giovedì 5 novembre 2015

TIENIMI VICINO MAMMA



Questo post partecipa all' #tienimivicinomamma delle #Stormoms


Quando nacque il mio primo figlio io ero giovane.
Oddio, non giovanissima, ma giovane diciamo per la media attuale.
Anche se non ero completamente priva di esperienza, comunque  sentivo che l'esperienza che stavo per/ stavo vivendo era qualcosa di completamente diverso ed "altro" da qualsiasi altra cosa io avessi sperimentato fino a quel momento.


Non vedevo l'ora di tenere in braccio il mio bimbo, ero un po' intimorita dall'enormità del compito ma confidavo che il mio istinto mi sarebbe venuto in aiuto.


In ospedale io come tutte non vedevamo l'ora che ci portassero i bambini per coccolarli, abbracciarli, riscaldarli, nutrirli, annusarli, solleticarli.. arli... arli... arli.... ma c'era un'infermiera della nursery che mirava a impedircelo.


"Non dovete prenderli in braccio" - ci diceva perentoria - "dovete lasciarli dormire nella loro culla perché poi si abituano e vogliono stare in braccio anche di notte"


Noi ci guardavamo stranite, ma in camera eravamo tutte primipare e dopo tutto il terrorismo psicologico che nei 9 precedenti mesi avevamo subito circa le notti brave dei neonati che scambiano il giorno per la notte, capite....... ci adeguavamo alle istruzioni.


Per fortuna la permanenza in ospedale dura solo pochi giorni.


Non ci ho messo molto, una volta tornata a casa, a capire l'assurdità della pretesa di quell'infermiera.
Un bambino ha estremo bisogno di contatto di pelle-a-pelle, di calore, di sentire un cuore che batte.
Un bambino non ha bisogno di imparare a stare buono nel suo letto.... o quantomeno non nelle prime 48 ore della sua vita! Un bambino ha bisogno di imparare che è amato. E' questa la cosa più importante che insegnamo loro in quelle meravigliose prime settimane con noi.


Li stringiamo (delicatamente...) li guardiamo negli occhi e ci lasciamo guardare, conoscere, annusare. Li accarezziamo e ci godiamo beatamente tutte le loro smorfiette, bausciatine, ciucciatine di guancia e collo, e così costruiamo insieme a loro un castello meraviglioso fatto di tutte le nostre emozioni, che saranno la base, il pilastro, le fondamenta di tutto il nostro futuro.


Così al diavolo l'infermiera Rottermehier, ho adottato il metodo opposto - e col secondo figlio probabilmente l'ho adottato in maniera anche più massiccia!  Il mio bel topino era sempre con me, andavamo a spasso col marsupio anche per ore e ore, fino a quando la mia schiena ha retto.... ci siamo fatti delle fantastiche dormite sul divano, con lui spalmato completamente addosso a me, bocca aperta e bolla al naso tipo cartoni giapponesi che non ci avrebbero svegliati nemmeno le  bombe (e questa abitudine il furbetto l'ha mantenuta in età più avanzata col papà... pisolini pomeridiani della durata di un sonno notturno... #tienimivicinopapà!!!)... ho sempre accolto i figlioli nel lettone di buon grado secondo necessità dopo un brutto sogno, durante un temporale o semplicemente quando nel lettino comparivano delle spine tremende che proprio no no no non si riusciva ad addormentarsi con quel fastidio improvviso che spuntava dal materasso.. dai mamma... lettone, posso??? Ma certo che puoi,  al diavolo tutto. I cartoni non si guardavano se non abbracciati sul divano, la nanna non si faceva se non dopo una sana sessione di coccole e lettura, il sole non si prendeva se non di schiena abbandonati sulla mamma (che infatti aveva sempre la pancia bianca...)


Ho cominciato a fregarmene di chi diceva che "li viziavo troppo", perché i vizi secondo me, quelli davvero dannosi,  sono altri. Sono il dire di si a tutto, il comprare tutto quello che chiedono, il non porre regole.  Non sono certo gli abbracci le carezze le coccole. Tenerli il più possibile con se non è un vizio è una meravigliosa esperienza che aiuta a crescere, e non solo i figlioli....


Il mio motto da allora è stato "io intanto lo vizio, poi casomai quando cresce i vizi li toglieremo"
E così è stato davvero e non posso spiegarvi quanto sono stata felice di aver capito questa cosa nonostante i tanti pareri contrari.


A quella infermiera, se la incontrassi oggi, vorrei dire....... mia cara, cambia lavoro. sono sicura che sei una persona bravissima e degnissima, ma cambia lavoro perché tu derubi le mamme dei primi momenti di magia insieme ai loro bambini. Tu purtroppo credi di fare il bene, ma non lo fai, tu privi dei neonati del contatto di cui hanno bisogno e le mamme della gioia infinita di tenere vicino il proprio bimbo non solo nei momenti di necessità (tipo allattamento) ma anche quando non serve, quando lo si fa solo perché è bello.


I miei figli ad oggi sono/sono stati entrambi dei coccoloni.
Oddio il Ric ormai ha 15 anni, quindi il termine "coccolone" va preso con le pinze....  ma lo è stato di sicuro a lungo. Il Nin non vi sto a dire, un idillio continuo di baci abbracci e carezze e paroline dolci.


E io penso che arriverà un giorno in cui dovremo lanciare l' #tienimivicinofigliomio e in quel momento, magari i ricordi felici che abbiamo costruito con loro tenendoli vicini riaffioreranno e renderanno la vita più bella e piacevole e gioiosa e serena.









4 commenti:

  1. Che puffolona tenerona che sei.

    Hai fatto bene a non ascoltare l' infermiera ... questo spiega anche come mai il ninnolo abbia ancora intatta tutta la sua carica puffolosa ... mentre il Ric a causa di quei primi giorni con l' infermiera poi crescendo abbia sentito la necessitá del piercing e dei capelli alla mohikano... se nelle prime 48 ore l' infermiera non vi avesse impedito di tenerli in braccio... a tutt'oggi anche il PG avrebbe la sua chioma fluente e normale e nessun piercing al sopracciglio.

    Ma dimmi .. se non ricordo male avevi detto che i tuoi figli dormivano anche benissimo proprio di filato senza problemi... quale era quello che dormiva "meglio" da piccolo dei due .. il ninnolo o il pg ?

    Perché ho come l' impressione che la storia del contatto mamma-figlio nelle primissime ore sia anche importante per la qualitá del sonno dei bambini.. altro che lasciarli soli che poi si abituano. Fateli abituare che va bene cosí !!

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    1. concordo. loro hanno dormito bene tutti e due fin da subito, se il Ric ha meritato un bel 9 abbondante (qualche risveglio per ciuccio perso), il Nin era decisamente da 10 e lode.

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  2. Sono d'accordo con tuttoooooo..e seppur anche io abbia sempre attuato alto contatto con mia figlia, lei continua a svegliarsi di notte..:-/ ha 17 mesi.. Ma dicono sia cmq fisiologico, sperin :)

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    1. si beh... garanzie non ce ne sono purtroppo :-(
      Altrimenti sarebbe troppo facile!
      Ma tu non scrivi più il blog Laura??? o sono io che mi son persa qualche trasloco???? :-D

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