Ahimè che gran casino.
No no, tranquille, a casa tutto bene,
il GG tutto bene,
i figlioli bene (a parte quando mi vien voglia di appenderli a un gancio da macellaio.... cioè praticamente un giorno si e quello dopo pure...)
E' che purtroppo alla fine ho ceduto... non sono più riuscita a tenere duro e le vicissitudini della mia amica Fenice hanno cominciato a coinvolgermi emotivamente un filo più del consigliabile.
Non che io sia il tipo cui piace mantenersi fredda e distaccata.
Tutt'altro.
Ma penso che potrei esserle più utile se riuscissi a mantenere un certo... come dire... uno sguardo dall'alto.
Il GG ci riesce, cazzu cazzu, perchè io no??
Perchè sono una donna, ecco perchè.
Non posso prescindere dall'emotività quando ascolto un'amica.
Voi ce la fate?
A volte è dura, perchè in parte rivivo situazioni che io stessa ho sperimentato - anche se va detto, in maniera più lieve - e tenere a bada i tuoi propri fantasmi non è propriamente agevole mentre cerchi di convincere telefonicamente una donna sconvolta, piangente e urlante a NON mettersi al volante nel cuore della notte, a rischio della propria vita....
Devo anche dire che questa esperienza, benchè terribile, è stata molto... come dire, formativa? - per me.
Ho imparato moltissime cose.
La prima e più importante è... a fare un passo indietro.
Vedete, io sono una che parte al galoppo lancia in resta.... quando ho un'opinione su qualcosa quello che mi viene istintivo è dire "stai fermo li, zitto e buono, che ora ti spiego come gira il fumo".
Sono presuntuosa, in un certo senso.
Perchè sono donna dotata di buon senso, e non avrebbe alcun significato far finta di non saperlo.
E perciò a volte.... non so, mi viene da "dirigere il traffico", tu fai così tu fai cosà e vedrai........
In questo, sono come mia mamma....
Invece in certi momenti, niente è meglio del silenzio.
Ascoltare.
Ascoltare è la cosa più difficile, ascoltare anche quando pensi che la persona che ti parla sia in torto o non abbia chiare certe cose... ascoltare perchè è di questo che si tratta, è di questo che ha bisogno.
Zitta, e ascolta.
Lascia che la persona prenda la sua via, non imporre la tua.
Lascia che decida quale deve essere la sua via - anche se tu faresti diversamente - e supportala sempre e comunque.
Ecco.
Questa è l'essenza.
lo zitta e ascolta l'ho imparato a mie spese... se non fosse stato così sarei il capitano dei vigili urbani di "sifacosìlandia"
RispondiEliminaChe post profondo mia cara!!!!!
RispondiEliminaIncomincio col dire che quello che vorresti fare ai tuoi figli vorrei spesso farlo anch'io alle mie....
Da quello che scrivi ci assomigliamo molto caratterialmente...io ho dovuto, pero', lavorare molto su me stessa prima di capire che, spesso, è meglio non imporre le proprie idee ma lasciare la libertà alle persone di fare le proprie scelte seppur non condivisibili, e guardarle da lontano facendo sempre capire che ci sei..
Un abbraccio forte
Anna
Ci sono donne di buon senso o presunto tale (ciao mammina cara!) che passano tutta la vita a dirigere la vita degli altri (o a provare di dirigere o a incazzarsi perché questi ingrati non se la fanno dirigere) senza mai nemmeno essere scalfiti dal pensiero di stare zitte e ascoltare. Figurati poi prenderne davvero consapevolezza e apprilcarlo.
RispondiEliminaSii fiera di te.
Non sai quanto fa bene sentirsi ascoltati...
RispondiEliminaMartina
Sono in sintonia con la tua Essenza
RispondiEliminaperché a volte, si sà,
basta la presenza ...
Comunque alla tua Amica vorrei dire:
Non sei felice?
Porta pazienza
e vedrai che anche Tu "rinascerai"
come una fenice
Chi lo dice?
L’altra parte di Me
e Lei, si sa,
mai si contraddice!
ehm... Serpente, sei tu?? :-)
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