Ieri sono stata coinvolta in una discussione in facebook, cosa che cerco sempre di evitare come la peste per vari ed ovvi motivi.
In pratica un avvocato, di cui tacerò ovviamente il nome, ha postato uno status contro qusesto giochino che gira ultimamente, la sfida delle mamme a pubblicare tre foto che le rendono fiere della propria maternità, dicendo in poche parole che non bisognerebbe pubblicare foto dei figli perchè innanzitutto si viola la loro privacy e poi perchè i pedofili sempre in agguato ci sbavano sopra non appena pubblicate.
Questo l'ha fatto con un tono poco piacevole che mi ha spinta a rispondere, ed ecco prechè sono rimasta invischiata.
Ora, lasciando perdere che il post ha immediatamente creato due schieramenti, le pro e le contro la pubblicazione di fotografie dei figli, e tralasciando anche il fatto che hanno cominciato pure a volare insulti (la sottoscritta ha preso della madre indegna) io avrei i miei due centesimi da spendere su questo argomento, se permettete.
Io non sono ne a favore ne contro la pubblicazione di foto dei figli sui social. Le pubblico, se capita, ma potrei pure non farlo. Semplicemente penso che sia un falso problema, e vado a spiegarmi.
1) discorso privacy.
La privacy di un minore è sempre gestita dal genitore o dal tutore. Io decido sulla privacy dei miei figli ogni volta che li iscrivo, dall'asilo alle superiori, o alle varie attività sportive. Tutti questi "enti" mi chiedono se do il consenso che i miei figli vengano eventualmente fotografati o filmati durante lo svolgimento delle attività. Santo cielo i miei sono due saltimbanchi, che dire delle riprese durante gli spettacoli di circo? o dei genitori che magari fotografano il loro figlio durante una partita e beccano anche il mio? L'avvocato suggeriva di lasciare a loro la decisione sulla propria privacy ma questa proposta mi sembra un po' strana specie da parte di un avvocato, in quanto egli meglio di tutti noi sa che una tale decisione si può prendere solo con la maggiore età, e quindi cosa dovrei fare? attendere che siano maggiorenni per chiedergli se all'asilo possono fotografarli?
2) Sui pedofili.
Orbene, sono certa che i pedofili esistono e che magari si ingegnano anche per andare online a recuperare qualche foto di straforo, ma onestamente: è questo IL problema pedofilia? E' Facebook? Ci sono centinaia di migliaia di fotografie di minori che girano ovunque: cartelloni pubblicitari, spot televisivi, riviste di moda, dovunque ci sia un business rivolto ai bambini, i bambini ci mettono la faccia. Ci sono giovanissimi modelli e modelle, attori e attrici, perchè demonizzare Facebook?
Sarà perchè è un po' di moda prendersela con il brutto e cattivo social network? Sarà perchè non produce reddito? Perchè se il problema sono gli sbavoni, allora tutte le immagini di minorenni esistenti dovrebbero essere tolte di mezzo. Provate ad andare a dire, che so, a Giochi Preziosi che deve pubblicizzare i suoi giocattoli senza bambini. O ad Armani Junior che i vestiti li deve mettere sui manichini anzichè addosso ai mini-models.
Inoltre consideriamo anche un altro fatto. I figli, i bambini e i ragazzi, vanno in giro e vivono nella vita reale. Mi domando quante di quelle mamme così inclini a sputare veleno hanno figlioli di, diciamo, 10-12 anni che iniziano ad andare a scuola da soli, o scendere a comprare il pane, o entrare in un bar per una coca? Tutte loro argomentavano che un pedofilo può essere chiunque, un vicino, uno zio, un mostro travestito da persona per bene... ed io rispondo: appunto! cosa fate coi vostri figli, li tenete al guinzaglio? Li portate a scuola fino alla quarta superiore? Non li lasciate uscire di casa? Perchè sinceramente a me l'idea che un qualche bastardo pervertito si smanetti sulla foto del Nin che mostra orgoglioso la sua coppa di rugby mi fa uno schifo tale che mi viene da vomitare anche solo a scriverlo, ma la verità è che quand'anche fosse, questo non provocherebbe alcun danno a mio figlio.
Voglio spingermi ulteriormente in là, dicendo che una tale pratica, per quanto disgustosa oltre ogni limite, non credo violi nessuna legge.
Quanto più reali e tangibili invece sono i pericoli che corrono tutti i giorni anche solo andando a scuola?
Voi avete mai visto carabinieri o polizia davanti alle scuole, nei parchi, attorno ai palazzetti sportivi o dove vi siano grandi raduni di bambini/ragazzi? In borghese magari, così giusto per dare un'occhiata?
Avete mai sentito di maxi operazioni tese a smantellare i siti pedopornografici? Si? E quante volte? Una, se va bene, negli ultimi 15 anni?
Quanto carcere fanno i pedofili conclamati che molestano i nipotini, i figli dei vicini, gli allievi? E se sono preti poi... tanti saluti.
Però il problema è Facebook, certo.
Facebook. Perchè è il capro espiatorio ideale, ci fa sentire tutti bravi e tutelanti, genitori attenti, scrupolosi e amorevoli senza spendere un minimo di fatica o sacrificio. Senza mai impegnarci veramente, senza FARE davvero qualcosa di utile. Cari miei, son capaci tutti a essere bravi così.
Impegnamoci piuttosto perchè le leggi - che pure mi consta ci siano - vengano applicate, e se non ci sono facciamo voce perchè vengano scritte. Impegnamoci perchè le forze dell'ordine che noi tutti paghiamo per avere con le nostre esorbitanti tasse prendessero a cuore il problema e fornissero protezione vera e tangibile (e non solo contro i pedofili, ma parliamo delle ultime notizie daglle scuole materne?) Facciamo casino perchè la vita REALE dei nostri figli sia sicura, invece che prenderci a cornate tra noi come le brave caprone che siamo!
Io inviterei tutte quelle iene delle mamme del post di ieri ad accompagnare e andare a prendere i loro figli a scuola e ad ogni attività mattina pomeriggio e sera, a non lasciarli mai incustoditi, a non perderli mai di vista, a dimostrare davvero la loro brama di tutela, prima di inveire contro noi povere mamme degeneri che esponiamo i nostri figli vestiti da sci alla lascivia del primo porco che passa.
Io credo che il problema non sia solo la pedofilia ma il dare troppe informazioni.
RispondiEliminaNon so se metterei foto di un figlio, forse sì ma forse propenderei più per il no. Rispetto ambo le posizioni e in genere trovo che la prima questione sia chiedere il permesso all'altra persona / genitori. Non amo che si pubblichino mie foto. Toglievo i tag, se proprio non volevo discutere. Ma mi infastidisce chi pubblica senza chiedere il permesso.
Quella è questione di rispetto, che condivido. Al Ric, che ha l'età per imbarazzarsi, chiedo sempre il permesso se voglio pubblicare qualcosa che lo riguarda. Il Nin per ora si diverte. In futuro si vedrà.
EliminaNon tutti ragionano come te. E troppi piazzano qualsiasi foto qualsiasi, del proprio figlioletto. Ci sono molti distinguo da fare.
EliminaCiao Puff, questa volta non sono d'accordo con te. Quello che adesso è un più o meno tenero bambino tra qualche anno sarà grandicello e non so quanto gradirà trovare le sue foto di quando stava facendo - INSERIRE UN'AZIONE A CASO - sul FB della mamma, è proprio per una questione di rispetto! E poi diciamocelo... Cheppalle tutte queste catene :D
RispondiEliminaVale
Vale quando sarà più grande, ne riparleremo. Che poi anche lì. Ci vuo buon senso. Io non pubblico foto dei miei figli sotto la doccia o seduti sul water. Quanto potrà dare fastidio al Nin tra 5 anni ribeccare una sua foto con una coppa di rugby in mano, o mentre accarezza la sua adorata gatta??
RispondiEliminaCiò detto non mi sognerei mai di dirti che sei una pazza sclerotica xché la pensi cosí, né penso tu daresti a me della degenerata perché la penso cosà. Giusto?? Il punto é un po' anche questo.
EliminaAssolutamente giusto Puff, credo che ci vogliano misura e buonsenso (merci rare, lo so :D )
EliminaVale
Lo sai come la penso ... per quel che riguarda facebook e molta altra trippaglia dei cosiddetti socialnetwork.... sono una colossale perdita di tempo e per quel che riguarda la privacy facebook é il peggiore di tutti... sia come piattaforma e sia per il fatto che le persone che vi cascano dentro a pie' pari spesso si lasciano trasportare e postano l' improponibile.
RispondiEliminaQuella della pedofilia online é una cosa seria non ci si scherza... e purtroppo tutta questa abbondanza di spazzatura pseudo-social .. a metá tra il gioco, l' intrattenimento e la condivisione non aiuta affatto. Occorre responsabilitá ed anche proteggere la privacy dei piccoli... oltre alle foto la gente posta un sacco di dati e informazioni personali, anche troppe... ne parlavamo tempo fa... se metti insieme informazioni casuali, date, ricorrenze, appuntamenti, localitá, indirizzi, foto e quant'altro ... numeri di telefono etc etc ... si corre il rischio di mettere a repentaglio l' incolumitá personale soprattutto se si tratta di minori, ragazzi, etc. In questo alle volte anche i genitori non prestano sufficentemente attenzione ... non per cattiveria ovviamente ... ma per faciloneria.
Ricordo e concordo. Ma se uno ha "paura" del social, beh non fa che uscirne. Io quelli che sono su FB, postano, e poi si lamentano non li capisco.
EliminaChe esagerazione! Me la sono persa questa discussione su fb. Io penso che ognuno dovrebbe sentirsi libero di fare quello che meglio crede senza doversi sentire giudicato dall'opinionista di turno.
RispondiEliminaLe foto dei bambini sono belle, è bello per i genitori poterle condividere, è bello per parenti e amici poterle vedere e nessuno dovrebbe toglierci questo piacere e per cosa poi? per paura .. la paura finirà per ucciderci. Dovremo tenerle chiuse in un cassetto per paura del pedofilo o di violarne la privacy? Per stare tranquilli chiudiamo dentro al cassetto anche i nostri bambini allora visto che casi di pedofilia, maltrattamenti o abusi avvengono quasi sempre in ambienti familiari o scolastici e questo è quello che dovrebbe spaventaci e farci riflettere veramente.
Per ultimo aggiungo che certa gente dovrebbe essere più tollerante e farsi meno seghe mentali perché i veri pericoli che corrono i nostri figli sono già troppi e sono fuori dalla porta di casa e li conosciamo bene, ma non per questo ci barrichiamo in casa.
Ti auguro una felice serata cara.
Marina
la paura finirà per ucciderci. Bella frase, la condivido. Mi viene in mente una citazione di - credo - Calamandrei che dice: "chi rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza"
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