PERCHE' A NOI, EDWAR CULLEN CI FA UNA PIPPA. |
giovedì 30 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
RISPOSTE
Rispondo qui ai commenti dell'ultimo post per motivi... logistici....
@Skynny e altre: Sull'ora di religione ci ho pensato attentamente. Li ho entrambi esclusi alla materna, e non sono pentita di averlo fatto, perchè in un'età così precoce non volevo "non poter avere il controllo" sulle informazioni che ricevevano. Avevo l'impressione che potessero essere troppo "indottrinati". La verità è che dipende da chi trovi come insegnante. Quando ho iscritto il PG alla prima elementeare, intendevo escludere l'ora di religione, ma poi conoscendo la maestra ho cambiato idea. E' una persona fantastica, e il programma che svolgeva e svolge non è "il catechismo" ma una specie comparazione tra la vita ai tempi di Gesù bambino e la vita dei bambini di oggi, molto interessante. Lo stesso farò il prossimo anno per il Nin (che a settembre va in prima elementare, sapevatelo...). Alle medie invece, il prof di religione del PG è il Don della parrocchia e quello che fanno è catechismo puro e semplice. Questo non lo trovo giusto. Ma ormai il PG è grande e mi preoccupa meno che possa assimilare acriticamente tutto quel che sente.
@ Pera: si questa sarebbe anche la mia idea, cioè che nell'ora di religione si studiassero "le religioni", ovvero la loro storia. Ma niente da fare. Non c'è mezzo.
@Miss Marple: ciao carissima, che piacere mi fa sentirti da queste parti :-) Il tuo commento è davvero bellissimo. E mi fa davvero piacere che tu abbia vissuto il battesimo dei tuoi figli in un modo tanto profondo e anche ... poetico, direi. Ma sfortunatamente, la fede - o meglio la fede così come ci viene presentata - è un dono che non ho ancora ricevuto. Perciò non riesco a vedere le cose da quel punto di vista. Cioè, sono sicura che tu e le persone davvero credenti come te, battezzino i propri bambini come infinito atto d'amore. Ma rimango dell'opinione che non sia il battesimo dei figli, ma dei genitori. Sono i genitori che promettono di crescere i figli secondo determnati insegnamenti, e non i bambini che promettono di vivere cristianamente - il che non sarebbe possibile. Ma tu quella promessa l'hai già fatta, il giorno del tuo matrimonio. Quindi perchè dire che un bambino battezzato è "cristiano" quando non sa nemmeno cosa significhi esserlo? Ecco, lo trovo svilente nei confronti del rito stesso del Battesimo, per il quale - ripeto - ho moltissimo rispetto.
@Grimilde, il nostro percorso e il nostro pensiero sono molto simili. E non aggiungo altro. Zot! :-)
@Tiziana: infatti queste sono domande che mi sono posta anche io, e alla cui risposta non sono francamente ancora del tutto pervenuta....... cioè io impongo i miei criteri educativi ai miei figli, come tutti i genitori, perciò che differenza dovrebbe esserci con la parte religiosa? Bè la mi idea è che quello che insegno educando - il rispetto, la condivisione, la gentilezza, la sincerità ecc... - sono valori universali, unanimemente riconosciuti come positivi. Anche la Fede è un valore unanimemente riconosciuto... solo che non puoi imporre secondo me "quale" fede avere. Per questo cerco di essere sempre piuttosto "asettica" rispondendo alle domande in argomento, non dicendo "le cose sono così e cosà" ma piuttosto presentando diversi punti di vista, alcuni pensano così e altri cosà.
@Eu: ecco, questo è quello che ho cercato di non fare. Non mi piaceva l'idea di farlo solo perchè lo fanno tutti. Mi sono posta il problema quando i compagni del PG hanno iniziato il catechismo perchè temevo che lui non facendolo si sentisse (o lo facessero sentire) escluso. Ma così non è stato, e nemmeno le feste e i regali per la Comunione che tutti i suoi compagni hanno fatto e ricevuto e lui no lo hanno impensierito. Se le cose saranno diverse per il Nin, ci penserò. Probabilmente se mi accorgessi che soffre la separazione dal gruppo, deciderei di battezzarlo e di fargli fare catechismo e Comunione. Ma non sarebbe una scelta di fede.
Grazie a tutti per i vostri punti di vista, che sono come al solito una inestimabile ricchezza.
@Skynny e altre: Sull'ora di religione ci ho pensato attentamente. Li ho entrambi esclusi alla materna, e non sono pentita di averlo fatto, perchè in un'età così precoce non volevo "non poter avere il controllo" sulle informazioni che ricevevano. Avevo l'impressione che potessero essere troppo "indottrinati". La verità è che dipende da chi trovi come insegnante. Quando ho iscritto il PG alla prima elementeare, intendevo escludere l'ora di religione, ma poi conoscendo la maestra ho cambiato idea. E' una persona fantastica, e il programma che svolgeva e svolge non è "il catechismo" ma una specie comparazione tra la vita ai tempi di Gesù bambino e la vita dei bambini di oggi, molto interessante. Lo stesso farò il prossimo anno per il Nin (che a settembre va in prima elementare, sapevatelo...). Alle medie invece, il prof di religione del PG è il Don della parrocchia e quello che fanno è catechismo puro e semplice. Questo non lo trovo giusto. Ma ormai il PG è grande e mi preoccupa meno che possa assimilare acriticamente tutto quel che sente.
@ Pera: si questa sarebbe anche la mia idea, cioè che nell'ora di religione si studiassero "le religioni", ovvero la loro storia. Ma niente da fare. Non c'è mezzo.
@Miss Marple: ciao carissima, che piacere mi fa sentirti da queste parti :-) Il tuo commento è davvero bellissimo. E mi fa davvero piacere che tu abbia vissuto il battesimo dei tuoi figli in un modo tanto profondo e anche ... poetico, direi. Ma sfortunatamente, la fede - o meglio la fede così come ci viene presentata - è un dono che non ho ancora ricevuto. Perciò non riesco a vedere le cose da quel punto di vista. Cioè, sono sicura che tu e le persone davvero credenti come te, battezzino i propri bambini come infinito atto d'amore. Ma rimango dell'opinione che non sia il battesimo dei figli, ma dei genitori. Sono i genitori che promettono di crescere i figli secondo determnati insegnamenti, e non i bambini che promettono di vivere cristianamente - il che non sarebbe possibile. Ma tu quella promessa l'hai già fatta, il giorno del tuo matrimonio. Quindi perchè dire che un bambino battezzato è "cristiano" quando non sa nemmeno cosa significhi esserlo? Ecco, lo trovo svilente nei confronti del rito stesso del Battesimo, per il quale - ripeto - ho moltissimo rispetto.
@Grimilde, il nostro percorso e il nostro pensiero sono molto simili. E non aggiungo altro. Zot! :-)
@Tiziana: infatti queste sono domande che mi sono posta anche io, e alla cui risposta non sono francamente ancora del tutto pervenuta....... cioè io impongo i miei criteri educativi ai miei figli, come tutti i genitori, perciò che differenza dovrebbe esserci con la parte religiosa? Bè la mi idea è che quello che insegno educando - il rispetto, la condivisione, la gentilezza, la sincerità ecc... - sono valori universali, unanimemente riconosciuti come positivi. Anche la Fede è un valore unanimemente riconosciuto... solo che non puoi imporre secondo me "quale" fede avere. Per questo cerco di essere sempre piuttosto "asettica" rispondendo alle domande in argomento, non dicendo "le cose sono così e cosà" ma piuttosto presentando diversi punti di vista, alcuni pensano così e altri cosà.
@Eu: ecco, questo è quello che ho cercato di non fare. Non mi piaceva l'idea di farlo solo perchè lo fanno tutti. Mi sono posta il problema quando i compagni del PG hanno iniziato il catechismo perchè temevo che lui non facendolo si sentisse (o lo facessero sentire) escluso. Ma così non è stato, e nemmeno le feste e i regali per la Comunione che tutti i suoi compagni hanno fatto e ricevuto e lui no lo hanno impensierito. Se le cose saranno diverse per il Nin, ci penserò. Probabilmente se mi accorgessi che soffre la separazione dal gruppo, deciderei di battezzarlo e di fargli fare catechismo e Comunione. Ma non sarebbe una scelta di fede.
Grazie a tutti per i vostri punti di vista, che sono come al solito una inestimabile ricchezza.
lunedì 27 maggio 2013
POST A RISCHIO DI OFFENDERE LA SENSIBILITA' RELIGIOSA DI QUALCUNO....
Come ho già probabilmente avuto modo di dire, noi non siamo Cattolici.
Non nel senso che non siamo religiosi tout court.
O meglio... mio marito è completamente ateo.
Io invece ho una mia idea della divinità che non corrisponde però con quello che la Chiesa Cattolica insegna e diffonde.
Per questo motivo abbiamo deciso di non battezzare i figli.
Prima divagazione:
Spiego: secondo me il battesimo imposto a un neonato è quasi una bestemmia.
Io credo molto nel rito del battesimo, in generale, e lo considero quel momento in cui una persona si mette con consapevolezza davanti al suo Dio e gli dice Si, OK. Ho deciso di seguire la tua via.
In quest'ottica trovo il battesimo cristiano quasi blasfemo: come si può praticare un rito del genere sul capo di un neonato che non sa e non potrebbe mai sapere nulla di quello che accade intorno a lui? Ed infatti quello non è il battesimo del bambino, ma dei genitori e padrini i quali giurano al posto del battezzando. A me, scusate, pare poco onesto, come un volersi accaparrare i fedeli finchè son piccoli che poi da grandi, ormai che sono li, non è che se ne vanno....
Ad ogni modo...
Il fatto di non battezzarli non significa che non ci sia spazio per la discussione o la spiegazione della
parte - diciamo - spirituale e metafisica dell'esistenza. Per come la vedo io, uno per scegliere deve conoscere il più possibile, altrimenti che scelta è?? Io poi sono una persona "spirituale" diciamo, nel senso che il non credere a certe cose (passi la resurrezione, ma come si fa a partorire da vergini? e soprattutto, perchè mai dovrebbe essere così fondamentale??) non significa che io non abbia un mio concetto di divinità anche piuttosto radicato.
Seconda divagazione:
Che anche li... non è che il GG ed io siamo proprio daccordissimo su questa cosa.
Secondo lui, tutto quello che è metafisico e non scientificamente provabile dovrebbe essere completamente escluso dalla vita e dall'educazione dei bambni (per lui anche Babbo Natale è metafisica, per dire...). Infatti il suo approccio ed il mio alle inevitabili domande è molto diverso.
Io cerco sempre di dire cose come alcuni pensano questo, altri pensano quest'altro. E davanti alle domande più difficili (tipo su quel che accade dopo la morte) quando non posso cavarmela come in passato citando il Piccolo Principe, dico semplicemente che non lo so, che non lo sa nessuno, e che ognuno di noi crede quello che gli sembra più giusto.
Il GG invece è più drastico: sostiene proprio che Dio non esiste e che la religione è solo un insieme di assurde favolette create per controllare la mente delle persone (ecco magari non esattamente in questi termini, ma avete capito).
Il risultato è un Nin appassionato di Harry Potter (l'apoteosi della metafisica, ndr), fate, folletti, draghi a cui al momento ancora non interessa niente di questa discussione, e un PG instradato verso l'ateismo - e che in parte riprende gli atteggiamenti paterni come è ovvio, cercando di scovare domande insidiose da porre al Don nell'ora di religione - ... ma con qualche timido rigurgito di paganesimo :-)
Perchè ho scritto tutto ciò?? Per raccontarvi una breve conversazione avuta coi miei figli ieri durante una passeggiata nel parco....
Il punto del post:
Puff: ehiii Nin guarda: una lepre!
Nin: ahhh si, l'ho vista. (ci ripensa) ah no, non l'ho vista. Però ci credo!
Puff: ci credi topolo?
Nin: io credo sempre a tutto, anche se non vedo.
PG (guarda suo padre visibilmente abbattuto) Apposto stiamo. Diventerà Cattolico.
E voi come vi regolate?
Trasmettete le vostre convinzioni o lasciate maggior spazio decisionale ai figli?
Non nel senso che non siamo religiosi tout court.
O meglio... mio marito è completamente ateo.
Io invece ho una mia idea della divinità che non corrisponde però con quello che la Chiesa Cattolica insegna e diffonde.
Per questo motivo abbiamo deciso di non battezzare i figli.
Prima divagazione:
Spiego: secondo me il battesimo imposto a un neonato è quasi una bestemmia.
Io credo molto nel rito del battesimo, in generale, e lo considero quel momento in cui una persona si mette con consapevolezza davanti al suo Dio e gli dice Si, OK. Ho deciso di seguire la tua via.
In quest'ottica trovo il battesimo cristiano quasi blasfemo: come si può praticare un rito del genere sul capo di un neonato che non sa e non potrebbe mai sapere nulla di quello che accade intorno a lui? Ed infatti quello non è il battesimo del bambino, ma dei genitori e padrini i quali giurano al posto del battezzando. A me, scusate, pare poco onesto, come un volersi accaparrare i fedeli finchè son piccoli che poi da grandi, ormai che sono li, non è che se ne vanno....
Ad ogni modo...
Il fatto di non battezzarli non significa che non ci sia spazio per la discussione o la spiegazione della
parte - diciamo - spirituale e metafisica dell'esistenza. Per come la vedo io, uno per scegliere deve conoscere il più possibile, altrimenti che scelta è?? Io poi sono una persona "spirituale" diciamo, nel senso che il non credere a certe cose (passi la resurrezione, ma come si fa a partorire da vergini? e soprattutto, perchè mai dovrebbe essere così fondamentale??) non significa che io non abbia un mio concetto di divinità anche piuttosto radicato.
Seconda divagazione:
Che anche li... non è che il GG ed io siamo proprio daccordissimo su questa cosa.
Secondo lui, tutto quello che è metafisico e non scientificamente provabile dovrebbe essere completamente escluso dalla vita e dall'educazione dei bambni (per lui anche Babbo Natale è metafisica, per dire...). Infatti il suo approccio ed il mio alle inevitabili domande è molto diverso.
Io cerco sempre di dire cose come alcuni pensano questo, altri pensano quest'altro. E davanti alle domande più difficili (tipo su quel che accade dopo la morte) quando non posso cavarmela come in passato citando il Piccolo Principe, dico semplicemente che non lo so, che non lo sa nessuno, e che ognuno di noi crede quello che gli sembra più giusto.
Il GG invece è più drastico: sostiene proprio che Dio non esiste e che la religione è solo un insieme di assurde favolette create per controllare la mente delle persone (ecco magari non esattamente in questi termini, ma avete capito).
Il risultato è un Nin appassionato di Harry Potter (l'apoteosi della metafisica, ndr), fate, folletti, draghi a cui al momento ancora non interessa niente di questa discussione, e un PG instradato verso l'ateismo - e che in parte riprende gli atteggiamenti paterni come è ovvio, cercando di scovare domande insidiose da porre al Don nell'ora di religione - ... ma con qualche timido rigurgito di paganesimo :-)
Perchè ho scritto tutto ciò?? Per raccontarvi una breve conversazione avuta coi miei figli ieri durante una passeggiata nel parco....
Il punto del post:
Puff: ehiii Nin guarda: una lepre!
Nin: ahhh si, l'ho vista. (ci ripensa) ah no, non l'ho vista. Però ci credo!
Puff: ci credi topolo?
Nin: io credo sempre a tutto, anche se non vedo.
PG (guarda suo padre visibilmente abbattuto) Apposto stiamo. Diventerà Cattolico.
E voi come vi regolate?
Trasmettete le vostre convinzioni o lasciate maggior spazio decisionale ai figli?
giovedì 23 maggio 2013
BILANCIO FINALE (FINALE?? SEEEE!)
Comunque, crescere è un'attività che non è mai finita.
Questo teoricamente lo sappiamo tutti, è ovvio... ma sperimentarlo sulla propria pelle è un'altra faccenda.
Tipo quando ti trovi faccia a faccia con situazioni che ti costringono a cambiare rotta, a modificare il concetto stesso che hai avuto fino a quel momento di una cosetta che si chiama Vita.
Non che sia negativo.
Ultimamente anzi ho rivalutato parecchio quel vecchio adagio che parla dei mali e del nuocere.
Se dovessi fare un bilancio degli ultimi mesi - o anche anni - direi che sono una donna molto diversa da quella che ero. Sono scesa molto verso il nocciolo, verso il nucleo di me stessa e ho capito tante cose, di me e non solo di me.
Per carità, la Puffola è sempre la Puffola.
Sempre la stessa persona allegra ma impicciona, solare ma un po' umorale, comprensiva ma a volte irascibile, romantica ma.... niente ma. Romantica. Innamorata. Adolescente inside :-)
Però capisco meglio le altre persone. Credo.
Ho abbandonato quel po' di egocentrismo che mi viene dall'essere figlia unica e amatissima, e ho imparato a mettermi veramente nei panni delle persone con le quali vivo e interagisco. E questo mi consente di comprendere tantissime cose che normalmente mi sfuggirebbero.
Di cogliere la relazione tra gli eventi, come diceva Clara Trueba.
E di essere criticata, anche, perchè apparentemente, ad un primo veloce sguardo, accetto e comprendo cose francamente inaccettabili ed incomprensibili. Ma sono lieta di rassicurarvi: non è così!
E capisco meglio la natura dell'amore (sempre Credo)
Come ho avuto modo di dire su queste pagine, l'Amore, quello proprio con la A bella grande e tutta miniata e arzigogolata, è sempre stato il mio obiettivo nella vita, fin dal giorno in cui, verso i 12 anni, mi sono resa conto che esso non è semplicemente una romantica parentesi che ti travolge mentre fai dell'altro, ma permea tutti gli aspetti della vita, per tutta la vita. E parlo, le mamme mi perdoneranno, dell'amore romantico. Quello tra uomo e donna, quello di coppia (su quello per i figli cosa c'è da capire???). Fin da quel giorno ho sognato quell'amore pazzesco che si vede solo al cinema o si legge nei libri. Infinito, eterno, indistruttibile. Ineluttabile. Predestinato.
Ancora lo sogno e lo inseguo, sia chiaro :-)
Ho sempre comunque saputo, razionalmente, che si tratta in tutta onestà di un obiettivo irraggiungibile ed irragionevole. Destinato a non essere mai coronato. E la soluzione mi pareva solo quella di smettere di inseguirlo, cosa alla quale però non ero emotivamente preparata.
Ora invece la penso diversamente.
Penso che i veri grandi amori, quelli indistruttibili ed eterni, esistano davvero, in tutta la loro bellezza, qui, nella realtà che viviamo ogni giorno. Solo che... non sono quelli che pensavo io.
Non sono Romeo e Giulietta, non sono Edward e Bella.
Sono le persone che si amano, si impegnano, e si sostengono ogni giorno anche davanti alle difficoltà, alle incomprensioni e alla paura. Sono gli amori che sopravvivono alla routine, che si rinnovano ogni giorno, che reggono allo sconvolgimento di una malattia, della crisi economica, dell'arrivo di figlioli che ti sballano tutti gli equilibri. Sono gli amori che macinano chilometri e chilometri ma che hanno sempre la voglia di macinarne un altro. Di condividere qualcosa, di scoprire qualcosa di nuovo.
Sono soprattutto gli amori, le persone, che si scelgono, giorno dopo giorno, con consapevolezza e volontà. A volte con fatica. Che cadono e si rialzano, dandosi una mano reciprocamente a rimettersi in piedi. Sono io, siete voi. E' mio marito ed i vostri.
Perchè dopotutto che merito c'è nella predestinazione???
Questo teoricamente lo sappiamo tutti, è ovvio... ma sperimentarlo sulla propria pelle è un'altra faccenda.
Tipo quando ti trovi faccia a faccia con situazioni che ti costringono a cambiare rotta, a modificare il concetto stesso che hai avuto fino a quel momento di una cosetta che si chiama Vita.
Non che sia negativo.
Ultimamente anzi ho rivalutato parecchio quel vecchio adagio che parla dei mali e del nuocere.
Se dovessi fare un bilancio degli ultimi mesi - o anche anni - direi che sono una donna molto diversa da quella che ero. Sono scesa molto verso il nocciolo, verso il nucleo di me stessa e ho capito tante cose, di me e non solo di me.
Per carità, la Puffola è sempre la Puffola.
Sempre la stessa persona allegra ma impicciona, solare ma un po' umorale, comprensiva ma a volte irascibile, romantica ma.... niente ma. Romantica. Innamorata. Adolescente inside :-)
Però capisco meglio le altre persone. Credo.
Ho abbandonato quel po' di egocentrismo che mi viene dall'essere figlia unica e amatissima, e ho imparato a mettermi veramente nei panni delle persone con le quali vivo e interagisco. E questo mi consente di comprendere tantissime cose che normalmente mi sfuggirebbero.
Di cogliere la relazione tra gli eventi, come diceva Clara Trueba.
E di essere criticata, anche, perchè apparentemente, ad un primo veloce sguardo, accetto e comprendo cose francamente inaccettabili ed incomprensibili. Ma sono lieta di rassicurarvi: non è così!
E capisco meglio la natura dell'amore (sempre Credo)
Come ho avuto modo di dire su queste pagine, l'Amore, quello proprio con la A bella grande e tutta miniata e arzigogolata, è sempre stato il mio obiettivo nella vita, fin dal giorno in cui, verso i 12 anni, mi sono resa conto che esso non è semplicemente una romantica parentesi che ti travolge mentre fai dell'altro, ma permea tutti gli aspetti della vita, per tutta la vita. E parlo, le mamme mi perdoneranno, dell'amore romantico. Quello tra uomo e donna, quello di coppia (su quello per i figli cosa c'è da capire???). Fin da quel giorno ho sognato quell'amore pazzesco che si vede solo al cinema o si legge nei libri. Infinito, eterno, indistruttibile. Ineluttabile. Predestinato.
Ancora lo sogno e lo inseguo, sia chiaro :-)
Ho sempre comunque saputo, razionalmente, che si tratta in tutta onestà di un obiettivo irraggiungibile ed irragionevole. Destinato a non essere mai coronato. E la soluzione mi pareva solo quella di smettere di inseguirlo, cosa alla quale però non ero emotivamente preparata.
Ora invece la penso diversamente.
Penso che i veri grandi amori, quelli indistruttibili ed eterni, esistano davvero, in tutta la loro bellezza, qui, nella realtà che viviamo ogni giorno. Solo che... non sono quelli che pensavo io.
Non sono Romeo e Giulietta, non sono Edward e Bella.
Sono le persone che si amano, si impegnano, e si sostengono ogni giorno anche davanti alle difficoltà, alle incomprensioni e alla paura. Sono gli amori che sopravvivono alla routine, che si rinnovano ogni giorno, che reggono allo sconvolgimento di una malattia, della crisi economica, dell'arrivo di figlioli che ti sballano tutti gli equilibri. Sono gli amori che macinano chilometri e chilometri ma che hanno sempre la voglia di macinarne un altro. Di condividere qualcosa, di scoprire qualcosa di nuovo.
Sono soprattutto gli amori, le persone, che si scelgono, giorno dopo giorno, con consapevolezza e volontà. A volte con fatica. Che cadono e si rialzano, dandosi una mano reciprocamente a rimettersi in piedi. Sono io, siete voi. E' mio marito ed i vostri.
Perchè dopotutto che merito c'è nella predestinazione???
martedì 21 maggio 2013
L'AMORE DI UN BAMBINO
Mio figlio il Nin è un coccolone DA PAURA.
Più ancora di quanto non fosse suo fratello.
Mi abbraccia e bacia di continuo (e mi chiama... mi chiama... mi chiama......), mi dice cose tenerissime, tipo che è felice che io l'abbia fatto nella mia pancia, che sono la mamma che lui ha scelto e che è felice di avere me.
E' un idillio continuo.
Qualche volta ci mettiamo sul lettone a far le coccole, e lui si accartoccia tutto per farsi avvolgere dal mio abbraccio, chiude gli occhi, sospira e prende un'aria che non potrei definire altro se non di completa beatitudine. Idem quando le coccole si fanno in 3, o in 4.
E in quelle occasioni mi domando... ma cosa deve provare un bambino che sa di essere amato?
Quale infinita gioia e soprattutto quale pace e serenità deve essere?
Io immagino di essere stata uguale, dopotutto quale bambino non lo è?
Ma non riesco a richiamare alla memoria quella sensazione di me bambina, per quanto ci provi.
Voi?
Più ancora di quanto non fosse suo fratello.
Mi abbraccia e bacia di continuo (e mi chiama... mi chiama... mi chiama......), mi dice cose tenerissime, tipo che è felice che io l'abbia fatto nella mia pancia, che sono la mamma che lui ha scelto e che è felice di avere me.
E' un idillio continuo.
Qualche volta ci mettiamo sul lettone a far le coccole, e lui si accartoccia tutto per farsi avvolgere dal mio abbraccio, chiude gli occhi, sospira e prende un'aria che non potrei definire altro se non di completa beatitudine. Idem quando le coccole si fanno in 3, o in 4.
E in quelle occasioni mi domando... ma cosa deve provare un bambino che sa di essere amato?
Quale infinita gioia e soprattutto quale pace e serenità deve essere?
Io immagino di essere stata uguale, dopotutto quale bambino non lo è?
Ma non riesco a richiamare alla memoria quella sensazione di me bambina, per quanto ci provi.
Voi?
giovedì 9 maggio 2013
LA FRUTTA
Quando un bambino di 5 anni, andando a mettere la cannottiera da lavare, ti apostrofa con fare di disapprovazione dicendo "mamma la cesta è piena bisognerebbe proprio svuotarla"....
... significa essere veramente arrivati alla frutta!!!
... significa essere veramente arrivati alla frutta!!!
lunedì 6 maggio 2013
NINNOLO
Mamma... sono felice che mi hai fatto tu nella tua pancia.... è per questo che voglio stare sempre con te....
SDENG!
Puff svenuta
venerdì 3 maggio 2013
CRONACA DI UN ANNIVERSARIO (NON) ANNUNCIATO
Il 1 maggio il GG ed io abbiamo festeggiato il ventiduesimo anno insieme.
Al di la di tutto, è un gran risultato, lasciatemelo prpoprio dire!
Non importa che non sia sempre stato tutto perfetto come nelle fiabe.
Importa che siamo ancora qui, non perchè siamo come quegli improbabili personaggi da romanzo che sono destinati a stare insieme, ma perchè l'abbiamo scelto e voluto.
E questo, va detto.
Normalmente non ci scambiamo regali in questa data, essendo un anniversario "rubato" (non è il giorno del matrimonio, è il giorno in cui ci siamo messi insieme) ma siccome è sempre festa passiamo la giornata insieme facendo qualcosa di carino.
30 aprile, ore 12.30
Puff: ehi GG, ma allora facciamo qualcosa domani?
GG: perchè non andiamo al Luna Park dell'Idroscalo a celebrare?? (ci siamo messi insieme sulla Nave del Pirata praticamente, ndP)
Puff: oh si, fico, facciamolo!!
30 aprile, ore 12.31
Puff: ehm... GG? Mi ha appena chiamato mia mamma.... il Nin ha la febbre.... mi sa che il Luna Park salta..........
GG: Faniente, non preoccuparti, il 1 maggio è lungo!
Puff: ????
30 aprile ore 16.00
GG: ehi Puff, stasera prima di tornare a casa faccio un salto al centro commerciale
Puff: perchè, devi ritirare i vestiti in tintoria?
GG: si, e anche farmi un po' di cazzi miei!
Puff: ????????
30 aprile ore 19.30
Il GG rientra nascondendo maldestramente un sacchettino di Guess
La Puff fa finta di niente, accompagna il GG in camera e il GG lancia il sacchettino nelle mani della Puff.
Puff: Oh amore, è per me?? Ma me lo dai così??? che lo devo aprire sul letto tutto ingombro di panni da stirare?? Un po' di atmosfera, insomma..............
GG (ridendo): tu non preoccuparti dell'atmosfera! Ah a proposito... uno di questi giorni volevo uscire con l'amico Z. E' tanto che non lo vedo.
Puff: Si si nessun problema (ma che c'azzecca????? mah!)
1 maggio, ore 12.00
Puff: oggi voglio farmi una doccia di quelle super, che duri almeno un'ora, con creme, scrub, balsami e tutto il cucuzzaro!
GG: quando te la fai?
Puff: mmmmboh, dopo pranzo, non so...
GG: verso le tre o le quattro, magari?
Puff: si.... penso di si..... (ma che gli frega a che ora faccio la doccia?? mah!)
1 maggio ore 16.30
La Puff esce dalla doccia tutta pulita e profumata. Il GG butta un occhio in bagno e con fare severo esclama:
GG: certo che per il nostro anniversario potresti pure truccarti!!
Puff: truccarmi? per stare in casa?
GG: embè? è il nostro anniversario!!
Puff: Ok, perchè no, mi trucco! (??????)
1 maggio ore 17.00
La Puff in mutande e maglietta ma truccata di tutto punto si posiziona sul divano
Il GG fa il suo ingresso in sala in jeans e scarpe da tennis.
Puff (ridendo) che fai, te ne vai??
GG: esco con l'amico Z, te l'ho detto ieri
Puff: (ridendo di più) ma va la! mi prendi in giro!
GG: (incazzatello) ma come! dai cazzo finisce sempre così! ne abbiamo parlato ieri sera! ma mi ascolti quando parlo? non è possibile, tutte le volte!!!
Puff: (perplessa): okok non c'è problema... esci pure che problemi ci sono!
1 maggio tra le 17.01 e le 18.00
Il GG suona la chitarra aspettando l'amico Z e guardando seccato l'orologio.
Alle 18.00 suona il citofono
GG: è l'amico Z, è un pò in anticipo sta salendo. Magari se ti metti addosso qualcosa che sei in mutande......................
Puff: OK vado.....
1 maggio ore 18.01
I miei genitori fanno il loro ingresso in casa mia ridacchiando.
Il GG mi guarda mezzo divertito e mezzo compatendomi
GG: Dai Puff vestiti... usciamo, andiamo a prendere un aperitivo d'anniversario!!!
Puff: <3 <3 <3 <3
1 maggio ore 18.30
Puff: dove andiamo?
GG: facciamo un aperitivo, niente di speciale, tua mamma si è raccomandata di non fare tardi
Puff: ok, ma dove??
GG: ... in un posto in cui non vai da molto tempo, un posto che ha un senso
E' andata a finire che mi ha portata nel locale dove eravamo nel 2010, la sera prima della mattina in cui ho scritto questo post. Il posto dove eravamo quando abbiamo parlato del fatto che il nostro matrimonio aveva dei problemi seri.
E' stata una bella serata, siamo stati bene, e abbiamo chiuso il cerchio.
Indefinitamente, speriamo!
Al di la di tutto, è un gran risultato, lasciatemelo prpoprio dire!
Non importa che non sia sempre stato tutto perfetto come nelle fiabe.
Importa che siamo ancora qui, non perchè siamo come quegli improbabili personaggi da romanzo che sono destinati a stare insieme, ma perchè l'abbiamo scelto e voluto.
E questo, va detto.
Normalmente non ci scambiamo regali in questa data, essendo un anniversario "rubato" (non è il giorno del matrimonio, è il giorno in cui ci siamo messi insieme) ma siccome è sempre festa passiamo la giornata insieme facendo qualcosa di carino.
30 aprile, ore 12.30
Puff: ehi GG, ma allora facciamo qualcosa domani?
GG: perchè non andiamo al Luna Park dell'Idroscalo a celebrare?? (ci siamo messi insieme sulla Nave del Pirata praticamente, ndP)
Puff: oh si, fico, facciamolo!!
30 aprile, ore 12.31
Puff: ehm... GG? Mi ha appena chiamato mia mamma.... il Nin ha la febbre.... mi sa che il Luna Park salta..........
GG: Faniente, non preoccuparti, il 1 maggio è lungo!
Puff: ????
30 aprile ore 16.00
GG: ehi Puff, stasera prima di tornare a casa faccio un salto al centro commerciale
Puff: perchè, devi ritirare i vestiti in tintoria?
GG: si, e anche farmi un po' di cazzi miei!
Puff: ????????
30 aprile ore 19.30
Il GG rientra nascondendo maldestramente un sacchettino di Guess
La Puff fa finta di niente, accompagna il GG in camera e il GG lancia il sacchettino nelle mani della Puff.
il contenuto del sacchettino |
GG (ridendo): tu non preoccuparti dell'atmosfera! Ah a proposito... uno di questi giorni volevo uscire con l'amico Z. E' tanto che non lo vedo.
Puff: Si si nessun problema (ma che c'azzecca????? mah!)
1 maggio, ore 12.00
Puff: oggi voglio farmi una doccia di quelle super, che duri almeno un'ora, con creme, scrub, balsami e tutto il cucuzzaro!
GG: quando te la fai?
Puff: mmmmboh, dopo pranzo, non so...
GG: verso le tre o le quattro, magari?
Puff: si.... penso di si..... (ma che gli frega a che ora faccio la doccia?? mah!)
1 maggio ore 16.30
La Puff esce dalla doccia tutta pulita e profumata. Il GG butta un occhio in bagno e con fare severo esclama:
GG: certo che per il nostro anniversario potresti pure truccarti!!
Puff: truccarmi? per stare in casa?
GG: embè? è il nostro anniversario!!
Puff: Ok, perchè no, mi trucco! (??????)
1 maggio ore 17.00
La Puff in mutande e maglietta ma truccata di tutto punto si posiziona sul divano
Il GG fa il suo ingresso in sala in jeans e scarpe da tennis.
Puff (ridendo) che fai, te ne vai??
GG: esco con l'amico Z, te l'ho detto ieri
Puff: (ridendo di più) ma va la! mi prendi in giro!
GG: (incazzatello) ma come! dai cazzo finisce sempre così! ne abbiamo parlato ieri sera! ma mi ascolti quando parlo? non è possibile, tutte le volte!!!
Puff: (perplessa): okok non c'è problema... esci pure che problemi ci sono!
1 maggio tra le 17.01 e le 18.00
Il GG suona la chitarra aspettando l'amico Z e guardando seccato l'orologio.
Alle 18.00 suona il citofono
GG: è l'amico Z, è un pò in anticipo sta salendo. Magari se ti metti addosso qualcosa che sei in mutande......................
Puff: OK vado.....
1 maggio ore 18.01
I miei genitori fanno il loro ingresso in casa mia ridacchiando.
Il GG mi guarda mezzo divertito e mezzo compatendomi
GG: Dai Puff vestiti... usciamo, andiamo a prendere un aperitivo d'anniversario!!!
Puff: <3 <3 <3 <3
1 maggio ore 18.30
Puff: dove andiamo?
GG: facciamo un aperitivo, niente di speciale, tua mamma si è raccomandata di non fare tardi
Puff: ok, ma dove??
GG: ... in un posto in cui non vai da molto tempo, un posto che ha un senso
E' andata a finire che mi ha portata nel locale dove eravamo nel 2010, la sera prima della mattina in cui ho scritto questo post. Il posto dove eravamo quando abbiamo parlato del fatto che il nostro matrimonio aveva dei problemi seri.
E' stata una bella serata, siamo stati bene, e abbiamo chiuso il cerchio.
Indefinitamente, speriamo!
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