giovedì 13 ottobre 2011

lacrime di gioia

Le lacrime di gioia sono alla base di qualunque romanzo d'amore, di qualunque sogno adolescenziale, di qualunque palpito del cuore davanti alla luna piena a qualsiasi età.

Di esse noi "ragazze" ci nutriamo fin da giovani (bè, va bene, non tutte.... ma quasi...), fantastichiamo di vederle sul viso di chi amiamo, ci sdilinquiamo davanti alle uniche reali lacrime di gioia che abbiamo mai veramente visto: quelle della scena finale di Ghost...... o, per le più giovani (e per le meno giovani che sono rimaste sixteen inside) quelle della ormai famosissima proposta di matrimonio sotto il baldacchino in una casa in mezzo alla foresta - e non fatemi aggiuntere altro!

Ma le abbiamo mai davvero provate?
Abbiamo sperimentato in prima persona cosa significa piangere di felicità?
Perchè io, a essere onesta, ho sempre pensato che fossero tutte cazzate, inventate soltanto per aumentare il phatos di certi racconti, di certe immagini. Certo, belle da immaginare, ma sostanzialmente inesistenti nella vita vera. Espedienti da libricino Harmony, per dire.

Dai, per la miseria, quando uno è felice ride, mica piange!
Gisuto?


E invece oggi sono qui per dirvi che… sbagliavo.
Le lacrime di gioia esistono.

Esistono dei momenti ideali, dei momenti di tale inimmaginabile e sublime perfezione che ti scavano nell’anima solchi talmente profondi ed evidenti, che solo le lacrime possono riempirli.

Pensate che stia scherzando, vero?
E invece sono serissima.

Uno di quei momenti, l’unico nella mia vita non collegato alla nascita dei miei figli, mi ha travolto con la sua intensità proprio poco tempo fa. Le lacrime sono scese da sole, senza che quasi me ne accorgessi. La commozione di sapere che in quell’istante sospeso niente avrebbe potuto scalfire quella gioia infinita ed immensa non mi ha lasciato scampo.

E’ stato, devo ammetterlo, meraviglioso ed inatteso.

Attimi. Attimi splendidi e fugaci che ti lasciano un ricordo indelebile come il momento a cui un naufrago stremato viene infine lanciato un salvagente.

La realtà, però, è un’altra cosa.
Non altrettanto perfetta, non altrettanto idilliaca.

E così capita che mentre tiri su col naso, essa ti ricordi che la vita è un infinito susseguirsi di momenti, e che non tutti sono ugualmente perfetti. Perché mentre i tuoi occhi piangono per la felicità di aver raggiunto un traguardo, immediatamente il traguardo successivo si para davanti ad essi, e tutte le difficoltà ad esso correlate ti ricordano che non ti puoi abbandonare nemmeno per un minuto. Devi continuare a lavorare, a combattere persino perché questo sei: un guerriero. Un guerriero che non cede le armi davanti ad alcun pericolo, davanti ad alcuna sfida. Sei Leonida di Sparta, che combatte 300 contro 30.000. Eppure vince.

La prossima vittoria è dietro l’angolo. Le prossime lacrime di gioia sono a portata di mano, purchè tu non ti arrenda mai.

Questo in fondo è la vita: ti dai un obiettivo e caparbiamente lo persegui, ed una volta raggiunto, non commetti (più) l’errore di credere che il lavoro sia finito. Il lavoro non è mai finito – e non è detto che sia una brutta cosa.

Quel che conta è il viaggio, si dice. Ed è questo quello che le mie lacrime di gioia mi hanno insegnato in una recente mattina di sole. Quel che conta è il viaggio.

Il mio viaggio difficile e meraviglioso  prosegue.
La felicità è un viaggio ininterrotto.


9 commenti:

  1. che bel post puffola.....
    le mie lacrime di gioia sono legate al grandecapo per ora non ho provato ancora una gioia più infinita di quella ♥♥♥♥♥

    RispondiElimina
  2. Sei la mia "eroina" preferita ... nel senso di eroe al femminile ... non avrete mica pensato a qualcos'altro? Spero ...
    Una testimonianza che dovrebbe essere condivisa su tutti i blog del mondo ... ed anche un po' più in là ... ma forse "loro" già lo sanno ...
    STREPITOSA!!!

    RispondiElimina
  3. io non piango mai, a parte per il dolore, e non è un vanto. E' che proprio non ci riesco...
    Anche io mi chiedo cosa ti abbia commosso così...

    felice per te, comunque...

    scacciavite

    RispondiElimina
  4. Serpente... sono la tua qualità preferita di eroina?????? (SPERO che tu non possa capire questa battuta, altrimenti decado definitivamente nella tua stima ai livelli più infimi!!)

    Scherzi a parte, tu veramente mi lusinghi, ma esageri... ho solo descritto quello che ho vissuto :)

    RispondiElimina
  5. che bel post....ma cosa è successo di così bello da farti piangere? *___*

    RispondiElimina
  6. bellssime parole.
    certo mettono addosso un pochino ino di curiosità...
    ed io son curisa come un gatto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    io come libera per ora conosco solo quelle legate al mio pesciolino...♥

    RispondiElimina
  7. :) lo so.... ma non posso svelare proprio tutto tutto tutto, vi pare?? ;-)

    RispondiElimina