piano, per chiedermi se le stava bene il trucco. Ora. Ma manco da sobria avrei potuto vedere il suo trucco a tre piani di distanza. Naturalmente, questa circostanza non mi ha sfiorata minimanente, infatti nel vano tentativo di metterla a fuoco ricordo di averle risposto "aspetta, se riesco a stare ferma sui piedi ora te lo dico"

2. Ho questa immagine di me stessa incapace di tenermi in piedi con le mie sole forze trascinata per le braccia, da una parte D. e dall'altra il suo amico Teo. Dietro di noi avvertivo vagamente la presenza di un codazzo di altri amici, alcuni sobri, che partecipavano al mio dolore :-)

3. Teo mi ha assistita molto professionalmente. A quel che ho capito, a lui ed ai suoi amici era capitato già altre volte..... mi ha portata nei bagni del piano dormitori e mi ha invitata a cacciar fuori quello che avevo ingerito, anche minacciandomi di ficcarmele lui, due dita in gola, se non lo avessi fatto io.

4. Al mio assoluto rifiuto di qualsivoglia dito cacciato nella mia gola, ricordo distintamente un sorriso satanico apparire sul suo viso angelico (angelico davvero, lo ricordo con dei lineamenti dolcissimi) e le seguenti parole uscire dalla sua bocca: "ehi M. vieni un po' qui un secondo... hai bevuto? Hai mica voglia di vomitare?"

5. M., 'mbriaco sverso, fa sopallucce, si china davanti a me con la testa nel water e produce... e produce... e produce.... era il pronti-via che mi mancava. Il raccapricciante spettacolo sortì l'effetto che Teo aveva previsto.... e ben presto del vino nel mio stomaco non ci fu più nemmeno l'ombra.

6. Mi fu poi raccontato che M. uscì dal bagno e svoltò l'angolo del corridoio per andare al piano di sopra, nella sua camera. Dopo un attimo i ragazzi fuori dal bagno sentirno un tonfo, si precipitarono a vedere e trovarono M. sdraiato nel corridoio che ronfava beatamente tra i fumi di Bacco.

Dopo aver liberato lo stomaco, sono stata accompagnata a letto e sono caduta in coma per le seguenti 3 ore. Al mio risveglio, la mia compagna di camera - quella che voleva il mio pare sul suo trucco - era a letto che straparlava, in condizioni assai peggiori di quelle che attanagliavano me qualche ora prima. Nel tentativo di farle espellere tossine, la nostra capogruppo le aveva portato del caffè col sale.
Non dimenticherò lo sguardo d'odio comparso nei suoi occhi al primo sorso, e il suo commento serafico: "ma chi è quella gran troia che mi ha messo il sale nel caffè"???

Due parole vanno spese per questa compagna di stanza. G.
Era più piccola di me di un anno, e prima di partire per la vacanza non aveva mai toccato alcol in vita sua. Era una che non si truccava (fino ad allora....) perchè non voleva sembrare "una di quelle". La brava bambina di mamma e papà, timida e impaurita..... che dopo 3 settimane di vacanza, sul treno di ritorno, ho sentito con le mie orecchie cantare a squarciagola "oh che gioia che gioia/esser figlio di troia". Pagherei non so quanto per conoscere i commenti di sua nonna.

Comunque, tra la liberazione nei bagni e la dormita di 3 ore, la mia sbornia si è risolta brillantemente e il giorno dopo avevo solo un vago mal di testa (G. è rimasta tutto il giorno a letto al buio e al silenzio!).

Dal lato sentimentale, quella vacanza lì mi prese un po' la mano.
Come accennavo, era la prma volta che venivo considerata bella e corteggiata.
Ci furono tre diversi abboccamenti in tre settimane (uno dei quali se non ricordo male sul treno di ritorno con quel M. che mi era stato tanto utile qualche sera prima....), ma in realtà io morivo per D.

Alto, statuario, sebbene un anno più giovane di me. Capelli cortissimi, due spalle da giocatore di basket, mascella quadrata, naso dritto ditto. Una cotta da paura.
Io che ascoltavo Claudio Baglioni... D. mi fece conoscere gli U2.
Era l'anno di The Joshua Tree, ma noi ascoltavamo October.
Una ragazza non dimentica certe cose!

Che successe? Tirai la corda, perchè mi sentivo fighissima e non mi era mai successo prima. Lui mi corteggiava, ma io lo mandavo regolarmente a stendere. Si stufò e si mise con un'altra. No, aspettate. Altre due!! Due ragazze stupende, peraltro, di cui solo una mi stava sui maroni :-)

Certo, ci siamo poi rivisti due o tre volte al ritorno, tra settembre e ottobre...... ma ad un certo punto lui è sparito dalla circolazione e non si è mai più fatto vivo. Adolescenti ah ah ah!

E comunque, ben mi sta :-)

Carissimi Teo, Bue, Alvise, Micky...  Silvia, Marta, Valeria, e tuti gli altri il cui ricordo ormai si perde nei fumi del tempo..... erano anni che non ripensavo a quell'estate parigina. Grazie per questo giro sulla giostra dei ricordi.




2 commenti:

  1. Ciao Andretta
    i ricordi son belli ma,
    visto quanto scrivi,
    non potrà leggere chi va di fretta ...

    Dato poi che la vita, così com'è, un poco stressa
    anch'IO un po' di tempo fa ho scritto qualcosa sulla giostra ed i bambini che giocano su di essa ...
    http://serpente-piumato.blogspot.it/2011/10/luomo-nuovo.html

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  2. Hai ragione... Ma sono una nostalgica e quando parto coi ricordi.....

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