venerdì 19 settembre 2014

RUGBY

Beh, il Nin non è il PG

PG ha scelto judo a 5 anni e scuola di arti circensi a 7, e non c'è stato santo.
Oggi, 14 anni, è cintura marrone di judo e un buon acrobata, e continua.

Il Nin, beh..... ha cominciato anche lui judo ma si è già scocciato lo scorso inverno;
il calcio gli piace ma non vuole giocare perché - dice - non gli passano mai la palla;
il nuoto andrebbe anche bene se non ci fosse questa scocciatura che bisogna mettere la testa sott'acqua;  la scuola di arti circensi, che frequenta dallo scorso anno, resiste... ma per lui andrebbe meglio assai uno sport di squadra.

Così siamo andati alla prova di rugby, c'è una bella società sportiva dietro casa.

Immaginatevi.

Allenamento (di prova) dell' Under 8
Campo di rugby sterminato
Una decina di ragazzini di 6 e 7 anni con una palla ciascuno in mano
L'allenatore in un punto, i ragazzini ai 4 cantoni a farsi beatamente in cavoli loro :-)
Mezz'ora solo per richiamarli all'ordine.

Dopo, inizio dell'allenamento.
Correre, saltare, fare capriole - fin qui OK
zigzagare con la palla - anche fin qui OK
esercizi propedeutici al placcaggio - ohibò ma qui c'è del contatto fisico...

Non faccio in tempo a girarmi mezzo secondo, che quando torno a guardare i bambini vedo il Nin incazzato come un caimano che sbraita in direzione del suo amico e compagno di scuola G. Finisce di sbraitare e gli si avventa addosso urlando come un giannizzero, che ci son voluti 3 allenatori a rimuoverglielo da dosso. Faticosamente.

Dopo 5 minuti il Nin era calmo - forse dovrei dire "più" calmo -  e tornava ad allenarsi
G. era incazzoso raggomitolato per terra confortato da una assistente allenatrice.

Morale, il Nin sostiene che G gli abbia dato una testata, apposta, mentre lui nemmeno aveva la palla in mano. Perciò naturalmente si è vendicato.

Ora.
Ma figliolo mio adorato.
Quando giochi a rugby, o a calcio in cortile, o a ce l'hai se è per quello, può pure capitare che ci si spinga, che ci si faccia involontariamente lo sgambetto, che ci si urti, che scappi una mano, insomma son cose normali... non è che tutti ce l'hanno a morte con te e lo fanno apposta a farti cadere o a spingerti o qualunque altra cosa per la quale ti venga in mente di incazzarti mortalmente di volta in volta.

E sarà bene che tu capisca in fretta e bene che coi compagni di squadra non si litiga, e tantomeno ci si pesta, indipendentemente dal fatto che il tuo santo culetto sia stato preso a pedate più o meno forti...

Perché o lo capisci, o caro mio vai difilato al corso di scacchi. E ci resti.







5 commenti:

  1. Forse il rugby fa proprio per lui..queste cose che tu dici le imparerà :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Speriamo... Ho notato che dipende tanto dall'allenatore. Quando c'è quello di polso li tiene e li fa lavorare bene e non resta tempo x i litigi. Quando manca lui, beh.....

      Elimina