lunedì 13 febbraio 2017

MI DIMETTO DA MADRE.

Oggi faccio coming out.


Il mio istinto materno è fottuto. Andato, seppellito. Mi restano solo i coglioni roteanti.
Ssono arrivata ad un punto in cui veramente dei miei figli non ne posso più. Ma mica per modo di dire.
Vorrei essere come quelle brave donnine tenere e arrendevoli che qualunque cosa capiti rispondono con un bel sorriso e una torta al cioccolato, ma non lo sono. Non lo sono, punto e basta.
Non riesco a digerire tutto semplicemente perché sono i miei figli e li amo.


Li amo, e allora?
Questo da loro dei diritti sulla mia persona?
Ma direi proprio di no.


Riccardo non ha preso nemmeno una sufficienza a scuola da dopo le vacanze natalizie, ed è passato un mese. Sembrava che ultimamente le cose fossero un po' cambiate perché mi pareva più sereno e sorridente, ci si poteva parlare un po' di più, ma la litigata impiccata di stamattina e gli ultimi due 5 che sono di oggi mi hanno aperto gli occhi: è ancora la solita merda.


Quell'altro da parte sua ha dei momenti di rabbia durante i quali perde il lume della ragione e mi augura alternativamente di cascare da un ponte, o di sdraiarmi sulle rotaie del treno ed attendere che passi. Oppure si augura di morire perché la vita con noi è un inferno, e lui è il nostro schiavo. E' un bambino? Si, e quindi? Resta uno stronzo. Piccolo, ma stronzo. E se fa brutto dirlo del proprio figlio, pazienza.


Io ne ho i coglioni pieni, basta, sono arrivata veramente al punto di rottura.
Qui le cose sono due, o me ne vado o li ammazzo. Non vedo alternative. Non li sopporto più, non ne posso più, ne uno ne l'altro. Me ne fotto che poi il piccolo viene a chiedere scusa e il grande con un abbraccio mi fa su come una cretina. Me-ne-fotto, mi avete sentito?


Ho una gran voglia di prenderli tutti e due a male parole, perché ragazzi miei, siete due piccoli coglioncelli senza arte ne parte, e bisogna che ve ne facciate una ragione, sappiatelo. Rendetevi conto. Non faccio certo il vostro bene a tenervi nascosta questa amara verità, perciò ecco qui: ve la dico chiara e tonda. Sono vostra madre ed è mio dovere dirvi anche le cose scomode. E' per il vostro bene: dovete avere chiaro chi e cosa siete. I miei mal di pancia, le mie notti insonni, tutti i pensieri che macino a cercare delle soluzioni per voi due, non ve li meritate perché non sapete che farvene. Siete contenti solo di giocare alla Play, quello piccolo, e farsi i cazzi suoi, quello grande, e il resto può andare in fumo senza che voi ve ne accorgiate.


Basta chiedere, basta ottenere: il resto non conta. Riccardo non fa niente, e dico niente, di quel che gli si richiede: non è capace nemmeno di tenere in ordine il suo cassetto delle mutande. E dire che ho smesso di fargli la servetta quando aveva 5 anni. Mi immagino come stanno messi quelli con la mammina servizievole. Lorenzo è la più adorabile delle creature finchè non lo si contraria. Ma basta una parola storta e addio, gli parte l'embolo. E dove cazzo sta scritto che devo misurare le parole in casa mia? Con un pistola di 9 anni? Impara a gestirti bellodemamma, che è ora.


Senso del dovere? Ma cos'è?
Rispetto? Ma quando?
Un minimo di decenza? Nemmeno.


E' uno schifo, fa tutto davvero molto schifo.
Io, sono al capolinea e adesso scendo.
Mi dimetto.
Che si arrangiassero.



22 commenti:

  1. Leggo le tue parole e penso: ma saranno i figli maschi? No perché il figlio perennemente in*****to col mondo che però si sfoga sempre con me e mai coi diretti responsabili ce l'ho anche io.
    Poi però mi dico che non è bene fare 'ste cose maschi/femmine, che poi magari se diventa un serial killer è pure colpa mia.
    Però ti capisco, oh se ti capisco.
    Fammi sapere come funziona la cosa delle dimissioni, 'n si sa mai.

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    1. alla fine mica mi sono dimessa........

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    2. ci avrei scommesso.
      sono pur sempre i tuoi figli e li ami. :-)
      forza!

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  2. che ti sei messa d'accordo con mia madre? ahahah
    Comunque sono passata anche per dirti che ho finalmente ripreso a scrivere sul blog!

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    1. ahahah no ma penso che prima o poi molte madri lo pensino :-)
      ti vengo a trovare volentieri!

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  3. nn so che dirti perchè hai scritto cose che ho pensato x tanti anni. posso dirti solo che anche mio figlio era così, forse in parte lo è anche adesso ma x fortuna è anche altro.
    ogni tanto prenditi una vacanza da loro, l'importante è sopravvivere a questi anni merdosi

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  4. Ho come l'impressine che se scendi tu, a quella fermata, scendono pure loro.
    Perché i figli sono mitili: ti s'accozzano e non ti mollano neanche se vuoi fuggire!
    Comunque anche io ti capisco: ammazza se ti capisco!!
    Ogni tanto gli dico che ho bisogno di disintossicarmi da loro!
    Non per questo siamo delle pessime mamme: anzi!!
    Sappiamo riconoscere i nostri limiti e debolezze!!

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  5. Vieni qua che ti abbraccio!!! La vodka liscia non mi piace, la lascio a te e mi prendo un Martini! Sai quante volte ho cercato di dare le dimissioni, sempre respinte dal padre di Gab che non vuole prenderselo in casa (mica fesso)? Una volta ho anche googlato su come chiedere la modifica dell'affidamento in tribunale, scoprendo che se il minore non è d'accordo resta accollato a me. Da allora ho rinunciato. Un po' aiuta il fatto che non è musone e SEMBRA che stia provando a recuperare, ma so che sto accumulando fino al prossimo sclero.
    Da madre non ci si può dimettere, ma esiste il diritto di sciopero. Sciopero duro.
    Cin cin!

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    1. Ecco questa cosa dello sciopero andrebbe approfondita. Ma sul serio!

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  6. Ma queste cose ai diretti interessati le hai dette? Una bella sfuriata come si deve.
    Poi via la play per una settimana quando il piccolo esagera. Per il più grande vedi se riesci a porre limitazioni (ma con quelli più grandi è sicuramente più difficile)
    Se ti vedono molto (ma molto) alterata se gli parli con parole forti, forse capiranno qualcosa e ti assicuro che non ne avranno conseguenze irreparabili.
    Un abbraccio.

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    1. Oh Valgi se sapessi... ho provato tutto e il contrario di tutto. Il Ric è stato segregato in casa un mese intero, senza uscire, senza morosa, senza allenarsi. A capodanno a letto alle 22. Alla fine stava diventando un lombrico. i risultati scolastici ancora non si vedono ma devo ammettere - oggi che sono meno incazzata di ieri - che comunque il segnale forte a qualcosa è servito. E' meno scontroso, più collaborativo. Poi magari ha solo capito che facendo così ottiene di più ma comunque... è già qualcosa. Col piccolo stiamo cercando di aiutarlo a gestire la rabbia, come dicevo nel post scorso. A volte funziona a volte meno.

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    2. Magari non sarà così, ma essendoci già passati ed essendoci ancora in mezzo: prima di insultare figlio grande e arrenderti, sei sicura che non abbia problemi di dislessia? non c'entra con intelligenza e capacità, ma con la concentrazione sì., e può avere molte forme diverse. Noi l'abbiamo capito in II superiore, non che le cose siano cambiate radicalmente, però almeno potrebbe avere un suo piano di lavoro (PDP) e qualche diritto in più. In rete trovi molto per capirne di più, se vuoi chiedi pure, sono qui. Anche per il più infingardo dei ragazzi è molto frustrante lavorare senza risultati, e la vita sarebbe più semplice se riuscisse a prendere dei 6 senza sentirle a casa e a scuola di continuo.
      Solo un'idea.
      Saluti, Paola

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  7. E io quando leggo questi tuoi sfoghi ringrazio che ci siano ancora madri che hanno il fegato per farli. Perchè ci vuol fegato per ammettere che un "figlio, vaff..." è sacrosanto in certi momenti. Ieri leggevo i commenti ad uno dei soliti post su Face riguardanti i metodi educativi "soft", cioè niente urla, niente scapaccioni, tutto si risolve con il giusto sorriso e la giusta fermezza. E ti voglio vedere a sorridergli in faccia usando frasi come "no amore non si fa" quando superano l'età del cambio dei denti e arriva quella dei sorci verdi. Dai, siamo serie. Amori di mamma finchè profumano di bagnoschiuma. Quando odorano di elefante morto da quindici anni in mezzo al salotto dieci minuti dopo essere usciti dalla doccia, amori di mamma solo quando dormono. E non ci metterei la firma nemmeno lì.
    Io sto imparando tanto da te. E mi dispiace che sia proprio per queste cose, perchè sono tanti fegati messi a dura prova peggio dei giovedì grasso di tutta la nostra vita fino ad oggi messi assieme, e non consola il sapere che non si è sole sulla barca, proprio per niente. Però sto imparando che sentirsi come ti senti tu oggi è sacrosanto. E' più difficile ammettere di aver voglia di prendere a mazzate la carne della propria carne, che intavolare una discussione sul metodo educativo più giusto nell'età della stupidera (così la definiva una mia conoscente).
    Qualche giorno fa Livia mi ha offerto un caffè. Tu una vodka. Io propongo di andare a ubriacarci prima, e farci un litro di caffè in vena poi. Tutte assieme. Alla facciaccia degli tsunami ormonali.
    Un bacio.

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    1. Accetto!! Accetto la proposta!!! Livia? :-)

      Scherzi a parte, io vorrei davvero poter risolvere tutto con la parola giusta al momento giusto. Mi atterrisce l'idea che i miei figli mi ricordino come una valchiria urlante coi capelli da medusa e il colorito di hulk. A volte penso: ma se io andassi sotto a un tir tra 10 minuti e ciao, quale sarebbe l'ultimo ricordo che hanno di me? Lo so che è macabro, ma l'idea di abbandonarli senza nemmeno il conforto di un ricordo tenero mi sconvolge ancora di più del fatto in se della possibilità di restarci secca. A questo devo porre rimedio, ma sul serio. Anche perché urlo e strepito ma alla fine non è che funzioni gran che, specie col piccolo. Certo mi sfogo!

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    2. "Lo so che è macabro, ma l'idea di abbandonarli senza nemmeno il conforto di un ricordo tenero mi sconvolge ancora di più del fatto in se della possibilità di restarci secca."

      Puffola,

      su questa cosa mi sento di correggerti ... anche se ovviamente non sono presente alle vostre sfuriate e nemmeno durante le vostre ordinarie e quotidiane dinamiche familiari ... sono sicurissimo che oltre alle incazzature ci sono moltissimi ricordi teneri di te che i tuoi figli si porterebbero dietro. Non sei mica incazzata 24/h al giorno... indi per cui ... rilassati .. dai quello che puoi .

      Saluti

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  8. Minkia puffola... devi essere incazzata nera stavolta.

    Comunque sappi che la tua è una "posizione" di responsabilitá virtualmente indimettibile.... robe che a momenti nemmeno il santo pontefice... in linea di principio è una posizione vita natural durante, pero' se ti chiamassi benedetta sedicesima magari potresti anche provare a dare le dimissioni.

    Cio' detto ... per risolvere i problemi legati a riccardo rimane solo una cosa da fare, mettere su una tua azienda e assumerlo te direttamente. Gli dai le attrezzature, la tuta da operaio, guanti, casco, visiera e un bel tornio con cui tornire.

    Se per qualche sfortunata circostanza ti mancasse l'azienda di famiglia con cui auto-assumerlo e non hai nemmeno un partitino tuo con cui piazzarlo a spese dei contribuenti ....allora sono cazzi amari....

    (ovviamente scherzo.. nella tradizione dell' umorismo lombardo )

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  9. Ci sto! Andiamo a comandare nei peggiori locali di Caracas!
    "Quando odorano di elefante morto da 15 anni" qui mi hai steso

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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