mercoledì 29 maggio 2013

RISPOSTE

Rispondo qui ai commenti dell'ultimo post per motivi... logistici....

@Skynny e altre: Sull'ora di religione ci ho pensato attentamente. Li ho entrambi esclusi alla materna, e non sono pentita di averlo fatto, perchè in un'età così precoce non volevo "non poter avere il controllo" sulle informazioni che ricevevano. Avevo l'impressione che potessero essere troppo "indottrinati". La verità è che dipende da chi trovi come insegnante. Quando ho iscritto il PG alla prima elementeare, intendevo escludere l'ora di religione, ma poi conoscendo la maestra ho cambiato idea. E' una persona fantastica, e il programma che svolgeva e svolge non è "il catechismo" ma una specie comparazione tra la vita ai tempi di Gesù bambino e la vita dei bambini di oggi, molto interessante. Lo stesso farò il prossimo anno per il Nin (che a settembre va in prima elementare, sapevatelo...). Alle medie invece, il prof di religione del PG è il Don della parrocchia e quello che fanno è catechismo puro e semplice. Questo non lo trovo giusto. Ma ormai il PG è grande e mi preoccupa meno che possa assimilare acriticamente tutto quel che sente.

@ Pera: si questa sarebbe anche la mia idea, cioè che nell'ora di religione si studiassero "le religioni", ovvero la loro storia. Ma niente da fare. Non c'è mezzo.

@Miss Marple: ciao carissima, che piacere mi fa sentirti da queste parti :-) Il tuo commento è davvero bellissimo. E mi fa davvero piacere che tu abbia vissuto il battesimo dei tuoi figli in un modo tanto profondo e anche ... poetico, direi. Ma sfortunatamente, la fede - o meglio la fede così come ci viene presentata - è un dono che non ho ancora ricevuto. Perciò non riesco a vedere le cose da quel punto di vista. Cioè, sono sicura che tu e le persone davvero credenti come te, battezzino i propri bambini come infinito atto d'amore. Ma rimango dell'opinione che non sia il battesimo dei figli, ma dei genitori. Sono i genitori che promettono di crescere i figli secondo determnati insegnamenti, e non i bambini che promettono di vivere cristianamente - il che non sarebbe possibile. Ma tu quella promessa l'hai già fatta, il giorno del tuo matrimonio. Quindi perchè dire che un bambino battezzato è "cristiano" quando non sa nemmeno cosa significhi esserlo? Ecco, lo trovo svilente nei confronti del rito stesso del Battesimo, per il quale - ripeto - ho moltissimo rispetto.

@Grimilde, il nostro percorso e il nostro pensiero sono molto simili. E non aggiungo altro. Zot! :-)

@Tiziana: infatti queste sono domande che mi sono posta anche io, e alla cui risposta non sono francamente ancora del tutto pervenuta....... cioè io impongo i miei criteri educativi ai miei figli, come tutti i genitori, perciò che differenza dovrebbe esserci con la parte religiosa? Bè la mi idea è che quello che insegno educando - il rispetto, la condivisione, la gentilezza, la sincerità ecc... - sono valori universali, unanimemente riconosciuti come positivi. Anche la Fede è un valore unanimemente riconosciuto... solo che non puoi imporre secondo me "quale" fede avere. Per questo cerco di essere sempre piuttosto "asettica" rispondendo alle domande in argomento, non dicendo "le cose sono così e cosà" ma piuttosto presentando diversi punti di vista, alcuni pensano così e altri cosà.

@Eu: ecco, questo è quello che ho cercato di non fare. Non mi piaceva l'idea di farlo solo perchè lo fanno tutti. Mi sono posta il problema quando i compagni del PG hanno iniziato il catechismo perchè temevo che lui non facendolo si sentisse (o lo facessero sentire) escluso. Ma così non è stato, e nemmeno le feste e i regali per la Comunione che tutti i suoi compagni hanno fatto e ricevuto e lui no lo hanno impensierito. Se le cose saranno diverse per il Nin, ci penserò. Probabilmente se mi accorgessi che soffre la separazione dal gruppo, deciderei di battezzarlo e di fargli fare catechismo e Comunione. Ma non sarebbe una scelta di fede.

Grazie a tutti per i vostri punti di vista, che sono come al solito una inestimabile ricchezza.

3 commenti:

  1. Sì in effetti ho dato una motivazione del caxxx ma quella era :-)

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  2. Assolutamente d'accordo, neanch'io tollererei l'ora di religione trasformata in catechismo...stranamente col nano finora sono stata fortunata ma ho sempre voluto vederci chiaro da prima, e fin dall'asilo. L'unica cosa che non mi piace è il pregiudizio a scatola chiusa che ho notato in alcuni genitori ("io sono ateo QUINDI mio figlio deve stare lontano dall'ora di religione")...lo trovo un modo di togliere anzichè di dare, e solo in base a un puro parere/percorso di vita personale che non deve coincidere necessariamente con quello di tuo figlio. Sarà che io sono stata 11 anni dalle suore ma non ho subito nessuna assimilazione acritica anzi sono critica eccome, perchè dietro avevo una famiglia che mi insegnava a ragionare.
    Ecco a dirla tutta ho molta + paura dei videogiochi, di certa tv o di quando andrà su Fb che di 1 ora di religione a settimana :-D

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  3. "Ecco a dirla tutta ho molta + paura dei videogiochi, di certa tv o di quando andrà su Fb che di 1 ora di religione a settimana.."

    ecco...qui c'è una grossa verità!
    brava Skinny.

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