martedì 31 gennaio 2012

di questo post non si capisce un h

Ah! Come è dura la via per l'autoconsapevolezza.

Durante la mia (breve, sia chiaro) vita, sono passata attravaerso varie fasi.

Da bambina ero attanagliata dalla paura di restare senza amici. Vai a capire. Ero sempre io che mi proponevo per scendere a citofonare agli altri, perchè temevo di essere dimenticata. Cercavo sempre di compiacere tutti, in senso buono, cioè nel senso di non litigare, di essere sempre gentile, e casomai se una cosa stava bene a te ma non a me, pazienza, mi posso anche adattare. Un pomeriggio di punizione mi pareva una tragedia... chi mai si sarebbe ricordato di me il giorno dopo? Una bruttarella come me? Non abbastanza bella da essere desiderata dai maschi ne abbastanza brutta da essere considerata senza timore dalle ragazze.

Poi, da ragazza e giovane adulta, sono diventata una dura-e-pura. Quasi una femminista (ho detto quasi). Io basto a me stessa, non ho bisogno di nessuno, non mi metto a correre dietro al prossimo, le cose le faccio perchè VOGLIO, e se  la cosa vi crea un problema, ve lo risolvete, grazie. Possibilmente in silenzio e senza spaccare i maroni.

Ho ricevuto critiche riguardo a questo atteggiamento, ma ho perseverato perchè mi pareva di essere nel giusto.

Quando mi sono sposata ero ancora un po' così.
Disapprovavo le donne con un atteggiamento più conciliante, che mi sembrava una vigliacca concessione al maschilismo, alle belle tradizioni antiche del donna-schiava-stira-e-lava che da anni cercavo di scardinare.
A pensarci adesso, dovevo essere egocentrica quasi come un uomo, in quel periodo! (ho detto quasi)

La verità è che il duropurismo era tutta una facciata, e me ne sono resa conto con un bel po' di ritardo.
La verità è che a volte riemerge quella bambina che ha paura di non bastare mai.

Forse certe cose le succhi col latte materno, chi lo sa.
La sicurezza di se dipende da mille e mille fattori, e diciamo che nei primi anni di vita non ho ricevuto una educazione tanto rassicurante sotto questo punto di vista. Sempre troppo piccola, o troppo giovane, o troppo immatura o troppo "poco" per questo o quello, per andare o venire, per esprimere pareri, persino per arrabbiarmi.  E il bello è che me ne rendevo conto, anche allora. Solo, che potevo farci?

Ma comunque non è questo il punto, non son mica qui a distribuire delle colpe.
Ci mancherebbe. A 40 anni, non ci sono colpe che tengano, se non le proprie.

Ci ho duramente lavorato, ma duramente davvero.
E sono anche contenta del livello di consapevolezza di me stessa che ho raggiunto.
Sicuro come l'oro - e passatemi la presunzione - non tanti hanno macinato tutti questi chilometri.
Solo che non si può sempre essere al massimo.

Almeno, io non ci riesco (e qui ci sarebbe da aprire un dibattito sul fatto che invece tutti se lo aspettano, ma sono certa che tutte voi sapete esattamente a cosa mi riferisco senza bisogno di ulteriori specifiche...)

Se mi trovo in un ambito in cui mi muovo con timore, o in cui non sono propriamente "perfetta", (non sono una supercritica, ma non sono nemmeno troppo indulgente)  capita ancora che debba combattere con un senso di inadeguatezza strisciante. Con la paura di non essere abbastanza. E' un po' come se stessi ancora li alla finestra della cucina a vedere se i miei amici si ricordano di venirmi a citofonare.

E' per questo, io penso, che a volte (non sempre) faccio fatica a gestire una battuta o uno scherzo su determinati argomenti, anche se capisco, SO che sono appunto solo una battuta o uno scherzo... ma  emotivamente mi risultano comunque una saccagnata sulla testa. E in quei frangenti, mi freno dal renderlo palese - o cerco di frenarmi - perchè non mi va nemmeno di fare la guastafeste o di buttare una sciocchezza in tragedia. Perchè non mi va di fare la figura della musona. Il problema è tuo, mi dico, gestiscilo. Non buttarlo sulle spalle degli altri (per non dire che alle musone non citofona nessuno)

E ad oggi non so se questo sia giusto, o se sto ancora semplicemente cercando di compiacere per non essere dimenticata.

19 commenti:

  1. Un pò mi ci sono vista pur'io in questo post. Soprattutto nella parte bambina.

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  2. Ti capisco per l'atteggiamento della bambina che ha paura.. Io sono un'eterna insicura e per questo ho perso tante cose e persone per il cammino. Ci sto lavorando su e questo grazie anche ad un uomo che invece di scappare alla prima difficoltà mi sta aiutando a risolvere il problema..

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  3. io idem con patate.
    lavorando sull'estrema timidezza e condiscendenza ho perso l'equilibrio.
    Ora sono astiosa e fredda.
    Non credo di averci guadagnato con il cambio...
    ma ci lavoro tutt'ora, giuro!

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  4. non essere mai abbastanza.....quanto ti capisco...
    ma ti confesso anche che non lo avrei mai immaginato....
    io ancora non riesco a far valere la mia opinione o le mie decisioni....
    per farlo devo ripetere mille e mille volte la stessa cosa per essere ascoltata....devo cambiare atteggiamento....ma come?

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  5. Io sono inesorabilmente permalosa? Me la prendo e mi si legge in faccia.... Quando non parlo, naturalmente... Perchè tra il cervello e la bocca ho un filo diretto, a volte un po' troppo :-)

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  6. Bah, che dire? ho 32 anni e la mia autoconsapevolezza, se mia c'è stata, se ne sta bene nascosta...pure io però non reisco a prendere alla lggera battute e scherzi su molti argomenti, solitamente che mi toccano in particolareperchè magari mi fanno sentire a disagio o soffrire.
    Nemmeno io sono mai stata abbastanza per nulla, pure io non riesco non solo a vr valere le mie opinioni ma nemmeno a farmi rispettare...e sono anni che mi ciedo cosa non va in me ecosa posso fare per risolvere il tutto....

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  7. Cioe' scusate ... ma si puo' sapere di cosa state parlando ?

    A quali battute o scherzi siete cosi "ipersensibili ?
    Alle battute sull'aspetto fisico/estetico.. l'altezza, la grassezza, la bellezza/bruttezza..la goffagine etc etc

    Oppure si tratta di altre paranoie muliebri .. non so .. l'incompetenza, la disorganizzazione, l'eccesso di organizzazione, la puntualita', la professionalita' ( ovvero la mancanza di essa ).. la cultura, la conoscenza delle lingue, la determinazione, la razionalita', la capacita' di ragionare per obiettivi, l'incoerenza, l'emotivita'.

    PARLATE .. ESPRIMETEVI .. SAPPIATE CHE LA TELEPATIA NON ESISTE.

    Se non vi spiegate, nessuno potra' realmente capirvi ed aiutarvi.
    Men che meno noi maschi virili focalizzati sulla produttivita' che non leggiamo nelle menti femminili e puffolesche.

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    1. Ex su questo un po' hai ragione.
      Noi donne tendiamo a credere alla telepatia.
      C'è da dire che comunque "tra noi" ci siamo capite....

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  8. @ex tredicenne: io per esempio sono sensibile alle battute sull'aspetto fisico e sul lavoro, o per meglio dire sulla disoccuoazione; più che sulle battute sulle cazzate, pregiudizi, giudizi tranciati da chi non si è mai dovutoscontrare con questo tipo di situazioni e problemi.Potrei agigungere altri argomenti ma sono troppo privati e comunque non è questa la sede.
    comunque la mia esprienza di vita mi ha insegnato che anche se ti spieghi quasi sempre ottieni nulla, se non di peggiorare la tua situazione o di essere ancora di più incomprese.

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  9. Ma guarda tiziana.. come al solito nei rapporti interpersonali e in senso piu' ampio nelle relazioni sociali .. tutto e' relativo.

    Ad esempio se la pigmea bambina con le sue tendenze a dare il 90% o anche il 100% di se' stessa nelle relazioni amicali .. si fosse ritrovata in una societa' puffolesca .. in cui tutte le persone o la maggioranza di esse danno tutte il 90% etc etc.. lei non si sarebbe sentita fuori posto, i problemi nascono nel momento in cui all'attitudine di dare e darsi non corrisponde un corrispettivo dello stesso segno ed entita'.

    Probabilmente in una societa' puffolesca dove tutti danno se' stessi con spontaneita' .. le persone che invece sono egoiste finirebbero con l'avere dei problemi.

    Tutto e' relativo. Anche una societa' di santi non sarebbe mai una societa' completamente perfetta, poiche' la santita' si coniuga in maniere e forme diverse e con intensita' differenti.

    Le paranoie puffolesche .. probabilmente sono condivise anche da altre pigmee.. solo che non lo sapete.. e vi isolate nei vostri gusci.. gia' a leggere le risposte al presente post di questo blog sembrerebbe infatti che la maggior parte di voi abbia subito traumi simili, chissa' quante altre ce ne sono. Probabilmente ci sono in giro persone in numero sufficente per formare una intera societa' puffolesca di pigmee che si vengono incontro reciprocamente al 90% ... il mondo cambia a partire da voi stesse, mai sottovalutare il potere della mente e delle idee.

    MORALE : pigmee di tutto il mondo unitevi, non avrete da perdere null'altro che le catene della vostra puffolaggine.

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    1. Questo concetto è giustissimo.
      E lo condivido davvero.
      "il mondo cambia a partire da voi stesse, mai sottovalutare il potere della mente e delle idee."

      EX, mi compiaccio davvero.

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  10. io un po' il discorso della puffola bambina che teme di essere dimenticata da tutti lo capisco. Ho ricevuto un'educazione in "sminuendo" come la chiamo io, dato che, non essendo prorpiamnte la figlia che i miei genitori avrebbero desiderato, ho passato gli ultimi 22 anni della mia vita (ora ne ho 32)a sentirmi dire- in sostanza- che dovevo cambiare io e adattarmi io agli altri perhcè non solo ero io quella che aveva bisogno degli altri e non il contrario, ma sopratutto perchè altrimenti così com'ero non avrei mai trovato qualcuno che mi volesse bene e mi accettasse davvero, visto che mi veniva perennemnte rinfacciato di essere brutta, grassa, goffa, timida,antipatica e non proprimanete intelligente. sui metodi educativi dei miei genitori ho scritto a lungo sul mio blog, ma ora posso dire che nonostante la cattiveria e la stronzaggine con cui mi hanno trattata, non avevano tutti i torti: alla fine sono davvero io quella che è rimasta al palo con la vita e che è rimasta sola. Quindi la vita ha dato ragione a loro non certo a me. Il problema semmai sarebbe come rimediare al tutto, ma a 32 anni francamente mi pare troppo tardi.
    Ovviamente questa è la mia esperienza, sicuramente per altri sarà andata diversamente....il problema è come cambiare. e dubito che anche una società intera di pigmee possa darmi una mano.

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  11. Hmmm.... posso dire una cosa in tutta franchezza Tiziana ?

    Sei stata tirata su proprio da gente di merda... per dirla alla francese...

    Ma si puo' mai inculcare ad una bambina l'idea che deve cambiare perche' altrimenti non avresti mai trovato qualcuno ? Sti qui sono due criminali ..

    Che gentaglia che c'e' in giro

    Mi cascano le braccia ... a sentire di queste cose.

    Comunque sappilo Tiziana .. non e' mai troppo tardi. Guarda il caso della puffola pigmea .. a 40 anni e' uscita fuori dal suo guscio tutta pimpante, poi ogni tanto ha delle ricadute ( pare ) .. pero' durano poco .. e poi si riprende. Insomma diciamo che la puffola ha trovato il suo puffolo. Spero che anche tu trovi il tuo equilibrio.

    Salutoni

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  12. bè dai...di merda no...poverini...sono brave persone in fin dei conti, che hanno fatti grandi sacrifici e non sono riusciti a costruire la vita che speravano, hanno avuto tuttosmmato una vita deludente e in parte pure infelice.
    sarà stato anche per quello che si sono comportati così. Anche se io qui ora lo scrivo, ma nonostante mi renda conto di ciò non riesco a perdonarli e ora che invecchiano mi danno pure fastidio; sarà nche perchè l'essere costretta a vivere con loro per mancanza di altre opportunità (leggi, mancanza di lavoro fisso)non aiuta di certo.

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  13. intendevo comunque dire che, se avessero avuto davvero torto, sarei riuscita a dimostrarglielo io stessa o altrimenti sarebbe accaduto qualcosa di diverso da quello che loro mi hanno sempre pronosticato....

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  14. Beh tiziana ..
    esistono anche le cosiddette profezie auto-avverantisi.

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  15. Ragazzi, bello questo scambio tra EX e Tiziana.
    Me ne sono stata zitta ad ascoltare, ci sono migliaia di spunti!
    E devo dire... EX... sono piacevolmente sorpresa dalla tua delicatezza.
    Vuoi dire che devo ricredermi??? Non vedo l'ora di farlo.

    Tiziana, non penso affatto che sia tardi.
    L'educazione ci da l'avvio, ma poi sta a noi, ad un certo punto.
    Certo, è difficile quando hai una certa impostazione liberarsene. E' lavoro di una vita, come vedi io ho 40 anni e a volte ancora ci ricasco. Però non è impossibile, credimi. L'ostacolo più grande su questo cammino sei tu stessa, la tua convinzione di non farcela o "che avessero ragione loro".
    Ha ragione EX ('azz... di nuovo?!?!?), è il classico esempio di profezia che si autoadempie.

    Per quanto riguarda me, alcune doverose precisazioni :)
    Non è che io SIA adeguata o SIA insufficiente.
    Io SO di non esserlo. Logicamente, razionalmente.
    Ed è già tanto, saperlo.
    Però le cose che sai col cervello non sempre le sai col cuore.
    Perciò a volte MI SENTO diversamente.
    PErciò ci sono argomenti o scherzi che A VOLTE mi fanno male, anche se SO che non ce n'è motivo.
    E' sottile, come differenza, ma esiste.
    Diciamo che sto lavorando sui dettagli.

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  16. Mica è facile trovare un equilibrio con se stesse ... ci si prova a trovare un proprio ruolo, una propria identità ... ci si prova via .

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