martedì 28 febbraio 2017

E VENNE IL GIORNO - #EQUIVOCI

E venne il giorno.


Il giorno in cui il ragazzo andò da sua madre e le fece la richiesta che, probabilmente, tutte le madri temono in cuor loro anche se assumono l'aria delle donne emancipate e delle mamme progressiste. Un #equivoco comune: progressista e indifferente non sono sinonimi.
Era un bel giorno di primavera inoltrata, con un cielo terso e un'aria frizzantina di quelle che scherzando si dice che "conservano". Le finestre della camera erano spalancate, e probabilmente fu un bene perché alla madre in questione fu molto utile poter respirare a pieni polmoni quell'aria fresca e corroborante.
La domanda arrivò a bruciapelo, senza preavviso, come capita sempre in quelle circostanze. Avrebbe dovuto esserci abituata ormai, perché da “mamma ma le femmine hanno il pisello?” a “ma cos’è un vibratore?” aveva negli anni sviscerato tutti i più scottanti temi psicofisici possibili e immaginabili, e sempre in modalità fulmine a ciel sereno.
- Mamma, volevo chiederti, ho detto a Sabrina di fermarsi a dormire qui stanotte, per te va bene vero?
Come avrebbe detto il Maestro Shifu: SCADUSC. 
16 anni di vita scorsero in un istante davanti agli occhi di quella povera mamma allibita.
Dal momento in cui aveva avvertito le prime avvisaglie di quello che si sarebbe rivelato un lungo e doloroso travaglio, peraltro senza buon esito, fino alla sera precedente quando aveva rimboccato come al solito le coperte posando un bacio veloce e leggero sulla fronte del figlio addormentato, tutto si snodò impietoso ed implacabile davanti a lei. Un topolino coi boccoli biondi che piange per un'iniezione a tradimento. Un bambino con il kimono di judo e la sua cintura gialla annodata fieramente. Un capriccio per un passato di verdura che proprio non c'era verso di mangiare. I precoci ma fruttuosi tentativi con i lacci delle scarpe. Il viaggio in metropolitana verso l'iscrizione alla prima liceo. La partenza per la prima vacanza senza genitori. Un giovanotto volenteroso col suo fratellino appena nato in braccio. La decisione per un'improbabile acconciatura. Carnevale vestito da Assassin's Creed.
E ora questo. La morosa a dormire con lui. Insieme. Nel medesimo letto. Contemporaneamente. Il cervello le si chiuse subitaneamente, la madre ragionevole scomparve fagocitata  dalla pantera che difende i suoi cuccioli.
- No che non mi va bene! Come ti salta in mente?? Hai 16 anni accidenti, non sono cose che si fanno a 16 anni!
- Mamma...
- Mamma un fico secco... ma ti pare? Ma figuriamoci!
- Mamma...
- No smettila, non c'è verso, scordatelo! Oggi questo, e domani cosa mi chiederai? No e poi no, basta.
- Mamma...
- Finiscila ti ho detto di no!
- Mamma, mi avevi promesso che non sarebbe mai stato un problema.
Ecco, chiedo perdono per il turpiloquio ma... oh, cazzo!
Era vero. La madre si rese conto immediatamente che il ragazzo aveva ragione. Glie lo aveva promesso. Io non farò mai finta di non sapere. Non ti costringerò a mentire per non dirmi qualcosa che so già benissimo solo per salvaguardare le apparenze. Tu parlami. Spiegami. Dimmi. Non fare le cose di nascosto. Ti prometto che non sarà mai un problema. Eh, quanta saggezza. E quanta differenza tra la bella teoria e la fredda pratica.
- No no figliolo mio, questo è un #equivoco!! Io non ho mai detto che... cioè non intendevo... insomma....
- Si?
- Non è che.... insomma si, io ti avevo detto... però capisci.....
- Siii?
Odore di sconfitta. Si sedette sul letto del figlio guardandolo spassionatamente. Un metro e 70 di fisico sportivo, grandiosi occhi di un colore indefinibile tagliati chissà come leggermente a mandorla, mascella quadrata con un vago accenno di barba bionda, bicipiti esplosivi e un'aria di prefigurazione sul viso che le fece venire la tremarella. Uno dei più grandi amori della sua vita.
- Niente. Hai ragione porca miseria. Te lo avevo promesso, vero?
- Eh già!
- Daccordo allora. Ma ehi! Criterio, ci siamo capiti?
- Certo mamma, grazie.
Tutto qui. Uno dei momenti più catartici della sua intera esistenza e si concludeva così, un sorriso e un bacetto veloce e poi via verso nuove mirabolanti avventure in un turbinio di jeans, magliette con disegni di strana foggia, riccioli biondi e profumo di ormoni.
Ci deve essere stato un grave #equivoco amore mio. Io non ti ho mai dato il permesso di CRESCERE!

Questo post partecipa al progetto #aedidigitali per il tema #equivoci




9 commenti:

  1. Maaaa.... scusa puffolhaus ...

    Non so perché ma mi sembra una sorta di dejávu ... non era giá capitato in passato che il riccardo si portasse la fidanza a casa e hanno dormito se non ricordo male nel divano ribaltabile del soggiorno ? Con tanto di cauta sveglia mattutina con te che entri nel soggiorno facendoti precedere da raschietti e colpi di tosse tanto per evitare scene imbarazzanti e smutandamenti pigiamati per la serie vedo... non vedo.

    Saluti progressisti e liberali...

    Per la serie "baci e abbracci" lombardi

    :-)

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    1. Si, non é una cosa successa ieri, ho ripescato il ricordo x gli Aedi Digitali, una sorta di gruppo di scrittura creativa dov'è si raccontano storie

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  2. E' un onore commentare per prima: mi hai fatta sorridere, come - credo - era tua intenzione. In realtà vuoi stemperare quella che è una tragica realtà, inevitabile e di difficile gestione... Mi è piaciuto moltissimo

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  3. ps: cavoli, non sono la prima. Be', ma tutto il resto che ho scritto è vero.

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    1. Grazie cara :-) si l'idea era una cosa un po' umoristica perché dopotutto .... siamo in ballo e tocca ballare!

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  4. Meno male a me mancano ancora molti anni! Intanto seguirò il tuo consiglio... Non promette mai niente di cui poi potrei pentirmi!

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  5. Mi accodo a Priscilla....meno male che per me è ancora presto, perché per ora la richiesta più scandalosa che riescono a farmi è "mamma posso dormire con te?"

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  6. @Priscilla @Piky... poi in realtà è peggio sentirlo raccontare che trovarcisi. Quando sei li sei li, gestisci. Vedrete :-) ve la caverete egregiamente! E vi dirò di più: sopravviverete anche!!!!!!

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  7. oddio come ti capisco...tesoro anche io ci sono passata. un conto dire che nn farai mai l'ipocrita nei riguardi del sesso all'amica quando i tuoi figli hanno il pannolino e un conto è dover poi accettare che i ragazzi sono cresciuti, che hanno rapporti sessuali e che quindi, vietare di farli dormire insieme diventa una bella ipocrisia.
    aggiungi poi che noi dormiamo spesso fuori il sabato e che quindi passa il messaggio : se nn ci sono io fai quel che ti pare?? ipocrisia allo stato puro

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